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05/06/2021

VERSO LE COMUNALI

Nasce la “Città dei Semplici”, un gruppo di cittadini guidati dall’avvocato Oreste Agosto, da tempo impegnato nel sociale e nella società civile della città di Salerno. Un gruppo che nasce alle porte del voto amministrativo a Salerno. Ed è proprio Agosto che annuncia la sua candidatura a sindaco. «Da anni, dedico il mio impegno alla Città contro lo scempio del suo luogo più popolare con il sostegno morale dei cittadini davvero legati alla storia millenaria della nostra Comunità. La verità giudiziale sta finalmente emergendo dalle menzogne e dalle azioni di chi ha consentito, e tuttora consente, la distruzione delle vere ricchezze che appartengono a tutti, beni fondamentali per l’esercizio delle funzioni essenziali e della stessa vita. La Città, tuttavia, è in ginocchio. Una gestione inadeguata ne ha dilapidato le risorse e la rende fragile esponendola a rischi finanziari gravissimi, in grado di condizionare ulteriormente il futuro delle giovani generazioni», spiega l’avvocato Agosto. «Ritornare alla umiltà di un’amministrazione accorta e trasparente, rivolta a soddisfare i veri bisogni quotidiani, appare una necessità per dare certezze e fiducia a chi esprime le posizioni più deboli e indifese. Per questi motivi, accogliendo anche le sollecitazioni di associazioni davvero civiche, ritengo di dover offrire la disponibilità alla mia candidatura alla carica di Sindaco per dare voce soprattutto a chi non ha neppure ascolto, a chi è portatore del sapere e del saper fare, a chi ha talento, a chi ama davvero la storia e la cultura di una Città delusa e abbandonata, sacrificata nella identità per una insostenibile modernità», prosegue.

Se la Lega e Forza Italia tengono all’unità del centrodestra farebbero bene a convergere sul nome di Michele Sarno, un civico di stampo centrodestra”. Lo ha dichiarato, senza mezzi termini, il Questore della Camera dei Deputati, Edmondo Cirielli nel corso della presentazione dei consiglieri di minoranza del comune di Bellizzi che, in massa, hanno scelto di aderire al partito guidato da Giorgia Meloni. “Sinceramente, non ho seguito moltissimo l’andamento delle trattative ma so che per oltre sei mesi sono andata avanti questi incontri e non è mai stato avanzato un nome – ha dichiarato il parlamentare salernitano – Il 4 aprile, in teoria, avremmo dovuto presentare le liste e iniziare la campagna elettorale e ad un certo punto mi è sembrato giusto che Iannone e Fabbricatore decidessero di partire e non lo hanno fatto con un candidato di Fratelli d’Italia ma un candidato in campo, di centrodestra ma civico come Michele Sarno. Forza Italia e Lega se ci tengono all’unione del centrodestra farebbero bene a convergere su questo candidato che già c’è, perché andare a trovare improbabili nomi di cui ancora non si parla perché mi sembra non ci siano state ancora proposte e sono passati altri due mesi da questa fantomatica rottura che non c’è mai stata. Fabbricatore, giustamente, ha preso atto dell’assenza di proposta e ha scelto un candidato civico che poteva rappresentare tutti”. Cirielli lancia poi l’appello all’unità: “c’è sempre tempo”. Sulla stessa linea di pensiero ma più critico il senatore Antonio Iannone: “Il centrodestra spaccato ma tra chi? A Salerno l’unica ipotesi concreta in campo è quella dell’avvocato Michele Sarno. C’è una spaccatura quando ci sono due ipotesi di candidatura ma noi non abbiamo capito chi sostiene altro chi sostiene”, ha infatti dichiarato Iannone, evidenziando che “sono le solite iniziative molto confusionarie che fanno al Comune di Salerno e non a caso dico a questi consiglieri che De Luca vince da 30 anni”. Per il senatore salernitano, l’unità del centrodestra è ancora possibile: “A Roma c’è un tavolo nazionale che ragiona, l’unità è molto semplice da realizzare: basta che gli altri partiti sostengano Michele Sarno, unica ipotesi in campo perchè non ho capito chi sostengono gli altri partiti”. Tramontata definitivamente l’ipotesi di un sostegno al candidato sindaco Antonio Cammarota: “Mi sembra abbia deciso, per la seconda volta, di candidarsi da sindaco e per quanto ci riguarda al tavolo abbiamo avanzato il nome di Cammarota, chiedendo agli altri partiti il loro gradimento sui civico in campo ma nessuno ha detto Cammarota; noi abbiamo scelto, invece, Michele Sarno – ha aggiunto – Forza Italia ha dichiarato di voler sostenere Tedesco che ha ampiamente chiarito di non volersi candidare e i signori che fanno le conferenze stampa non vedo quale ipotesi sostengono”. Intanto, ieri mattina, presso la Federazione Provinciale di Fratelli d’Italia a Salerno, è stata ufficializzata l’adesione al partito dell’intero gruppo consiliare di opposizione al Comune di Bellizzi. Si tratta dei consiglieri comunali Saviana Bonavita, Rolando D’Alessio, Walter Esposito, Ilaria Gaiola e Angelo Maddalo. Presenti alla conferenza stampa: il Questore della Camera e Coordinatore della Direzione Nazionale di FdI Edmondo Cirielli, il Commissario Regionale Antonio Iannone, il Consigliere Regionale Nunzio Carpentieri, il Consigliere Provinciale Marco Iaquinandi, il Responsabile dell’Organizzazione Alberico Gambino, la Responsabile del Tesseramento Imma Vietri. “Si rafforza ulteriormente la nostra presenza in un territorio importante della provincia di Salerno come la Piana del Sele – ha dichiarato il commissario provinciale Giuseppe Fabbricatore – Sono certo che i cinque consiglieri comunali, che rappresentano una seria e credibile alternativa all’Amministrazione comunale di sinistra che governa la città di Bellizzi, faranno un ottimo lavoro per la crescita e il radicamento del partito. Fratelli d’Italia è aperto a tutti quegli amministratori locali interessati a sposare il progetto politico della nostra leader nazionale Giorgia Meloni all’insegna della serietà e della coerenza politica. Nei prossimi giorni annunceremo nuove adesioni”. Ad aver aderito al partito anche il consigliere comunale di Laureana Raffaele Marciano, nominato responsabile enti locali del Cilento. (Cronache)

