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I fatti del giorno | Tutte le principali notizie di cronaca e attualità da Salerno e provincia

09/07/2021

PARLA CAMMAROTA

“Il cantiere di Piazza Cavour, per la realizzazione di box interrati, è fermo. Con esso non mancano disagi alla viabilità, al decoro, alla salubrità della zona, oltre ad un lungomare sventrato e lasciato così in brutta mostra. Una città spaccata in due, l’assessore all’urbanistica Domenico De Maio chiarisca con urgenza”. Antonio Cammarota, presidente della commissione trasparenza del Comune di Salerno annuncia un approfondimento. “La vicenda arriva in commissione trasparenza, dopo che il caso era stato già affrontato, per accertare, ora quale siano i motivi dello stop, quali provvedimenti sono stati adottati, la nuova programmazione dell’intervento”. In più, spiega Cammarota: “Dal cantiere abbandonato non mancano problemi legati a topi, sporcizia e tutto ciò che ne consegue e con problemi igienici preoccupanti, in una città già invasa da topi, zecche e blatte. Poi la viabilità, l’area circoscritta, oltre ad aver cancellato indispensabili posti auto ha inibito due traverse importanti sull’asse del lungomare cittadino, con conseguenti problemi alla viabilità”. L’assessore chiarisca, spiegano Antonio Cammarota e Paolo De Marco, dirigente de “La Nostra Libertà”: “Si accertino le responsabilità sia di carattere tecnico ma anche politico. Chiediamo all’assessore De Maio di non perdere tempo, di mettere in sicurezza nell’immediato l’area e di fornire alla città tempi e modalità per il riavvio di quest’opera. Basta con la politica dell’approssimazione che altro non

LA COMMEMORAZIONE

“Ancora una volta, nel centro di Salerno, il 7 luglio si è ripetuto lo squallido spettacolo del raduno e relativa manifestazione e corteo dei gruppi della destra dichiaratamente fascista. Il rituale è quello lugubre e minaccioso della simbologia squadrista nazifascista. Ancora una volta i rappresentanti istituzionali della Repubblica italiana nata dalla Resistenza e la cui Costituzione condanna qualsiasi tipo di manifestazione che richiami il fascismo, preferiscono far finta di niente, corroborati dall’assordante silenzio delle forze politiche cosiddette democratiche, troppo impegnate nelle miserevoli vicende preelettorali”. La denuncia arriva da Ubaldo Baldi dell’Anpi provinciale e Angelo Orientale dell’Associazione Memoria In Movimento, commentando la cerimonia in ricordo di Carlo Falvella, nel 49° anniversario della morte, iniziativa promossa dai circoli salernitani di Gioventù Nazionale e Fratelli d’Italia. Un duro attacco anche al Prefetto di Salerno Russo: “Il sig. Prefetto di Salerno, quale garante della Costituzione italiana, non può più girarsi dall’altra parte, ha il dovere di intervenire e proibire queste manifestazioni dichiaratamente fasciste. Se non ne è capace, deve dimettersi”. Replica il vice coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Gherardo Mareghi: “Non pensavo che onorare la memoria di un ragazzo ucciso per le proprie idee politiche costituisse una rievocazione del fascismo: invece di contribuire ad una pacificazione nazionale fondata sulla comune condanna della violenza del passato L’Anpi alimenta l’odio con delle prese di posizione che offendono il ricordo di Falvella e di tutte le vittime degli anni di piombo. Chiedere le dimissioni del Prefetto per aver autorizzato la manifestazione è un affronto al diritto ed alla libertà di espressione delle idee, valore costituzionale irrinunciabile”.

