L'informazione libera e indipendente di Salerno e provincia

Scatteranno nel week-end i play-off del campionato di Serie C di Pallanuoto che decreteranno le due finaliste che si contenderanno promozione diretta in B e spareggio con la vincente dell'Emilia Romagna. Tra le favorite al successo finale, forte di una regular season da padrone indiscusso, l'AC Group Nuoto 2000 che ha legittimato le proprie ambizioni con un ruolino di marcia da record: 7 vittorie su 7, 93 reti fatte e sole 34 subite. I partenopei se la vedranno sabato nel concentramento d'andata a Santa Maria Capua Vetere contro la Nantes Vomero mentre il ritorno sarà disputato l'indomani alla "Scandone" (l'altro incrocio vede opposte la RN Napoli e l'Expert Napoli Lions). Tra i grandi protagonisti di questa prima fase di stagione, pronto a lasciare il segno anche in quella decisiva, l'attaccante classe '98 Ciro Ruocco. Un pedigree giovanile importante quello del talentuoso atleta partenopeo che con la calottina del CC Napoli alle dipendenze di Palmentieri prima e Massa poi ha conquistato tre titoli italiani giovanili, convocazioni in collegiale con le Nazionali di categoria e successivamente si è distinto anche con i colori di Cesport, Basilicata 2000 ed Ischia Marine Club, vincendo tra l'altro un campionato di C. 

Le premesse, dunque, per ottenere il massimo risultato con il Nuoto 2000 ci sono tutte. Ma, e non solo per il Covid, la marcia di avvicinamento verso la ripresa non è stata di certo facile: "Prima della pandemia ero già fermo da circa un anno per dei problemi fisici, quindi non ho risentito tanto della mancata possibilità di andare in piscina e per altro ho riavuto l’ok medico solo quest’anno - racconta ai nostri microfoni - Posso dire, però, che quell’anno e mezzo in cui non ho potuto toccare acqua è stato davvero una batosta, il non potermi allenare, il non poter partecipare al campionato e non poter vivere una squadra come ho sempre fatto, da più di 10 anni. Tornando al Covid, con i protocolli è stato abbastanza semplice, abbiamo dovuto fare il tampone una volta a settimana e sono stato contento, perchè siamo stati molto sotto controllo sotto questo aspetto. Inoltre siamo stati molto fortunati in questo lungo periodo, tra le varie zone rosse/arancioni, la piscina "Scandone", dove la mia squadra si allena, non ha mai chiuso e quindi ci ha dato la possibilità a me ed altri atleti di stare sempre in constante allenamento". 

Ha chiuso per un paio di settimane per controlli dei Nas ma ora ha riaperto ed è pronta ad ospitare il gran finale di stagione dopo che gran parte della prima fase si è disputata alla "Vitale" di Salerno: "Abbiamo vinto tutte le partite del girone. Parlando della mia squadra, posso dire che è composta da ottimi giocatori sia in difesa che in attacco. Il nostro gioco è fondato sulla semplicità, allenamento dopo allenamento cerchiamo sempre di focalizzarci sui fondamentali della Pallanuoto - prosegue Ruocco - Queste 8 partite disputate del girone C-D, ci sono servite tanto per la nostra crescita quanto tattica, quanto a livello di gruppo. Come ho detto prima la mia squadra è composta da elementi con molta esperienza ed essere arricchita da giovani di una certa prospettiva, direi interessante. Ora abbiamo molta voglia di affrontare questi play-off, siamo carichi e vogliamo raggiungere il nostro obiettivo, ovvero, la promozione. Personalmente, come detto prima, ad inizio anno ho avuto il via libera del dottore per riprendere l'attività agonistica e il Nuoto 2000, fin da subito, mi ha dato fiducia ed ha creduto in me dopo questo lungo stop. Inoltre sono riuscito a coinciliare perfettamente gli allenamenti con il mio lavoro grazie anche a mister Scognamiglio che è stato molto disponibile sin dall inizio. Per il tipo di lavoro che faccio posso allenarmi solo nel tardo pomeriggio, cerco sempre di non far coinciliare le due cose insieme, e per fortuna quest’anno ho gli allenamenti serali. Inoltre lo preferisco perché dopo una giornata di lavoro, entrando in acqua, è come se scaricassi tutta la tensione ed è anche un modo per rilassarmi e stare col mio gruppo. Infine ci tenevo a ringraziare, ulteriormente, il presidente Lucarelli per la fiducia che mi ha trasmesso. Spero di ripagarlo al meglio".

