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I fatti del giorno | Tutte le principali notizie di cronaca e attualità da Salerno e provincia

02/06/2021

VERSO LE COMUNALI

“Il centrodestra? Resta il miglior alleato del centrosinistra”. Lo ha dichiarato senza mezzi termini Mario Polichetti, coordinatore provinciale per l’Udc ospite, ieri sera, di Tribuna Politica, il format lanciato dal quotidiano Le Cronache. “Non è possibile arrivare sempre all’ultimo momento e continuare a litigare su nomi, programmi inesistenti e lasciare una città nelle mani di un partito unico – ha dichiarato Polichetti – Per fare politica c’è bisogno di interloquire ma non abbiamo possibilità di farlo con il centrodestra; noi abbiamo un programma da portare avanti, ovvero la ricostruzione di un centro moderato e ovviamente ragioniamo con chi ha voglia di fare politica, con chi vuole confrontarsi con le nostre idee per il bene comune”. L’Udc mira ad essere punto di riferimento per i moderati, per un confronto: “Siamo in una fase iniziale, siamo al momento del confronto”, ha chiarito il commissario cittadino Aniello Salzano, evidenziando che la città di Salerno ha bisogno di essere ben amministrata per fronteggiare la crisi economica e una serie di problemi che ancora oggi si trascinano. “Non c’è aria di crisi ma disinformazione che è la cosa più grave per chi fa politica”, ha detto invece Polichetti che ha replicato all’onorevole Falanga che aveva escluso il supporto, da parte dell’Udc, alla coalizione di centrosinistra. “Invitiamo l’onorevole Falanga ad informarsi prima di parlare, sarebbe opportuno che alzasse il telefono per sentire direttamente dagli uomini del partito al quale appartiene ma c’è da considerare che il suo ingresso è recente: è entrato come coordinatore alla lista delle regionali mentre noi siamo militanti di vecchia data”, ha aggiunto il coordinatore provinciale che rivendica il lavoro svolto fino a questo momento sul territorio salernitano, non senza qualche frecciatina rivolta proprio a Falanga reo – a detta di Polichetti – di non conoscere realmente le dinamiche politiche cittadine. “A Salerno esistono più anime all’interno del centrodestra così come all’interno degli stessi partiti; c’è Forza Italia che si sta sgretolando, Fratelli d’Italia che ha deciso di correre in solitaria mentre non credo che la Lega abbia sciolto i dubbi mentre noi abbiamo bisogno di interlocutori con i quali confrontarci per portare avanti i nostri discorsi”, ha chiarito ancora il coordinatore provinciale. Intanto, proprio Polichetti prova a spiegare anche l’eventuale sostegno al centrosinistra: “arriviamo ad un appuntamento, prima con le regionali e poi con le comunali, assolutamente impreparati con una litigiosità interna che non consente alcuna articolazione del pensiero politico e stiamo parlando di niente – ha detto Polichetti – Abbiamo la necessità di incidere nella vita politica delle città della nostra provincia ma se volessimo attendere la ricomposizione del centro destra, si rischia di arrivare in ritardo, ritrovandoci a discutere delle stesse problematiche che affligo Salerno da almeno 20 anni. Se non entriamo nella competizione rischiamo di rimanere fuori da tutto”. (Cronache)

