La poetessa nocerina Elvira Venosi, meglio conosciuta con lo pseudonimo "Selvaggia Leone", presenta, nell'ambito delle manifestazioni culturali della ..incostieraAmalfitana.it, mercoledì 30 giugno alle 20:00, sull'incantevole scenario del Limoneto di Ercole di Erchie (Maiori), e con la coduzione di Alfonso Bottone, direttore organizzativo, la sua seconda raccolta lirica, intotolata "Ceneri ardenti", de Il Quaderno edizioni.
Si tratta di una raccolta di poesie che, come scrive Pino Imperatore, scrittore e autore della prefazione, narrano l'Amore vero, l'Amore come dovrebbe sempre essere: totale e totalizzante, privo di filtri e condizioni. E infatti l'autrice scende in campo a viso aperto (scegliendo di mettere letteralmente la sua "faccia" già dalla copertina) per rendere omaggio alle storie d'amore vissute o, anche semplicemente sognate, collocandole nel posto più intimo: il cassetto dei ricordi, dove, seppur terminate, restano ancora vive, ancora “ardenti”.
Strutturalmente la raccolta ripercorre le tre fasi di un incontro amoroso: il “Cercarsi”, lo “Scoprirsi” e il “Mancarsi”. In “Cercarsi” domina la ricerca della bellezza dell’anima, superiore a ogni tipo di bellezza estetica; e della poesia, quale sottofondo musicale di ogni tipo di incontro amoroso.
L’autrice si scopre e toglie qualche velo alle sue liriche in “Scoprirsi”, dove elimina ogni freno inibitorio e si regala un piacere quasi divino. Piacere, che però svanisce nell’ultima parte, segnata dalla fine della storia e dal dolore che ne consegue. Ma più che un dolore è un “Mancarsi”, che, se da un lato le lascia dentro un vuoto d’amore, dall’altro le riempie i cassetti dei ricordi, per i quali si sente grata nei confronti di coloro che le hanno permesso di provare ancora l’illusione dell’amore.
Questa opera rappresenta un raggiungimento importante di nuove consapevolezze da parte di Selvaggia, ma soprattutto di Elvira, che nella sua prima opera, edita da Il Quaderno edizioni (marzo 2019), si era definita “Rea d’Amore”, ovvero “colpevole di aver amato”.
Lo scrittore Pino Imperatore sottolinea la libertà espressiva, la spontaneità e l'anticonformosmo della poetessa nell'esprimere, senza trucchi e finzioni e, soprattutto senza rancori, le proprie passioni. "È raro rintracciare una sincerità simile nella poesia contemporanea, fatta eccezione per Alda Merini. Se nella vita avrete la fortuna di incontrare una persona come Selvaggia, tenetevela ben stretta e non fatele mai del male. Vi regalerà gioie ineguagliabili.”
La "selvaggia" poetessa ha già potuto vivere diverse gioie vincendo importanti premi letterari con poesie e sillogi estratte da questo suo secondo volume, ancor prima della pubblicazione. La silloge "Sospesa bellezza" ha ricevuto una segnalazione speciale della giuria del Premio Letterario Internazionale “Ut pictura poesis – città di Firenze”, e l'omomina "Ceneri ardenti" la medaglia d'argento al Premio Letterario “La Piazzetta” (Salerno). Le poesie "Sono donna" e "Un giorno me ne andrò" sono salite sul podio del concorso "Arte e Cultura" (Cava de' Tirreni).
Elvira Venosi è una madre, lavora come impiegata della Provincia di Salerno e, oltre ad amare la poesia, ama il mondo dello spettacolo. È stata ospite fissa del programma radiofonico/televisivo di RTC Quarta Rete e Radioplaytag "Non solo portici-la grande bellezza", condotto da Antonio Di Giovanni, durante il quale ha curato la rubrica "Un libro...una scelta", intervistando in diretta diversi scrittori.
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