LA PROTESTA

Hanno bloccato la strada, questa mattina, i lavoratori del centro commerciale “La Fabbrica” davanti a Palazzo di Città per denunciare l’assenza di dialogo e di sostegno da parte del Comune di Salerno. Traffico paralizzato per via dei continui attraversamenti da parte dei lavoratori come forma di protesta per la silenziosa chiusura del centro commerciale che ha lasciato senza stipendio né sussidi sociali i lavoratori della cooperativa a cui erano stati affidati i servizi di pulizie e guardiania. Durante il sit-in sono stati esposti alcuni striscioni d’accusa nei confronti della proprietà del centro commerciale, il Gruppo Lettieri. Da dicembre, infatti, complice anche il periodo emergenziale, la struttura sita nella zona industriale ha chiuso i battenti e per i lavoratori non c’è certezza del futuro. Intorno alle ore 12, dopo una mediazione con gli agenti della Digos di Salerno che hanno presidiato l’area della manifestazione per evitare ulteriori disordini, la protesta è stata interrotta grazie alla convocazione di un incontro ottenuto con il sindaco Napoli, in programma lunedì 12 luglio. “Ci scusiamo per il disagio che stiamo causando ma davanti ad una situazione in cui si chiede un confronto nell’interesse dei lavoratori e della città di Salerno, per difendere i posti di lavoro, oggi questo confronto non c’è”. A dirlo il rappresentate sindacale della Fiadel, Angelo Rispoli, che segue la vertenza: “Se ci vogliono portare alla disperazione, ci siamo quasi vicini perché i lavoratori hanno ricevuto appena 250 euro l’ultima volta nel mese di marzo e per tante famiglie ci sono tante spese da sostenere”. “Si apra un confronto con la famiglia Lettieri – dichiara Rispoli – per conoscere quale sarà il futuro del centro commerciale e i motivi della mancata erogazione da parte dell’Inps della cassa integrazione. Il sindaco ci incontri e riunisca le parti attorno al tavolo delle trattative, ci appelliamo anche alla sensibilità del governatore De Luca che all’epoca fu firmatario, per salvare questi posti di lavoro”. (Ora Notizie)

MARE SPORCO

Rabbia questa mattina alla spiaggia che confina con il porto commerciale della città, alla Baia di Salerno infatti molti bagnanti hanno rinunciato al bagno in mare per via della presenza di chiazze marroni e bolle nello specchio d’acqua lungo la spiaggia. Da gli ultimi rilievi dell’Arpac però emerge un livello di qualità delle acque giudicato “Eccellente” con la balneabilità accertata e aggiornata al 16 giugno. Nel dettaglio l’aria di monitoraggio viene descritta come “Costa alta, urbanizzata, con presenza di spiaggia sabbiosa con strutture turistiche. Area portuale di Salerno a seguire verso sud”. (aSalerno.it)