Lorenzo Forte, già consigliere comunale di Salerno e presidente del comitato “Salute e Vita” scende in campo alle prossime elezioni amministrative a Salerno. Sarà candidato al Consiglio comunale nella lista “Salerno di Tutti” capeggiata dal consigliere uscente Gianpaolo Lambiase. «Un’opposizione, quella di “Salerno di Tutti”, che in questi cinque anni è stata l’unica utile, propositiva e coerente, grazie al consigliere uscente Gianpaolo Lambiase, che con questa coalizione civica vuole incidere profondamente nella prossima consiliatura», spiega Forte che prosegue: «Per questo ho preso la decisione di scendere in campo. Ho sempre dedicato gran parte della mia vita alla politica attiva, lavorando accanto agli ultimi, portando avanti battaglie per la giustizia sociale. Sono sempre stato dalla parte di chi viene calpestato nei diritti.Dal 2001 al 2006 ho già ricoperto la carica di consigliere comunale e, dopo quest’esperienza, sono stato impegnato, sin da subito, nell’associazionismo, perché credo fortemente nella politica attiva, intesa come strumento per cambiare la realtà e come servizio alla comunità». «Oggi sento l’esigenza di portare a Palazzo di Città le battaglie che mi hanno contraddistinto in questi anni, prima tra tutte quella legata alla qualità dell’aria, resa insalubre dall’inquinamento causato dalle Fonderie Pisano, quel mostro che distrugge il nostro territorio, l’aria, la vita, ogni spazio che viviamo, con la complicità di questa amministrazione comunale, che non solo non prende decisioni, ma non permette neanche di discutere nell’assise del grave dramma ambientale che la città vive. È il momento di dire basta, di entrare al Comune di Salerno e di costringerli ad ascoltare e ad affrontare la sofferenza di migliaia di cittadini abbandonati dalla politica, non tutelati dall’articolo 32 della Costituzione, il diritto alla salute. È giunto il momento di trasformare la realtà: per questo mi candido, per ritornare in consiglio comunale, convinto che la comunità ha bisogno di essere ascoltata e di essere parte attiva di un reale cambiamento. Oggi sento il dovere di portare queste battaglie dentro un Palazzo di Città che è stato capace di allontanare i cittadini dalla politica, un palazzo cieco e sordo ai drammi che viviamo, con una classe politica, rappresentata da Vincenzo Napoli e dalla sua giunta, che è riuscita a distruggere tutto quello che di buono poteva ancora esserci. Ha devastato i servizi ai cittadini, ha abbandonato qualsiasi politica ambientale in città, non ha avuto la capacità di ascoltare gli interessi sani della città. L’unica strada che ha portato avanti, è stata la cementificazione selvaggia del territorio, vere e proprie “mani sulla città”. Sempre più giovani vanno via dal nostro territorio non trovando prospettive qui, in questa Salerno che sempre più, a causa di questa amministrazione comunale, ha perso migliaia di residenti», prosegue. «Salerno è una città piegata su se stessa. Da salernitano, da cittadino nato e cresciuto qui, sento il dovere di portare il mio contributo, il mio pragmatismo, il mio desiderio di realizzare il sogno di una Salerno a misura d’uomo, di migliorare la qualità della vita, per raggiungere finalmente l’obiettivo di chiudere definitivamente le Fonderie e dare una forma di risarcimento ai cittadini, restituendo quel territorio, dopo la bonifica, alla comunità, come verde pubblico. Il Comune è l’unica sede in cui non si parla di fonderie e dell’emergenza ambientale che il territorio della Valle dell’Irno vive. Scendo in campo per contribuire a costruire una nuova classe politica, capace di interpretare e di realizzare un futuro per Salerno. Il progetto politico attualmente incarnato da Vincenzo Napoli è l’apice del fallimento, ormai è giunto al capolinea, non riesce a dare più nulla ai cittadini. Vogliamo riportare una linfa vitale nel consiglio comunale, partendo non da quello che faremo, ma da quello che abbiamo fatto, da quello che abbiamo già realizzato, dalle battaglie che abbiamo portato avanti in questi anni e mesi, partendo dalla storia che rappresentiamo, dalla storia di migliaia di salernitani che accanto a me hanno combattuto e hanno provato a modificare la realtà dall’esterno e che oggi mi chiedono di entrare in Comune per portare le loro istanze. Auspico una città della solidarietà, dell’accoglienza, che abbia nel suo DNA la capacità di dare risposte ai cittadini, di offrire servizi, di ascoltare, di costruire un vero sistema di politiche sociali e politiche per l’ambiente, una città produttiva con trasporti pubblici integrati e che garantisca lavoro, benessere e qualità della vita. Una Salerno che crei le condizioni di vere opportunità di lavoro e che faccia tornare i giovani che sono fuggiti dal deserto che questa amministrazione comunale ha creato in città: non sudditanza, ma lavoro, per dare la possibilità di essere assunti grazie alle proprie capacità e ai propri studi, e non perché si appartiene al sistema clientelare radicato in città, che favorisce i mediocri e smantella il Welfare State. Sento come dovere quello di tornare, insieme a Gianpaolo Lambiase e a tutte le donne e gli uomini animate dal desiderio di una politica sana, che rimetta al centro il servizio alla comunità», continua Lorenzo Forte. «Credo sia arrivato il momento di “sporcarsi le mani”, di lavorare per il futuro di Salerno. Dal 2001 al 2006, quando ho ricoperto la carica di consigliere comunale, ho già provato, nonostante fossi un ragazzo di ventisei anni, a cambiare le cose. Alcuni obiettivi li ho raggiunti, ma non avevo maturato la giusta esperienza che ho oggi. Posso raccontare, però, che in quei cinque anni di quella consiliatura portai tutta la mia forza, la mia passione, i miei ideali. Oggi, a quell’energia, si associa l’esperienza. Il complimento più significativo che mi fu fatto, da un professore universitario di filosofia che stimo moltissimo, padre di una mia cara amica, fu: “Lorenzo è l’unico politico che è entrato povero in consiglio comunale e alla fine di questa esperienza è uscito ancora più povero. Non ha utilizzato la politica per arricchirsi, ma ha fatto politica per dare un servizio alla comunità”. Ed è con questo spirito che, oggi come ieri, mi approccio a ritornare in consiglio comunale, a mettermi al servizio dei cittadini di tutta Salerno e migliorare la vita di quelle migliaia di persone che continuano a soffrire abbandonate nella Valle dell’Irno, con la complicità di questo Sindaco e di questa amministrazione comunale», conclude.

L'ADDIO

Lo aveva anticipato verbalmente ed ora è ufficiale: Lucia Vuolo lascia la Lega di Matteo Salvini. L’Eurodeputata abbandona il gruppo di Identita’ e democrazia (Id), e passa nei non iscritti, come ha anticipato anche Agendapolitica e come è stato reso noto a Bruxelles. Non è dato per ora sapere dove approderà la Vuolo che ha continuato l’emigrazione dal partito del Carroccio di Vincenzo Sofo (ora ECR) e Andrea Caroppo (Ppe), oltre ad altri ormai ex militanti, molti dei quali si sono accasati a “Cambiamo con Toti”.

CONTI IN ROSSO

«Nei giorni scorsi, un comunicato Anci ha assegnato alla Città il quarto posto, in Italia, per rischio dissesto, mentre già sapevamo che essa è al terzo posto per tassazione locale, al 93’, con la provincia, per qualità della vita, al 77’ per attenzione all’ecosistema, tra le prime 90, su 7.904, per consumo di suolo». Così il gruppo Ali per la Città in merito alle ultime notizie sul bilancio comunale di Salerno. «E non parliamo d’altro. Intanto, è emerso che la deviazione del torrente Fusandola è illecita, è sprofondata la copertura dello stesso corso d’acqua in prossimità della foce, ed è egualmente sprofondata parte del solaio del piano interrato lato Stazione Marittima, forse per lo stesso fenomeno del punzonamento che interessò la Piazza nel 2012», proseguono. «Il lungomare è oggetto di lavori ‘vergognosi’ che ne stanno distruggendo la residua dignità, il mare è spesso una cloaca, la spiaggia rinnovata è stata concessa ai privati e la ‘polvere di cava’ usata per il ripascimento si copre della sabbia scura di origine vulcanica portata dalle correnti. La Città che avrebbe dovuto confrontarsi con Barcellona per il mare e con Milano per la modernità architettonica sembra stia stata solo una visionaria immaginazione. Il 31 maggio è scaduto il termine per l’approvazione del Bilancio Provvisorio 2021 e per il Consolidato 2020. In assenza di proroghe governative, salvo errore, l’esercizio provvisorio, applicato per la dilazione, cede il passo alla gestione provvisoria, ancora più restrittiva in termini di amministrazione. La situazione appare davvero allarmante e, certamente, non sembra fronteggiabile con riunioni, discussioni, confronti che lasciano, per davvero, tutto il tempo che trovano», scrivono ancora in una lettera aperta. «La città è gestita da voi», dicono rivolgendosi ai consiglieri di maggioranza e opposizione: «Assumetevi le vostre responsabilità e indicate ai cittadini la strada per il recupero dell’orgoglio di essere figli di questa terra millenaria».

PARLA MARAIO

“Gaetano Manfredi è la persona giusta per guidare il centrosinistra alle prossime amministrative di Napoli. È un nome autorevole e saprà valorizzare il lavoro di tutta la coalizione di centrosinistra, mettendo al centro del suo impegno il valore di ciascuna forza politica”. Lo dichiara il segretario nazionale del Partito Socialista Italiano, Enzo Maraio. “Napoli può diventare un laboratorio politico importante, per un progetto più ampio che sappia coinvolgere i partiti del centrosinistra nella costruzione di un governo dei territori capace di contrastare le forze illiberali e populiste”- ha aggiunto Maraio. “I socialisti stanno lavorando a quel laboratorio politico, che sappia esaltare i valori e gli ideali della sinistra contemporanea. E’ arrivato il momento di affidare Palazzo San Giacomo a un uomo che sappia far coincidere non solo le capacità di guida e sensibilità culturale che gli riconosciamo, ma anche l’autorevolezza necessaria a imporre i valori della nostra Costituzione. Dieci anni di governo della città nelle mani di un ex magistrato non hanno prodotto il risultato che i napoletani si attendevano”.

