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I fatti del giorno | Tutte le principali notizie di cronaca e attualità da Salerno e provincia

15/06/2021

LA CONDANNA

«Non è il caso che gli ultimi anni della tua vita li passi sulla sedia a rotelle. Togliti di mezzo, pensaci bene. Lascia perdere». Accade in Costiera, ad Atrani, nel comune più piccolo d’Italia: appena 12 ettari alle porte d’Amalfi. Accade che le minacce siano rivolte al sindaco del comune, Luciano De Rosa Laderchi, primo di 800 cittadini. Uno di loro gli ha intimato “di togliersi di mezzo”, di venir meno al proprio dovere da pubblico amministratore. Per evitare di finire su una sedia a rotelle. Di farsi male. Sindaci nel mirino: triste uso comune italico. Accade pure nella più piccola comunità del Paese. Tutto risale ad agosto scorso: per quei fatti Pietro Indinnimeo, gip del Tribunale di Salerno, ha condannato l'uomo, colpevole del reato di violenza o minaccia al pubblico ufficiale, a tre mesi di reclusione, elevando nei suoi confronti una multa di 6.750 euro. (La Città)

ARTIGIANATO

“Ripartire.Insieme”. Questo è il il motto che sta accompagnando, passo dopo passo, assemblea dopo assemblea, il percorso della Cna di Salerno, l’associazione di artigiani e delle piccole medie imprese, chiamata al rinnovo dei propri rappresentanti. Sono otto le tappe, che settore per settore, stanno consegnando agli artigiani di eleggere o confermare i dirigenti dell’associazione, in un contesto sociale ed economico che è già diventato un’utile occasione di confronto sul significato di ciò che è avvenuto durante l’emergenza pandemica, ma anche sulle opportunità di sviluppo e le speranze legate al futuro. Partecipazione, pluralismo e attenzione ai mestieri artigianali, queste le caratteristiche di ogni appuntamento che, nonostante lo svolgimento on line si stanno caratterizzando per la nutrita adesione e la testimonianza dei rappresentanti nazionali Cna il cui apporto ed impegno, in questi mesi, si è rivelato essenziale nella battaglia per la sopravvivenza dell’artigianato e delle due decine di articolazioni. Sono state già svolte le Assemblee dei settori artistico tradizionale, agroalimentare, costruzioni e installazione e impianti. Un confronto serrato sui problemi ma anche sulle grandi opportunità che si vogliono cogliere nella grande ripresa post covid. Punterà su formazione e innovazione il comparto dell’artigianato artistico tradizionale “valorizzare sempre di più il made in italy”: è il diktat che si è imposto il neo coordinatore del settore, l’orafo Luigi Truono che sarà coadiuvato dal Presidente dei Ceramisti, Franco Raimondi oltre che da Vittorio Villari e Giulio Esposito, maestri artigiani del rame e del vetro. L’architetto Antonio Di Renna è stato confermato alla guida degli artigiani costruttori e sta attenzionando le opportunità del Superbonus con uno sportello dedicato proprio in Cna. Per l’agroalimentare è nominato Pasquale Vitale, ristoratore vietrese che ha posto l’accento sul problema del momento legato al reperimento di manodopera. “A differenza del mio periodo di formazione, quando si faceva la cosiddetta gavetta, oggi non si trovano piu giovani che hanno lo stesso approccio e la stessa passione” ha affermato durante la diretta web dell’Assemblea. Insieme a lui, nel consiglio direttivo, sono stati nominati Francesca Pizzuti, Presidente dei Pastai e Attilio De Rosa per i Panificatori. Nel settore installazione e impianti hli artigiani salernitani hanno scelto la figura dell’imprenditore Antonio Citro che coordinerà la numerosa categoria e che sarà affiancato da Giuseppe Picariello impegnato in particolar modo per gli elettricisti e la grande sfida dettata dal digitale. L’ultima assemblea in ordine di tempo si è svolta ieri pomeriggio (lun 14 giugno) e ha riguardato l’Unione Benessere e Sanità che ha confermato il coordinamento al hairstylist Massimo Selce, presidente degli acconciatori. Nel gruppo delle Estetiste, il testimone passa da Loretta Capaccio, che ha guidato il settore per due mandati a Maria Santoriello, neo Presidente delle estetiste di Cna Salerno. Sergio Casola è stato eletto nell’Assemblea Regionale dell’Unione. Il prossimo appuntamento in programma è Sabato 19 giugno e riguarderò i meccatronici e centri di revisioni, una categoria di Cna in forte espansione. Il 21 giugno, invece, è previsto l’ incontro dei fotografi, i grafici e tutti gli imprenditori di Cna Comunicazione. 