ALLARME CINGHIALI

Manifestazione di protesta in piazza Amendola, ieri mattina, così come nelle altre piazze d’Italia, degli agricoltori e degli allevatori salernitani che hanno aderito all’iniziativa organizzata da Coldiretti per dire «basta» all’invasione dei cinghiali nelle campagne. Un fenomeno che si è acuito durante il periodo del lockdown, che ha provocato danni ingenti ai raccolti e causato anche incidenti stradali, soprattutto nelle aree del Vallo di Diano, del Cilento e dei Monti Lattari dove la presenza dei cinghiali si fa concreta anche nei centri abitati. Al flash mob salernitano (che ha visto la manifestazione principale a Montecitorio) hanno partecipato amministratori locali e rappresentanti di categoria per difendere gli interessi del comparto agricolo. Il presidente di Coldiretti Salerno, Vito Busillo, e il direttore Enzo Tropiano, dopo aver accolto le istanze degli imprenditori, hanno consegnato al Prefetto di Salerno e a tutti i consiglieri regionali «un Piano di contenimento indirizzato alla riduzione attraverso le attività venatorie, le azioni di controllo e le azioni programmabili nelle aree protette». Diversi i cartelli di protesta, rigorosamente ‘gialli’, alzati dagli operatori del settore, vessati da una ‘calamità’ che distrugge i raccolti, aggredisce gli animali, assedia le stalle e causa incidenti stradali, con pericoli concreti per agricoltori e cittadini. La Coldiretti, attraverso una proposta di legge che mira alla possibilità per gli agricoltori, se in possesso di porto d’arma, di intervenire direttamente nell’abbattimento, laddove l’invasione riguardi i propri territori, chiede che «le Regioni si coordinino strettamente con lo Stato e operino per attuare le misure previste per il contenimento attraverso, tra l’altro, l’intervento di guardie venatorie volontarie, l’allargamento del calendario venatorio con la regia affidata al prefetto in quanto “competente per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza». «Una situazione insostenibile» dicono gli agricoltori a fronte di una proliferazione degli ungulati selvatici (circa 300.000 in tutta la provincia). «Mi sono personalmente impegnato, anche in funzione della mia presenza in Commissione agricoltura della Regione, a farmi carico di questa proposta e a monitorarne il percorso, spingendo sul Governo regionale affinché assuma tutti i provvedimenti necessari» ha dichiarato il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Nunzio Carpentieri. «Un lavoro per il quale ho chiesto il prezioso supporto dell’amica e collaboratrice Giusy Sorgente, già candidata al Consiglio regionale nella lista di Fratelli d’Italia e originaria di Aquara, una delle zone più colpite dall’emergenza cinghiali». Presenti alla manifestazione, inoltre, anche i consiglieri Andrea Volpe (Psi) e Michele Cammarano, da sempre impegnato sull’annosa questione. «Come presidente della Commissione Aree Interne e componente della Commissione Agricoltura, ho accolto le proposte dei coltivatori, che intendo trasferire in una proposta di legge che presenterò al più presto al Consiglio regionale. La situazione è sempre più drammatica. Abbiamo contadini che non seminano più, consapevoli che i raccolti saranno sistematicamente distrutti dai cinghiali. Un danno enorme per un comparto che rappresenta la fetta principale dell’economia delle nostre aree interne». «La caccia – continua il consigliere dei Cinque Stelle – non può essere una soluzione, così come auspicano dalla Regione Campania. Dobbiamo far rete con tutti gli attori del territorio, dai sindaci, ai referenti del Parco Nazionale e alle associazioni di categoria». «Bisogna intervenire subito» ha detto Franco Picarone, Presidente della Commissione Bilancio della Regione Campania: «Il problema va assolutamente affrontato e risolto, rispettando le norme e la sostenibilità ambientale, gli equilibri naturali del sistema faunistico, nonché la concertazione anche con le associazioni ambientalistiche. Valuteremo la proposta di legge. Sappiamo però che non si può più attendere». (Ora Notizie)

LA LITE

Stava procedendo al volante della sua macchina in tarda serata quando si è imbattuto in alcuni giovani in sella a due scooter. Forse un’incomprensione legata alla viabilità avrebbe innescato un vero e proprio pestaggio, probabilmente a colpi di casco, che gli è costato molto caro. L’uomo, un 47enne di Mercato San Severino, si trova adesso ricoverato all’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, a seguito dell’increscioso e in parte ancora oscuro episodio avvenuto mercoledì intorno alle 23.30. La lite, con conseguente aggressione, si è consumata nella zona di via Moro. A dare l’allarme è stato un cittadino del posto, il quale si è accorto che c’era una persona a terra in mezzo alla strada, presumibilmente ferita. Subito è scattata la chiamata al 118 e sono accorsi gli operatori sanitari, che hanno prestato le prime cure al malcapitato, per il quale è scattato quindi il trasporto in ospedale a Salerno, dal momento che le sue condizioni apparivano serie, specie per via di violenti colpi ricevuti in pieno volto con un oggetto contundente. Nel frattempo erano stati allertati anche i carabinieri della locale Compagnia. Questi ultimi, coordinati dal capitano Massimo Avallone , hanno avviato in men che non si dica le indagini sul luogo della lite e, mentre la vittima veniva trasferita al presidio sanitario di via San Leonardo, hanno provato a carpire dalla stessa i primi elementi utili alla ricostruzione. L’uomo, pur ferito e sanguinante, era comunque cosciente. Non è riuscito a mettere a fuoco i suoi aggressori, affermando in ogni caso che non li conosceva e che si trattava di ragazzi. Per fortuna il malcapitato non è in pericolo di vita: nell’aggressione ha riportato un forte trauma facciale e per lui la prognosi è di 40 giorni. Dagli accertamenti condotti dagli uomini dell’Arma è emerso che la diatriba sarebbe scaturita da motivi piuttosto futili, dopo che l’automobilista ha incrociato il suo tragitto con il gruppo di ragazzi sugli scooter: una discussione sulla viabilità, i cui toni, una volta scesi dai rispettivi mezzi, si sarebbero pian piano surriscaldati, fino ad arrivare all’esito drammatico. Stando al tipo di trauma riscontrato dal personale sanitario del “Ruggi”, l’ipotesi è l’aggressore si sia servito di un casco. Nessuna traccia dei giovani ma i militari della Compagnia di Mercato San Severino hanno già provveduto ad acquisire le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza, sia pubbliche che private, della zona. L’obiettivo è capire in che direzione si sia allontanato il gruppetto di scooteristi. Questi ultimi avrebbero le ore contate. In città intanto c’è sconcerto per un episodio dai contorni inquietanti e dalle motivazioni a quanto pare banali, che però non hanno impedito ai responsabili di consumare un pestaggio in piena regola, mettendo a serio rischio l’incolumità della vittima. (La Città)