PARLA TOFALO

«Il nostro obiettivo non è mettere una semplice bandierina. Riteniamo che dopo trent’anni di ormai obsoleti racconti sia arrivato davvero il tempo di creare un progetto nuovo, con idee concrete e soprattutto con il coinvolgimento dei cittadini salernitani. Sappiamo bene che per concretizzare questo grande obiettivo bisogna mettere le basi per qualcosa di più ampio e condiviso e siamo pronti a fare la nostra parte in ogni caso». Così il deputato del Movimento 5 Stelle, Angelo Tofalo, rispetto alle elezioni amministrative a Salerno. «Stiamo continuando a dialogare con tutte le forze politiche cittadine, in particolare con quelle nuove energie civiche che sono emerse negli ultimi mesi. A mio avviso sono proprio questi giovani che, più di altri, devono essere protagonisti di un nuovo progetto, di un reale cambiamento. Sicuramente è una sfida senza precedenti soprattutto in una città come quella di Salerno abituata a un trentennio di univocità politica», prosegue. Poi l’annuncio: «Oggi dalle 16 saremo in sede, a Salerno, in Via Fieravecchia 7, a due passi dal corso principale per continuare questo lavoro. Chiunque abbia voglia di dare un contributo e mettere sul tavolo nuove idee per la città è ben accetto».

PARLA ZITAROSA

“Il Comune blocchi il bando e sospenda tutto”. A poche ore dall’apertura delle buste per l’offerta economica più vantaggiosa per l’affidamento ai privati dei servizi sulle spiagge libere è già caos. A sollevare il polverone il consigliere del gruppo misto Giuseppe Zitarosa che chiede all’amministrazione comunale di temporeggiare per una maggiore trasparenza nell’affidamento dei servizi. All’apertura delle buste, avvenuta ieri mattina, sono emersi nominativi di persone legate a titolari di altri stabilimenti balneari e, come ha dichiarato lo stesso Zitarosa, “teste di legno, ovvero persone piazzate lì da altri, impossibilitati a partecipare al bando per la mancanza di requisiti idonei”. Tra le offerte pervenuta al Comune, quella di una persona che avrebbe ipotizzato circa 16mila euro per l’acquisto di sdraio ed ombrelloni. “Tutto questo è inaccettabile – ha attaccato Zitarosa – L’amministrazione dovrebbe chiedere le fatture degli acquisti, dovrebbe essere un servizio a favore della comunità, soprattutto delle persone economicamente più svantaggiate ma non è questa la direzione giusta”. Per Zitarosa, in questo momento, è necessario fermare il bando e ricominciare da zero, con una maggiore trasparenza da parte di chi sceglie di partecipare al bando, fermo restando che le spiagge in gestione ai privati sono e resteranno libere. A puntare il dito contro l’amministrazione comunale il candidato sindaco de La Nostra Libertà nonchè presidente uscente della commissione Trasparenza, Antonio Cammarota: ““Ci saremmo aspettati una proposta nuova, innovativa, organizzata, considerato l’investimento fatto sui nuovi arenili cittadini, ed invece, il bando del Comune di Salerno risulta incomprensibile per tempistica e per valutazione dei partecipanti. E’ un bando per secchielli e palette, senza servizi, senza accesso libero, senza attrattività. Apprendiamo che sono 35 i partecipanti e che ben presto sapremo i vincitori”, ha dichiarato Cammarota in merito all’avviso pubblico per l’affidamento dei servizi sui tratti di arenili liberi. “Tempistica ridotta al minimo per la presentazione delle domande – ha aggiunto il consigliere uscente – che dimostra l’assenza di organizzazione, di visione e di programmazione. Tra l’altro avrei proposto, dopo mesi di blocco della attività, servizi più innovativi, come ad esempio, l’utilizzo degli arenili anche durante le ore serali. Invece nulla di nuovo sotto il sole”. “La città rischia di perdere una nuova occasione per il rilancio e la ripresa del turismo ma anche per far cassa per il bilancio comunale che stando agli ultimi dati e indicatori è a rischio default”. Quanto all’avviso pubblico, spiega Cammarota: “Dopo un importante investimento fatto sulle spiagge si ci auspica che si proceda con servizi che diano un nuovo volto al litorale cittadino con la proposta di servizi eccellenti, pertanto il criterio di valutazione non può essere né unico nè basato solo sulla proposta economica. Sarebbe opportuno stabilire una graduatoria su punteggio da attribuire in base alla capacita di occupazione, sicurezza e abbattimento barriere architettoniche e di esperienza e competenza degli operatori economici che fanno domanda. La riviera salernitana non ha nulla a che invidiare alle città romagnole o Liguri ma ci offrano i servizi adeguati, di giorno e di notte”. (Cronache)

UDC

E’ uno dei nomi più corteggiati dall’Udc. Il docente universitario Marco Capece potrebbe scendere in campo, al prossimo consiglio comunale ma, al momento nulla è ancora certo. Le proposte sono arrivate – e sono insistenti – ma il professore sta valutando ogni minima possibilità. Professore associato, Capece ha la cattedra di diritto del Lavoro presso l’Università degli Studi di Salerno, avvocato del lavoro, vede – nella Salerno del futuro – una città a misura di giovane, non più costretto a lasciare i suoi affetti alla ricerca di un futuro migliore. Professore Capece, mancano ormai poco meno di sei mesi al voto. Tra partiti e civiche si vive una fase di forte caos, come valuta invece il lavoro dell’amministrazione comunale? “Complessivamente, sindaco e amministrazione credo si siano mossi bene, considerando la situazione non facile che caratterizza non solo la nostra città ma la nostra regione e, più in generale, tutto il contesto. Sappiamo che le amministrazioni delle città non è tra i banchi di prova più semplici; credo che l’amministrazione abbia risposto bene, su tante cose si può migliorare, almeno sotto il profilo dei servizi al cittadini e in relazione a criticità importanti in determinati ambiti. C’è attesa per un miglioramento della qualità dei servizi ma, complessivamente, credo che l’amministrazione si sia mossa bene ed è sotto gli occhi di tutti, con continui cambiamenti. Non ho una posizione critica ma certamente tutto si può migliorare”. Si prova ad uscire da una fase delicata, a causa di una pandemia che ha messo in ginocchio molti settori… Al seguente LINK l'articolo completo di "Cronache".

FDI

Venerdì mattina, presso la Federazione Provinciale di Fratelli d’Italia a Salerno, è stata ufficializzata l’adesione al partito dell’intero gruppo consiliare di opposizione al Comune di Bellizzi. Si tratta dei consiglieri comunali Saviana Bonavita, Rolando D’Alessio, Walter Esposito, Ilaria Gaiola e Angelo Maddalo. Presenti alla conferenza stampa: il Questore della Camera e Coordinatore della Direzione Nazionale di FdI On.Edmondo Cirielli, il Commissario Regionale Sen. Antonio Iannone, il Consigliere Regionale Nunzio Carpentieri, il Consigliere Provinciale Marco Iaquinandi, il Responsabile dell’Organizzazione On. Alberico Gambino, la Responsabile del Tesseramento Imma Vietri. “Si rafforza ulteriormente la nostra presenza in un territorio importante della provincia di Salerno come la Piana del Sele – dichiara il commissario provinciale Giuseppe Fabbricatore – Sono certo che i cinque consiglieri comunali, che rappresentano una seria e credibile alternativa all’Amministrazione comunale di sinistra che governa la città di Bellizzi, faranno un ottimo lavoro per la crescita e il radicamento del partito. Fratelli d’Italia è aperto a tutti quegli amministratori locali interessati a sposare il progetto politico della nostra leader nazionale Giorgia Meloni all’insegna della serietà e della coerenza politica. Nei prossimi giorni – conclude Fabbricatore – annunceremo nuove adesioni”.

L'APPELLO

“La movida salernitana si comporti responsabilmente in vista della ripartenza post-Covid”. Questo il monito di Luigi Bisogno, presidente della Cisl Giovani Salerno, alla luce della ripresa delle attività e con il costante miglioramento della situazione epidemiologica in provincia di Salerno e, in particolare, nella città capoluogo. “Entro il prossimo 21 giugno la Campania potrebbe entrare in zona bianca, oltre a vedere l’eliminazione del coprifuoco. Non è un liberi tutti, perché la guardia deve essere tenuta ancora alta contro il virus. Ecco perché ci appelliamo ai gestori della movida salernitana. Questi mesi non sono stati facili per le attività legate al by-night, ma questo non può e non deve essere un pretesto per non rispettare le regole. Si tutelino i giovani, provati dalla pandemia, e si eviti di servire drink a base di alcol quando sono già in evidente stato d’ebrezza. Stesso discorso anche per i minorenni: non sarebbe bello vedere bar che vendono di tutto e non si preoccupano di chi acquista”. Ma l’appello di Bisogno va anche alle istituzioni. “Per evitare questa fuga dalle regole serve che i Comuni vengano incontro agli operatori commerciali e, soprattutto ai giovani gestori di ristoranti, pub, bar e pizzerie. Servono nuovi incentivi e sgravi”.

