VERSO LE COMUNALI
Mancherebbe solo la data della conferenza stampa di presentazione, poi, l’avvio della campagna elettorale. Elisabetta Barone, preside dell’Alfano I avrebbe concluso il suo primo giro di consultazioni per sciogliere la riserva e scendere in campo. Gruppo ‘Oltre’ (con Salerno Viva e Azione), ‘Primavera Salernitana’ e ‘Salerno in Comune’ (con pezzi di ex pentastellati) i primi gruppi a sostegno della preside in attesa di Leu che con Federico Conte potrebbe ripiegare, dopo aver schierato Manzi e Chechile, sulla soluzione Barone, attraverso una soluzione civica. Non è chiaro se Rosaria Chechile appartenente ad una nota famiglia non lontana dal Palazzo e con interessi nel settore alberghiero e delle costruzioni, rappresenti davvero settori del Pd in rottura o trattasi di una presenza isolata. E’ stata lei, a quanto pare, a rappresentare in decine di incontri il patto Leu – Cinque stelle che si è tentato di riproporre anche Salerno e definitivamente naufragato. A quanto pare i Cinque Stelle potrebbero scegliere di non presentare la lista ufficiale e lasciare mani libere. Per ora, invece, Coraggio – che aveva aperto la sede e affisso i primi manifesti in città – resta alla finestra, dopo aver sondato negli ultimi mesi quasi tutti gli schieramenti. Via libera dalla ‘Casa della Sinistra’ che dopo un confronto con i militanti e la candidata avrebbe posto le basi per un confronto programmatico con una delegazione composta, tra gli altri, dal professore Pino Cantillo e dell’onorevole Salvatore Forte, nonché da Franco Mari che da mesi svolge un lavoro di mediazione. Inizialmente indicato come candidato sindaco, il senatore Andrea De Simone si concentra sul suo lavoro editoriale. Non partecipa alle riunioni ma annuncia che non farà mancare il suo apporto. La strada sarebbe tracciata verso Elisabetta Barone che valuta anche una propria lista che possa coinvolgere anche pezzi dell’ambiente cattolico cittadino. Tra le altre liste in campo anche quella di Azione, oltre a Salerno Viva e i Davvero Verdi di Michele Ragosta. In più si valuta anche una lista di ragazze e ragazzi provenienti da vari istituti scolastici e dall’Università. (Andrea Pellegrino)
Si è riunita ieri sera a Salerno la riunione dell’Esecutivo Provinciale di Fratelli d’Italia, presieduta dal commissario Giuseppe Fabbricatore, alla presenza del Presidente della Direzione Nazionale On. Edmondo Cirielli, del Senatore Antonio Iannone, del consigliere regionale Nunzio Carpentieri e degli amministratori locali. Un incontro per fare il punto della situazione, soprattutto per affrontare la delicata fase del centrodestra a Salerno in vista delle amministrative nel capoluogo e nei comuni della provincia. «Liste di partito forti e competitive» ha annunciato il Questore della Camera dei Deputati Cirielli. Fratelli d’Italia conferma l’appoggio all’avvocato Michele Sarno mentre gli alleati di Lega e Forza Italia puntano sul consigliere comunale di opposizione Antonio Cammarota. Nulla di nuovo insomma nel centrodestra, in attesa che la coalizione possa tornare a parlarsi e trovare una sintesi per l’unità. «Siamo a lavoro per rafforzare il partito nei territori» ha aggiunto Cirielli in un post sui social, il partito di Giorgia Meloni continua, infatti, a registrare adesioni in tutta la provincia.
PARLA AGOSTO
“Le spiagge e il mare sono beni di proprietà pubblica (art. 822 del Codice Civile e art. 28 del Codice della Navigazione) e rientrano nel novero dei cosiddetti ‘Beni Comuni’, intesi come essenziali ‘all’esercizio dei diritti fondamentali nonché al libero sviluppo fisico, culturale e spirituale della persona’. Così l’avvocato Oreste Agosto che, in una nota protocollata all’indirizzo del sindaco di Salerno Enzo Napoli, all’Agenzia del Demanio, Capitaneria di Porto e Ministero delle Infrastrutture, ha richiesto informazioni in ordine alle modifiche rilevate nell’elenco dei beni demaniali presenti in Città nell’anno 2020. Nella lettera, Agosto rileva che non risultano più presenti i seguenti cespiti: “Stabilimento Balneare” di mq. 4.603, contraddistinto dal n. SA0901, compendio SAB1476; “Locale commerciale” di mq. 320, contraddistinto dal n. SA0900001, compendio SAB1475; “Stabilimento Balneare S.I.U.L.P.” di mq. 95, contraddistinto dal n. SA0910001, compendio SAB1482. “Detti beni – continua l’avvocato – erano stati in precedenza classificati come ‘Patrimonio disponibile’ a differenza delle collaterali aree utilizzate dai Carabinieri e dalla Polizia che risultano tuttora indicate tra i ‘Beni Indisponibili’ 2020”. L’area in questione a cui si riferisce l’avvocato è quella di via Generale Clark che aggiunge: “Peraltro, la Legge sottopone a limitazioni anche la prospiciente proprietà compresa nel limite di metri 30 dal confine demaniale (art. 55 del Codice della Navigazione). Su tali premesse, facendo salvo ogni possibile errore per difetto di informazione, il sottoscritto dichiara – prosegue Agosto – di non essere a conoscenza né del motivo del diverso trattamento riservato alle predette aree, né dell’opportunità della cessione, laddove sia stata effettivamente formalizzata. Per questo, nell’esclusivo interesse dei cittadini salernitani, chiede a ciascuna delle Autorità in indirizzo, per quanto di specifica competenza, di voler fornire opportuni chiarimenti sulla ipotizzata compravendita, sulle modalità dell’operazione e sulle generalità dell’acquirente”. Agosto conclude: “Si riserva, ovviamente, di avviare ogni azione a tutela degli interessi della collettività salernitana laddove fossero ravvisabili ipotesi di lesioni”.
PARLA CIARAMBINO
“Dopo una battaglia durata anni che, grazie all’impegno dei Movimento 5 Stelle a livello nazionale e nel Consiglio regionale della Campania, ha portato al taglio dei vitalizi per la politica, non possiamo abbassare la guardia su questo tema. Oggi più che mai abbiamo il dovere di portare avanti la nostra lotta contro quella politica che cerca in ogni modo di riprendersi i vitalizi che siamo riusciti a tagliare. Per questo ho voluto presentare una proposta di legge che avvicina sempre di più i politici ai cittadini, puntando ad azzerare i privilegi di cui beneficia chi ricopre o ha ricoperto cariche elettive. La mia legge stabilisce, infatti, per gli ex consiglieri regionali della Campania, l’innalzamento dell’età anagrafica per il conseguimento del diritto all’assegno vitalizio e all’indennità differita, equiparandola a quella di qualunque altro dipendente pubblico, facendo dunque sì che venga percepito non prima del compimento dei 67 anni. Dispone, inoltre, il divieto di cumulo dei vitalizi regionali con quelli di altre cariche elettive o analoghi trattamenti economici a carattere non contributivo. Prevede, infine, la sospensione dell’assegno vitalizio nel caso in cui il beneficiario venga remunerato a seguito di elezione o nomina ad altri incarichi politici”. Così la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino, nell’illustrare la proposta di legge a sua prima firma su “Disposizioni in materia di assegni vitalizi e indennità dei consiglieri regionali”. “Proprio in queste ore in Senato si discuterà se cancellare o confermare i vitalizi per 700 ex parlamentari. Uno schiaffo in piena regola in un momento di grande sofferenza per il Paese che prova a rialzarsi a seguito della crisi pandemica. Quella che ho presentato è una legge di civiltà tanto più necessaria in un momento come questo, con famiglie che fanno fatica a mettere il piatto a tavola e dove i privilegi della politica sono assolutamente intollerabili”.
L'ESPOSTO
Questa mattina, il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, insieme all’assessore all’Ambiente Angelo Caramanno e all’amministratore unico di Salerno Pulita, Vincenzo Bennet, si sono recati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno per presentare al procuratore Giuseppe Borrelli un esposto contro ignoti per il fenomeno, già denunciato da Salerno Pulita e dai sindacati dei lavoratori, dell’apertura delle buste di indifferenziato che gli utenti conferiscono il lunedì sera. A corredo dell’esposto anche le foto scattate questa mattina in vari quartieri della città. Il fenomeno comporta un aggravio di lavoro per gli operatori di Salerno Pulita che non si limitano allo svuotamento dei carrellati, come previsto dal contratto di servizio con il Comune, ma sono costretti a raccogliere rifiuti sparsi sui marciapiedi.