QUI BATTIPAGLIA

Con determina dirigenziale è stato attivato il trasporto in favore di persone anziane e disabili presso il Centro Sociale, il Presidio Sanitario ASL, in piazza S. Francesco  ed il Civico Cimitero , a partire dal giorno 12 luglio. La decisione, che ha dato seguito alla Delibera di Giunta Comunale n. 208 del 28.7.17, prevede l’erogazione del servizio mediante l’utilizzo di n. 2 autobus, di cui uno da 13 posti oltre 3 posti in carrozzella, e l’altro da 7 posti oltre 3 in carrozzella. In particolare, nel periodo estivo, ovvero sino al 3 settembre c.a., verrà utilizzato solo il primo mezzo (quello da 13 posti); successivamente, dal giorno 6 dello stesso mese, entrerà in funzione anche il secondo. In sintesi, dal 12 luglio sino al 3 settembre, l’autobus partirà da VIA MAGELLANO a partire dalle ore 7:30 ed in VIA VINCI VILLA COMUNALE a partire dalle ore  8:15. Viceversa, a partire dal 6 settembre, la partenza in VIA MAGELLANO avverrà a partire dalle ore 9:00; stesso orario anche in VIA VINCI VILLA COMUNALE. Particolarmente soddisfatto l’Assessore alle politiche sociali Francesca Giugliano: ”Tenevo molto affinché venisse attivata questa tipologia di servizio. Che può a tutti gli effetti considerarsi di pubblica necessità attese le diverse difficoltà alla mobilità dei nostri cittadini più anziani. “ Un servizio, quindi, che sarà operativo già a partire dal giorno 12 luglio: ”Questo è il periodo più intenso – sottolinea l’Assessore –  in cui allo stress quotidiano derivante dalla difficoltà negli spostamenti, si aggiunge questo caldo torrido, che può rappresentare un pericolo, talvolta anche una minaccia seria per la salute. Non bisognava perdere tempo, ma agire per venire incontro alle esigenze dei nostri cittadini e migliorare la loro qualità della vita”. 

Lottizzazione Santa Lucia: accolto parzialmente il ricorso della Procura di Salerno. La Corte di Appello ha disposto la confisca dei 315 appartamenti. Due solo le condanne: il dipendente dell’Utc Attilio Busillo di Campagna (due mesi di arresto) e il progettista Brunello Di Cunzolo (10 mesi di reclusione). Per entrambi la pena è sospesa. Confermate, invece, le assoluzioni per l’imprenditore edile Giuseppe Pontecorvo, Michele Guardigni di Battipaglia, Maria Gabriella Camera di Torre Annunziata e Gaetano Oliva di Napoli. Una sentenza che arriva nel bel mezzo della campagna elettorale, nella quale Di Cunzolo ha scelto di misurarsi, candidandosi alla carica di sindaco della città. (La Città)