QUERELLE SPIAGGE

In attesa che, così come richiesto dal sindaco Vincenzo Napoli , la Capitaneria approdi sulle spiagge per controllare il rispetto delle concessioni demaniali, l’Amministrazione fa la sua parte mettendo in campo una serie di verifiche amministrative. Sotto la lente finiranno tutti i permessi che limitano l’espansione dei lidi balneari che, quest’anno - nel tratto di arenile tra Pastena e Mercatello- si sono ritrovati la spiaggia aumentata di ampiezza per effetto delle opere di ripascimento. Alcuni gestori hanno chiuso la spiaggia con delle palizzate che ostruiscono l’accesso anche ai tratti che, in base alla legge, devono essere lasciarti liberi. «A breve, con gli uffici competenti, faremo tutte le verifiche», garantisce l’assessore all’Urbanistica, Domenico De Maio. A partire dal «rispetto dei titoli rilasciati e dalle autorizzazioni paesaggistiche della Soprintendenza. A dire il vero avevamo già messo a punto una nota d’indirizzo per tutti gli operatori nella quale chiediamo di tenere presente la possibilità di installare recinzioni che non occludano però il paesaggio: qualcuno lo ha fatto, qualcuno no. E quindi andremo a vedere nei titoli che sono stati rilasciati dalla stessa Soprintendenza il pieno rispetto di quanto prescritto». Una situazione non proprio di ordine e di organizzazione che, tuttavia, dovrebbe durare soltanto per questa stagione estiva, almeno nelle intenzioni dell’Amministrazione che conta di completare gran parte del ripascimento. «Ci troviamo in una fase transitoria e anche il bando che abbiamo fatto per le spiagge libere segue la stessa logica. Questi arenili sono gli stessi di prima solo che oggi risultano allungati in funzione del ripascimento che abbiamo fatto. Gli stabilimenti privati - ribadisce l’assessore - sono esattamente gli stessi di prima che adesso si trovano con spiagge più profonde». Ci vorrà ancora qualche giorno, invece, per definire gli aggiudicatari dei servizi su cinque spiagge libere individuate dal Comune lungo il litorale. Ieri è iniziata l’apertura delle buste che contengono le 35 offerte economiche arrivate entro il termine previsto. Tutte dovranno contenere una cifra non inferiore a 2.500 euro. I servizi consentiti ai gestori sono esclusivamente il noleggio di attrezzature per il mare come ombrelloni e sdraio e sarà consentita anche la vendita di cibi preconfezionati. Per ciascuna delle cinque spiagge libere, il Comune ha messo a disposizione altrettanti chioschi, tre bagni chimici e un gruppo elettrogeno per garantire la corrente elettrica per i prossimi 3 tre mesi. (La Città)

QUERELLE EVENTI

Chi credeva che la presentazione della stagione estiva del Verdi e di Casa del Contemporaneo potesse essere anche l’occasione di dare risposta ai tanti operatori privati (quelli che non prendono contributi comunali, regionali o altri, per intenderci) in merito agli spazi dove poter organizzare eventi, è rimasto sicuramente deluso. La presentazione di ieri mattina altro non ha fatto che confermare che le uniche due location più note ed anche più grandi resteranno fruibili solo per pochi eletti. Gli altri, i privati, che decideranno di investire su Salerno, e le tante associazioni culturali si dovranno accontentare di qualche spazio che verrà recuperato in qualche parco cittadino, come ha detto in conferenza l’assessore Willburger. E quando si parla di parchi ovviamente si intende o il Parco del Mercatello o il Parco del seminario. Ora il primo è accettabile, il secondo per nulla. Ma la decisione da parte dell’amministrazione comunale non è stata ancora presa.?Forse settimana prossima si riuscirà a sapere qualcosa di più, con buona pace di quanti avevano già presentato le loro richieste di spazi al Comune, sperando nelle stesse condizioni della scorsa estate, per gli spettacoli estivi e che al momento sono in attesa, con il rischio che una volta stabilita la location gli artisti optionati non siano più disponibili. Ma mentre il privato aspetta e spera, ieri mattina è stata l’occasione per, il primo cittadino, di anticipare alcuni degli eventi finanziati dai vari enti (Regione, Comune, Scabec, etc…) eventi come Salerno Letteratura che sarà presentata ufficialmente martedì mattina e che come per la passata edizione dovrebbe prevedere circa un centinaio di appuntamenti in diverse location del Centro Storico.?E poi ancora il?Sea Sun, il Premio?Charlot che si terrà dal 18 al 24 lgulio, il Teatro dei Barbuti che avrà inizio come sempre ad agosto ed ancora il Festival del Cinema (anche se questo, che è il più antico festival del cinema d’Italia, oramai da anni d’evento ha davvero poco. Ed infine la Fiera del?Crocefisso. La trentesima edizione della maniefestazione ideata dal mai dimenticato professor Peppe Natella, ed organizzata dalla Bottega San Lazzaro diretta dalla figlia Chiara Natella, che si doveva svolgere tra fine aprile ed inizio maggio del 2020, poi rimandata, causa pandemia a fine aprile inizio maggio 2021, alla fine si farà. Mese prescelto settembre, anche se le date per il momento sono ancora top secret. Un’edizione sicuramente ricca di novità ma che dovrebbe coinvolgere meno location rispetto al solito e regole più severe per cercare di evitare assembramenti nel centro storico. (Cronache)

IL PRESIDIO

Oggi in Costiera Amalfitana l’USB Federazione del Sociale, con il sostegno dei militanti di Potere al Popolo, manifesta contro lo sfruttamento e le retribuzioni da fame che gli imprenditori turistici e della ristorazione impongono ai lavoratori stagionali. Contratti capestri, giorni di riposo inesistenti, turni di lavoro fino a 15 ore, lavoro nero, contratti part-time fasulli, da queste parti sono ormai diventati una regola che non siamo più disposti ad accettare. La polemica sbagliata e strumentale del Reddito di Cittadinanza come elemento di “allontanamento dal lavoro vero” è agitata da quegli stessi “imprenditori” che ogni anno fanno profitti per milioni di euro e poi, al momento di assumere i dipendenti che fanno la fortuna di alberghi, lidi, ristoranti, impongono condizioni schiavistiche a camerieri, bagnini, chef. Le difficoltà palesate da parte di diversi imprenditori del settore nel reperimento delle risorse lavorative per affrontare la stagione estiva sono il chiaro segnale che un’intera generazione di nuovi schiavi ha deciso di alzare la testa. Mai più un bonus negato per l’assenza di un contratto, mai più il mancato riconoscimento di un tfr, mai più turni di lavoro massacranti per pochi euro al giorno, mai più lavoratori fantasma di una Costiera Amalfitana di cui produciamo la ricchezza ogni anno!