LE NOMINE
Il Coordinatore regionale campano di Forza Italia Domenico De Siano, sentito il Coordinatore provinciale Enzo Fasano, ha nominato oggi, Lello Ciccone e Costabile Spinelli, rispettivamente vicecoordinatore vicario e vicecoordinatore di Forza Italia a Salerno. “Con questo importante contributo organizzativo – sottolinea De Siano – rafforziamo e rilanciamo l’attivita’ politica nel Salernitano anche in vista dei prossimi impegnativi appuntamenti elettorali”. “Sono convinto – conclude il coordinatore regionale azzurro – che l’esperienza, l’entusiasmo e l’impegno degli amici Lello e Costabile costituiranno un importante valore aggiunto per un ulteriore e sempre piu’ efficace radicamento di Forza Italia, dei suoi valori e dei suoi progetti sul territorio”.
IL GAZEBO
Sono state raccolte, a Giffoni Valle Piana, decine di firme a sostengo dei sei quesiti referendari per la riforma sulla ‘Giustizia giusta’ sostenuta a livello nazionale da Lega e Radicali, con il supporto di Forza Italia. Anche nel comune picentino, il circolo locale del Carroccio, grazie all’attivismo dell’avvocato Silvestro Amodio, nello scorso week-end, sono state illustrate le ragioni del referendum che in Campania ha registrato già l’organizzazione di diversi gazebo, così come successo a Salerno. A rappresentare il partito di Metteo Salvini i dirigenti provinciali Amedeo Giordano, Bruno Avagliano e Dante Santoro che hanno presenziato all’appuntamento per la raccolta firme in città. “Grazie ad Amedeo Giordano, a Bruno Avagliano ed a Dante Santoro dirigenti provinciali della Lega per la presenza di oggi nella storica piazza di Giffoni Valle Piana” ha dichiarato l’avvocato Amodio, promotore del gazebo nella città del Festival.
PALAZZO SANTORO
Nuovi guai giudiziari per la vicenda di Palazzo Santoro, lo storico edificio di Corso Garibaldi a Salerno. Stavolta a finire nel mirino della Procura della Repubblica è la soprintendente Francesca Casule, la quale è stata richiesto il rinvio a giudizio per omissione di atti di ufficio. Secondo la Procura la soprintendente non avrebbe revocato un atto ritenuto illegittimo, così come stabilito, in precedenza dal Tribunale di Salerno. Parte offesa, il professore Alessio Colombis che ha denunciato il fatto. L’atto è quello del 7 agosto 2009 con il quale l’ex soprintendente Zampino e il funzionario Miccio aveva approvato un progetto di restauro della sala A di Palazzo Santoro. Progetto, poi, ritenuto difforme e quindi illegittimo e che il Tribunale di Salerno andava annullato in autotutela. Cosa che non è avvenuta, nonostante le diffide e i solleciti del docente universitario in pensione che per cinque anni ha atteso una risposta da parte della nuova dirigente della Soprintendenza di Salerno. La lunga vicenda giudiziaria tocca i tre ultimi Soprintendenti di Salerno, con una condanna già inflitta ad otto mesi all’ingegnere Gennaro Miccio e al funzionario Giovanni Villani per falso in atto pubblico. Ora la richiesta di rinvio a giudizio per la Casule che segna quasi 14 anni di battaglie condotte dal professore Colombis per la salvaguardia dello storico Palazzo. (Ora Notizie)
AEROPORTO
“Diamo il via all’Aeroporto Costa d’Amalfi ed è un’occasione irripetibile. Capisco lo scetticismo di molti cittadini e amministratori locali in merito, ma è importante essere preparati e capire come questo passo cambierà tutto il comparto intorno a noi. In questa fase e fino al 2023, quando arriveranno i primi turisti, il ruolo del Comuni, delle imprese e del turismo, sarà centrale”. Queste le parole del consigliere regionale Andrea Volpe a margine dell’incontro presso lo scalo di Pontecagnano per la presentazione dei lavori di allungamento della pista che partiranno entro la fine del mese di luglio. “Sarà necessario cambiare l’approccio perché l’allungamento della pista è una svolta epocale che cambierà destini di intere generazioni e il volto della provincia di Salerno, della Piana del Sele, dei Picentini e del Cilento. Per questo bisogna iniziare a progettare ora, per essere operativi e concreti domani. Ringrazio Piero De Luca, il Presidente della Commissione Trasporti Luca Cascone e l’assessore Felice Casucci per l’impegno dimostrato. Grazie a Gesac e alle risorse stanziate dalla Regione Campania i lavori possono partire, portando così a compimento un’opera importante per l’intero territorio” conclude Volpe.
ALLERTA CALDO
La Protezione Civile della Regione Campania ha emanato un avviso di criticità per rischio meteo da "ondata di calore". A partire dalle 8 di domani mattina, mercoledì 7 luglio e fino alle 20 di venerdì 9 luglio nei comuni del territorio regionale classificati a rischio moderato ed elevato (come da elenco allegato alla DGR 870 dell'8 luglio 2005 pubblicata sul Burc n. 37 del 1 agosto 2005) si prevedono temperature al di sopra dei valori medi stagionali di 7-8 gradi, soprattutto nella giornata di giovedì e un tasso di umidità che, soprattutto nelle ore serali e notturne sul settore costiero, potrà superare anche il 60-70%, in condizioni di scarsa ventilazione. La Sala Operativa regionale, in considerazione dell'avviso emesso dal Centro Funzionale della protezione civile, invita i sindaci di tutti i Comuni e gli enti competenti a porre in essere le procedure di propria pertinenza relative alla vigilanza per le fasce fragili della popolazione. Si raccomanda di non esporsi al sole o praticare attività sportive nelle ore più calde. Particolare attenzione devono prestare i cardiopatici, gli anziani, i bambini e i soggetti a rischio. (La Città)
LA CAMPAGNA D'ASCOLTO
“Misure e investimenti tesi al rilancio dei comparti produttivi della Campania devono essere il frutto di un confronto costante con gli attori principali di ciascun settore. Solo così possiamo mettere in campo interventi mirati, approfittando di ogni singolo euro messo a disposizione dalle risorse in arrivo del Next Generation Eu. Per questa ragione, con la Commissione che presiedo, intendo promuovere una serie di incontri con le associazioni, le cooperative, gli ordini professionali e il mondo accademico per elaborare idee e progetti che vadano nella direzione dei temi dell’innovazione e della sostenibilità, previsti dai finanziamenti del Recovery Fund e dalla programmazione europea 2021-2027”. Lo annuncia il presidente della IV Commissione speciale regionale Innovazione e Industria 4.0 Gennaro Saiello. “Intendo pormi come portavoce e riferimento delle istanze e delle richieste del mondo delle imprese campane – sottolinea Saiello – dando vita a una campagna d’ascolto “fuori dal Palazzo”, facendo rete con ogni singola realtà produttiva con le quali lavorare gomito a gomito avendo come unico fine la ripartenza dell’economia della nostra regione. Ogni organizzazione, pubblica o privata che sia, dovrà agire affinché tutti gli investimenti, le idee, i progetti e le ricerche siano canalizzate e sfruttate per questo specifico fine. Dobbiamo impegnarci per investire le risorse nella maniera migliore possibile, tenendo conto che la qualità della spesa è importante quanto la quantità delle risorse in arrivo”.