ELEA-VELIA

Sorpreso e allo stesso tempo amareggiato. È lo stato d’animo di Gabriel Zuchtriegel, attuale direttore del Parco Archeologico di Pompei ma che fino allo scorso 20 febbraio ha guidato i parchi di Paestum e Velia, in merito alla campagna lanciata qualche settimana fa dai senatori del Movimento 5 Stelle e dal Codacons Cilento relativamente al finanziamento di circa 8 milioni di euro che devono servire a far partire, finalmente, un museo nell’area archeologica che si trova nel Comune di Ascea. In particolare il caso è arrivato fino a Roma, con una mozione firmata da ben 50 parlamentari, perché non si vuole che la struttura museale sia installata nella galleria dismessa. E su questo punto lo stesso Zuchtriegel, è stato tra coloro che ha accompagnato al finanziamento il museo, è però molto chiaro: «Non capisco quale è il problema. Il Parco di Velia ha ottenuto un finanziamento importante per la riqualificazione e l’accessibilità della galleria ferroviaria come deposito visitabile». Un passo in avanti indiscutibilmente importante e che secondo le parole dell’archeologo italo-tedesco non prevede assolutamente poi nella galleria - i “contestatori” dicono non essere utilizzabile per ospitare il museo causa la tanta umidità presente nella struttura così come l’assenza di adeguate uscite di sicurezza - la creazione di un museo: «Il Museo di Velia non dovrò essere io a progettarlo - spiega Zuchtriegel - e si tratta di una questione che andrà discussa con il nuovo direttore, insieme al Consiglio di Amministrazione e al Comitato scientifico del Parco. Naturalmente il tutto verrà fatto secondo un progetto scientifico serio e che non lascia nulla al caso». Insomma non c’è nulla di ancora definito - se non il finanziamento già accordato - secondo le parole di Zuchtriegel nel progetto del Museo a Velia, ma evidentemente non basta perché in una nota firmata dal senatore del M5s, Franco Castiello, ci si dà appuntamento a sabato, alle ore 10, a Vallo della Lucania per un dibattito aperto proprio sulla nascente struttura museale: «Lo scopo dell’incontro - si legge nella nota di convocazione - è quello di approfondire le difficoltà che ostacolano la progettazione e l’edificazione di un museo di superficie, tenendo conto che l’ammodernamento della galleria ipogea dismessa delle Ferrovie, non può costituire una misura transeunte finalizzata alla conservazione dei reperti in attesa della loro collocazione definitiva nel Museo di superficie, che costituisce l’obiettivo finale essenziale e irrinunciabile». E quindi, al di là delle parole di rassicurazione sul futuro progetto dell’ex direttore Zuchtriegel, sarà quella la sede in cui si discuterà nel merito della proposta dei senatori guidati da Castiello anche alla presenza del presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Tommaso Pellegrino e del sindaco di Ascea Pietro D’Angiolillo e della direttrice facente funzioni del Parco Archeologico di Paestum e Velia Maria Luisa Rizzo. (La Città)

CAPORALATO

Potenziamento dei servizi, gestione dell’emergenza sanitaria, lotta al caporalato. Sono gli obiettivi che si pone la prefettura di Salerno, nell’ambito dell’avviso pubblico appena lanciato per un progetto-pilota della durata di un anno, con l’imminente selezione di nuovi partner interessati a presentare proposte a valere sul Fondo Europeo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami). Un’iniziativa che parte dalla presenza migratoria «consolidata e di lungo periodo» sul territorio provinciale di Salerno, con 1.200 ospiti delle strutture e ben 55mila irregolari. Dati che rendono «evidente la necessità di elevare la qualità dei servizi e delle risposte all’utenza», in particolare migliorando la gestione dei flussi e avviando attività di mediazione linguistica e culturale, senza dimenticare i risvolti dovuti all’emergenza Covid e il fenomeno dello sfruttamento, che riguarda soprattutto i cosiddetti “invisibili”. Potenziamento di organizzazione e servizi. Il primo obiettivo è potenziare il ruolo stesso della prefettura «mediante il miglioramento di processi organizzativi e amministrativi e l’aggiornamento delle competenze degli operatori, nonché agevolare, attraverso la mediazione linguistica, l’accesso allo Sportello Unico della popolazione immigrata ». Viene immaginata una squadra composta da due mediatori linguistici e due operatori di supporto per istruire «pratiche riguardanti le istanze di ricongiungimento familiare. Gestione dell’emergenza Covid nelle strutture di accoglienza. La seconda azione è strettamente connessa alla pandemia, con la volontà di «migliorare la gestione dell’accoglienza e dell’integrazione alla luce dell’attuale situazione sanitaria e favorire l’emersione di nuove criticità e i potenziali rischi, supportando le misure di contenimento». Si tenterà di favorire un maggiore raccordo tra prefetto e Asl, un vademecum stilato dall’azienda sanitaria con il supporto dei centri e l’attivazione di una task force con un medico e infermiere «per lo screening anti Covid mediate test rapidi nei centri di accoglienza straordinaria e presso le sedi associate del Cpia di Salerno in occasione dello svolgimento dei test in lingua italiana per gli stranieri che richiedono il permesso di soggiorno. Sicurezza e coordinamento per la guerra al caporalato. Un punto essenziale nella programmazione della prefettura è il contrasto al caporalato, specie nell’area della Piana del Sele, con un piano sperimentale: «Occorre mettere in campo un’attività legale capace di soddisfare l’intero mercato del lavoro dell’agricoltura. Significa istituire opportuni dispositivi leciti di assunzione, creando un luogo pubblico e controllato dove si incontrino domanda e offerta di lavoro». Sarà quindi costituita una rete di coordinamento composta da prefettura, Comune di Eboli, Regione Campania, centro provinciale per l’impiego, associazioni e lavoratori, allo scopo di «definire un modello di inserimento socio-lavorativo, a partire dal reclutamento dei lavoratori stranieri (“white list” di lavoratori), dalla verifica di requisiti sanitari e giuridici, fino al collocamento presso le aziende agricole e il trasporto». Verranno individuate alcune ditte (due-tre) sullo stesso territorio che fungeranno da laboratorio per testare il modello. La durata del progetto-pilota ipotizzato dalla prefettura di Salerno sarà di 12 mesi, con una previsione di finanziamento pari a 250mila euro. Il bando scadrà il 30 giugno. (La Città)