QUI CAVA

Compie 18 anni il gruppo volontari di Protezione Civile di Cava de’ Tirreni. Fu ufficialmente istituito il 9 luglio 2003 con Delibera del Consiglio Comunale (atto n° 61) e censito presso il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e alla Regione Campania. La tragedia di Sarno del 1998 fece comprendere la necessità di dotarsi di una squadra di volontari che, insieme alle strutture comunali e sovracomunali, e dotato dei mezzi necessari, potesse intervenire con immediatezza per le emergenze di carattere idrogeologico, sismico ed in caso di incendi boschivi. Dal 2003 ad oggi un'attività silenziosa e non priva di sacrifici ha portato il Gruppo Volontari ad attestarsi tra i più attivi nel panorama provinciale, regionale e nazionale, facendo diventare la locale Protezione Civile un modello di efficienza, per praticità ed immediatezza di intervento, in coordinamento con il responsabile della Protezione Civile vice e comandante della Polizia Locale, Giuseppe Ferrara, al servizio del Centro Operativo Comunale e della Città. «Sono l’orgoglio ed il vanto della nostra Città – afferma il Sindaco Vincenzo Servalli – un gruppo di giovani, ma non solo, straordinario che mettono a disposizione degli altri il proprio tempo e lo fanno nel puro ed esclusivo senso civico, senza alcun interesse personale, per il bene comune. Un esempio per tutti ed un punto di riferimento per competenze e disponibilità». Un impegno quotidiano, 12 mesi all’anno, con serietà, professionalità, efficienza e tempestività che è valso, attraverso la partecipazione ai bandi nazionali e regionali, all’assegnazione di automezzi e attrezzature. Nella stagione estiva le attività sono rivolte soprattutto a combattere e prevenire gli incendi boschivi, con un capillare monitoraggio del territorio, punti di avvistamento e controlli sulle colonne di fumo, insieme al personale dei Carabinieri Forestali, del Settore Foreste Provinciale, per immediati interventi di spegnimento dei roghi ed assistenza ai mezzi aerei della Regione e del Coau di Roma della Protezione Civile. In periodi di allerta meteo, i volontari del Gruppo pattugliano palmo a palmo la città con particolare attenzione alle aree di maggior pericolo (zone rosse), intervengono in caso di fenomeni di dissesto idrogeologico in atto, liberando da allagamenti strutture pubbliche, case, strade. I Volontari sono in campo anche per l’assistenza a manifestazioni sportive e culturali sul territorio, un impegno continuo che è valso nel 2009, il Premio “Legalità e Sicurezza” istituito e conferito dall’Associazione Avvocati Cavesi. Il Gruppo Volontari della Protezione Civile cavese è stato impegnato anche in diverse missioni di soccorso, in ambito nazionale, alle popolazioni colpite da calamità naturali, ricevendo attestati di pubblica benemerenza ed encomi. «A questo splendido gruppo di uomini e donne va il ringraziamento non solo di tutta l’Amministrazione comunale ma sono certo di tutta la nostra città – afferma l’Assessore alla Protezione Civile comunale, Germano Baldi – oggi sono una struttura ben organizzata, formata, inserita perfettamente nella macchina comunale e apprezzata anche durante le missioni fuori comune. Prossimamente apriremo anche il bando per dare l’opportunità di far parte di una grande squadra. Grazie ragazzi». Durante la pandemia covid 19 il Gruppo ha partecipato a diverse attività in coordinamento col Distretto Sanitario e Servizi Sociali comunali: assistenza telefonica ai contagiati, consegna dei pacchi alimentari, assistenza ai centri vaccinali e l’iniziativa “un sorriso per i bambini cavesi” con la carovana dei personaggi Disney, iniziativa apprezzata anche dell’Ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma. «Se si dovesse trovare un aggettivo per definirci, sicuramente sarebbe quello di un gruppo work in progress, che fa tesoro delle mille esperienze passate e guarda sempre al futuro, con motivazioni che nascono e crescono giorno dopo giorno in ognuno di noi – afferma il coordinatore Francesco Loffredo – Ringrazio tutti i volontari che con abnegazione e sacrificio partecipano alle varie attività messe in campo dal Gruppo, senza di loro non si sarebbero raggiunti tanti traguardi ed anche gli ex volontari che in questi 18 anni ci hanno dato il loro prezioso supporto; tutti abbiamo fatto la nostra parte per arrivare al risultato di oggi. Ringrazio l’Amministrazione Comunale che ci è sempre vicina supportandoci nelle nostre iniziative, il nostro Dirigente e la Pan animazione. Oggi un pensiero particolare è rivolto al compianto consulente, l’architetto Giuseppe Ferrara, al quale dobbiamo molto per un impegno che è andato ben oltre l’aspetto professionale, quello che siamo diventati lo dobbiamo anche a lui». (La Città)