QUI EBOLI
Tonino Cuomo è pronto a scendere in campo per le amministrative 2021 ad Eboli. L’ex parlamentare del Pd, oggi tra le fila di Italia Viva, nei prossimi giorni annuncerà ufficialmente la sua candidatura a sindaco. La decisione arriva dopo l’intesa raggiunta con il già sindaco Martino Melchionda che è pronto a sostenere Cuomo che, nel 2015, arrivò al ballottaggio contro lo sfidante Massimo Cariello. Per Cuomo sarebbero pronte già tre liste, di cui due civiche ma se ne potrebbero aggiunge altre. Il Comitato Cuomo Sindaco, con una nota ufficiale, ha chiesto all’ex parlamentare di ”mettere a disposizione della della Città la sua esperienza, per guidare una coalizione di più liste, ispirate sia al valore del civismo sia a quelli del riformismo, inteso quest’ultimo come impegno per affrontare e risolvere i problemi della nostra comunità, e per porre le basi di una Città più solidale, più dinamica”. Un documento che rilancia le quotazioni di candidatura di Cuomo dopo alcune voci che lo davano fuori dalla competizione elettorale. (Ora Notizie)
Pagano il loculo, ma la defunta viene tumulata in un fosso. Per un “foglio” non firmato. Finirà in tribunale la vicenda vissuta dalle famiglie La Corte e Mazzeo. «Siamo già andati dai carabinieri, c’è stata una mancanza di rispetto vergognosa» afferma Gennaro La Corte. La signora Cosima Mazzeo muore lunedì 28 giugno. Non lascia figli, non lascia eredi diretti. Dopo il funerale, viene accompagna al cimitero e adagiata nella sala mortuaria. Il giorno seguente, arriva la sorpresa. I dipendenti del cimitero spiegano alla famiglia che la salma non può essere sistemata nel loculo comprato da Cosima prima di morire: «Manca il contratto- ci hanno detto-. Ma il contratto ce lo dovevano fare loro, oltre un anno fa. Noi abbiamo pagato tutto. E ora nostra zia è tumulata in un fosso. Operazione che ci è costata 1200 euro» spiega La Corte. La beffa è atroce. La famiglia La Corte-Mazzeo aveva comprato il loculo spendendo 2100 euro: 1800 per la struttura, 40 per il rogito, 45 come imposta di bollo, 200 come imposta di registro. «Abbiamo concluso l’operazione nell’aprile del 2020. Entro un mese- riparte Gennaro - dovevamo firmare il contratto. Ma dal Comune nessuno ci ha chiamati». La signora Mazzeo, insieme alla sorella Giuseppina, aveva risposto a un bando del 2016. La storia si è trascinata fino al 2020, quando il saldo è stato completato. «Abbiamo pagato tutto ma ci hanno negato un diritto sacrosanto. E ora, tra tumulazione nel fosso e riesumazione successiva, il Comune che ha commesso l’errore ci chiede di pagare altri 2mila euro. Loro sbagliano, noi paghiamo. Loro non ci fanno firmare il contratto e nostra zia non può essere tumulata nel loculo che ha comprato per 99 anni». È come se la mano sinistra e la mano destra si prendessero a pugni. L’ufficio cimitero ha incassato l’intera somma dalla famiglia La Corte. L’ufficio che doveva predisporre il contratto non ha trovato il tempo per prepararlo. «Stiamo parlando di contratti prestampati, dove la somma è uguale per tutti e dove cambia solo il nome dell’acquirente. Qui a Eboli stanno si comportano come se fosse il contratto di Cristiano Ronaldo». Trattandosi di moduli prestampati, il giorno dopo il funerale si poteva trovare una soluzione con i privati: «Abbiamo aspettato 4 giorni per tumulare mia zia. Noiconclude Gennaro- non pagheremo un euro in più. Abbiamo presentato denuncia ai carabinieri». Nella stessa condizione di Cosima, c’è la sorella Giuseppina che a 96 anni ha pagato il loculo. Ma è ancora senza contratto.
QUI BATTIPAGLIA
Il Partito Democratico a Battipaglia si rafforza ancora con la nomina di Anna Raviele ed Angelo Reggente nel Comitato Politico. I due giovani ma storici dirigenti del Pd saranno protagonisti insieme agli altri Dirigenti locali ed al Commissario Roberto Brusa di questa importante fase politica in città. Anna Raviele 36 anni, avvocato specializzato in consulenza d’impresa, super mamma di Bianca 18 mesi ed Elisa 3 mesi è una “Democratica doc” dalla fondazione del Partito. Angelo Reggente 44 anni, perito chimico, contitolare di un laboratorio di analisi ambientali a Battipaglia, già responsabile organizzativo del Pd locale e membro della Direzione provinciale. Il Partito Democratico in attesa della fase congressuale che si terrà dopo le amministrative, al termine di una partecipata campagna tesseramento, dopo aver riaperto in città la sede del Circolo in via Udine e due Comitati territoriali nel quartiere Sant’Anna e nel quartiere Schiavo, torna finalmente ad essere protagonista a Battipaglia con la formazione di una classe dirigente valida, competente e coesa. Inoltre, in vista delle ormai prossime elezioni comunali, si sta lavorando alla composizione di una lista forte e rappresentativa in sostegno del candidato Sindaco Antonio Visconti per contribuire, con tutta la coalizione, a ridare dignità alla città e farla tornare ad essere la capitale produttiva della provincia creando nuove occasioni di sviluppo, lavoro, benessere sociale e sostenibilità.
QUI BELLIZZI
Cinque consiglieri di minoranza di Bellizzi entrano a far parte dell’assemblea provinciale dei Fratelli d’Italia di Salerno. I cinque esponenti dopo l’adesione compatta a Fratelli d’Italia vedono immediatamente importanti risultati, tra questi l’ingresso proprio nell’assemblea provinciale. Entusiasta il consigliere Angelo Maddalo figura in cui i consiglieri di minoranza hanno visto colui che ha l’onore e l’onere di costruire il partito a Bellizzi. «I risultati non tardano ad arrivare quando si lavora politicamente con impegno e dedizione, questo ingresso dei 5 consiglieri di Bellizzi nell’assemblea provinciale di Fratelli d’Italia rappresenta per noi un’opportunità unica per tessere rapporti istituzionali e politici in un consesso dedito al confronto. Un ringraziamento quindi a tutta la dirigenza del partito ed in modo particolare all’onorevole Edmondo Cirielli sempre attento alla crescita del partito e al lavoro di squadra», dichiara Maddalo.
LA NOMINA
Il sindaco di Padula Paolo Imparato nominato Coordinatore della rete del Comuni Unesco. La nomina è stata fatta da Carlo Marino, presidente dell'Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani) Campania "al fine - si legge nella lettera di conferimento dell'incarico - di rafforzare ulteriormente la “governance” di Anci Campania e creare un più forte e condiviso coinvolgimento nella fase istruttoria e operativa della nostra Associazione". “L’esperienza della valorizzazione della Certosa e del patrimonio di Padula di questi ultimi anni è stata particolarmente importante per l’intero territorio regionale – ha dichiarato Imparato – Ringrazio il presidente Carlo Marino per la fiducia accordatami e assicuro il massimo impegno nell’assolvimento di questo nuovo incarico”. (La Città)
L'AGGRESSIONE
Un’aggressione da parte di due persone, pronti ad entrare in azione dopo averlo atteso sotto casa, picchiandolo fino a mandarlo in ospedale. Così l’ex sindaco Pasquale Aliberti è finito nel mirino di una presunta spedizione nei suoi confronti, consumata alla fine dello scorso mese di giugno, con un referto del Pronto soccorso dell’ospedale di Sarno. In particolare, le botte inferte nei suoi confronti, con un’aggressione definita verbale e fisica, evidentemente condita da intimidazioni e parole non riportate, con una eventuale denuncia pronta a cura dei suoi legali, secondo le valutazioni dei medici gli hanno provocato un trauma cranico ed escoriazioni al volto, agli arti, alla schiena e alla spalla. Oltre ai dolori subiti e provocati dalle botte, l’ex primo cittadino manifestava un evidente stato di ansia, anche questo riportato all’attenzione dei medici dell’ospedale. Secondo gli elementi forniti all’atto della visita in ospedale, le persone entrate in azione erano in due, in sella ad uno scooter di grossa cilindrata, con una precedente attesa nei pressi dell’abitazione stessa del politico scafatese e con l’esecuzione del pestaggio svolta in pochi minuti nella strada adiacente via Aquino e la successiva fuga. (La Città)
L'AGGRESSIONE/2
Ricoverata in gravi condizioni all'ospedale di Nocera Inferiore, donna di Cava de' Tirreni sarebbe stata gravemente ferita nel corso di un'aggressione. Sarebbe giunta nel nosocomio Umberto I nella tarda serata di ieri, a bordo di un'ambulanza e dopo esser stata stabilizzata è stata presa in cura nel reparto di Rianimazione. La violenza sarebbe avvenuta a Cava de' Tirreni. (La Città)
QUI PONTECAGNANO
Questa settimana, le Forze dell’Ordine, nell’ambito delle proprie competenze e professionalità, hanno trasmesso i dati a seguire. I Carabinieri, guidati dal Comandante Fabio Laurentini, grazie all’impiego di ben 132 unità, hanno effettuato: 709 controlli effettuati a persone; 424 controlli su veicoli; 12 perquisizioni personali; 3 perquisizioni domiciliari; 47 denunce in stato di libertà; 12 contravvenzioni. La Polizia Locale, coordinata dal Comandante Francesco Lancetta, impegnata lungo la fascia costiera in prossimità del Ponte Asa, ha elevato 15 verbali. Le sanzioni per infrazione dei divieti di sorpasso sono invece 26. In prossimità degli incroci, a svolgere servizio di viabilità, sono state impiegate 3 pattuglie che hanno garantito così il regolare flusso delle auto. Decisivo anche il contributo del Nucleo Elicotteristi dei Carabinieri, agli ordini del Capitano Andrea Sarica, e delle Guardie Rurali Ausiliarie, presiedute da Angelo Cautillo. Fondamentale, infine, la presenza dei volontari dell’ASAD Pegaso presso il Polo Vaccinale, dove continuano le inoculazioni. «Grato, come sempre, a chi pone sopra ogni cosa l’interesse collettivo e la tutela della comunità. Queste donne e questi uomini vanno ringraziati ogni giorno e, con loro, anche i semplici cittadini che concorrono con atteggiamenti responsabili e denunce di situazioni critiche, a rendere Pontecagnano Faiano una realtà migliore e maggiormente vivibile», ha dichiarato soddisfatto il sindaco Giuseppe Lanzara.