ARENA DEL MARE

L’arena del Mare non può essere prolungata perché Salerno Mobilità, la società del Comune di Salerno che gestisce – tra gli altri – il parcheggio del sottopiazza della Concordia – avrebbe una ingente perdita, in termini economici. A gettare benzina sul fuoco Ugo Piastrella, attore, regista teatrale e direttore artistico del Teatro Nuovo di via Valerio Laspro, ospite, ieri, della puntata di Tribuna Politica che ha visto protagonista l’assessore alla Cultura Antonia Willburger. Piastrella contesta all’amministrazione la decisione di non prolungare l’Arena, un mese in più, come accaduto lo scorso anno. “Pare che questa decisione dipenda da Salerno Mobilità che lamenta un mancato introito, per due mesi, in quanto non si potrebbe utilizzare il parcheggio del sottopiazza della Concordia e credo che sia questo il motivo principale”, ha dichiarato il regista e attore teatrale; parole, queste, confermate anche dall’assessore Willburger, evidenziando che la principale ragione sono le “entrate che mancano: durante tutto l’anno non abbiamo avuto entrate, abbiamo prolungato le varie entrate che normalmente ci spettano e lo scorso anno abbiamo fatto i conti con un costo enorme che quest’anno non avremmo mai potuto sopperire”. Piastrella ha sottolineato che la decisione di trasferire gli eventi presso il parco del Mercatello inevitabilmente penalizza, soprattutto quando si tratta di ospiti nazionali. Il direttore artistico del teatro Nuovo, tra le altre cose, ha proposto cinque opere, con spese economiche a suo carico ma contesta il bando: “perché si parla di vigili del fuoco, con l’onere a carico nostro?”, ha chiesto Piastrella, evidenziando che all’aperto il problema non si pone. “Se devo pagare gli artisti, il service, la pubblicità, la siae è chiaro che non rientro con le spese”, ha aggiunto il regista teatrale, sottolineando che l’unico contributo è dettato dalla vendita dei biglietti e su piccoli sponsor locali. “Quello è un fac simile, un bando standard che si adegua a seconda delle esigenze – ha replicato l’assessore Antonia Willburger – Dipende dall’evento, il bando va modulato secondo le esigenze”. Piastrella ha ribadito di essere pronto a fare la rassegna, assumendosi anche la paternità economica di tutti gli eventi che chiamerebbero in città tra gli altri Rosaria Porcaro, Paolo Caiazzo e Federico Salvatore, oltre che alla compagnia diretta dallo stesso Piastrella. (Cronache)

LA PRESENTAZIONE

Si è tenuta ieri pomeriggio presso la Sala Teatro Pasolini di Salerno la proiezione in anteprima del brano?“Una canzone per Tonino” scritta ed incisa dalla compagnia Daltrocanto. Alla presentazione organizzata dalla Cgil erano presenti il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, il sindaco di Pagani, il segretario generale della Cgil Landini (in collegamento) il fratello di Tonino Esposito Ferraioli e Antonio Centore, procuratore della Repubblica del Tribunale di Nocera. Ed è stato proprio il magistrato, dopo aver ricordato la figura di Tonino ad avere parole dure nei confronti della situazione giudiziaria che si sta vivendo in Italia in quest’ultimo periodo. “Chi colpisce a lupara vuole uccidere. La morte di Tonino era un messaggio diretto di mafiosità. Colpire in pieno centro città un sindacalista, non poteva che significare intimorire la classe operaia che in quel periodo era in fermento in quelle zone.Purtroppo gli autori materiali di quel delitto non sono mai stati condannati, perchè quando si ebbe conferma effettiva di chi fossero erano tutti deceduti. Oggi (ieri per chi legge), oltre a commemorare un sindacalista siamo qui anche per far rendere conto che, la situazione che stiamo vivendo da oltre dieci anni di crisi economica, offre un occasione irripetibile alle mafie per appropriari più di quanto non abbiamo già fatto. Purtroppo molti non se ne rendono conto. Non vedono che la mafia è l’unica entità che ha disponibilità economiche sconfinate e quindi chiaramente le investe, prima andando in ‘soccorso’ di chi ha bisogno di liquidità e poi appropriandosi di fatto di quelle attività, mantenendo come prestanome i soggetti ai quali quelle attività facevano capo. Questa è la nuova lotta di classe, che secondo me il sindacato dovrà affrontare. Ancora più pericolosa ed insidiosa di quella che è stata fatta nei decenni passati, perchè ora non avremo più difronte, come nell’epoca della prima mafia i proprietari terrieri, oggi i grandi proprietari sono proprio i mafiosi e quindi lo scontro diretto sarà proprio con loro. Io penso che siano in pochi coloro che se ne sono resi conto. E l’abbassamento delle difese in questo momento viene dimostrato da coloro che plaudono all’abolizione dell’ergastolo e si si inorridiscono perchè un collaboratore di giustizia che ha fatto fino in fondo il suo dovere esce dopo 25 anni di carcere mentre invece plaudono perchè sta per uscire quello che l’ha mandato ad uccidere 50 volte. Quando si assiste a decisioni come quelle della Corte Europea che critica il modo di operare delle Corti d’Assise dei Tribunali Italiani in materia di mafia ed invita ad abbassare la guardia, io sono molto allarmato e credo che si debbano allarmare un po’ tutti, perchè questa situazione che offrirà una serie di occasioni irripetibili alla criminalità organizzata. Stiamo assistendo ad un forte arretramento sia degli strumenti normativi sia delle interpretazioni da parte delle Corti, quindi stiamo in una situazione sul piano normativo di forte debolezza”. L'articolo completo di "Cronache" al seguente LINK.