VERSO L'ESTATE

“I nostri litorali si confermano, anche quest’anno, la meta preferita per trascorrere le vacanze – ha affermato Pietro Gentili, responsabile Federazione Lidi Fenailp – Federazione Nazionale Autonoma Imprenditori e Liberi Professionisti. Il ponte del 2 giugno, infatti, ha confermato i segnali di ripresa del turismo balneare, tanto che per questo mese registriamo già l’80% delle prenotazioni effettuate”. Contiamo sul fatto, poi, che i turisti stranieri, grazie alla massiccia campagna vaccinale in Italia, si convinceranno a trascorrere le vacanze sulle nostre spiagge, totalmente assenti lo scorso anno causa Covid-19, e potranno tornare in assoluta sicurezza a frequentare i nostri lidi e ad apprezzare i servizi offerti, unici in Europa. Mentre gli italiani, dopo più di un anno trascorso a casa, hanno voglia di stare all’aria aperta negli stabilimenti dove è assicurato il rispetto del distanziamento e l’applicazione delle regole legate alla pandemia. Per quanto riguarda i prezzi dei servizi di spiaggia Fenailp ha suggerito ai 5.000 stabilimenti balneari aderenti di non aumentare il listino ma piuttosto di ampliare le tariffe suddivise per fasce orarie, come ad esempio quella riservata al mattino o pomeriggio convenienza, oppure quella relativa alle ultime 2 ore di apertura, tanto apprezzate dalla clientela lo scorso anno. Gli imprenditori balneari, però, anche quest’anno rimangono molto preoccupati per i problemi legati alle proprie concessioni demaniali scadute nel 2020 e prorogate dai decreti governativi sulla pandemia fino a dicembre 2021. Solo alcuni hanno avuto la proroga al 2033, mentre la maggioranza continua a vivere momenti di grande incertezza legati alla mancanza di concessioni a lunga scadenza e quindi il non poter programmare il lavoro né gli investimenti, fino a mettere in forse la stessa sopravvivenza dell’impresa. “Il 2021 per gli imprenditori balneari – ha concluso Mario Arciuolo, Segretario Generale Fenailp – sarà un anno interlocutorio nel quale faranno il possibile per attirare la clientela italiana e straniera. I primi numeri fanno ben sperare e gli stanno dando ragione: alcune località registrano già oggi il sold out per le settimane centrali del mese di agosto, mentre a luglio le prime file sono quasi introvabili”.

LE FIAMME

Stamattina fumo e fiamme a via Ligea, al termine del viadotto. Intorno alle 13.00, un rimorchio di un camion telonato ha preso fuoco. I primi segni dell’incendio erano già visibili mentre il veicolo era ancora sull’autostrada in attesa di entrare nel porto. Gli autisti delle altre autovetture hanno cercato di avvisare il guidatore con colpi di clacson e lampeggianti alla visione del fumo dagli assali posteriori. L’autista, appena compresa la situazione, ha tentato di mettere in salvo sé e gli altri veicoli, ma non c’è riuscito prima dell’arrivo alla rotonda del porto dove le fiamme hanno inghiottito il suo rimorchio. Sul posto due camion dei vigili del fuoco, i carabinieri e l’ambulanza. Ancora in corso le operazioni di contenimento dell’incendio. (Ora Notizie)

SANITA'

«Esprimiamo soddisfazione per questa prima positiva risposta per il reparto di urologia, eccellenza storica, salutiamo con piacere l’arrivo del dottore Aliberti Antonio nel nostro presidio. Continueremo a lottare per tutte le altre vertenze in questo momento in primis l’ambulanza bariatrica insieme agli reparti e l’aggiornamento tecnologico». Così la Cgil e la rappresentanza sindacale dell’ospedale “Curteri” di Mercato San Severino rispetto all’arrivo di un nuovo medico nel presidio sanitario.

LA LITE

Clienti maleducati aggrediscono verbalmente una cameriera.?E’ quanto successo nei giorni scorsi alla pizzeria Re Denari e raccontanto sulla pagina Facebook dai titolari. “I piatti li togli quando dico io” scrivono sul social i gestori della struttura di Pastena che proseguono il loro racconto… “Così questo elegante “signore” si è rivolto ad una delle nostre ragazze mentre stava svolgendo semplicemente il suo lavoro. L’accoglienza per noi è un valore fondamentale che viene prima di tutto il resto ed è parte del nostro lavoro, che facciamo da anni cercando di mettere sempre i nostri ospiti al primo posto, ma davanti alla maleducazione non possiamo transigere. – raccontano ancora sulla pagina Facebook” – Questi signori hanno dapprima preteso di accomodarsi in un tavolo da 8 (chiedendoci di non rispettare la legge), poi hanno iniziato ad avanzare altre richieste assurde per tutta la durata della cena ed infine hanno persino aggredito verbalmente una delle nostre cameriere, che è tornata in cucina in lacrime. – proseguono i titolari – Come se ciò non bastasse, nei giorni scorsi hanno creato diversi account su TripAdvisor per lasciare recensioni fasulle a nostro discapito. Le nostre porte sono aperte a tutti, ma d’ora in poi non ci sarà più spazio per certi atteggiamenti deplorevoli. Ci tenevamo a ringraziare pubblicamente questi signori, forse è anche grazie a loro che in pochi oggi vogliono fare il nostro amato lavoro. – concludo i gestori della pizzeria Re Denari – Per tutti voi che riempite ogni giorno il nostro locale vi chiediamo di aiutarci scrivendo una recensione positiva sul nostro profilo nell’attesa che Tripadvisor cancelli le recensioni di questi elementi. Immediata la solidarietà dei tantissimi clienti che proprio sulla pagina del noto social hanno commentato l’accaduto, schierandosi al fianco dei proprietari del locale e di tutto lo staff, definito da tutti competente e cortese. Oltre 400 mi piace, 19 condivisioni e oltre 110 commenti… “Sono stato un paio di volte da voi e già alla prima occasione feci una recensione sulla cortesia e la professionalità espressa dal personale (ed anche la competenza in fatto di birra). In più ho potuto gustare cibi genuini e sapientemente preparati. Questi “signori” (la “s” è volutamente minuscola) non vi meritano, vadano altrove a sfogare le loro frustrazioni. Tutta la mia solidarietà al locale e, soprattutto, alla giovane “lavoratrice” (capito signori? Lavoratrice!) fatta oggetto di un interloquire che può solo essere classificato come “cafone”” scrive il signor Giacomo Gatto e come lui tanti tantissimi altri clienti hanno sostenuto Mirko ed il suo staff, vittime della cattiva educazione di un gruppo di persone. Persone che con il loro comportamento e con le loro pretese rovinano non solo una bella serata anche agli altri ospiti del locale, ma in tempo di pandemia, rischiano con la loro mancanza di rispetto delle regole di causare danni alla salute loro e di chi purtroppo entra in contatto, suo malgrado con loro. (Cronache)

IL FURTO

Un uomo di 37 anni di Torre Orsaia, a Policastro Bussentino ha rubato una bicicletta elettrica parcheggiata con catena su di un marciapiede. Il 37enne è stato bloccato ed arrestato per furto aggravato in flagranza dai carabinieri della compagnia di Sapri dopo l'allarme lanciato dal proprietario della bici. I militari hanno recuperato la bicicletta a Torre Orsaia nei ressi dell'abitazione del 37enne. La bici, del valore di circa mille euro, è stata restituita al legittimo proprietario. (La Città)

QUI CAVA

Solo due ambulanze all’ospedale “Santa Maria Incoronata dell’Olmo”. E pure vecchie. Il nuovo attacco dei sindacalisti sulle condizioni del presidio cavese riaccende i riflettori sulla carenza di strumentazioni e mezzi che si aggiunge ed aggrava la situazione già compromessa per la chiusura di alcuni reparti (tra questi la Rianimazione che attende di ripartire, e l’accorpamento di Chirurgia e Ortopedia) e la significativa carenza di personale che comincia a farsi sentire ancor di più in vista delle imminenti ferie. Così i delegati Rsu della Fp Cisl e i segretari aziendali puntano il dito contro l’obsolescenza del parco automezzi di tutta l’Azienda Ospedaliera “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, e soprattutto in relazione a quelli a disposizione del plesso di Cava de’ Tirreni. I rappresentanti Raffaele Iannone, Gaetano Biondino, Gaetano Tortora, Vito Pumpo, Bonaventura di Pietro, Antonio Guariglia, Giovanni Lopez, Pino Pazuto e Giuseppe De Chiara denunciano come i due mezzi in dotazione al “Santa Maria Incoronata dell’Olmo” (un Mercedes del 2003 e un Ducato del 2005) oltre ad essere vecchi e datati abbiano percorso centinaia di migliaia di chilometri. Il primo addirittura oltre 370mila. «Generalmente - ha dichiarato Lopez, delegato del presidio di Cava - gli automezzi vengono sostituiti dopo i 100mila chilometri, ovvero dopo cinque anni, ma gli automezzi in dotazione sono tutti immatricolati tra i 16 e i 18 anni. Tale stato può gravemente condizionare la tutela di lavoratori ed utenti: è sicuramente una questione che riguarda tutte le strutture e tutti gli automezzi in dotazione, e siamo certi che i dirigenti del settore avranno innumerevoli volte attenzionato la problematica invitando a sostituire gli automezzi in questo stato, ma purtroppo a tutt’oggi non hanno avuto ancora riscontro». È a fronte di tali circostanze che, in più di un’occasione, i mezzi di soccorso dell’ospedale sono dunque stati impossibilitati ad intervenire in situazione di emergenza, tanto da richiedere l’intervento di ambulanze provenienti addirittura da Angri, come nel caso di un uomo colto da infarto fulminante il mese scorso alla frazione di Santa Lucia. Una questione, quindi, che rende ancora più urgente l’attuazione di quelle manovre di potenziamento dell’ospedale cavese più volte annunciate dai vertici dell’azienda ospedaliera “Ruggi” ma che, ad oggi, ancora non hanno trovato concreto riscontro. La Rianimazione sarebbe dovuta tornare operativa a partire dallo scorso 20 maggio, ma a due settimane di distanza non sembra che la situazione si sia sbloccata tanto da spingere i cittadini e i membri dei comitati civici nati a difesa del futuro del nosocomio cavese a scendere in piazza per organizzare una massiccia manifestazione di protesta. Si vedranno, infatti, questa mattina intorno alle 9.30 presso piazza Duomo per poi dirigersi lungo i portici ed arrivare all’atrio dell’ospedale cavese e manifestare, così, il proprio dissenso in attesa che vengano attuate le misure di potenziamento previste che includono non solo la riapertura della Terapia intensiva, ma anche il ripristino delle autonomie dei reparti di Chirurgia e Ortopedia e, soprattutto, i tanto sbandierati lavori di riqualificazione strutturale annunciati ormai da mesi, con un finanziamento totale di oltre 4 milioni di euro, ma che al momento non sono ancora iniziati in attesa che l’ambulatorio di Dermatologia venga trasferito nei locali individuati presso il mercato coperto di via Papa Giovanni XXIII. (La Città)