LO SCIOPERO
L’hub vaccinale di Pagani potrebbe traslocare dopo la pausa feriale. Il centro de La Fenice sta vivendo alterne vicende, dopo essere stato per mesi riferimento provinciale di efficienza e puntualità. Ieri mattina l’ultimo problema, con i volontari dell’associazione di protezione civile Papa Charlie che hanno lasciato le postazioni del multisala in protesta per le modalità organizzative. Per l’Asl si è trattato di un ritardo nella consegna delle dosi, ma i volontari avrebbero avuto da ridire per le modalità di convocazione degli utenti. Troppi coloro che si sarebbero presentati contemporaneamente, senza essere spalmati sull’intero arco della giornata. Il coordinatore del centro vaccinale paganese, Mimmo Lombardi, ha spiegato: «C’è stato un improvviso abbandono protezione civile. Qualunque cosa accada non si può lasciare di punto in bianco una struttura». Il servizio è comunque proceduto e Lombardi ha aggiunto: «Ci sono tante associazioni di volontariato. Se l’amministrazione ritiene noi non abbiamo problemi a continuare». Ma questo è solo l’ultimo degli intoppi registrati sul cammino de La Fenice, che agli inizi della campagna vaccinale è stata tra le prime strutture ad accogliere open day con persone arrivate da tutta la Regione. Un sistema rivelatosi sempre molto efficiente ed efficace. Da qualche giorno, il gestore del cinema avrebbe avanzato la richiesta di riprendere le proiezioni. A Palazzo San Carlo si è ipotizzata una convivenza tra centro vaccinale e sala cinematografica. Mattina e pomeriggio l’inoculazione delle dosi e la sera le proiezioni. Ma la soluzione non soddisfa la parte sanitaria. «Non abbiamo problemi a riorganizzare il servizio in modo da liberare il punto vaccini dal 6 agosto - ha detto Lombardi - Il mese di luglio è programmato con una maggioranza di richiamo di seconde dosi». Poi ci saranno le ferie e dopo la seconda decade di agosto si capirà come riprendere. Se al multisala o in altra sede dipenderà anche dal Comune. Prima di scegliere La Fenice, gli addetti visitarono il centro sociale e il palazzetto, ma la scelta cadde sulla sala cinematografica, consapevoli che l’avrebbero dovuta lasciare quando le attività ludiche e di intrattenimento fossero riprese a pieno ritmo. (La Città)
L'ASSOLUZIONE
L’accusa era pesantissima: truffa ai danni dell’Asl Salerno, per non essere mai andato a lavorare all’ospedale di Nocera Inferiore, pur percependo lo stipendio; e in più gli avrebbero pagato l’Alpi, l’attività libero- professionale negli ospedali di Sapri, Oliveto Citra, Eboli, Cava de’ Tirreni e Castiglione. Accusa che è caduta già in udienza preliminare con la formula ampia del “fatto non sussiste”. È l’incredibile storia dell’“Alpino” - come fu definito dalle cronache giornalistiche il primario radiologo salernitano Vincenzo Coppola che ha riempito le pagine di giornali per aver intascato, secondo i pm, tra il 2012 e il 2014, oltre 270mila euro in più di quel che gli toccava. Alla fine, invece, è emerso che il professor Coppola all’ospedale di Nocera semplicemente non ci doveva e poteva essere, perché aveva ottenuto l’incarico di coordinare la medicina nucleare di tutta l’Asl Salerno. Insomma, gli investigatori lo avevano cercato nel posto sbagliato. Da qui, l’assoluzione piena in sede di udienza preliminare celebrata col rito abbreviato. Ed è una assoluzione ancor più pesante perché il noto radiologo salernitano ha rinunciato alla prescrizione che sarebbe arrivata dopo pochi giorni, scegliendo di essere giudicato per vedere affermata la verità e la sua innocenza. «Mi hanno cercato nel posto sbagliato, paradossalmente è tutto qui – sottolinea il professor Coppola - È vero che negli anni precedenti all’accertamento investigativo ero stato primario all’Umberto I di Nocera Inferiore ma poi ero divento componente dello staff del direttore generale e mi occupavo di coordinare le attività della radiologia in tutta la provincia, di fare ispezioni nei vari reparti specifici dell’Asl, di stimare il fabbisogno del settore in relazione alle necessità dei vari territori della provincia, poi da trasmettere alla Regione Campania ». Insomma, se l’avessero cercato negli uffici dell’Asl di Salerno l’avrebbero trovato. Ma c’è di più. «Mi dicono delle mie prestazioni professionali negli ospedali di Cava de’ Tirreni e Castiglione di Ravello, evidentemente era sfuggito che sono di competenza dell’Azienda ospedaliera universitaria “Ruggi d’Aragona” e non dell’Asl della quale io ero dipendente». Il primario radiologo seppe di essere indagato dai giornali nel maggio del 2018 e nel settembre successivo gli fu notificato un avviso di conclusione delle indagini. Da allora non è mai stato interrogato. Poi le indagini difensive dell’avvocato Guglielmo Scarlato, con acquisizioni di una serie di documenti nei vari ospedali citati nel capo d’accusa. Un lungo penare fino all’assoluzione, arrivata quattro anni dopo, perché il fatto non sussiste. Ma come è stato possibile una vicenda simile? Da un’indagine interna dell’Asl nel 2015 non erano state trovate le timbrature del primario all’ospedale di Nocera Inferiore, dal 2012 al 2014, ma risultava comunque che il professor Coppola era stato regolarmente pagato dall’Asl. L’errore sta proprio qui: Coppola non doveva strisciare il badge all’Umberto I perché non lavorava più lì da tempo, ma nella sede Asl di via Nizza, dove effettivamente era a lavoro. E mentre partiva l’indagine penale perché la relazione della commissione interna era stata consegnata agli investigatori, l’Asl non dava seguito a provvedimenti a carico del medico. L’Azienda, infatti, ha comunicato che a tutto quest’anno non c’è traccia nei suoi uffici di un avvio di un procedimento nei confronti di Coppola né la relazione consegnata dalla commissione che aveva svolto gli accertamenti riportava indicazioni sul prosieguo degli atti da effettuare e neanche risultano informative inviate all’autorità giudiziaria o alla Corte dei Conti. Del resto, la stessa magistratura contabile ha attestato che non ci sono in carico procedimenti sul conto del professor Coppola né tantomeno sentenze. Una vicenda kafkiana, visto che la stessa Asl si era poi costituita parte civile nel procedimento penale nato da una sua attività ispettiva interna alla quale non aveva ritenuto di dare seguito e che poteva chiarire consultando semplicemente la documentazione in suo possesso. Per Coppola, che negli anni precedenti al suo trasferimento all’Asl divenne noto per aver denunciato anche alla stampa i raggiri sulle manutenzioni degli apparecchi radiografici al “Ruggi”, invece, l’inizio di una vicenda assai singolare. «Sono finito nel tritacarne mediatico, con tanti articoloni su di me: io ho avuto la possibilità di difendermi ma chi non ce l’ha che fine avrebbe fatto?».