Da tre anni chiusi in casa per le polveri che arrivano dal vicino sito di stoccaggio: pazienza al limite per i residenti di via Monticelli, alla frazione Santa Lucia, che ora si sono rivolti a un legale per mettere fine all’annosa situazione e sollecitare i responsabili ad effettuare gli opportuni interventi di risoluzione. Il problema, segnalato da tempo, riguarda anche l’emissione di cattivi odori e rumori persistenti che compromettono, inevitabilmente, la tranquillità della zona e la salute di quanti risiedono nel quartiere. È quanto si apprende da una diffida inoltrata dall’avvocato Ivana Fortunato - per nome e conto del Comitato Rione Monticelli del presidente Pasquale Ferrara - all’indirizzo dei titolari della ditta ritenuta responsabile della dispersione in aria di polveri dannose ma anche al sindaco Vincenzo Servalli , al nucleo operativo ecologico del comando dei carabinieri per la tutela dell’ambiente di Salerno, al Distretto Sanitario 63 dell’Asl, al dipartimento salernitano dell’Arpac e alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Nocera Inferiore. Oggetto della missiva proprio il malessere dei residenti di Santa Lucia almeno da tre anni costretti a vivere in casa con le finestre chiuse a causa delle polveri che arrivano dal sito di stoccaggio. Una situazione che diventa insostenibile d’estate con le alte temperature che si registrano in questi giorni. «I residenti della località Monticelli - spiega l’avvocato Ivana Fortunato - dove insiste l’attività di stoccaggio di materiale composto da terra e pietre con l’utilizzo di grossi mezzi meccanici, lamentano da circa tre anni l'ormai insostenibile condizione in cui versano. Infatti le emissioni di polveri generata dagli impianti, distanti a soli quattro metri dalla prima abitazione, si disperdono non solo nell'aria, ma anche all'interno delle case impedendo una normale quotidianità. Le polveri, infatti, si insinuano ovunque, anche sul cibo. Dunque i residenti sono costretti a rintanarsi insieme ai loro bambini nelle proprie case, non potendo provvedere neanche a stendere la loro biancheria». Ma a quanto pare il problema è aggravato anche da altre componenti. Tra questi i cattivi odori che arrivano dal sito e rendono l’aria ulteriormente irrespirabile nell’intero quartiere e l’impossibilità di garantire la pubblica quiete a causa dei rumori. «Costituiscono un’aggravante al problema gli odori nauseabondi e i rumori assordanti a tutte le ore del giorno e della notte, generati esclusivamente dai mezzi precisa il legale del Comitato Rione Monticelli - È evidente che dette circostanze, oltre a comportare una situazione ormai insopportabile, stanno determinando anche grossi problemi di salute psico-fisica ai residenti le zone limitrofe». I residenti, per tramite dell’avvocato, hanno invitato e diffidato i titolari dell’azienda presente in zona a provvedere tempestivamente a tutto quanto necessario «affinché l’inquinamento atmosferico, acustico e le molestie olfattive, vengano contenute nei limiti della ordinaria tolleranza». In mancanza di riscontri l’avvocato ha già fatto sapere che i cittadini si rivolgeranno alle autorità competenti al fine di tutelare l’ambiente e, soprattutto, la salute dei residenti. A tal proposito, infatti, sono già state interpellate le altre istituzioni (in primis il Comune metelliano, i carabinieri e l’Asl) a cui è stata inoltrata la stessa diffida, allo scopo di tenere alta l’attenzione sulla vicenda e sperare in un intervento ulteriore di sollecitazione da parte degli organi competenti. (La Città)