“Mai con l’amministrazione Napoli”, “Non ci sono le condizioni per stare nel centrodestra”: si può riassumere così il botta e risposta tra Aniello Salzano, commissario cittadino per l’Udc e Roberto Celano, consigliere uscente e capogruppo di Forza Italia al Comune di Salerno, ospiti di Tribuna Politica per fare il punto della situazione in vista delle prossime elezioni amministrative. L’Udc infatti non ha ancora chiarito la sua posizione, almeno nella città capoluogo e, come anticipato in esclusiva da Salzano, nei prossimi giorni l’Udc incontrerà il sindaco uscente Vincenzo Napoli e la coalizione di centrosinistra. “E’ evidente che ci sono difficoltà in Forza Italia e nel centrodestra che stiamo cercando di affrontare ma io sono di quelli che dice anche mai e sicuramente io non andrò mai con un’amministrazione che ho combattuto fino a ieri, anche con lo stesso Aniello Salzano, perché ne riconosco i limiti ma soprattutto abbiamo sempre detto, con Aniello Salzano e con l’Udc, che questa è un’amministrazione che ha creato un deficit finanziario e non solo – ha dichiarato il consigliere Celano – Non possiamo andare con chi sta devastando la città, cementificando ogni spazio vergine di Salerno, con chi ci sta portando sull’orlo del default”. Il capogruppo degli azzurri a Palazzo di Città evidenzia che proprio Salzano ha definito l’assessore ai trasporti “assessore a sua insaputa delle rotatorie”. Il forzista attacca duramente l’amministrazione comunale per tutti i mancati interventi, per il Crescent: “Spero che quella di Aniello (Salzano, ndr) sia solo una reazione ad una decomposizione del centrodestra che non piace neanche a me ma certamente la reazione non può essere peggiore del male, non può andare dall’altro lato ma bisogna lavorare per un’alternativa che miri a liberare la città di Salerno dal sistema che ha compreso anche le istituzioni e noi non possiamo arrenderci”. Il consigliere “rinfaccia” al commissario cittadino dell’Udc di aver riconosciuto in più occasioni i danni fatti dall’amministrazione Napoli, rendendo Salerno la città italiana con le tasse più elevate, con servizi “inesistenti e siamo al default nonostante la carenza di personale nell’ente comunale”. Non si è fatta attendere la replica di Salzano che ha ricordato a Celano di avere appartenenze differenti: “Io sono abituato al confronto, mai alle chiusure nette nei confronti di alcuno – ha replicato Salzano – Nel momento in cui io e Mario abbiamo capito che si naviga in mare aperto abbiamo deciso di confrontarci con tutti, io ho incontrato tutti i gruppi che si mettono in gioco in questa campagna elettorale e mi sono accorto che il gruppo che si vorrebbe mettere insieme, come contraltare all’amministrazione uscente, è molto disomogeneo ma in modo pregiudiziale non me la sento – nel momento in cui nel centrodestra non c’è unità di intenti – chiudermi al centrosinistra”. Da qui l’annuncio di un incontro che si terrà nei prossimi giorni tra l’Udc e il centrosinistra per provare a raggiungere un accordo programmatico ma “conservando i nostri valori e i nostri ideali”. Celano rinfaccia a Salzano di essere passato da una parte all’altra, accusa che il commissario cittadino non accetta: “Non possiamo continuare solo nella critica, dobbiamo mettere le mani in pasta e risollevare le sorti di questa città”. “Io non posso mettere le mani in pasta in un sistema che non condivido e che, tra le altre cose, non credo sia pulito”, ha replicato Celano sottolineando che solo con il voto dei cittadini potrà mettere le mani in pasta. “Ma l’alternativa con chi?”, ha detto Salzano, “non è vero che l’alternativa non c’è”, ha detto ancora il consigliere forzista che rispedisce al mittente l’accusa di “essere stato portato a zonzo per cinque mesi”. Entrambi convengono che ci sono grosse disponibilità da parte dei partiti del centrodestra per la fase di stallo in cui si trova ancora oggi la coalizione. “Mi auguro si sappia trovare la quadra per offrire una valida alternativa a questa città”, ha concluso il forzista. (Cronache)

Ore frenetiche nei partiti e nei gruppi politici per trovare una quadra in vista delle prossime elezioni amministrative a Salerno. Il gruppo “Salerno in Comune” scopre la sua carta e candida a sindaco Gianluca De Martino. I consiglieri di ‘Oltre’ si rivedono dopo il no di Francesco Dambrosio e di Fernando Argentino. Michele Ragosta (Davvero Verdi) è pronto anche a tornare in campo, nel caso in cui, non si dovesse trovare la quadra. Il gruppo dei sei consiglieri comunali, ex maggioranza Napoli, guarda a destra ma anche a sinistra. Intanto Leu – Movimento 5 Stelle e Articolo 1 cercano l’accordo per scendere in campo. Un vertice, nelle prossime ore, potrebbe definire il candidato sindaco ma anche la composizione delle liste. Per il Movimento 5 Stelle lavora alla composizione della lista il deputato Angelo Tofalo mentre per le altre componenti della sinistra – anti deluchiana – in campo c’è il deputato Federico Conte che starebbe sondando alcune persone per definire la candidatura a sindaco. Insomma il quadro politico cittadino si frammenta ulteriormente. (Cronache della Sera)