LA PROTESTA
Gli agricoltori dicono “basta” all’invasione dei cinghiali nelle campagne salernitane e scendono in piazza per un flash mob organizzato da Coldiretti davanti alla Prefettura di Salerno, il prossimo giovedì 8 luglio, dalle ore 10.00. Una mobilitazione straordinaria che si terrà in contemporanea anche negli altri capoluoghi di provincia, presso le Prefetture di Avellino, Benevento, Caserta e Napoli, così come in tutte le regioni, da Milano a Roma, da Torino a Bologna, da Palermo a Cagliari, con il coinvolgimento di decine di migliaia di agricoltori, allevatori, pastori e cittadini e le testimonianze di chi è stato personalmente colpito ed ha paura per l’incolumità della propria famiglia. Saranno presenti anche i sindaci delle aree più colpite con i gonfaloni dei Comuni, la deputazione regionale e nazionale. E' sempre più allarme cinghiali in provincia di Salerno. Il Vallo di Diano, il Cilento, i Monti Lattari sono sotto assedio: le incursioni degli ungulati devastano campi e mettono a rischio i borghi, mettendo a rischio l’incolumità di agricoltori, cittadini e automobilisti. Coldiretti da tempo chiede misure straordinarie. “Bisogna far fronte tutti insieme ad un fenomeno ormai incontrollato che mette a rischio il patrimonio agroalimentare e zootecnico in provincia di Salerno e penalizza imprese agricole e comunità – sottolinea il presidente di Coldiretti Salerno Vito Busillo – purtroppo, nonostante i continui solleciti, continua ad esserci un impasse legislativo e amministrativo che non tiene conto delle esigenze degli imprenditori agricoli e delle amministrazioni locali. Non è mai stato così alto in Italia l’allarme cinghiali che distruggono raccolti, sterminano animali, causano incidenti stradali nelle campagne ma anche all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti con pericoli concreti per la sicurezza di agricoltori e cittadini. Ormai anche le recinzioni non bastano più, spesso abbattute dalle orde dei selvatici. Necessariamente occorre la modifica delle norme regionali che erano state pensate per la tutela e protezione della fauna selvatica e che oggi non sono più idonee”. “Servono interventi immediati e un progetto complessivo per la gestione degli ungulati, la lavorazione delle carni e l’attivazione di una filiera certificata sul territorio – sottolinea il direttore di Coldiretti, Enzo Tropiano – di fronte a un’emergenza così grave come quella dei cinghiali sono necessari interventi concreti e immediati. Quotidianamente i nostri associati lamentano danni da fauna selvatica. Gli indennizzi e i risarcimenti sono palliativi per le aziende che ogni giorno rischiano di vedere distrutte intere stagioni di lavoro. La proliferazione dei cinghiali mette a rischio l’equilibrio ambientale e la situazione è sempre più critica. La situazione è insostenibile non solo per le imprese agricole, ma anche per i cittadini la cui sicurezza è a rischio quotidianamente; per queste motivazioni è necessario non perdere ulteriore tempo ed adottare le misure adeguate prima che sia troppo tardi”. Quella di giovedì sarà una grandissima mobilitazione per sensibilizzare Governo e Regione Campania a interventi concreti. (La Città)
CASO BRACCIANTI
Sfruttati, sottopagati e costretti a lavorare sotto al sole cocente fino a 12 ore al giorno. È la drammatica situazione che vivono migliaia di braccianti agricoli italiani, costretti a lavorare sotto al sole cocente e nelle ore più calde della giornata, impiegati nei campi agricoli per la raccolta di frutta e verdura destinata ai mercati e alle industrie agroalimentari. Condizioni precarie e che spesso, mettono a repentaglio la vita stessa dei braccianti. Decine di lavoratori infatti, ogni anno, perdono la vita mentre lavorano tra i campi a causa delle temperature climatiche calde. Un vero e proprio dramma che si è consumato anche qualche settimana fa nei campi pugliesi tanto da spingere il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ad emanare un’ordinanza di divieto di lavoro nei campi durante le ore molto calde. Una situazione questa, che preoccupa da anni anche l’Associazione Italiana Coltivatori presieduta dal presidente provinciale di Salerno e vicepresidente nazionale, Donato Scaglione, che è intervenuto a più riprese sulla questione- “Si tratta di un problema che interessa tutte le regioni d’Italia a vocazione agricola e agroalimentare. Le stagioni-spiega Scaglione-dettano i tempi, il periodo di coltivazione e raccolta, ma questo deve essere accompagnato sempre dall’ausilio della tecnologia e dalla tutela dell’ambiente, oltre che dalla tutela dei lavoratori. È fondamentale-dice-tutelare l’ambiente perché è proprio a causa dei cambiamenti climatici repentini, che negli ultimi anni le stagioni sono diventate torride al punto tale da mettere a repentaglio la vita dei braccianti. Questi avvenimenti tristi-chiosa Scaglione-ci stimolino ad una lunga riflessione sulle conseguenze dei cambiamenti climatici e la necessità da parte di tutti, di invertire la rotta. -Poi, l’aspetto economico rimarcato da Scaglione- Non è normale-sottolinea- che un bracciante al momento della pensione, percepirà meno rispetto a chi invece, percepisce il reddito di cittadinanza. A ciò però, sulla necessità di coniugare produttività, ambiente, diritti dei lavori, va necessariamente aggiunta la richiesta di effettuare, sui campi agricoli, maggiori controlli. Non si sposti -chiosa Scaglione- l’attenzione solo su una delle parti: lavoratori o datori di lavoro senza tutelare i lavoratori dal punto di vista normativo-spiega il presidente provinciale Aic che ricorda le innumerevoli difficoltà in capo agli imprenditori agricoli. -Le norme ci sono e vanno rispettate, ma non sono poche le responsabilità e le difficoltà che quotidianamente devono affrontare gli imprenditori agricoli. Serve attenzione maggiore verso tutti gli attori della filiera”.
IL RITROVAMENTO
Il cinturone in bronzo dei guerrieri stretto intorno agli esili fianchi e due coppe in ceramica poggiate accanto ai piedi, una per il cibo l’altra, a due anse, per il vino che avrebbe dovuto garantirgli l’accesso al symposium. E’ un adolescente strappato al suo futuro benestante in una comunità guerriera, di fatto poco più di un bambino, morto a dieci forse 12 anni nel IV secolo a.C., il protagonista dell’ultima scoperta archeologica di Pontecagnano, avamposto etrusco nel sud della Campania. “Un ritrovamento di grande rilevanza”, annuncia in esclusiva all’ANSA l’archeologa Gina Tomay direttrice del museo e responsabile degli scavi, perché la tomba di questo ragazzo, modanata con cura in una preziosa pietra di tufo d’importazione, “è la numero 10 mila”, e in qualche modo il simbolo del successo di una buona prassi “fatta di studio, di ricerche e di sistematici scavi” che in questo lembo di Sud si sta portando avanti con continuità da quasi 60 anni. Lo scavo è stato completato in queste ore, il mistero dell’identità di questo giovane e’ ancora tutto da decifrare. “C’è un danno forse dovuto alla crescita di una radice, forse ad un animale – spiega la direttrice -dello scheletro si e’ conservata bene solo la parte inferiore”, gli archeologi comunque sono ancora al lavoro. Celebrato nel mondo degli studi eppure paradossalmente fuori dalle rotte del turismo, il sito archeologico di Pontecagnano, che solo pochi chilometri di campagna e lo scorrere placido del fiume Sele dividono dalla greca Paestum, racconta con il suo museo una storia di successo degli etruschi di frontiera, l’epopea di una aristocrazia di principi arrivati dal centro Italia e che qui conobbe l’apice della sua potenza, tra la fine dell’VIII e il VII secolo a.C, in una terra, sottolinea Tomay, “particolarmente favorita dalla natura ma anche vicina al mare, con una costa che nel paesaggio antico era tra l’altro resa molto accessibile da numerosi bacini lagunari”. Facile approdo per i commerci, dunque, tanto che nelle tombe dell’imponente necropoli scavata passo passo in sei decenni di attività sono stati trovati oggetti di ogni parte del Mediterraneo, dalla Grecia all’Egitto, dall’oriente alla Sicilia e alla Sardegna. Uno snodo fortunato del territorio nel quale non a caso qualche secolo dopo e non così lontano prospererà Pompei, che gli studi più recenti, ricorda l’archeologo Massimo Osanna, oggi direttore generale dei musei pubblici, ritengono abbia avuto le sue prime origini proprio dagli etruschi, intorno al VII secolo a C.. Il ragazzo della tomba “Diecimila”, fa notare Osanna, “è anch’esso un interessante e prezioso caso di studio”. Un corredo che forse non appare ricco come quelli del periodo d’oro della città , quando principi e principesse venivano sepolti con il corpo ricoperto di gioielli, fibule, bracciali, tessuti preziosi, e accanto a loro uno stupore di suppellettili in argento, bronzo, ceramiche dipinte, raffinatissime maschere in bronzo, una persino, destinata a un cavallo. Nel V secolo a Cristo, segnato dalla battaglia di Cuma e dal conseguente black out della potenza etrusca nel meridione, l’importanza della città di Pontecagnano si era probabilmente ridimensionata. Ma anche la cultura e i riti funerari, fa notare Osanna, in quell’epoca erano cambiati: “non si usava più far accompagnare i morti dalle loro ricchezze”. Sopravvissuta fino all’età romana quando si chiamerà Picentia, racconta la direttrice Tomay, la città “è stata sempre un grande luogo di aggregazione, un esempio di integrazione ante litteram”. Un “caso” storico, insomma, come poi lo è stato il percorso degli scavi, cominciati nel 1962, quando la