MUSICA IN SPIAGGIA

L’onda sonora del Dum Dum Republic sta per propagarsi su tutta la Costiera Cilentana. Una ricerca ossessiva di un suono esclusivo, identitario, sempre al di fuori delle logiche mainstream. Musica che travolge l’anima e lo spirito, per far riflettere, per produrre un cambiamento nella società, per abbattere stereotipi e barriere. È uno spazio di libertà la repubblica indipendente del Dum Dum, da sempre pioniere ante litteram nella difesa dei diritti umani, in un incrocio di suoni del mondo, mentre a fare da scenografia l’arte e i colori di Portobello Dum Dum. Proprio dalla contaminazione nasce il live set di sabato 10 luglio dalle ore 17, tra Soul, Funky, Latin, Cumbia. E ancora African, Reggae, R&B, Twist, Rock, Rare grooves. Dominatori assoluti della consolle il collettivo Pu.Ba.La. Selectors, con una session tutta in vinile, con suoni tropicali e latin, tra funk, soul, rock, highlife, afrodisco, cumbia, funanà, samba, bossa nova, forró, batucada e world music. “Autocostruire il proprio impianto, sfacchinare casse, mixer e piatti su e giù per spiagge, pinete, montagne, gradoni, e ancora lottare ogni giorno per conquistare spazi, visibilità, dignità acustica, in una realtà territoriale spesso desolante, piena di restrizioni, elitaria e sempre più hipsterizzata in ogni suo aspetto, optare per il gratuito e popolare, offrire musica che non si sente in giro, tra soddisfazioni e amarezze, può definirsi soltanto in due modi: folle o romantico”, sottolineano i tre selector, PU aka O Falso Bahiano, BA aka Danny Kingston y LA aka Dj Cyp-Riot, che sono arrivati ad offrire le proprie differenti visioni musicali mixando musica in seguito a concerti di artisti riconosciuti come Orlando Julius e l’Instituto Mexicano del Sonido, collaborando con musicisti internazionali come Zion Train, Insintesi, Dandy Junky, Dj Grissino, Lord Sassafras e Dj Fluchanka. “I dischi, 33 e 45 giri, che collezioniamo da anni, hanno deciso di farsi ascoltare e di inondare di piacevoli ritmi chi ha orecchie attente e cuore sempre aperto a nuove conoscenze – spiega il collettivo – Dal twist, al soul, funky, cumbia, calypso, brazil, latin, downtempo, swing, disco, elettronica ne è passata di acqua sotto i ponti…ma siamo pronti a trovarne di nuovi che possano allargare le vedute e suscitare nell’ascoltatore nuove curiosità. Ma la musica è anche danza ed è fatta per essere danzata in qualsiasi momento ed in qualsiasi movimento. Pu.ba.la. Selectors vuole essere un rituale di liberazione, una sorgente di felicità”. In contemporanea, come ogni sabato pomeriggio, saranno attivi i mercatini eco-friendly di Portobello Dum Dum: un angolo dedicato alla fantasia di giovani designer, accompagnati dal food del Dum Dum Republic, con il ristorante on the beach ispirato al chilometro zero. Domenica 11 luglio dalle ore 17 il sound system è pronto a vibrare e il Dum Dum a trasformarsi in una dancehall sul mare, arma di resistenza sonora e di diffusione culturale. Reggae come potere di condivisione, vicinanza e identificazione, oltre i confini, per creare un “luogo in cui realmente un altro mondo è possibile”. Un messaggio di libertà nato nei Caraibi dalla sofferenza della schiavitù, con un’eco mondiale, fino ad allargarsi e coinvolgere bianchi e neri, senza discriminazioni, oppressi dalle barriere mentali. Icona della cultura del sound system in Italia, in consolle, protagonista dell’arena sul mare dopo aver attraversato il mondo, calcando palchi tra cui il Rototom, il festival reggae internazionale, sarà Lampadread. Un legame sempre più forte e viscerale con il Dum Dum Republic, in quella che nel “territorio campano è una piccola isola felice, lontana dalle logiche del contesto mainstream commerciale. Per me, che provengo dall’underground, aperto però a tutto il panorama musicale, è un luogo fondamentale. Il pubblico del Dum Dum è abituato ad attraversare generi, dalla world music alla cumbia, dal reggae all’electro house, ma sempre in uno stile inedito, sempre originale, proiettato alla ricerca musicale”. Globetrotter, perennemente in giro per il mondo, vivendo tra Roma e la Giamaica, negli ultimi anni ha deciso di rivendicare le sue origini, tornando a sud, in Cilento a Felitto perché “il legame con la propria terra significa identità”. Pioniere del reggae italiano, ha fondato il primo sound system di Roma, il One Love Hi Pawa. Con i suoi lunghi capelli dread attorcigliati sulla testa da 30 aanni è considerato l’ambasciatore della musica in levare in Italia, una delle figure più apprezzate dello scenario reggae in ambito nazionale ed internazionale. Definisce la musica giamaicana “una malattia”. Per lui “respect” da tutti, anche dai giamaicani: “Il reggae è il soul, il rock’n’roll giamaicano. Bob Marley canta gospel quando predica. Il sound rasta è gospel giamaicano – sottolinea LampaDread – Come si fa a spiegare la passione per la musica? Come nasce? E’ come quando ami qualcuno. La musica deve essere condivisa: temi universali come il razzismo, la violenza sulle donne non hanno confini. Dal 1980 ho condiviso radio e sound system per dare voce a chi non ne ha. La musica è un veicolo per parlare di vita, per far riflettere anche mentre ci si diverte”. “Assieme agli altri componenti della Commissione Aree Interne – conclude Cammarano – seguiremo da vicino i prossimi step, così da valutare, alla luce delle risultanze dello studio di fattibilità, anche la possibilità di proporre l’opera tra quelle beneficiarie dei fondi previsti dalla Pnrr”. 