CONTI IN ROSSO

L’occasione sono i conti in rosso del Comune di Salerno, l’appello è a tutte le forze antagoniste alla maggioranza d’ispirazione deluchiana. Questa mattina a Palazzo di Città, una conferenza stampa di alcuni consiglieri comunali d’opposizione e di alcuni rappresentanti di forze politiche e di associazioni del territorio. Assenti, perché non invitati, i Fratelli d’Italia con il suo candidato sindaco Michele Sarno e il suo consigliere comunale Pietro Stasi e il presidente della commissione trasparenza Antonio Cammarota, candidato sindaco de “La Nostra libertà”. «Non sono con noi stamattina – spiegano – perché sono già partiti e sono in campo come candidati sindaco. Naturalmente da qui riparte nuovamente l’appello all’unità. Ma ognuno faccia un passo indietro per la costruzione di un nuovo perimetro della coalizione». Tra i presenti anche alcuni esponenti di Oltre, tra cui Donato Pessolano e Leonardo Gallo, quest’ultimo intervenuto e Rosaria Chechile, opposizione Pd in città. “Salerno diventi un caso nazionale. La situazione del bilancio è disastrosa e serve una grande alleanza fra le forze politiche, come avviene nel Governo nazionale”. È la sintesi della conferenza stampa convocata a Palazzo di Città da alcuni consiglieri comunali del centrodestra e dalle Associazioni. Il consigliere comunale di Forza Italia, Roberto Celano ha raccontato numeri ed attività di questi anni. “Abbiamo sempre – ha detto – denunciato i limiti dell’azione amministrativa, ora anche autorevoli organismi di controllo, non solo le opposizioni, parlano di extra deficit di oltre 120 milioni. Abbiamo già le aliquote più alte d’Italia ed i salernitani rischiano di pagare un prezzo altissimo. C’è una emergenza economica, democratica e sociale che richiede una unità delle forze politiche come avviene nel governo nazionale”. “Dobbiamo unire – ha aggiunto Celano – il centrodestra ed aprirci ad altre sensibilità ed esperienze politiche, è l’appello che rivolgiamo a tutti”. Alla riunione ha partecipato anche il consigliere comunale della Lega, Dante Santoro. “La classifica nazionale ci dice – ha sottolineato- che Salerno è il quarto comune in Italia a rischio default. Ho sempre parlato di ‘Amministrazione sanguisuga’, hanno distrutto tutto. Noi ci siamo, un’alternativa c’è”. Per Santoro “è il tempo di una proposta di governo, si parta dalla opposizione, da chi ha fatto crescere proposte in città”. Per Luigi Cerciello, dirigente cittadino del partito di Salvini “La Lega rimane dell’ avviso che andare uniti sia l’opzione migliore per offrire un’alternativa seria e credibile alla città anche e soprattutto in virtù dei numeri espressi dal bilancio cittadino che mette in seria difficoltà le casse comunali”. Il dirigente ha poi ricordato “La Lega ha messo a disposizione, e fin da subito, un candidato sindaco giovane, motivato e preparato ed allo stesso tempo ha espresso la massima disponibilità a convergere su di un candidato sindaco condiviso”. Per Alfonso Baviera, dirigente di Cambiamo bisogna lavorare per unire. “La disastrosa gestione delle amministrazioni che si sono susseguite in questi anni ha portato alla luce ciò che da sempre si sapeva, mala gestione, cementificazione, spese inutili e mai a favore della città ma per propri tornaconti. È per questo – ha rilanciato d’intesa con il segretario cittadino Cristiano Pontillo – che noi di Coraggio Italia Cambiamo! Insieme lavoriamo da mesi per aggregare tutte le anime di questa città che, come noi, hanno voglia di dire basta, hanno voglia di far rivivere Salerno e la sua storia”. Alla conferenza ha partecipato, in rappresentanza dell’Associazione ‘Andare Avanti’ l’avvocato Fabio Mammone che ha auspicato un centrodestra unito ed allargato a forze diverse. “Gli ultimi dati diffusi, relativamente all’esposizione debitoria del Comune di Salerno, ci devono preoccupare anche alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale che ha inteso andare – ha precisato l’avvocato – contro la prassi normativa in tema di riequilibrio finanziario su base trentennale. Muta, dunque, la volontà di consentire le politiche a corto respiro. Questo vuol dire che in caso di assenza di una nuova norma salva enti il comune di Salerno potrebbe trovarsi in una situazione di dissesto con ogni conseguenza anche in danno dei dipendenti”. “Allora chi guida la città – ha proseguito – oggi faccia ammenda ed ammetta gli errori di programmazione commessi che porteranno le future generazioni a farsi carico del fallimento di chi ha inteso perseguire il fine del consolidamento del potere in danno ad una buona politica esercitata guardando al futuro delle nuove generazioni”. Per il giornalista Gaetano Amatruda, che ha moderato l’incontro, è giunto “il tempo di unire e superare i distinguo fra le formazioni politiche. Serve una grande intesa che aiuti Salerno, una vera collaborazione fra tutte le forze politiche da destra a sinistra ed in questa direzione l’esperimento nazionale aiuta”. (Cronache della Sera)