cittadina a dieci chilometri da Salerno conosceva il suo boom edilizio. Si scava per costruire nuove case e si scoprono le tombe. Fortuna volle, sottolinea la direttrice, “che ad occuparsene fosse Bruno D’Agostino, tra i padri dell’etruscologia in Italia”. Fu lui, seguito da Luca Cerchiai (oggi professore a Salerno) ad organizzare e pianificare il lavoro che in sei decenni ha prodotto una mole di documentazione e di studi che ha pochi eguali. Scavi legati all’archeologia preventiva (e dunque senza dipendenze dai finanziamenti pubblici) perché di fatto “tutto il nuovo abitato di Pontecagnano e’ costruito sulla antica necropoli”. Anche la tomba Diecimila deve il suo ritorno alla luce al progetto di un grande complesso edilizio preceduto dagli scavi coordinati dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno guidata da Francesca Casule. E la storia di questo ragazzo, come quella dei principi e delle principesse che lo hanno preceduto, verrà poi raccontata nel museo gioiello che la coraggiosa direttrice, impegnatissima a farne a sua volta un luogo di incontro per il territorio, sta cercando di far uscire dal cono d’ombra. L’idea è quella di legare a Paestum questa piccola ma preziosa realtà – che dipende dalla direzione regionale musei ma tra le ipotesi in campo, ragiona il dg Osanna, c’è anche quella “di fare di Pontecagnano il museo di Salerno”. Tant’è, in un’Italia che dovrebbe vedere la sua rinascita anche attraverso il turismo slow l’isolamento di questa meraviglia è davvero difficile da accettare. Persino il sito internet, attualmente è in stand by benché il museo sia attivissimo sui social. Il ministero è pronto ad aiutare: “Pontecagnano è un luogo straordinario” ripete Osanna assicurando l’aiuto del Mic anche per il sito. Aspettando il rilancio, una gita è d’obbligo. (Ansa)
EDILIZIA SCOLASTICA
La Provincia di Salerno ha eseguito presso l'IIS Trani di Salerno i “Lavori di manutenzione degli edifici scolastici per aumentare i livelli di sicurezza e fronteggiare l’emergenza da Covid-19” previsti per le scuole ricadenti nell’Area Centro Nord. «All’IIS Trani di Salerno - dichiara il Presidente Michele Strianese - abbiamo concluso i lavori di impermeabilizzazione del terrazzo di copertura. Anche questo intervento fa parte dell’appalto complessivo finanziato con fondi del Ministero dell'Interno di cui all'art. 106 del D.L. 34/2020, per un importo pari a 1 milione di euro. Le attività sono coordinate dal settore Edilizia scolastica e Patrimonio, diretto da Angelo Michele Lizio, con il supporto del consigliere provinciale delegato all’edilizia scolastica Antonio Sagarese. Per noi - conclude Strianese - è prioritaria la fruizione in sicurezza degli ambienti scolastici con l’obiettivo di tutelare il fondamentale diritto allo studio per i nostri ragazzi. E non ultimo, ogni cantiere aperto ci consente di promuovere sviluppo e occupazione in un momento particolarmente delicato come questo, di ripartenza». La Provincia di Salerno ha eseguito presso l'IIS De Filippis di Cava de’ Tirreni i “Lavori di manutenzione degli edifici scolastici per aumentare i livelli di sicurezza e fronteggiare l’emergenza da Covid-19” previsti per le scuole ricadenti nell’Area Centro Nord.
LE TRAGEDIE
Un camionista di 68 anni è stato trovato morto nel suo camion a Padula. L'uomo, di nazionalità ungherese, in base a quanto emerso dall'esame esterno sarebbe deceduto a causa di un malore. (La Città)
Poco dopo le 14.30, sull'A30 Caserta-Salerno, tra Salerno e Castel S. Giorgio in direzione Caserta, è avvenuto un incidente all'altezza del km 46 a seguito del quale una persona è morta. Lo riporta una nota di Autostrade.Sul luogo dell'evento, dove sono intervenuti i soccorsi sanitari, la polizia stradale, i soccorsi meccanici ed il personale della direzione di tronco di Cassino di Autostrade per l'Italia, si circola su due corsie e "non si registrano turbative al traffico". (La Città)
Due persone sono morte nella notte sull'autostrada A2 del Mediterraneo, tra Lauria e Lagonegro, in provincia di Potenza. L'incidente è avvenuto in una delle gallerie in un tratto a doppio senso di marcia a causa di lavori, in direzione Lauria. Coinvolti un tir e diverse macchine. Ci sono anche diversi feriti; sul posto numerose autoambulanze del 118, una anche proveniente dalla provincia di Salerno, i Vigili del Fuoco e la Polizia. (La Città)
Sono stati sospesi per alcune ore tutti i treni per il Cilento, ieri sera, a causa di un incidente sulla linea ferroviaria Salerno-Reggio Calabria nei pressi della stazione di Cetraro, in provincia di Cosenza. Un ragazzo di 22 anni di nazionalità straniera è stato travolto da un treno Frecciarossa in transito ad alta velocità verso la stazione di Paola. Il macchinista – secondo le prime ricostruzioni delle forze dell’ordine – alla vista del giovane, non ha potuto fermare in tempo la corsa del treno che ha investito il 22enne pakistano, che ha perso la vita sul colpo. Il fatto si è verificato intorno alle ore 19. Il corpo della vittima è stato trascinato per decine di metri lungo la rete ferroviaria: non è chiaro perché l’uomo si trovasse sui binari. Si pensa al suicidio, le indagini sono affidati alla polizia ferroviaria e scientifica intervenute sul posto. I sanitari hanno solamente costatato il decesso del ragazzo, in attesa dell’arrivo del medico legale e del magistrato di turno. Aperta un’inchiesta su quanto accaduto. Ritardi e disagi per i pendolari, alcuni treni sono stati cancellati come il regionale 5590 Cosenza – Napoli Centrale sospeso a Paola. Predisposti autobus sostitutivi alla stazione di Scalea, solo dopo diverse ore i passeggeri provenienti dalla stazione di Roma Termini hanno proseguito il loro cammino verso Reggio Calabria. (Ora Notizie)
L'INCIDENTE
Spaventoso incidente in Autostrada: feriti 2 bimbi. L'incidente è avvenuto questa mattina tra gli svincoli di Petina e Polla, sulla A2 del Mediterraneo al km 72. Una monovolume è finita contro il guardrail. A bordo viaggiava una famiglia calabrese con due bambini, sono stati trasferiti presso l’ospedale “Curto” di Polla, fortunatamente le loro condizioni non destano preoccupazione. (La Città)
LA COMMEMORAZIONE
“Si terrà domani, mercoledì 7 luglio, alle ore 10:45 – ha dichiarato in una nota il Coordinatore Provinciale di Gioventù Nazionale Salerno, Alfonso Pepe – la deposizione della corona di fiori in ricordo di Carlo Falvella, giovane militante del Fuan che il 7 luglio 1972 fu ucciso per mano dell’anarchico Marini. Il ricordo di Carlo – ha continuato l’esponente giovanile del partito della Meloni – è sempre vivo nei cuori dei giovani militanti di destra: per noi Carlo è figlio di quell’Italia, che senza paura e con coraggio porta avanti l’idea di Patria e di comunità nazionale in un periodo storico in cui appartenere ad una parte politica era rischioso. Alla manifestazione, oltre i dirigenti locali del movimento giovanile e di Fratelli d’Italia, – ha concluso il Coordinatore Provinciale – saranno presenti il Sen. Antonio Iannone, il Consigliere Regionale di FdI Nunzio Carpentieri, il Consigliere Provinciale del partito Marco Iaquinandi, il Presidente Nazionale di Gioventù Nazionale Fabio Roscani, il Presidente Nazionale di Azione Universitaria Nicola D’Ambrosio, e la dirigente Nazionale di Fratelli d’Italia Imma Vietri”.
VIABILITA'
“E’ ora di mettere fine al congestionamento del traffico nei centri interni dei Picentini e della Strada statale 18, tra Salerno-Fuorni e Pontecagnano Faiano. La soluzione è possibile, la definizione del progetto è a portata di mano e confido nella responsabilità di tutti i sindaci dei comuni coinvolti per trasformare in realtà un’opera che finora è rimasta sulla carta”. Così Anna Bilotti, deputata del Movimento 5 Stelle, che al Comune di Pontecagnano Faiano ha discusso del problema durante un incontro con il vicesindaco Michele Di Muro e con il sindaco di Giffoni Sei Casali, Francesco Munno. Sul tavolo c’è un progetto di connessione diretta della Strada provinciale 76 con la tangenziale di Salerno e con l’autostrada A2 del Mediterraneo, grazie alla costruzione di una rotatoria nei pressi dello svincolo autostradale di Pontecagnano Faiano e di una “bretella” che colleghi quest’ultima con la Provinciale dei Picentini. “Si tratta di un tema che seguo da tempo e rispetto al quale ho chiesto la partecipazione di tutti i sindaci coinvolti, compreso quello di Salerno, nel cui Piano regolatore il progetto è peraltro già previsto dal lontano 2014 – spiega Bilotti – L’obiettivo è di consentire un accesso diretto dei veicoli, a partire dai mezzi pesanti, che percorrono la Strada provinciale 76 dei Picentini allo svincolo autostradale A2 e alla tangenziale di Salerno, evitando il passaggio e il congestionamento dell’area di Fuorni e della Statale per raggiungere Pontecagnano Faiano. L’intervento consentirebbe di migliorare i collegamenti riducendo i tempi di accesso alle principali arterie, limitare il traffico veicolare e ridurre lo smog nella zona compresa tra i centri interni dei Picentini, Salerno Fuorni e Pontecagnano Faiano. Insomma, si tratta di una piccola opera ma decisamente strategica sul fronte della viabilità, che consentirebbe di trovare una definitiva via d’uscita a una criticità antica che è rimasta irrisolta. Ecco perché – conclude la parlamentare M5S – dopo quest’ultimo incontro, continuerò a lavorare e a impegnarmi, confidando nella responsabilità e piena collaborazione dei sindaci interessati, per trovare la soluzione a un problema particolarmente avvertito dalla nostra comunità”.