CASO EVENTI ESTIVI

“Stamattina (ieri per chi legge, ndr) sono stato al Comune ho parlato con l’assessore Willburger, con Cammarano, e poi ancora con il consigliere Ermanno Guerra, il sindaco e la dottoressa Barbato, a tutti loro ho espresso le mie perplessità in merito al bando che è stato pubblicato nei giorni scorsi per gli spettacoli al Parco del Mercatello”. A parlare è Arturo Esposito del Teatro Arbostella… “Speravo di poter riprendere gli spettacoli al Parco Arbostella, ma purtroppo i lavori di ristrutturazione del teatro e dell’area esterna inizieranno a breve e quindi lo spazio non sarà utilizzabile. Ecco perchè anche quest’anno ci saremmo spostati all’Arena del Mare. Poi ci hanno detto che non era possibile e che si stava cercando uno spazio alternativo. Saputo che lo spazio era il parco del Mercatello, ne sono stato felice perchè così i nostri affezionati spettatori non si sarebbero dovuti allontare troppo dal quartiere. Però il bando che è stato pubblicato mette troppi paletti, ci sono troppe spese e francamente tutto questo mi spaventa un po’. Senza contare che ci hanno dato solo pochi giorni per presentare le nostre richieste. Insomma neanche il tempo di valutare se ne vale la pena oppure no. La mia intenzione era quella di offrire spettacoli con ingresso gratuito. Quindi utilizzando i fondi del nostro teatro avrei pagato i costi delle compagnie, ma se a questi devo aggiungere il service, i vigili del fuoco, la siae, la pubblicità, la cifra aumenterebbe di molto e non so se ho questa disponibilità. Ecco quello che ho chiesto al Comune e in primis di darci più tempo per presentare le proposte e secondo aiutare tutti nelle spese, perchè credo davvero che i costi siano troppi e si rischierebbe di trasformare tutta l’operazione in un flop”. (Cronache)

RAVELLO LAB

Da Ravello, via Zoom, si è svolto in forma di webinar il convegno ‘Pianificazione strategica, progettazione integrata e sistema delle imprese per lo sviluppo a base culturale’ una sorta di ‘prologo’ alla XVI edizione di Ravello Lab-Colloqui Internazionali, in programma dal 14 al 16 ottobre 2021, promosso congiuntamente da Federculture e dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali. Da quest’anno la partnership si allarga con l’ingresso del Formez. Alfonso Andria, Presidente del Comitato Ravello Lab, nell’introdurre il convegno ha tra l’altro evidenziato come la misura della ‘Capitale italiana della cultura’, sul modello ECOC (Capitali europee della Cultura) sia frutto delle proposte di Ravello Lab e oggetto di un disegno di legge che egli presentò quando era Senatore. Inoltre ha richiamato l’importanza della rigenerazione urbana, del riequilibrio delle periferie rispetto alle zone centrali delle città e di una serie di altre azioni di “cultura urbana” su cui i decisori politici ad ogni livello dovranno puntare per un corretto e utile impiego delle risorse del PNRR. Andrea Cancellato, Presidente di Federculture, ha sottolineato il ruolo propulsivo delle imprese culturali di servizio pubblico che, come nell’esempio portato da Stefano Karadjov, Direttore della Fondazione Brescia Musei, assicurano una molteplicità di obiettivi di efficacia e di efficienza dei servizi culturali forniti ai cittadini, ponendo al centro della loro azione le finalità della Convenzione di Faro. Cettina Lenza, Docente di Storia dell’Architettura Università della Campania Luigi Vanvitelli, ha riportato l’attenzione alla Convenzione di Faro e a come, dal proprio punto di vista di studiosa della storia e del restauro, abbia ribaltato il rapporto tra tutela e valorizzazione del patrimonio culturale: dal diritto del Patrimonio al diritto al Patrimonio, per cui il fine ultimo della tutela e del restauro diventa la valorizzazione. Fabio Pollice, Rettore dell’Università del Salento, ha evidenziato l’esigenza di non perdere di vista le 3 C: Cultura – Conoscenza – Creatività per affiancare i processi di spesa con le necessarie competenze professionali di giovani progettisti. Pierpaolo Forte, Docente di Diritto Amministrativo e Istituzioni di Diritto Pubblico Università del Sannio, ha sottolineato come la complessità e la ricchezza della società contemporanea impongano a chi è preposto alla pianificazione degli interventi a sostegno dello sviluppo di seguire la logica dell’integrazione, e ciò è tanto più vero adesso che siamo alla vigilia di una stagione di grandi investimenti a livello internazionale.Adalgiso Amendola, Ordinario di Economia Politica all’Università di Salerno, ha posto l’accento sull’opportunità di redigere il “Piano strategico di sviluppo culturale” e di valorizzare il concetto di ‘Rete’ calandolo nella pratica. Sull’argomento ha insistito Maria Grazia Bellisario, Codirettore Master Gestione Patrimonio mondiale Università Internazionale (Roma), che ha anche richiamato la precedente esperienza delle Reti dei Siti UNESCO quando era in servizio presso l’allora MiBACT. Ferruccio Ferrigni, Coordinatore delle Attività del Centro e insieme con Gianni Villani Redattore del Piano di Gestione del Sito Unesco della Costiera Amalfitana, ha illustrato le linee direttrici di tale strumento di governo del territorio proprio improntate alla logica della progettazione integrata, della preservazione e della valorizzazione dell’esistente. Claudio Bocci, Consigliere Delegato di Ravello Lab, ha proposto di introdurre un Fondo per la Progettualità Culturale che, facendo tesoro dei risultati del bando ministeriale ‘Progettazione per la cultura’ del 2016, possa incoraggiare le Amministrazioni pubbliche a promuovere piani strategici di ambito territoriale in grado di collegare la tutela del patrimonio alla valorizzazione delle risorse culturali e finalizzati allo sviluppo dei territori. Maurizio Di Stefano, Presidente di ICOMOS Italia, ha ricordato come lo sviluppo a base culturale abbia una natura prevalentemente sociale: negli anni scorsi Icomos ha partecipato alla pianificazione di Europa Creativa, il programma Europeo che vede nei sistemi di audience development e audience engagement gli strumenti per generare il cosiddetto empowerment, in cui le persone vengono stimolate a sviluppare le proprie competenze personali al fine di produrre contenuti culturali. Giampaolo D’Andrea, Consigliere del Ministro Franceschini, nel concludere i lavori ha espresso viva soddisfazione per la qualità dei contenuti espressi da ciascuno degli intervenuti ed ha auspicato l’introduzione di un meccanismo che aiuti il sistema-paese ad efficientare le risorse coniugando tutela e valorizzazione attraverso la gestione dei molti interventi di salvaguardia. In vista delle ingenti risorse in arrivo tra PNRR e Fondi Strutturali (PON/POR), egli ha chiesto di redigere un documento di sintesi che raccolga i principali spunti emersi durante il convegno ritenendoli molto utili per il MIC e perciò impegnandosi a sottoporli all’attenzione del Ministro perché li faccia propri. (Cronache)

