È morto a soli 20 anni Seid Visin, trovato senza vita nella sua abitazione di Nocera Inferiore, giovedì sera.
Una promessa del calcio etiope e italiano, aveva militato nelle giovanili del Milan e del Benevento, per poi approdare, negli ultimi tempi nel calcio a 5. Era stato adottato a 7 anni da una coppia di Nocera Inferiore ed era diventato popolare nella città dell’Agro nocerino sarnese che ora lo ricorda e lo piange. A Torre Annunziata si era messo presto in grande evidenza, poi i provini all’Inter e la chiamata del Milan. Aveva condiviso lo spogliatoio rossonero ed anche la stanza con Gigio Donnarumma ma nella stagione 2016/2017 nonostante le attenzioni di Mino Raiola ed il prestito al Benevento aveva deciso di lasciare il calcio agonistico per conseguire il diploma e per poi tornare in campo con l’Atletico Vitalica, club di Calcio a 5 di Sarno sotto la guida del mister Mario Marra. Ed è la sua ultima squadra a ricordarlo con affetto. «Il tuo sorriso, il tuo indiscusso talento, la tua straordinaria predisposizione a dare tu alla palla restano impressi nella nostra mente», scrive il dirigente Antonio Francese: «Oggi vai via, con sei arrivato, lasciandoci attoniti, senza parole. Addio Seid, talento enorme, dal cuore fragile».
Anche il Milan, attraverso il suo canale twitter ha espresso cordoglio: «Non ci sono parole giuste per dire addio ad un ragazzo di 20 anni: i nostri pensieri vanno a Seid Visin, alla sua famiglia e a chi gli voleva bene». Gli amici lo descrivono come un ragazzo sempre sorridente, appassionato di teatro, impegnato nel sociale si batteva sempre per i più deboli ma soprattutto rifiutava il calcio visto come profitto e amava lo sport per divertimento. Il 4 luglio del 2014, quando entrò a far parte del Milan, sul suo profilo Facebook, scrisse: «Ho capito che adesso inizia il mio sogno, quel sogno di diventare calciatore per tornare in Etiopia, per aiutare quei bambini che vivono nelle condizioni in cui vivevo anche io prima di venire in Italia».
Stamattina i funerali a Nocera Inferiore. In una lettera, resa pubblica dalla sua psicoterapeuta, Visin aveva denunciato il clima di razzismo che sentiva intorno. Proprio stamattina è stato letto integralmente stamane nella chiesa di San Giovanni Battista, accolto da un lungo applauso, nel corso dei funerali. “Ovunque io vada, comunque sia, sento sulle mie spalle come un macigno, il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone”, aveva scritto nella lettera.
FONTE: Ora Notizie
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