“Pronto Nonna? Stanno venendo a portare un pacco per me...”. Questo l’esordio di almeno tre delle cinque telefonate che hanno raggiunto martedì mattina altrettante famiglie di Pastena. A queste si è aggiunta un’analoga segnalazione anche da via Settimio Mobilio. Si trattava di tentativi di truffa ad anziani messi in atto da una persona che a telefono si era qualificato come il nipote. Nel primo caso, nella zona di via Martiri Ungheresi, l’anziana, abituata alle consegne dei pacchi per conte del nipote, ha chiesto al telefono se fosse il parente, pronunciandone il nome e l’interlocutore le ha risposto: “Sì, zia sono io. Stanno venendo a portare un pacco...”. Alla richiesta di ulteriori informazioni da parte della donna, non perché avesse capito che non si trattasse del nipote ma perché infastidita dall’essere diventata il recapito dei pacchi del familiare, il truffatore ha chiuso, probabilmente pensando di essere stato scoperto.
Poco dopo a ricevere la telefonata truffaldina una parente della prima vittima: «Pronto nonna? Mi devono portare un pacco – racconta l’anziana residente a via Giovan Battista Amendola – ma io ho solo una nipotina neonata e gli ho chiuso il telefono in faccia». In entrambi i casi, sul display del telefono è apparso la scritta privato e non il numero di chi chiamava. Un analogo episodio è accaduto a una persona in età avanzata a via Trento, ad una in un’altra strada di Pastena e un’altra in via Settimio Mobilio. Tutte tra le 11.30 e le 13. Evidentemente, la banda di truffatori arriva in zona e colpisce a ripetizione. Spesso si tratta di persone vestite con un abbigliamento che ricorda quello dei corrieri. In questi casi bisogna avvertire subito il 112 e se un familiare non ha comunicato l’arrivo di un pacco, meglio chiamarlo prima di aprire la porta.
FONTE: La Città
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