LE FIAMME

A fuoco capannone in disuso, uomo si mette in salvo. Nella tarda nottata, intorno alle 3, un capannone dismesso, in via Lettonia a Battipaglia, ha preso fuoco, molto probabilmente a causa dell'uso di una bombola. All'interno dell'edificio infatti, aveva trovato rifugio uno straniero, costruendosi "una casa" di fortuna di circa 60 metri quadri. Le fiamme hanno avvolto il capannone in pochi minuti ma lo straniero è riuscito ad uscire indenne dalla struttura. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno domato le fiamme. (La Città)

L'ESERCITAZIONE

Conclusa nella tarda mattinata del15 giugno, con il raggiungimento dei risultati attesi, un’esercitazione di ricerca di persone disperse, organizzata e condotta dai Vigili del Fuoco, nel cuore del parco del Cilento. La simulazione di uno scenario di emergenza con la ricerca, il ritrovamento ed il salvataggio di alcune persone disperse e in difficoltà tra i ruderi del Borgo medioevale di San Severino di Centola, ha fatto da sfondo ad un nuovo test di utilizzo di sistemi satellitari integrati per la trasmissione di dati e di immagini visibili da postazioni remote attraverso un semplice collegamento ad internet. Dunque, è stato effettuato un importante stress-test di un complesso sistema di comunicazione in emergenza con le difficoltà poste da un contesto ambientale particolarmente impegnativo, considerata anche la presenza dei ruderi di un Borgo medioevale risalente al’XI Secolo. Con questi sistemi di comunicazione in emergenza satellitari integrati, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, durante lo svolgimento delle operazioni di soccorso tecnico urgente, è anche in grado di trasmettere riprese video in live-streaming, con diverse telecamere e da più punti di osservazione, direttamente dagli scenari di crisi e di emergenza. Le immagini possono, dunque, essere inviate in tempo reale ai Centri Operativi Nazionali ed ai Centri di Coordinamento dei Soccorsi e, se le circostanze lo richiedono, anche ai mezzi d’informazione, come già fatto in occasione di recenti e analoghe esercitazioni svoltesi in Sicilia. Alle attività esercitative, promosse dalla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco della Campania e organizzate dal Comando Provinciale di Salerno, ha partecipato personale proveniente da tutti i Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco della regione, il Reparto Volo dei Vigili del Fuoco di Salerno ed i soccorritori del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico. Oltre alle componenti operative dei Vigili del Fuoco, hanno dato un importante contributo alla migliore riuscita dell’esercitazione i sanitari del Servizio 118 e della Croce Rossa Italiana, la Polizia di Stato e la Stradale, i Carabinieri, la Polizia Municipale e organizzazioni di volontariato della protezione civile locale. (La Città)

QUI EBOLI

“Sono settimane importantissime per il futuro della città di Eboli, che deve cogliere l’opportunità di nuove elezioni democratiche per cambiare passo e incamminarsi sulla strada della ricostruzione etica, morale ed economica. Settimane in cui si va definendo la strada da percorrere nei prossimi dieci anni”. E’ quanto afferma, in una nota il deputato del Movimento Cinque Stelle e vicepresidente del gruppo parlamentare alla Camera, Cosimo Adelizzi, che in questi ultimi tempi è sempre più presente sul territorio e nelle ultime settimane ha incontrato tutti gli attori politici dei partiti del centrosinistra e delle forze civiche. «Ho avuto moltissimi incontri e ancora ne avrò nei prossimi giorni, sia con le forze politiche sia con esponenti della società civile - dichiara Adelizzi -. Come rappresentante del Movimento 5 Stelle continuerò a confrontarmi con persone volenterose e capaci di poter contribuire in maniera sostanziale a un reale processo di rilancio per Eboli. C’è un dialogo acceso, animato da un forte desiderio di discontinuità che sta montando tra gli ebolitani, per uno scambio proficuo di idee e una comunione di intenti che devono consentirci di poter guardare con serenità al prossimo futuro. Terzo settore, sanità, sviluppo e transizione ecologica sono solo alcune delle nostre priorità. Come ha sottolineato in più occasioni Giuseppe Conte, a capo del processo di rinascita del Movimento, bisogna puntare sul metodo Napoli, perché anche nella nostra città ci sono i presupposti per realizzare un Patto per Eboli. Credo fermamente che ci siano le condizioni per formare una coalizione basata sul dialogo e sulla collaborazione fra Movimento Cinque Stelle, Partito Democratico, ed altre forze politiche e civiche che vogliono far parte di questo avvincente progetto. Dobbiamo lavorare a un programma per la città che sia ambizioso ma anche realizzabile, e puntare su un candidato condiviso che sia tanto carismatico quanto credibile, e che abbia le competenze per guidare la macchina comunale ed impiegare al meglio le risorse del Recovery Found». L’ex primo ministro Giuseppe Conte sarà a Napoli, domani martedì 15 giugno, per sostenere il candidato sindaco Gaetano Manfredi. «Napoli tornerà a essere una grande capitale del Sud e del Mediterraneo», ha affermato Conte, «Il raggiungimento di questo obiettivo è a portata di mano anche a Eboli. Troviamo insieme le migliori soluzioni e realizziamo questo appassionante progetto nel solo ed esclusivo interesse dei cittadini ebolitani», conclude Adelizzi. (Cronache)