PARLA CELANO

Roberto Celano, capogruppo di Forza Italia al Comune di Salerno, pone in un comunicato stampa, il problema del torrente Fusandola alla Commissione Trasparenza di palazzo di città presieduta da Antonio Cammarota. “Egr. Presidente, l’Amministrazione, nel corso di una recente conferenza stampa, ha reso pubblico uno studio commissionato all’Università in merito alla deviazione del Fusandola. Ho fatto richiesta di questa relazione  qualche mese fa, avendone appreso l’esistenza da qualche quotidiano locale ed avendo preso atto della delibera di stanziamento di soldi pubblici per pagare l’elaborato. Non avendo avuto riscontro, il giorno dell’ultimo consiglio ebbi modo di parlare telefonicamente col dirigente del settore Ambiente che, con grande onestà, mi riferì che finalmente era pronto (ed avrei potuto ritirarlo) il lavoro definitivo e che non avevano potuto evadere la mia richiesta con puntualità perché la relazione era stata mandata indietro per alcune modifiche da apportarvi. Senza entrarvi nel merito, non avendo competenze in materia, ho avuto la sensazione di un lavoro, a quanto pare, eseguito a “quattro mani”, tra comune  committente ed Università commissionata.  Non si comprende, tuttavia, il motivo di uno studio commissionato a spese della comunità ad indagini in corso. Tale lavoro, semmai, sarebbe stato interessante se fosse stato commissionato prima di procedere ad interventi sul torrente Fusandola (illegittimi a parere del Gip). A tal punto apparrebbe quasi una CTP a vantaggio di imputati pagata con soldi pubblici. Attenderemo certamente con fiducia fino all’ultimo grado di giudizio nella speranza che ciascuno degli imputati riesca a dimostrare la propria estraneità alle accuse,  nella certezza, tuttavia, delle responsabilità politiche e del disastro ambientale prodotto con la cementificazione selvaggia del cuore di Salerno. Detto ciò, sarebbe interessante approfondire la questione in Commissione Trasparenza ed avere la possibilità di ascoltare in adunanza  qualche tecnico del CUGRI, cui è stata commissionato il suddetto studio, al fine di chiedere delucidazioni e  chiarimenti nel merito dell’elaborato e della vicenda oggetto di approfondimento. Certo di positivo riscontro, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti. Roberto Celano – capogruppo FI”.

PARLA CASCIELLO

“L’extra deficit del Comune di Salerno di 120 milioni impone una riflessione ed un’attenzione che vadano oltre gli ambiti del palazzo comunale”, così il Deputato di Forza Gigi Casciello che continua: “Sorprende il totale silenzio dei sindacati, delle associazioni delle attività produttive, di tutte le componenti sociali della città. Il Comune di Salerno è a rischio default. Mai come in questo momento è indispensabile dare un progetto nuovo per la guida della città di Salerno”. Il Parlamentare azzurro continua: “Il fatto che i rappresentanti locali abbiano oggi rilanciato la necessità, che personalmente avevo fatto mia e proposta nei giorni scorsi, di azzerare ogni corsa in avanti fatta da quanti autorevolmente e legittimamente si sono candidati alla carica di sindaco – facendo riferimento al centrodestra – mi sembra una opzione necessaria e inderogabile mai come in questo momento. L’unità del centrodestra è il presupposto dal quale bisogna ripartire e mi auguro che i responsabili provinciali, regionali, sappiano cogliere questo invito e questa sollecitazione. Personalmente ritengo che non ci sia altro da fare: ritrovare l’unità del centrodestra allargando chiaramente a tutte le esperienze civiche in un progetto nuovo senza pregiudizi, senza primogeniture, senza pretese e senza fughe in avanti, e che possa proporre alla città un rilancio vero, senza buttare via quanto di buono può essere stato fatto partendo da un presupposto: il Comune di Salerno è in una situazione di grave difficoltà per la quale chiaramente anche le Istituzioni nazionali, a cominciare nel Parlamento, dovranno, dovremo trovare le soluzioni necessarie, così come si sta pensando per altri Comuni in evidenti e più gravi difficoltà economiche come Napoli, Reggio Calabria”. L’onorevole Casciello conclude: “Da questo punto di vista a Salerno bisogna ripartire da uno stato di necessità ma anche dalla necessità di un progetto nuovo e da una capacità di una nuova visione per il futuro della città. Ecco perché l’unità del centrodestra è fondamentale e inderogabile in questo momento, al di là di interessi di partito e al di là di interessi specifici per consenso di parte”.

