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Il terzo incidente nello stesso posto. Quella curva di Via Kennedy, a Giffoni Valle Piana, è stata teatro di un ennesimo incidente stradale che ha visto coinvolto un ragazzo di 16 anni a bordo di una Vespa 125, sbalzato nella scarpata dopo l’impatto violento e frontale con una Opel che transitava dalla parte opposta. Attimi di panico, ma al giovane, salvato anche dal casco che indossava correttamente, è andata bene. Erano da poco passate le 22 e 30 di giovedì. Gli abitanti delle case circostanti sono stati attirati dal forte impatto causato dall’incidente. L’auto proveniente dalla strada provinciale di via Murate: a bordo c’erano due amici da poco usciti da una vicina pizzeria, stavano rientrando a casa, quando all’improvviso si sono visti piombare difronte il motorino.

L’impatto è stato violento, il ragazzo alla guida finito scaraventato al di là della rete di recinzione della strada, finendo nel terreno sottostante. Un volo incredibile, che ha lasciato sbigottitoti i due a bordo della Opel, illesi. Le condizioni del giovane sembravano davvero gravi: fortunatamente, i soccorsi sono stati immediati. Il giovane è stato recuperato e trasportato in ospedale. Era cosciente, ma sanguinante e ferito in varie parti del corpo. I carabinieri della locale stazione hanno avuto il compito di procedere a rilevare l’incidente ed hanno transennato la strada nei due sensi di marcia per procedere ai rilievi e provare a ricostruire i fatti.

Non sono mancati i curiosi accorsi sul luogo dell’incidente: è il terzo incidente che si verifica in zona. Precedentemente e in diverse circostanze due automobili in prossimità di quella semi curva persero il controllo e finirono la loro corsa giù nello stesso posto dal quale il 16enne è miracolosamente uscito solo con qualche ferita al ginocchio, alla spalla e al viso. Lesioni guaribili in pochi giorni. Altri, invece, hanno raccontato che di sera quella variante che costeggia il fiume Picentino è luogo di ritrovo di giovani centauri, soprattutto durante l'estate, pronti a provare sulle due ruote la brezza - e il pericolo - dell’alta velocità.

FONTE: La Città