QUI MONTECORVINO ROVELLA

Nel canale di irrigazione scorre acqua arancione. La fotodenuncia è sul tavolo del sindaco di Montecorvino Rovella, Martino D’Onofrio, che ha disposto un sopralluogo: sul posto sono intervenuti gli uomini dell’Ufficio tecnico, i dirigenti dell’Ausino e i Carabinieri della locale stazione. S’indaga sulla colorazione anomala dell’acqua nel fosso che costeggia la strada regionale 164, tra Macchia di Montecorvino Rovella e la zona industriale di Bellizzi. È stato prelevato un campione d’acqua, mandato al laboratorio d’analisi ambientali, per venire a capo dello strano fenomeno. D’altronde non è la prima segnalazione: un’identica denuncia risale alla metà di maggio scorso, quando l’acqua nel canale si tinse di blu e di rosso. C’è molta preoccupazione, soprattutto da parte degli agricoltori: alcuni di loro utilizzano quel canale d’acqua per l’irrigazione dei campi durante l’estate. In un primo momento, un mese fa, si era pensato che a colorare l’acqua del canale fossero stati dei traccianti utilizzati dalle forze dell’ordine nell’ambito di eventuali indagini su scarichi abusivi. Ora che l’episodio si è ripetuto si va a caccia del responsabile per risalire alla provenienza e alla causa. «È la prima volta che si verifica questo inconveniente al canale dell’acqua», spiega il sindaco D’Onofrio, riferendosi a quel che accade a Macchia da un mese a questa parte. «Ho visto le foto, sono rimasto esterrefatto da quei colori strani, spero non siano inquinanti. Ho attivo gli organi preposti per far chiarezza su questo strano fenomeno. L’acqua è stata prelevata dai carabinieri alla presenza del responsabile dell’Ufficio tecnico comunale. C’era anche un funzionario dell’Ausino con loro. L’acqua prelevata è stata mandata in laboratorio. Dobbiamo aspettare i risultati, poi se si tratta di scarico abusivo, individuando la provenienza del tubo di scolo agiremo di conseguenza per quanto prevede la legge, segnalando tutto ai pm». (La Città)

QUI CAVA

“Come volevasi dimostrare, un secco “No” da parte dell’Amministrazione Comunale alla richiesta presentata da questo Comitato e non solo, per la sospensione dei termini di definizione per il ricorso alla Commissione Tributaria”. Scendono nuovamente in campo i componenti il comitato spontaneo di San Giuseppe al Pozzo e ancora una volta, sotto acccusa finisce l’amministrazione comunale guidata da Vincenzo Servalli. “Ci risulta da una comunicazione verbale, che giorni addietro ci sia stato un incontro tra l’Assessore Avv. Antonella Garofalo e alcuni esponenti della frazione di San Giuseppe (avvocato Pasquale Senatore e il professore Pasquale Scarlino entrambi già consiglieri comunali) assistiti dal legale di fiducia l’avvvocato Luciano D’Amato nella quale l’amministrazione ha annunciato che non ci sono le condizioni per una sospensione dei termini di definizione del riesame per motivi di bilancio. Una sospensione non consente di ascrivere nel bilancio di previsione la somma prevista per il recupero Imu, per cui tale scelta anche sotto l’aspetto politico è impensabile e non praticabile, per cui i destinatari delle istanze debbono giocoforza formalizzare e iscrivere al ruolo il ricorso alla commissione tributaria, con un esborso che varia dai 300 ai 500 euro per ogni singola pratica, da qui purtroppo dobbiamo constatare accanto al danno anche la beffa. Da parte dell’Amministrazione nella persona dell’Assessore al Bilancio Avvocato Garofalo l’impegno a rivedere in tempi stretti, le pratiche che palesemente sono da annullare per grosse inesattezze nella formulazione delle stesse. Per la verità noi del Comitato siamo rimasti alquanto delusi, siamo stati lasciati soli, avevamo chiesto un intervento bipartisan, per un problema che interessa una buona parte dei cittadini, ma nessuna risposta in merito. Fatta eccezione per due interrogazioni presentate in altrettanti consigli comunali (che non hanno avuto un seguito) e un recente interessamento da parte di un consigliere, non ci sono state prese di posizioni, ne interessamenti alle nostre richieste che erano state rivolte in modo garbato e civile all’intero consiglio comunale e alla stessa amministrazione. Ringraziamo per l’interessamento dell’Assessore Garofalo, ma purtroppo ad oggi non ci sono quelle risposte che erano state promesse e che facevano ben sperare in una risoluzione dell’annoso problema. Naturalmente questo comitato continuerà la propria battaglia, anche con azioni eclatanti con la richiesta “ufficiale” di tutte le pratiche inerenti la questioni Imu e gli atti relativi. Ci risulta che sono state annullate diverse pratiche mentre per altre, il ricorso presentato dal singolo cittadino sia stato respinto (pur avendo identiche caratteristiche). inoltre l’amministrazione comunale correrà seri pericoli nel momento in cui la Commissione Tributaria accolga qualche ricorso, perché si innescherà un meccanismo tale che porterà l’amministrazione stessa a sborsare diverse somme”. La rabbia dei componenti del comitato sta nel fatto che sono caduti nel vuoto i diversi appelli, le diverse dimostranze relative a situazioni veramente paradossali, che a tempo debito qualora non ci sia una effettiva definizione saranno portate all’attenzione dell’opinione pubblica. “La nostra non è una minaccia, ma vogliamo un giusto riconoscimento per situazioni che riteniamo dannose per noi comuni mortali. Siamo pronti ad occupare in modo civile e rispettoso ( è insito nel nostro stile) la sala consiliare in occasione dei lavori assembleari o come fatto nel passato indire un nostro consiglio comunale “a rovescio” dove sul luogo aspettiamo i “politici” per discutere dei problemi che attanagliano la frazione”. (Cronache)