VACCINI

Folla all'open day di Baronissi. In centinaia, fin dall'alba di un'insolita festa della Repubblica, si sono ritrovati sul piazzale del “PalaIrno” per la giornata di vaccinazioni di massa organizzata dall'Asl di Salerno e dal Comune della Valle dell'Irno, aperta a tutti i cittadini d'età compresa tra i 18 e i 39 anni e residenti a Baronissi. I primi afflussi fin dalle 5 del mattino in attesa dell'arrivo del personale per poter effettuare la prenotazione: lo start alle 8. Caos e assembramenti, ma le immunizzazioni, tutte con il vaccino monodose di “Johnson&Johnson”, procedono celermente. (La Città)

ZONA ROSSA

Il sindaco di Laurino Romano Gregorio, ha firmato un’ordinanza con la quale dichiarato il territorio comunale “zona rossa”. L’ordinanza prevede una serie di limitazioni agli spostamenti e il coprifuoco a partire dalle ore 22 fino alle 5. Nel piccolo comune cilentano, scriveva ieri sera il sindaco, “la situazione epidemiologica sta avendo una veloce evoluzione” con un “costante aumento” del numero dei positivi e delle persone poste in isolamento fiduciario”. (Cronache)

LA TRAGEDIA

Muore sul campo di calcetto mentre commemora il fratello. Giuseppe Perrino, 29 anni, è stato colpito da un malore mentre giocava una partita tra amici a Poggiomarino, si è accasciato a terra ed ha perso i sensi. Era in campo in occasione di un torneo organizzato in memoria del fratello Rocco, morto il 9 giugno 2018 a 24 anni. Il ragazzo passeggiava in bicicletta e cadde; morì poco dopo in ospedale, con strascici giudiziari perche' la famiglia denunciò medici e infermieri dell'ospedale di Sarno. Perrino era calciatore e aveva vestito le maglie di Parma, Sapri, Ebolitana, Bellaria, Vigor Lamezia, Battipagliese, Scafatese, Turris, Real Poggiomarino, Pimonte e Solofra. La salma potrebbe essere sequestrata perché i familiari vogliono conoscere le cause della morte che, secondo anche i medici intervenuti, sarebbe dovuta a un arresto cardiocircolatorio. (La Città)

IL CASO

AAA posto auto cercasi. Mentre presso l’azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona procedono spediti i lavori per la realizzazione del nuovo parcheggio non mancano i disagi per i dipendenti e gli utenti che ogni giorno sono costretti a girare per trovare un posto per la vettura. Quella della realizzazione della nuova area di sosta è una battaglia portata avanti dalla Funzione Pubblica Cgil Salerno, grazie all’attivismo e all’impegno della Rsu aziendale che ha raccolto migliaia di firme affinché si avviassero i lavori per nuovi spazi da destinare alla sosta dei dipendenti e degli utenti che ogni giorno si recano presso l’Ospedale di via San Leonardo. “Meno paletti, più posti auto” è stata la campagna lanciata dalla Rsu Fp Cgil per la realizzazione delle due nuove aree di parcheggio per un totale di 174 posti auto. I due progetti approvati dall’Azienda Ospedaliera, dopo le sollecitazioni dell’organizzazione sindacale vanno proprio verso la direzione di abbattere sensibilmente i tempi di attesa e le difficoltà che quotidianamente si incontrano. “I lavori del primo nuovo parcheggio proseguono a ritmi serrati per consentire l’apertura entro il mese di agosto, grazie al lavoro incessante del Direttore dell’Unità Attività Tecnico Manutentive dell’Azienda Universitaria ingegnere Elvira Mastrogiovanni e della sua equipe, che con poche risorse umane disponibili sta garantendo l’espletamento dei lavori del cantiere e altre decine di progetti, per consentire nel breve-medio termine il miglioramento, assolutamente necessario, delle strutture del Presidio Ospedaliero”, ha dichiarato il segretario generale Antonio Capezzuto sottolineando che la Fp Cgil di Salerno “continuerà ad essere vigile e attenta affinché i lavori già in atto e quelli in fase di avvio procedano in tempi spediti, a tutela dei cittadini/utenti, dei dipendenti ospedalieri e degli aspetti ambientali dell’area”. (Cronache)