IL RICORDO
Il giorno 8 luglio alle ore 19 presso i locali della GRN AUTO sito in Pagani (SA) alla via Mangioni snc, si terrà un incontro con le autorità territoriali per condividere i passi che porteranno alla definizione dell’evento di interesse regionale che la società sportiva Nocera Runners Folgore, la scuola di atletica leggera “Rosellina Supino” ed il Centro Sportivo Italiano (CSI) stanno organizzando ovvero il Trail delle Chiancolelle - I memorial Veronica Stile. La competizione di Trail Running, rientrante nel programma Trail Campania, avrà luogo il 26 settembre 2021 con partenza e arrivo dalla Cattedrale di San Prisco e si svilupperà sui nostri monti per una lunghezza di circa 17km, interessando i comuni su citati. A corredo dell’evento principale, ci saranno due eventi totalmente gratuiti: un momento dedicato ai bambini con un mini trail che si svilupperà lungo il “Percorso della Salute”, ed una passeggiata (fit walking) guidata
dedicata a chi ama passeggiare che condurrà i partecipanti fino alla croce Petraro. L’obiettivo sarà quello di creare tanta aggregazione ed avvicinare sempre più le persone alle nostre meravigliose montagne, sempre nel rispetto dell’ambiente e della natura, cercando di valorizzare al meglio il nostro territorio. L’evento sarà dedicato alla cara Veronica Stile scomparsa prematuramente lo scorso anno.
DIETA MEDITERRANEA
Fornire alle imprese del territorio salernitano impegnate nella valorizzazione dello stile di vita e nelle produzioni della Dieta Mediterranea tutti gli strumenti necessari per individuare progetti di innovazione tecnologica. È l’obiettivo dell’evento DIETA MEDITERRANEA 4.0., promosso da PIDMED, CCIAA di Salerno in collaborazione con l’Università Federico II di Napoli ed il supporto di Societing4.0 e RuralHack. Si tratta di tre giornate di workshop dedicate alla triade della Dieta Mediterranea e quindi al mondo del vino, olio e grano che si svolgeranno nel Cilento il 13, 14 e 15 luglio 2021. Gli incontri che avranno una durata dalle 10 alle 18 saranno aperti esclusivamente alle imprese iscritte alla CCIAA di Salerno. Ogni azienda potrà candidare un suo referente. Saranno ammesse al massimo 20 aziende ad ogni incontro. Ai workshop parteciperanno relatori esperti tra cui l’enologo Riccardo Cotarella, Raffaele Sacchi docente di Scienze e Tecnologie Alimentari, l’antropologo Vito Teti, Alex Giordano docente di Social Innovation e Trasformazione Digitale, Giuseppe Pagano dell’azienda agricola San Salvatore e Giuseppe Cilento della cooperativa Nuovo Cilento, l’agronomo Francesco Sidero, Federico Longobardi e Andrea Galante di Primo Principio, Massimo Iannaccone di Campania Stories, Carlo Di Cristo, Biologo e Consulente di panificazione naturale, Antonio Pellegrino della Cooperativa Terra di Resilienza Monte Frumentario, Matteo Calzolari e Angelo Risoli. Questa serie di 3 workshop, concepiti insieme con alcune tra le prime aziende che hanno usufruito dei servizi e del voucher 4.0 della scorsa tornata del progetto PIDMed, ne costituiscono la seconda edizione e hanno come obiettivo fornire alle imprese consigli ed indicazioni per l’innovazione tecnologica: per esempio , come migliorare parti del processo (produzione, comunicazione, distribuzione, logistica, smaltimento…), ma anche supportare il percorso offrendo alle imprese la consulenza necessaria per poter accedere al bando voucher digitali impresa 4.0. PIDMed, Punto Impresa Digitale a vocazione mediterranea, promosso dalla Camera di Commercio di Salerno in partnership con il programma Societing 4.0 dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e il supporto di UnionCamere, nasce proprio per aiutare la digitalizzazione delle piccole e medie imprese salernitane. L’obiettivo di PIDMed è creare ponti tra la cultura digitale e le MPMI, attraverso il confronto e l’ascolto delle esigenze delle singole aziende, favorire il trasferimento tecnologico e digitale, attivare percorsi di formazione per la conoscenza delle tecnologie 4.0, mettere in connessione le aziende con i laboratori, le aziende e il network delle tecnologie 4.0. “Promuovere la diffusione della cultura digitale tra le piccole e medie imprese della provincia di Salerno e l’innalzamento della consapevolezza delle imprese sulle opportunità offerte dal digitale e suo benefici che ne conseguono – ha dichiarato Andrea Prete, presidente della Camera di Commercio di Salerno – è da tempo una priorità per l’ente camerale di Salerno che ha aderito pienamente al piano nazionale transizione 4.0 siglando un protocollo di intensa con l’Università Federico II di Napoli che è il capofila del Competence Center meridionale. Questa sulla Dieta Mediterranea è solo la prima di tante iniziative indirizzate alla formazione delle medie e piccole imprese per i temi legati alla trasformazione digitale che ci vedranno impegnati fino al 2023 con il progetto PIDMed”.
VIETRI IN SCENA
Dopo il successo del primo luglio in Villa Comunale a Vietri con il tributo ad Ennio Morricone, la rassegna “Vietri in Scena, prosegue con Jocando Latina. Appuntamento il 9 luglio, sempre alle ore 21 in Villa Comunale. La musica dei Jocando Latina è un viaggio in cui risultano intrinseche le contaminazioni e la fusione del linguaggio jazzistico con i ritmi latini afroamericani.
Nel programma del concerto i Jocando Latina presenteranno i brani contenuti nell’omonimo cd “Jocando Latina” con Alessandro La Corte – piano/tastiere; Angelo Carpentieri – chitarra; Paolo Pelella – basso; Davide Cantarella – percussioni e Leonardo De Lorenzo – batteria. La rassegna Vietri in Scena” è promossa dall’assessorato al turismo, spettacolo e cultura del Comune di Vietri sul Mare, guidato da Antonello Capozzolo, con la direzione artistica del maestro Luigi Avallone.