A San Giuseppe al Pozzo l’Imu non è stata sospesa. Fumata nera, stavolta definitiva. Arriva il no categorico da Palazzo di Città. Impossibile venire in contro alle richieste dei cittadini, l’amministrazione deve far quadrare i conti in vista dell’approvazione del bilancio e non può congelare i tributi ritenuti illegittimi dai residenti della località alle porte della città. «Allora faremo ricorso alla Commissione tributaria - annunciano dal comitato spontaneo di San Giuseppe al Pozzo -, così oltre al danno si aggiunge la beffa». Sono rammaricati i proprietari dei terreni agricoli di San Giuseppe al Pozzo che, tra dicembre e febbraio scorsi, si sono visti recapitare cartelle relative all’imposta sui beni immobili relativa al 2014 con cifre da capogiro (tra i 300 e i 3mila euro) per terreni che, pur insistendo in zone soggette a vincolo paesaggistico, e quindi inedificabili, sono stati tassati come insediamenti industriali perché ricadenti in zona Asi. (La Città)

QUI SAN VALENTINO TORIO

Da consigliere di opposizione a vicesindaco. La consigliere Zuottolo eletta nell’opposizione delle amministrative del settembre scorso e con il suo voto determinante ha salvato il sindaco Michele Salvati, viene ora premiata con la poltrona di Vice primo cittadino. Una vicenda questa che ha destato enorme scalpore nel centro dell’agronocerino e che ha sollevato forte critiche da parte dei rappresentanti delle opposizioni, in modo particolare di Felice Luminiello e Valentino De Vivo. La minoranza denuncia la vicenda come un atto antidemocratico, e parla apertamente di attaccamento al potere die rappresentati della maggioranza, che a loro dire dovevano dimettersi dopo la sfiducia da parte dei loro stessi rappresentanti. L’opposizione annuncia battaglia nel consiglio comunale di domani, che visto le premesse si preannuncia infuocato, la minoranza è intenzionata a chiedere le dimissioni del sindaco, perché non può governare con un voto di un rappresentante eletto nell’opposizione. Critico nei confronti del sindaco e della consigliere Zuottolo, anche il consigliere comunale di minoranza Massimiliano Russo, “Fino a qualche tempo fa – dice il consigliere Russo – pensavo che anche l’indecenza avesse un limite, ahimè, mi sbagliavo. Assistiamo all’ultimo atto di una commedia tragicomica che vede protagonista, un Consigliere Comunale, la Sig.ra Zuottolo che inspiegabilmente, transita, (come stampella) a soli 8 mesi da una campagna elettorale nelle file di una maggioranza di cui si è stravolta la fisionomia politica, uscita dalle urne. Pessimo esempio per le nuove generazioni di questo paese. Avremo modo di confrontarci, nelle aule deputate.” Non è da escludere da parte dell’opposizione, il ricorso al prefetto. (Cronache)

ECOLOGIA

La Polisportiva Santa Maria, dopo l’adesione nelle settimane scorse a “Spiagge e Fondali Puliti”, scende ancora una volta in campo per salvaguardare l’ambiente. Il club, guidato dal presidente Francesco Tavassi, sta, infatti, mettendo in atto una serie di iniziative ecosostenibili grazie alla collaborazione con Legambiente, Sarim e Comune di Castellabate. Mini isole ecologiche presso lo stadio “Antonio Carrano” di Santa Maria di Castellabate, l’impianto sportivo che ospita le gare casalinghe dei giallorossi, per promuovere una corretta raccolta differenziata anche allo stadio tra tesserati e tifosi, e borracce in alluminio per sostituire quelle in plastica, tra prima squadra e settore giovanile, sono tra le nuove azioni che la società cilentana ha adottato e che saranno presentate ufficialmente domani pomeriggio (mercoledì 16 giugno) alle ore 15.30, presso lo stadio “A. Carrano”, prima del calcio d’inizio di Polisportiva Santa Maria – Acireale, ultima gara stagionale in casa per la squadra di mister Esposito. Saranno presenti il presidente della Polisportiva Santa Maria, Francesco Tavassi; il sindaco facente funzioni di Castellabate, Luisa Maiuri; Michele Buonomo, direttivo nazionale di Legambiente; il direttore generale della Sarim, Silvio Petrone; Orlando Di Scola, presidente dell’associazione Cilentomania. Gli interventi saranno moderati dal responsabile Promozione Turistica e Culturale del Comune di Castellabate, Enrico Nicoletta. Sarà presente anche una rappresentanza della scuola calcio elite del club giallorosso che ha partecipato nelle settimane scorse con grande successo a “Spiagge e Fondali Puliti”. Nel corso della stessa giornata, la società cilentana omaggerà anche l’Arma dei carabinieri e il comandante della locale stazione, Vincenzo Migliaro, per la preziosa e fattiva collaborazione durante un anno così difficile e complicato, a causa della pandemia, per garantire la sicurezza e il rispetto delle normative anticovid all’interno dell’impianto sportivo cilentano. 

