Nel più classico dei corsi e ricorsi storici tipici dello sport, a far festa è la DMG Nuoto Catania che due anni dopo l'amara retrocessione condivisa proprio con il Bogliasco alla "Vassallo", fa ritorno in A1 al termine di una doppia sfida equilibratissima e vietata ai deboli di cuore. Vittoria di carattere e compattezza per il Sette di Peppe Dato (foto MFSport), grande favorito della vigilia ma tenuto sulle spine fino all'ultimo secondo dai levantini, al termine di una stagione faticosissima e inevitabilmente condizionata dal Covid. Come già avvenuto in occasione del match d'andata in Liguria, a partire meglio è la squadra di Magalotti che appare più sciolta e piazza un terrificante uno-due con Bonomo alla prima superiorità e Manzi dai 5 metri. Il numero 8 ospite ha la possibilità di portare a tre le marcature di vantaggio ma sempre dalla linea di rigore si fa ipnotizzare da Caruso. A scuotere i rossazzurri ci pensa Privitera con un gran goal da posizione 2 poi è botta e risposta tra Puccio e La Rosa. Il secondo parziale resta in perfetto equilibrio: Torrisi firma di giustezza il momentaneo pari, poi il Bogliasco rimette la testa avanti con Dainese e Guidaldi prima che Privitera sfruttasse a dovere l'uomo in più per bucare la resistenza di un reattivissimo Prian.
Al rientro dall'intervallo lungo l'inerzia del match cambia e la bilancia pende gradualmente dalla parte catanese. La Rosa è micidiale due volte in extraplayer, Privitera è ispiratissimo da ogni posizione e toglie la ragnatela dall'incrocio per poi ripetersi anch'esso in superiorità. Il sodalizio di patron Canepa è duro a morire e si mantiene vivo con la doppietta di Dainese (entrambe le reti in più). Ultimi 8' di fuoco, la tensione sale e sono diversi i richiami verbali da parte del duo di gara. Caruso abbassa la saracinesca, Privitera griffa il pokerissimo trasformando il tiro dai 5 metri concesso per un'ingenuità bogliaschina (errata valutazione dell'uomo espulso temporaneamente) e Kacar di mestiere mette l'ipoteca sulla promozione. Finita? Neanche per sogno, Manzi si carica sulle spalle i suoi e trafigge due volte in rapida successione il numero 1 calabrese in forza agli etnei che allo scadere si oppone alla staffilata di Boero facendo respirare i suoi. Gli ultimi secondi scorrono lentamente ma quanto basta per inchiodare il punteggio sul 10-9 e spalancare le porte dell'A1 a Catania che suggella l'anno d'oro della Pallanuoto siciliana e sarà la terza formazione isolana in massima serie insieme a TeLiMar ed Ortigia. Applausi per il club del presidente Torrisi ma anche al Bogliasco che cede con l'onore delle armi e si candida il prossimo anno a seria pretendente alla promozione per riprendersi con gli interessi quanto perso due anni fa.
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