Nonostante la giovane età, Ciro è tra gli elementi di maggior esperienza e tasso tecnico della compagine napoletana, trascinata a suon di reti e prodezze balistiche. Ma un ruolo apicale lo stanno avendo anche e soprattutto i babies passati in prestito alternativo alla corte di Elio Scognamiglio: "E' utilissimo, per i giovani, partecipare a questo campionato - prosegue il prodotto del vivaio Canottieri - Hanno la possibilità di giocare più partite, mettere in mostra tutto il loro talento e acquisire molta più esperienza. Noi abbiamo 4 giovani molto interessanti, aiutano in modo esponenziale la squadra, facendo anche prendere fiato a molti di noi. In più, in acqua, si fanno valere per la grande grinta che li contraddistingue". Esperienza che ha vissuto sulla propria pelle con soddisfazione ma anche un piccolo rammarico: "Cambierei giusto una cosina nel mio passato, presi la decisione di andare in prestito in altre squadre di serie inferiori per avere più spazio e fare esperienza, ovviemente tutto questo è servito per la mia crescita come giocatore, ma ripensandoci, forse, sarei dovuto rimanere in prima squadra, allenarmi con loro e mettere tutto me stesso per giocarmi il posto. Ecco, questa cosa la cambierei", evidenzia con franchezza. 

Ma da dove nasce l'idillio tra Ciro Ruocco e la Pallanuoto?: "La mia passione per la Pallanuoto nasce da un semplice problema posturale avuto da bambino, ho dovuto praticare il nuoto come terapia. Poi, come quasi tutti i pallanuotisti, trovavo il nuoto uno sport troppo noioso per i miei gusti…Una sera, nelle corsie affianco, c'erano dei ragazzi con quella palla gialla e da lì mi scattò subito la voglia di provare... - ricorda sfogliando l'album del passato - Sono nato e cresciuto alla Canottieri. Dopo tanti scudetti vinti e altrettante delusioni, il ricordo più bello è senz'altro la vittoria dello Scudetto Under 17 a Civitavecchia nel 2015. Con una squadra che non doveva rientrare nelle prime 4 ma con un gruppo che venne costruito 4-5 anni prima che si allenava ogni giorno insieme, sconfitte dopo sconfitte, vittorie dopo vittore. Praticamente facevamo veramente tutto insieme e poterlo vincere con loro è stato davvero emozionante, tutti conoscevano i sacrifici degli altri dentro e fuori dalla vasca, e sono stati una carica continua, tutti lo siamo stati a vicenda, da compagni di squadra, ma sopratutto da amici. Durante tutti gli anni passati insieme vedere la gioia nei loro occhi, ovvero la stessa che avevo nei miei, mi rese veramente fierissimo di noi, del mio gruppo". Un legame speciale è stato instaurato con un altro che ha dato tanto alla Pallanuoto da giovane, un enfant prodige che ha poi scelto di seguire la strada dello studio e della crescita professionale: "Senza dubbio con Antonio Maccioni (vecchia conoscenza anche dell'Arechi, ndr): ho giocato con lui per quasi 10 anni. In acqua, abbiamo condiviso le piu grandi vittorie e sconfitte, imparato molto l’uno dall’altro, e reso gli allenamenti quotidiani piu divertenti, con un bel po' di sana competizione fra compagni di squadra. Fuori dall’acqua, siamo diventati veri amici e ci siamo divertiti anche lontano dalla piscina. Durante le ultime partite bastava uno sguardo per capirci: sapevamo di avere le spalle coperte!".

Ma ora la palla ripassa al presente in prospettiva futura: "Ho un cuginetto che milita nelle giovanili del CC Napoli, nell'Under 14, si chiama Matteo Scognamiglio. Mi piacerebbe, un giorno, poter giocare con lui, potergli insegnare tutti i trucchetti del mestiere e magari vincere qualcosa insieme - conclude Ciro - Ne sarei veramente felicissimo". Un bel traguardo da raggiungere a tempo debito, adesso c'è un solo obiettivo da raggiungere, conquistare i play-off con il Nuoto 2000. L'appetito, poi, vien mangiando...