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DEGRADO URBANO

Serpeggia forte il malcontento tra residenti di via Silvio baratta e di via Luigi Guercio. I cittadini denunciano la scarsità dell’illuminazione dei lampioni “a cappello di prete” (così più di 10 anni fa in senso dispregiativo li definì l’allora sindaco di Salerno Vincenzo De Luca) illuminazione pubblica più volte annunciata come in rifacimento ma di fatto mai sostituita. Inoltre lamentano anche la promessa mancata, anche questa più di dieci anni fa, di scale mobili che colleghino le due vie che si trovano a diversa quota. Tutte promesse non mantenute proprio mentre si fa sempre più impellente la necessità di tali interventi, visto il notevole aumento della popolazione anziana e la mancanza di programmazione urbanistica e di manutenzione che si perdono nella notte dei tempi. Nel frattempo oltre a continuare a sottrarre spazi ad una città in calo demografico e sempre più vecchia con una cementificazione inutile e di dubbio gusto, si continua a rendere sempre più stressante per i cittadini anche il semplice parcheggio dell’automobile, sempre più un bene di lusso da tassare. È il caso, ad esempio delle nuove strisce azzurre a pagamento comparse in via Vinciprova e via Carella, quest’ultima interessata da lavori al marciapiede rimasti appesi da anni, situazione scomoda ed indecorosa, con i pedoni costretti a camminare per strada e non più sul marciapiede, transennato inaccessibile e disastrato, per poi risalire su di un marciapiede invaso dalla vegetazione e cosparso di detriti vari. Certo le notizie recenti sul bilancio in rosso con un possibile pre dissesto non aiutano i residenti a vedere risolversi i problemi della loro quotidianità che si trascinano da anni. (Cronache della Sera)