“Non comprendo la necessità di intitolare uno spazio in città alla partigiana novarese Lidia Menapace. Chiederò lumi al sindaco Vincenzo Servalli su una decisione adottata in modo unilaterale, senza alcuna discussione in Consiglio Comunale”. Lo dichiara, in una nota, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Italo Cirielli: “A Cava de’ Tirreni, tra l’altro, ci sono molte personalità che si sono contraddistinte per la loro storia personale, lavorativa o politica che finora non hanno visto riconosciuta la loro Memoria. Un conto – precisa Cirielli – è la pietà dei defunti che va riconosciuta a tutti; altra cosa è dare riconoscimenti a persone che non hanno alcun legame con la città e che nella loro carriera si sono distinte per un antimilitarismo bieco e ossessivo spacciato per pacifismo. L’unico merito di Lidia Menapace sarebbe quello di essere stata comunista: ma questo è un fattore divisivo, perché, fortunatamente, la stragrande maggioranza delle persone sono anticomuniste e riconoscono in questa ideologia, come sostenuto anche dal Parlamento Europeo, una carica totalitaria inaccettabile per la nostra cultura democratica” conclude Cirielli.

QUI BATTIPAGLIA

Si è tenuta ieri mattina, presso la sede elettorale del candidato a sindaco Antonio Visconti, la conferenza stampa congiunta con i membri del locale partito di Italia Viva, rappresentato da Vincenzo Inverso. È stata l’occasione per confermare il sostegno e l’appoggio che il direttivo ha inteso dare alla coalizione tutta e al candidato Visconti, toccando anche un altro tema fondamentale quale la scadenza naturale del mandato di governo conferito all’amministrazione retta da Cecilia Francese che si ritiene scaduto a partire dal 5 giugno. «Il 5 giugno cessa la legittimazione popolare conferita a questa amministrazione – esordisce Inverso -. Il nostro appello è che si limiti a compiere solo atti di natura ordinaria per ripagare della stessa considerazione i cittadini. Noi saremo vigili in quanto le usufruisce di un tempo straordinario e non deve utilizzarlo a suo piacimento per atti di natura straordinaria. Inoltre la invitiamo ad evitare show da campagna elettorale nelle sedi dove ci si vaccina». Dopodiché, Inverso ha sottolineato le 5 idee sulle quali Italia Viva s’impegnerà: «Parco urbano del Castelluccio, Bonus Investi a Battipaglia, marketing territoriale e marchio di qualità “città di Battipaglia”, riqualificazione dell’ex Ati e potenziamento delle infrastrutture – aggiunge Inverso – sono i cinque punti che ci impegnamo formalmente a realizzare nel breve e lungo termine». Carmine Caso, responsabile della lista Italia Viva, ha parlato anche di future candidature. «Questo incarico è arduo, anche perché le forze in campo sono tutte di spessore e non sarà facile la partita – commenta Caso -. Antonio sta facendo un ottimo lavoro, e ha delle idee ben precise e funzionali. L’invito è che la campagna elettorale si liberi dai veleni, e si concentri sulle proposte senza libri dei sogni dove diventano tutti economisti ed ecologisti. La nostra lista sarà composta per la maggior parte da donne, probabilmente saranno 14, perché il nostro impegno sarà dare prerogativa a loro». Infine, ha preso la parola il candidato a sindaco per la coalizione di centrosinistra, Antonio Visconti: «Ringrazio tutto il direttivo di Italia Viva che ha creduto in questa battaglia prima e meglio di me – spiega il presidente dell’Asi -. Ho un debito di riconoscenza verso di loro per avermi spinto nella fase dell’incertezza a scendere in campo. Però immaginate cosa sarebbe stata senza di noi questa campagna elettorale: tutti gli amministratori dal ‘94 ad oggi legittimati dal fallimento dell’amministrazione in carica. Più che il bilancio risanato, avremmo preferito il bilancio delle cose fatte e delle promesse mantenute. Le forze sane di questa città hanno maturato disaffezione e distanza verso la politica, e noi viviamo lo stesso disagio dei cittadini battipagliesi. La nostra coalizione interpreta un malessere profondo che questa città vive. Con Italia Viva ci uniscono tante cose, e rimetteremo al centro la politica perché a Battipaglia pesano più le cose distrutte che quelle non fatte».

IL FATTACCIO

«Se c’entra il mio lavoro? Non vedo altre cause: non faccio altro che lavorare, non vedo altre possibili cause». Dodici ore dopo, la voce di Giovanni Ficetola è tremante come le fiamme rossastre che giovedì sera, a Battipaglia, hanno ammantato la sua vecchia Renault Twingo. È l’auto del direttore tecnico di “Alba”, la società municipalizzata che s’occupa d’igiene urbana e manutenzione. Il veicolo è di proprietà della partecipata del Comune di Battipaglia. Ora è sotto sequestro, dopo il rogo. «Fuoco doloso, non ho dubbi», sentenzia il geometra. (La Città)

LA SENTENZA

Tentò di abusare della figlia 14enne degli amici: un 66enne residente in un paese del Cilento è stato condannato a due anni di reclusione per atti sessuali con minori. È quanto deciso del Tribunale di Vallo, in sessione collegiale, nei giorni scorsi. La pubblica accusa, invece, aveva chiesto che all’uomo, un pensionato, fosse comminata la pena di 9 anni di reclusione e che fosse riconosciuta la violenza sessuale, benché lieve nei confronti della ragazzina che gli era stata affidata dai genitori. (La Città)

IL CASO

Scomparsi i resti della nonna, una famiglia di Pagani trascina in Tribunale l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Lello De Prisco. La denuncia è scattata «per risarcimento danni morali causati dal mancato ritrovamento dei resti mortali della nonna», come si legge sul testo della delibera con cui, ora, il Comune ha nominato un legale per difendersi in sede giudiziaria. La scoperta è avvenuta al momento della estumulazione della congiunta nel loculo di proprietà. All’atto della procedura prevista i resti mortali non erano dove avrebbero dovuto essere. Dopo lo choc per la inattesa nuova, i familiari, in particolare i due fratelli con la loro madre, hanno chiesto spiegazioni, senza ricevere risposta, per poi adire le vie legali, cercando una soluzione ufficiale, e in ogni caso un risarcimento di fronte al mancato rinvenimento. La cassetta adibita a contenere i resti dell’anziana defunta era vuota, così i fatti rivelavano l’impensabile: successivamente con atto protocollato l’8 marzo 2021, è arrivata la citazione in giudizio contro il Comune di Pagani da parte dei parenti, con la richiesta di risarcimento davanti al giudice della sezione Civile del Tribunale di Nocera Inferiore. (La Città)