I SEMINARI

Ricominciare puntando sulla formazione delle nuove competenze. Nasce da questa necessità l’intesa tra Fmts Formazione in collaborazione con Fmts Lavoro e FonARCom e che si è concretizzata con la realizzazione di un ciclo di seminari mensili a numero chiuso e ad accesso gratuito destinato ai consulenti del lavoro. Per il 2021 sono stati messi in agenda sei eventi con l’obiettivo di rispondere all’esigenza da tempo espressa dalla categoria: rafforzare l’upgrading delle competenze. Il percorso, CDL Training Talks, è stato strutturato in base ai bisogni espressi dal panel dei 400 consulenti che ad oggi fanno capo al gruppo. Il prossimo webinar si terrà giovedì 22 luglio, dalle ore 15 alle ore 17, e sarà su “La riorganizzazione degli studi professionali: formazione e digitalizzazione per i consulenti del lavoro”. Relatore, Gianni Gruttadauria, coordinatore responsabile delle attività di promozione e diffusione della formazione continua del Fondo Interprofessionale Fonarcom. Le altre date in calendario sono il 23 settembre, il 21 ottobre, il 25 novembre ed il 17 dicembre. Definiti anche gli argomenti che saranno di volta in volta affrontati: dall’ordinamento con un riferimento alla deontologia e ai compensi alle materie economico-aziendali; dall’organizzazione dello studio professionale alla normativa antiriciclaggio e tecniche della mediazione senza tralasciare quelle che sono le materie giuridiche. Quanto emergerà dai singoli incontri sarà oggetto di un’attenta analisi del CeSFol – Centro Studi Formazione, diretta da Imma Stizzo, per una ricerca sui temi delle nuove competenze. Uno studio trasversale che tiene conto delle esigenze espresse dalle categorie e al tempo stesso dei mercati che continuano ad essere in evoluzione con una spinta sempre più forte verso le nuove frontiere della conoscenza.

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