IL CASO
Il distretto sarnese vesuviano non ha ancora recepito i nuovi schemi tariffari avanzati dalla Gori. Alla fumata nera dello scorso 18 maggio, quando la proposta del gestore del servizio idrico fu rispedita al mittente, non è seguita al momento una nuova convocazione per discutere del tema. Si pensava di chiudere la partita entro giugno, ma appare complicato. Gli sherpa sono all’opera per cercare di arrivare all’azzeramento dei rincari tariffari, come auspicato da più parti. Contestualmente cresce la pressione affinché non solo non ci siano aumenti per gli utenti dei 76 centri che compongono l’ambito, ma che la Gori preveda delle decurtazioni alle tariffe finora applicate. È in corso un vero e proprio braccio di ferro tra le parti in causa. Nelle ultime settimane ci sarebbero state diverse interlocuzioni, ma la partita sembra difficile da chiudere. Si è dunque fermi alla decisione del 18 maggio scorso, che la Rete civica per l’acqua pubblica definì un colpaccio. Infatti, i consiglieri espressione del gruppo “Comuni per l’acqua pubblica” riuscirono a far rinviare il punto all’ordine del giorno. La Gori era arrivata in consiglio con uno schema che prevedeva un aumento del 19 per cento nel corso del quadriennio 2020/2023, proposta che tutti probabilmente giudicarono eccessiva, tant’è che non fu accettata. In parallelo c’erano altre due proposte per lo schema tariffario. La prima contemplava un abbattimento maggiore degli aumenti nel primo biennio e uno minore nel secondo. La seconda ipotesi portata al vaglio del consiglio di distretto prevedeva il blocco degli aumenti nel primo biennio e un aumento massimo del 2,4% nel secondo biennio. Una opzione su cui aveva lavorato il direttore generale dell’Ente idrico campano, Vincenzo Belgiorno, caldeggiata da più parti, ma che alla fine non raccolse i consensi necessari. Il confronto è continuato a partire da questo schema fin forse ad arrivare ad un azzeramento degli aumenti. La discussione è però ancora aperta. Il risultato del 18 maggio fu definito un «successo non scontato, dovuto anche alla generosa mobilitazione di tanti cittadini e comitati », dai 13 rappresentanti dei “Comuni per l’acqua pubblica”. Il distretto sarnese vesuviano esce, infatti, da una escalation di aumenti: il 31 percento nel quadriennio 2016-2019, rilanciano i “Comuni per l’acqua pubblica”, a cui va sommato il 35 per cento del periodo 2012-2015. All’epoca l’opposizione non servì a nulla, questa volta invece sembra essere stata decisiva. La questione degli investimenti e delle nuove strutture per i rappresentanti dei comitati non devono essere un paravento. Infatti, tra le motivazioni addotte alla base degli adeguamenti tariffari c’è anche quella della necessità di finanziare i nuovi investimenti. Il gruppo per l’acqua pubblica sottolinea: «Con questa decisione il consiglio di distretto ha stabilito che esistono le condizioni per una riduzione delle tariffe tenendo anche conto delle ingenti risorse pubbliche per investimenti che sono in arrivo nei prossimi anni tra fondi europei e la programmazione del Recovery Fund». Una risposta concreta ai bisogni materiali di famiglie che, si leggeva in una nota diramata all’indomani del 18 maggio, «non riescono a pagare bollette così salate, alle necessità di un milione e mezzo di cittadini colpiti da disservizi quotidiani e una scarsità di investimenti sulla rete idrica e fognaria che ha provocato innumerevoli danni all’ambiente e alla salute collettiva». Nel distretto sarnese besuviano la partita è ancora tutta aperta. L'attenzione che i comitati hanno sollevato per l'anniversario del Referendum per l'acqua pubblica rende il tema molto sentito. (La Città)
QUI CAPACCIO PAESTUM
Troppi incidenti lungo le vie Magna Grecia e viale Della Repubblica, maggiormente trafficate durante il periodo estivo: l’Amministrazione comunale di Capaccio-Paestum corre ai ripari e potenzia il servizio della Polizia Municipale che, nei prossimi giorni, sarà dotata un dispositivo mobile a tecnologia laser per la rilevazione della velocità: si tratta di uno strumento all’avanguardia ad alta definizione (per un importo complessivo di 26mila euro) utilizzabile anche di notte e per entrambe le corsie di marcia, che consentirà di effettuare la contestazione immediata delle violazioni dei limiti di velocità imposti dalla segnaletica stradale nonché di eseguire accertamenti con contestazione differita sulle strade dove è consentito. L’Amministrazione comunale di Capaccio Paestum, retta dal sindaco Franco Alfieri, intende dunque adottare iniziative volte a migliorare la sicurezza stradale su tutto il territorio con dei controlli, anche notturni, sulle strade ritenute più pericolose e trafficate. La conformazione del territorio comunale, infatti, è caratterizzata da lunghi rettilinei che attraversano i vari centri abitati, a volte privi di marciapiedi o piste ciclabili-pedonali. La Polizia Municipale, diretta dal comandante Natale Carotenuto, effettuerà il servizio autovelox e autoscan per il controllo elettronico dei veicoli privi di assicurazione e revisione al fine di ridurre i rischi di incidenti stradali a causa dell’alta velocità. (Ora Notizie)
QUI MONTECORVINO ROVELLA
Partiti ufficialmente i Progetti Utili alla Collettività (Puc) sul territorio di Montecorvino Rovella per 32 percettori di reddito di cittadinanza che hanno sottoscritto il Patto per il Lavoro per il centro per l’impiego territorialmente competente ed il Patto per l’Inclusione Sociale presso il Comune. Un risultato importante per il Comune di Montecorvino Rovella, che risulta fra i primi in Campania ad aver avviato i Puc. Questi i tre progetti nel dettaglio messi in campo dall’amministrazione comunale: Vigili-AMO: attività di supporto alla polizia locale per quel che concerne la vigilanza viaria negli orari di ingresso ed uscita degli alunni da scuola; Noi per l’Ambiente: attività di supporto in materia di manutenzione di aree pubbliche, quali giardini, aiuole e sentieri paesaggistici; Noi per la Cultura, Ubi Societas, Ibi Ius: attività di supporto all’allestimento e alla valorizzazione dei luoghi della cultura, in un percorso che parte dalla biblioteca, sita nel complesso monumentale del S. Sofia, e giunge alla sede degli uffici del Giudice di Pace, ex sede della biblioteca. «Siamo orgogliosi di essere fra i primi in Campania ad aver avviato i progetti» afferma il sindaco, Martino D’Onofrio: «Grazie all’operato di tutti coloro che hanno sottoscritto il Patto per il Lavoro daremo ancora più dignità e decoro al territorio di Montecorvino Rovella, da Gauro a Macchia». «Fare comunità, cogliendo le opportunità volte a tutelare il nostro patrimonio culturale rappresenta l’obiettivo dei progetti messi in campo – sottolinea l’assessore alla Cultura, Stefania Quaranta – e credo che con la specifica attività rivolta al settore culturale potremo dare gli input necessari per valorizzare le bellezze del territorio. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza il grande lavoro degli uffici comunali, che hanno operato senza sosta per portare a termine gli obiettivi fissati dall’amministrazione».
«Il supporto sul fronte ambientale da parte di nuove risorse – aggiunge il vicesindaco con delega all’Ambiente, Corrado Volpicelli – è fondamentale per chi come noi vuole migliorare la vivibilità del territorio tutto. La tutela dell’ambiente, in questo senso, rappresenta un passaggio fondamentale». «I Puc – sottolinea l’assessore alle Politiche Sociali, Francesca Della Corte – rappresentano un momento importante di inclusione e di inserimento lavorativo. Il supporto fornito dai 32 operatori sul territorio garantirà un miglioramento dell’offerta dei servizi al cittadino. La grande professionalità ed operatività degli uffici comunali, ai quali vai il mio più sentito ringraziamento, ci ha permesso di avviare concretamente i progetti». «Nonostante la complessità per l’attuazione dei Puc, data dalla farraginosità della procedura, e grazie agli uffici preposti siamo riusciti a realizzare ed attivare le iniziative immaginate dall’amministrazione a favore della comunità di Montecorvino Rovella» conclude il consigliere comunale Davide Coralluzzo.
L'EVENTO
“Un’impresa possibile. L’esperienza Yes I Startup e le altre misure di sostegno all’autoimprenditorialità”. È questo il titolo dell’evento digitale organizzato da PFormGroup, realtà salernitana attiva con successo in tutto il Mezzogiorno nel settore della formazione specialistica e consulenza professionale e dei servizi di ricerca e selezione del personale, in programma domani 6 luglio in diretta sulla pagina Facebook di PForm e sulle pagine Facebook dei media accreditati. L’incontro, che si terrà nella sede di via San Leonardo a Salerno, si focalizzerà sulla costituzione di nuove imprese grazie a “Yes I Startup” e alle altre misure di sostegno all’autoimprenditorialità, con testimonianze di giovani imprenditori e best practices del settore della formazione. All’appuntamento interverranno il CEO di PFormGroup Alfonso Esposito, l’Assessore alle Politiche Giovanili e all’Innovazione del Comune di Salerno Mariarita Giordano, il Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Salerno Salvatore Giordano, il Manager dell’Innovazione ed Esperto in Finanza Agevolata Roberto D’Elia, il Responsabile della sede Calabria di PFormGroup Adriano Ritacco e il corsista IFTS Antonio Paraco. “Questo evento digitale vuole fornire ai giovani con un’idea imprenditoriale utili spunti di riflessione, attraverso la presentazione di casi reali e storie di successo e un approfondimento sulle principali misure di sostegno e percorsi di formazione” spiega Alfonso Esposito, CEO di PFormGroup.
YOGA CON NOI
Mercoledì 7 luglio alle ore 19.00 presso il parco del Mercatello (ingresso da via Angrisani) il Circolo Legambiente Salerno “Orizzonti” darà vita a una sessione yoga pensata per riportare le persone a contatto col proprio IO e con la natura. Marisa Iuliano, insegnante di yoga, accompagnerà tutti coloro che vorranno partecipare all’evento in un percorso alla riscoperta del risveglio interiore, partendo da un assunto fondamentale, ovvero il legame indissolubile tra benessere e natura. Non c’è momento migliore che il calar del sole per potersi riappropriare dei propri spazi, della sensazione di calma che prelude al riposto, ecco perché è stato scelto un incontro pre serale. Il circolo, i suoi volontari e la sua bravissima ospite attendono chiunque volesse avvicinarsi a questa pratica o chi, già esperto, volesse cimentarsi in una esperienza differente. Per partecipare basterà munirsi di abiti comodi e stuoia o tappetino yoga. È richiesto un contributo simbolico di 5€.
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