QUI EBOLI

Caos e ingorghi allo svincolo autostradale di Eboli. Arrivano i turisti e il traffico va in tilt nei pressi dell’uscita autostradale. Lunghe code, con centinaia di automobilisti costretti ad attendere sotto il sole cocente. L’estate è alle porte, e sarà probabilmente l’ennesima con le auto imbottigliate nel traffico. Ieri mattina, ad Eboli sembrava d’assistere a un film già visto. Proteste e lamentele da parte di chi si è trovato al volante, paralizzato allo “svincolo degli abusi”. Come lo definirono già nel 2019 quando si scoprì che bisognava abbattere una villa privata per consentire che il progetto di rifacimento dell’uscita autostradale prenda vita. Fino ad oggi è tutto fermo. Nonostante il paradosso: i soldi ci sono. 16 milioni di euro stanziati da Roma, e altri 600mila euro per la strada che attraversa la zona industriale. Che rischiano di andare in fumo se qualcuno non interverrà. L’uscita di Eboli, che viene consigliata agli automobilisti diretti nel Cilento in alternativa a Battipaglia, è obsoleta. E, inoltre, è l’unica dell'intera provincia di Salerno a non essere mai stata oggetto di rinnovamento. Il progetto di Anas e Provincia prevederebbe due rotatorie e delle nuove bretelle che consentirebbero di ridurre il traffico ed evitare l’imbuto. L’intoppo sta nelle costruzioni circostanti: attività commerciali spuntate come funghi negli ultimi anni, alcune lecite, altre ancora condonate, c’è un’area di servizio e diverse costruzioni, alcune risalenti addirittura agli anni Ottanta, in particolare una villa privata che andrebbe abbattuta. Una costruzione che è stata già individuata, e attualmente è vuota. Ma il timore è che non basterà solo quest’azione per risolvere un problema atavico che da aprile a settembre, in particolare nei week-end, costringe camion e macchine a impantanarsi nel traffico. L’Anas, il mese scorso, ha indetto un bando avvisando tutti i comuni da Sicignano a Mercato San Severino, la tratta di competenza della polizia stradale, al fine di costruire una nuova caserma per quest’ultimi. Che dovrebbe sorgere tra le nuove bretelle autostradali, a San Vito Martire, in un quartiere che negli anni si è trasformata nel rione degli abusi e dei condoni, con le case attaccate all’autostrada e le abitazioni condonate per pochi euro. Nel 2011, l’ex sindaco Gerardo Rosania propose di spostare lo svincolo nel quartiere “Pescara”. Ma i commercianti insorsero: «sarebbero fallite decine di attività» dissero all’epoca. Il progetto fu “bocciato” e si preferì San Vito Martire. E adesso, per l’ennesima volta, all’uscita autostradale di Eboli l’estate si prospetta più rovente che mai: tra regole infrante, spazi che mancano, progetti fermi al palo, soldi chiusi nel cassetto, e una questione urbanistica che la politica fino ad oggi è stata incapace di risolvere. Tutto fermo verso la risoluzione, come i camion e gli automobilisti di ieri mattina, ai quali non resta che appellarsi a quel San Vito protettore della città. (La Città)

LA MOSTRA

Prende il via dal Castello del Capitano delle Artiglierie a Castrocaro il prossimo 5 giugno il tour dei maestri Dimitri Salonia e Lorenzo Chinnici, artisti messinesi di fama internazionale, che porteranno i colori e le tradizioni siciliane, dipinte nelle loro opere, in Emilia Romagna, in altre regioni italiane e poi nel resto del mondo, tra l’altro negli Emirati Arabi, in Cina, In Francia e Canada. Con loro esporrà il bravissimo artista salernitano Giuseppe Gorga, maestro campano che ha già riscosso grande successo ad ‘Art Expo New York’.  La Mostra dei dipinti ‘’The Masters’’ inviterà a immergersi nel linguaggio suggestivo della pittura cruda e accesa di Chinnici, e nelle opere che trasmettono grandi passioni e emozioni di Salonia, che si ispira da sempre all’arte coloristica. Contrapposti al realismo dei dipinti “Toda Pimenta” di Gorga. L’universo intenso e autentico carico dell’immaginario isolano dei due più significativi artisti siciliani, diventa un tutt’uno con la simbologia dell’artista salernitano. Tre interpreti diversi per stili, tecniche ed emozionalità. Cruda e indignata l’emozione che traspare dalle opere di Chinnici; reale e particolareggiata l’emozione percepita attraverso le opere di Gorga, mentre Salonia rivisita la matrice popolare mediterranea, l’evoluzione dell’Arte Bizantina ed Arabo Normanna. La mostra sarà l’evento centrale del ‘Castrocaro Art Che Bolle’ una manifestazione artistica ed enogastronomica organizzata da Silvio Bruni e Che Bolle dal 5 al 7 giugno e che prevede anche tanti micro eventi internazionali. Gli artisti saranno al centro anche di un Cook Art Show, dove saranno reinterpretati i loro dipinti da importanti chef, che, direttamente dalle loro postazioni, cucineranno davanti un’opera per riprodurla dal punto di vista enogastronomico, con piatti unici che troveranno ispirazione dalle figure e dai colori delle opere d’Arte. Durante la manifestazione, aperta a tutti gli amanti dell’arte e del buon vino e cibo, in sarà presente il meglio della produzione vinicola italiana, con 50 cantine e 200 etichette, 10 aziende food e 20 parteners internazionali. Si collegheranno inoltre via streaming alcuni dei ristoranti e esperti di food Italiani all’estero più rinomati al mondo, da Toronto lo Chef Siciliano Roberto Marotta, titolare di Ardo e Dova, ci spiegherà come viene interpretata la cucina Italiana e le eccellenze del Made in Italy all’estero, come viene percepito il concept made in italy. In streaming anche un altro evento con il Jewel Design Italiano Francesco Gentile, che opera sul territorio degli Emirati Arabi a Dubai, con GETILE Exclusive Jewelry presenterà delle rarità realizzate con pietra lunare, testate e certificate dalla NASA. La manifestazione avrà inoltre importanti partner cinesi, connessi in streaming per uno scambio di presentazioni, tra i nostri prodotti / eccellenze Made in Italy e l’Eco-tecnologia cinese e la culture cinese, rappresentate da Sino-Italy Ningbo Parco ecologico (SinePark), TusCity (Sino-Italy), Tus (Italy-Sino) International Innovation Center, Huangshan City e Gui-Ya-Hui Cultural Exchange Association. Infine, ci sarà una sfilata di auto d’epoca, una manifestazione storica e affascinante di grande prestigio che trasmette lo charme di auto e atmosfere d’altri tempi.

FONDAZIONE RAVELLO

Con decreto del Presidente della Regione Campania, sono stati nominati, il Presidente della Fondazione Ravello, nella persona dello scrittore Antonio Scurati, e l’ulteriore componente del cda di nomina regionale, nella persona del notaio napoletano Diomede Falconio. Le nomine sono state disposte sentiti, rispettivamente, il Sindaco di Ravello e il Presidente della Provincia di Salerno, come prevede lo Statuto. Con lo stesso provvedimento, l’avvocato Lorenzo Lentini è stato individuato quale presidente del consiglio di indirizzo della Fondazione e sono stati individuati gli ulteriori due componenti di nomina regionale nell’avvocato Almerina Bove, vice capo di gabinetto del Presidente e nel prof. avv. Valerio Pescatore. Fino al 9 giugno 2021 la continuità amministrativa sarà assicurata dal commissario straordinario Almerina Bove.