IL PREMIO

Il progetto Natura Humana promosso da Luciana Cipriani, una donna del Sud che ha realizza-to e commercializzato un estratto nutraceutico ricavato dalla carruba, si aggiudica la seconda edizione della call “Io ci credo”, il contest promosso dall’incubatore foodtech “In Cibum Lab”. La startup pugliese Natura Humana realizza e commercializza un prodotto ricco di an-tiossidanti, di vitamine e minerali, privo di glutine, mantenendo bassa la curva glicemi-ca. “Attraverso “In Cibum Lab” ci siamo resi conto che c’è una grandissima energia che nasce proprio dalle Startup, dalla volontà di creare nuove opportunità” ha tenuto a precisare Giuseppe Melara, presidente e ad di FMTS Group. Il progetto vincitore grazie ad un Grant Award finanziato da Demetra Holding, la holding di partecipazione sostenuta da FMTS Group, avrà diritto ad accedere gratuitamente al percorso di accelerazione promosso da “In Cibum Lab”, il primo acceleratore del Mezzogiorno interamente dedicato al foodtech. Il primo premio classificato è stato inoltre sostenuto da Petra Molino Quaglia che negli anni ha fatto dell’innovazione una propensione naturale affermando il suo impegno a tutela della filiera. In linea con questa filosofia, Natura Humana si è distinta per una visione contemporanea e aperta ai continui cambiamenti del settore food e per l’approccio innovativo nella costruzione dell’idea progettuale.La premiazione è stata anticipata dalla round table “Il food verso il futuro tra nuove visioni e prospettive” che ha visto la partecipazione di: Giuseppe Melara, presidente e AD FMTS Group; Valeria Fascione, assessore con delega alla Ricerca, Innovazione e Startup della Regione Campania; Tommaso D’Onofrio, ceo Demetra Holding e start up mentor; Dominga Cotarella, Famiglia Cotarella e co-founder Intrecci; Cristina Bowerman, chef 1 Stella Mi-chelin del ristorante Hostaria di Roma; Federica Tortora, specialista per l’innovazione In-tesa Sanpaolo. “Il capitale umano è per noi leva di sviluppo. Per noi Regione Campania il percorso di promuovere l’innovazione sul territorio, partendo dalla valorizzazione del capitale uma-no, è una scommessa che abbiamo affrontato, su cui abbiamo investito tante energie già da diversi anni – ha affermato Valeria Fascione, assessore alle startup della Regione Campania – Di fatto la visione era proprio quella di fare della Campania un Hub interna-zionale per la trasformazione digitale, abbiamo investito sui nostri ragazzi, perchè in questa economia della conoscenza il capitale umano è la materia prima. In questo modo non solo diamo risorse ai ragazzi, ma anche alle imprese che poi possono beneficiare di questi talenti”. Sono state circa 60 le candidature che sono pervenute da tutta Italia per la call “Io ci credo”, rivolta a tutti gli innovatori interessati a sviluppare soluzioni di prodotto e di processo legate al mondo del cibo. Le startup selezionate potranno consolidare il proprio modello di business e affinare e i propri obiettivi di crescita attraverso la definizione di strategie di go-to-market, internazionalizzazione, piani per lo scale-up industriale e lo sviluppo di prodotti. “Qualsiasi cosa abbia deciso di fare nella mia vita l’ho fatto al massimo delle mie poten-zialità, non perchè io volessi raggiungere degli obiettivi per gli altri, ma perchè volevo vedere io a che punto potessi arrivare. Talvolta non prendiamo una decisione perchè abbiamo paura di misurarci con noi stessi – ha affermato Cristina Bowerman, chef 1 Stella Michelin del ristorante Hostaria di Roma – Ad esempio io sono stata il primo ristorante ad essere premiato con una stella Michelin senza tovaglie e poi tutti le hanno levate, la prima a parlare di fermentazione in un convegno internazionale, la prima donna a parlare su un palco al convegno di Identità Golosa, sono la prima presidente donna di un’associazione di rappresentanti del Mondo della Ristorazione. Io mi guardo allo specchio e mi dico che ho fatto bene a prendere quel treno, mi sento soddisfatta, mi ha portato in una destinazione che mi piace”. Nel corso della premiazione, sono stati anche altri i riconoscimenti che i partner dell’iniziativa hanno conferito ad altre startup, come: – Illycaffè che ha conferito il “Premio Sostenibilità” al progetto Spray Logic di Nicola Baldo, che ha l’obiettivo di sviluppare, produrre e commercializzare nuovi sensori ottici da utilizzare nell’ambito dell’agricoltura intelligente, ovvero la precision farming. I sensori permettono di identificare la forma del raccolto e si spruzzare i prodotti chimici solo dove sono necessari con maggiore efficienza e uno sguardo all’ambiente; – Electrolux Professional ha deciso di premiare con il “Premio Innovazione” il progetto sulla digital trasformation “Masterbiga”, promosso da Vincenzo Angelucci. Il progetto premiato è un’app a supporto della panificazione non industriale per la gestione di impasti senza l’uso di attrezzatura professionale; – Il Pastificio Felicetti ha premiato il progetto Typical eats, presentato da Chiara Vischi, con il “Premio Valorizzazione Territoriale” per la sua capacità di valorizzare il territo-rio e le relative specificità. TypicalEats è la prima piattaforma web che aiuta i tu-risti e gli amanti del buon cibo a scoprire quali sono i piatti tipici di ogni località e accedere alla classifica delle attività gastronomiche che preparano meglio tali piatti. Attraverso la piattaforma è quindi possibile in ogni luogo scegliere il piatto tipico e leggere le valutazioni degli utenti, scegliendo quindi il ristorante in modo indiretto. Premi che permetteranno alle startup selezionate di avviare un percorso all’interno del mercato accompagnate e supportate da partner di spessore.

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