FONDERIE

Diffida all’Asl, al Comune ma anche alla Regione Campania. Il comitato Salute e Vita sollecita nuovamente le istituzioni: “Le Fonderie Pisano vanno chiuse”. Con una nota, indirizzata anche al Prefetto e alla Procura della Repubblica di Salerno, Paolo Fierro Vicepresidente dell’Associazione nazionale “Medicina Democratica”, Lorenzo Forte Presidente del Comitato/Associazione “Salute e Vita” e Nadia Bassano Presidente dell’Associazione “HELP Tutela e sostegno dei Consumatori”, ripropongono i risultati dello studio Spes, commissionato dalla stessa Regione Campania e reso pubblico qualche giorno fa. «In occasione della consegna della relazione finale dello studio SPES da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno, avvenuta in data 08/04/2021 e trasmessa in lingua Inglese, è emersa una situazione gravissima sullo stato di salute della popolazione della Valle dell’Irno. In un’area geografica che va da 0 a 3 km, partendo dalle Fonderie Pisano, in base ai risultati ottenuti da circa 400 volontari sorteggiati e selezionati tra i residenti delle comunità locali, è stato dimostrato che la popolazione ha accumulato nel sangue la presenza di alcune sostanze tossiche quali il mercurio, il cadmio e le diossine: in particolare, i primi due veleni sono risultati cinque volte superiori rispetto a tutti i valori trovati nel resto della Campania, compresa la famosa “Terra dei fuochi”», scrivono. «Precisiamo subito che il deposito della relazione finale dello studio SPES è avvenuto solo ed esclusivamente grazie agli sforzi del Comitato/Associazione Salute e Vita, attivo sul territorio e dei loro legali, pertanto va chiarito che né il Comune di Salerno, nella persona del Sindaco, né tantomeno l’ASL di Salerno, si sono mai preoccupati di attivarsi urgentemente per sollecitare la conclusione di questo studio, nonostante l’ASL, firmataria del protocollo d’intesa della realizzazione del medesimo studio, abbia tra i principi fondamentali la responsabilità pubblica della tutela della salute e nonostante il Sindaco sia la prima autorità sanitaria sul territorio e, per questo, responsabile della condizione di salute della sua popolazione tutelata dell’articolo 32 della Costituzione. Pertanto, analizzando la relazione finale dello studio SPES, tenuto conto che la letteratura scientifica ascrive la presenza del mercurio solo ed esclusivamente alle attività industriali che hanno il forno a cubilotto, ovvero che utilizzano il carbon coke, e tenuto conto che nello studio si esclude qualsiasi altra fonte di inquinamento (quale ad esempio le autostrade, in quanto non è stata rilevata alcuna traccia di piombo nel sangue o comunque nessun valore allarmante) ed infine considerando che alle pagine 30, 47* e 116** della relazione finale, con relativi riferimenti scientifici*, è scritto in maniera chiara che questo tipo di inquinanti sono prodotti da attività industriali siderurgiche e addirittura si parla precisamente di fonderie (“steel foundry”), è confermato che non c’è più alcun dubbio che lo studio abbia inequivocabilmente collegato tale inquinamento alle Fonderie Pisano e non ad un “inquinamento in generale” della zona. La relazione finale è chiara, specifica e non dà spazio ad interpretazioni diverse: vanno presi celermente tutti i provvedimenti per fermare le fonti inquinanti certe e la Fonderia Pisano è l’unica presente nella zona, l’unica che utilizza il carbon coke e che utilizza i cd. forni a cubilotto, pertanto è l’unica in grado di disperdere questi veleni nell’ambiente», scrivono ancora. «In questa vicenda, la mancata presa di posizione del sindaco, quale primo responsabile della salute dei cittadini, corrisponderebbe, a nostro avviso, ad una omissione di atti di ufficio. Allo stesso modo diffidiamo l’ASL a prendere tutti i provvedimenti necessari, compreso predisporre un piano per mettere in sicurezza la popolazione».

L'ARRESTO

Trentasei chili di marijuana, tra foglie e infiorescenze, sono stati sequestrati in un casolare rurale di Melfi, in provincia di Potenza. A detenerli un uomo di 30 anni arrestato dai carabinieri di Sapri. L'uomo è stato fermato a bordo della propria auto dai militari nel centro cittadino di Sapri. A seguito di un'accurata perquisizione nella vettura sono stati rinvenuti alcuni grammi di marijuana e hashish. I militari insospettiti dall'atteggiamento del 30enne hanno, poi, proceduto, con l'ausilio dei colleghi di Melfi, a perquisire dapprima l'abitazione dell'uomo e, successivamente, nelle campagne del Melfese il casolare rurale sempre in uso al trentenne. Nel casolare all'interno di 12 contenitori erano nascosti i 36 chili di sostanza stupefacente. (La Città)

IL SALVATAGGIO

Precipita in un vallone sulla strada che conduce alla Badia, ma viene salvato. Sfiorata la tragedia a Cava de' Tirreni dove un passante ha udito le urla del malcapitato e ha lanciato l'allarme. Sul posto sono accorsi i carabinieri, i vigili del fuoco e i volontari del corpo dell'Anpana. L'uomo è stato recuperato dall'elicottero dei caschi rossi e affidato ai sanitari per le cure del caso. Accertamenti in corso per ricostruire la dinamica dell'accaduto. (La Città)

QUI PONTECAGNANO

«Prendiamo atto ancora una volta dell’atteggiamento scorretto del sindaco e della sua amministrazione». Ad affermarlo i cinque consiglieri di opposizione Gianfranco Ferro, Isabella Mangino, Angelo Mazza, Francesco Pastore e Raffaele Silvestri dopo il consiglio comunale tenutosi nel pomeriggio di oggi. La minoranza ha deciso di partecipare alla discussione solo per quel che concerne l’interrogazione presentata dal consigliere Silvestri relativa ad alcune anomalie rilevate nel contratto stipulato con Sarim per quel che concerne la forniture delle buste per l’organico, prevista da un punto del suddetto contratto e mai applicata. Successivamente, in segno di protesta, i consiglieri hanno lasciato la seduta. «La risposta all’interrogazione – spiegano i consiglieri – è stata a dir poco surreale. La capacità di mentire è ormai connaturata in questa amministrazione, che nel rispondere ha avuto il coraggio di citare un documento mai notificato e del quale si è venuto a conoscenza ad un anno di distanza. Un atteggiamento del genere oramai non ci meraviglia, anzi conferma la nostra idea rispetto all’incapacità dell’amministrazione di governare una città di 30mila abitanti. I sette consiglieri assenti in consiglio, fra cui uno di maggioranza, testimoniano la presenza di un dissenso al quale non si può rispondere con qualche post sui social. La crisi è già in atto».