MUSICA

Sarà il pianista Luca Mennella ad aprire sabato 5 giugno, alle 20.30 nel meraviglioso Complesso Monumentale dell’Annunziata, la 36esima stagione della Ravello Concert Society. In un clima di rinnovata speranza e di fiducia in un definitivo ritorno alla normalità, la RCS non ha mancato nemmeno quest’anno di proporre – con la passione e l’impegno di sempre – un cartellone variegato e ricco di appuntamenti di richiamo per gli appassionati di musica che scelgono la “Città della Musica per i loro viaggi, adottando tutte le necessarie precauzioni per la tutela del pubblico, degli artisti e del personale: distanziamento “sociale” con riduzione della capienza della sala ad appena un terzo di quella originaria, prenotazioni on-line e programmi di sala in formato digitale. Il cartellone della RCS, che quest’anno prevede 32 concerti distribuiti fra maggio ed ottobre, è stato costruito dal direttore artistico, Antonio Porpora Anastasio, con l’usuale attento intreccio fra concerti “antologici” e quelli inseriti in serie tematiche ormai consolidate. I pianisti Luca Mennella, Elia Cecino e Raffaele Maisano – rispettivamente il 5, il 9 e il 19 giugno – ci accompagneranno in un viaggio fra le più classiche forme musicali per pianoforte: Ballata, Sonata e Improvviso, mentre il 4 settembre Marina Pellegrino proporrà alcune tra le più significative Variazioni composte per pianoforte. Interamente dedicato a Beethoven sarà invece il recital di Giuseppe Maiorca del 26 Giugno con quattro fra le più famose sonate per pianoforte del grande compositore tedesco. Il 5 ed il 28 luglio i violoncellisti Silvano Maria Fusco e Francesca Giglio eseguiranno l’integrale delle Suites per violoncello di Johann Sebastian Bach ed il 2 ottobre le musiciste dell’Aura Piano Trio ci coinvolgeranno in una visione tutta femminile della musica con l’esecuzione di composizioni di Clara Schumann, Lili Boulanger e Cécile Chaminade. Il 6 ottobre il clarinettista Lelio di Tullio e la pianista Paola Landrini ricreeranno l’atmosfera della serata musicale organizzata da Clara Schumann il 13 novembre 1894 nel proprio salotto, quando Johannes Brahms e il clarinettista Richard Muhlfeld eseguirono le due sonate per clarinetto composte da Brahms e Clara e Richard i Fantasiestücke op.73 di Robert Schumann. Il 16 Ottobre il pianista Riccardo Caruso ci porterà oltre oceano con un programma dedicato alla musica per pianoforte negli Stati Uniti fra ‘800 e ‘900 mentre il 23 Achille Giordano ci farà rivivere l’atmosfera della vigilia di Natale a Vienna nel 1781, la sera in cui, durante il ricevimento organizzato dall’imperatore Giuseppe II, si tenne il famoso duello musicale tra Wolfgang Amadeus Mozart e Muzio Clementi. (Ora Notizie)

IL ROMANZO

Ai lettori italiani il titolo potrà ricordare il nome di una celebre canzone ma il libro d’amore “I migliori anni della nostra vita”, sequel della trilogia di successo “Il filo rosso del destino”, è incontro, passione e sentimento. Ben congegnato, l’autore è Rodolfo Baldassarri, già amato in Germania, in Austria e in Italia. Il suo romanzo di 230 pagine va in giro per lo Stivale alla ricerca delle scenografie più belle dove poter ambientare il sentimento capace di accendere gli animi. Baldassarri nel suo libro racconta la parabola della vita, la ricerca continua della felicità ed il cammino da percorrere per raggiungerla. Al seguente LINK trama, biografia ed altri dettagli.

IL MONDO DI OSCAR

L’esordio della speciale rassegna estiva – per bambine e bambini dai 3 anni e le loro famiglie – di Casa del Contemporaneo/le Nuvole è affidato – lunedì 7 giugno ore 21 – alla scrittura teatrale e alla messa in scena di Francesco Mattioni e Silvano Fiordelmondo dell’ATGTP di Jesi (AN) che ci trasporteranno ne IL MONDO DI OSCAR. Brevi storie e strabilianti numeri di destrezza, in un’affascinate giostra dove pinguini acrobati, foche giocoliere, scimmie dispettose si alterneranno sulla pista di un circo in miniatura accompagnati da una ricercata selezione di musiche bandistiche. Nell’ambito della stagione “INCONTRO/TENDENZA fra Tradizione e Innovazione per grandi e piccoli Spettatori” la programmazione YOUNG, proposta nei lunedì di giugno in orario serale (ore 21), è particolarmente ricca e variegata: oltre a IL MONDO DI OSCAR seguiranno altri 3 spettacoli di compagnie provenienti da tutta Italia che mettono in scena le più svariate tecniche teatrali dalla produzione musicale live di Stilema/Unoteatro da Torino (14 giugno), alla clownerie della friulana Francesca Zoccarato (21 giugno) per concludere con le bolle di sapone di Michele Cafaggi (28 giugno), volto noto anche all’ampio pubblico televisivo. Parte subito – dall’8 al 10 giugno – anche GENITORI NARRANTI, percorso di formazione all’ascolto attraverso il gioco narrante, realizzato in collaborazione con AGITA, che avrà luogo in tre pomeriggi consecutivi (ore 16.30/19.30) con un momento conclusivo giovedì 10 alle ore 20 in cui, nel luogo ideale dell’incontro quale è il teatro, genitori e figli si ritroveranno insieme intorno ad un racconto inedito costruito attraverso un linguaggio nuovo che, partendo dal corpo come punto di creatività, arriva alla parola come approdo espressivo. Un ‘teatro da osservare’ ma anche un ‘teatro da agire’ dunque quello proposto da Casa del Contemporaneo negli spazi all’aperto del Parco dell’Irno, interamente riallestiti intorno al Teatro Ghirelli, per accogliere il pubblico in condizioni di assoluta sicurezza e nel rispetto delle normative anti Covid. Due invece i campi estivi – dal lunedì al venerdì ore 8.30/13.30 – riuniti nel progetto di avvicinamento al teatro musicale “All’Opera”, realizzato in collaborazione con il Teatro Verdi, per colloquiare con la grande tradizione del teatro dell’Opera e permettere ai più piccoli di vivere e rielaborare con i genitori, l’esperienza della lirica. Ecco i titoli: VA PENSIERO (14>18 giugno), dai 5 ai 7 anni, con attività di manipolazione, giochi teatrali ed esercizi musicali e E LUCEVAN LE STELLE! (28 giugno>2 luglio), dai 9 ai 12 anni, un laboratorio ludico-espressivo-teatrale attraverso la musica che si concluderà con la visione dello spettacolo TOSCA. Infine STELLE SENZA NOME un originale progetto speciale che rende attiva e concreta la bella collaborazione con un’altra realtà del territorio salernitano, la libroteca Saremo Alberi, nello spirito di collaborazione e interazione che da sempre caratterizza la Casa del Contemporaneo. Il GIOVEDI’ dalle 21.30 – in concomitanza con le repliche serali degli spettacoli in programma per adulti nelle date 17 e 24 giugno e 15, 22 e 29 luglio – sarà allestito uno spazio interamente riservato alle bambine e ai bambini, che vorranno accompagnare gli adulti a teatro, e animato con letture, narrazioni e laboratori esclusivamente a loro dedicati.

IL CONVEGNO

Il 10 giugno Convegno on-line organizzato dalla Società di Comunicazione Future4 in collaborazione con il Comune di Ascea e la Fondazione Alario per Elea Velia. La ripresa del Turismo e dell’Agroalimentare, la capacità di fare sistema e il ruolo della comunicazione nella rinascita di uno dei settori strategici del Paese e del Cilento: ne parleranno alcuni esperti giovedi 10 giugno 2021, alle 16.30, nel corso di un Convegno digitale organizzato dal Comune di Ascea, dalla Fondazione Alario per Elea Velia, in collaborazione con Future4, Società specializzata nella realizzazione di eventi e iniziative di comunicazione legate al Turismo e all’Enogastronomia. Prenderanno la parola per i saluti istituzionali il Sindaco di Ascea, Pietro D’Angiolillo; il Presidente della Fondazione Alario, Marcello D’Aiuto e l’Assessore al Turismo di Ascea, Valentina Pica. Il dibattito verrà aperto dagli interventi di Silvia Baiocco, Docente al Master di Economia e Management delle attività turistiche e culturali dell’Università degli Studi di Roma di “Tor Vergata”, e Giancarlo Carriero, Vicepresidente di Federturismo Confindustria, che disegneranno lo scenario del settore dopo la Pandemia. A seguire prenderanno parte al dibattito: Vito Busillo, Presidente di Coldiretti Salerno; Giancarlo Vitolo, CEO di Travel Before e Consigliere FIAVET Regione Campania; Daniela Mugnai, Rappresentante Regione Toscana del Touring Club Italia ed esperta di enogastronomia; Saverio Castilletti, Fondatore e CEO di Italy XP; Tommaso Chirico, Amministratore delegato Fondazione Alario. L’obiettivo del Convegno, moderato da Giuseppe Coccon, esperto di comunicazione e membro dell’Advisory Board di Future 4, sarà capire come e con quali strumenti di comunicazione il sistema turistico italiano, ed in particolare quello del Cilento, si stanno preparando alla ripresa dopo la lunga crisi causata dal Covid.

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