QUI EBOLI

Un botto nella notte, le fiamme nel cortile, le urla di una donna ad annunciare che la pace è finita. In via Madonna del Soccorso, lunedì scorso, sono saltati gli equilibri. È ripresa la guerra tra i pusher. In undici mesi è la terza auto che va a fuoco. Ci sono state delle denunce, per una rissa lungo il vicino viale Amendola. Schermaglie. Prove di forza. «Buffonate che attirano solo l’attenzione delle forze dell’ordine» spiega un anziano malvivente. Si ripete la scena. Anche in via Madonna del Soccorso, come a Fort Apache al Borgo, diverse famiglie si contendono il mercato della droga. (La Città)

QUI BATTIPAGLIA

L’Udc ha le idee chiare su Battipaglia. Come ampiamente anticipato e confermato, infatti, il partito sostiene la candidatura a sindaco di Antonio Visconti, candidato sindaco per la città di Battipaglia e presidente dell’Asi. “Stiamo lavorando da diverso tempo, è una campagna elettorale particolare perché in corso di programmazione è stato differito il termine, poi c’è l’estate di mezzo e siamo tutti a lavoro ma questo è un elemento positivo perché consente ai cittadini di avere una visione profonda dei candidati, della proposta politica e farsi già un’idea – ha dichiarato Visconti – Questo serve anche a noi per entrare nelle problematiche della città, la prima area economica della provincia di Salerno”. Il presidente dell’Asi non ha perso occasione per criticare l’amministrazione Francese: “La cittadinanza ormai ha perso fiducia nella politica e verso chi si propone anche perché quando è emersa la mia candidatura erano in campo tutti gli ex sindaco, dal 94 ad oggi. Al netto delle etichette, io sono un candidato civico nel senso che non ho tessere di partito ma ho cercato di raccogliere attorno a me tutte le forze intenzionate ad un progetto valido per la città di Battipaglia”, ha aggiunto il candidato sindaco. Per il centrosinistra, infatti, è necessario restituire alla città un buon governo, a partire dai punti di forza che vanno dall’agricoltura alla logistica ma “sotto il profilo politico, Battipaglia è sempre stata la Cenerentola della provincia di Salerno”. Visconti ricorda infatti che il sostegno dell’Udc è frutto di una condivisione di idee e di intenti ma, ha aggiunto, “l’elemento comune è quello di dare alla città un’amministrazione una nuova classe amministrativa e lo stesso Polichetti ha confermato che il mio progetto è uno dei più validi per il bene di Battipaglia e dei suoi cittadini”, al di là dei colori politici e della coalizione. “L’obiettivo è ripartire da una classe dirigente competitiva”, ha rilanciato Visconti che non risparmia attacci al sindaco uscente. “Ho avvertito il dovere e il bisogno di scendere in campo”, ha aggiunto. Intanto, l’Udc è al lavoro per presentare una lista competitiva, sotto la guida di Luca Muto, commissario cittadino, con una lista ormai quasi pronta per essere presentata alla cittadinanza e, assicura Polichetti, “ci saranno sorprese anche con vecchi milianti di Forza Italia, politici importanti che entreranno nella nostra lista. (Cronache)

LIRICA

La cilentana Maria Agresta sarà Adriana Lecouvreur. Il soprano, invitata dai maggiori teatri d’opera mondiali, sarà protagonista nella prossima stagione teatrale alla Scala di Milano di “Adriana Lecouvreur” di Francesco Cilea che torna nell’allestimento concepito da David McVicar per il Covent Garden e segna il debutto alla Scala del milanese Giampaolo Bisanti, direttore del Teatro Petruzzelli di Bari. Due cast regali vedono alternarsi Maria Agresta e Anna Netrebko, Freddie De Tommaso al debutto scaligero e Yusif Eyvazov, Anita Rachvelishvili e Elena Zhidkova, Alessandro Corbelli e Ambrogio Maestri. Il soprano cilentano (è originaria di Vallo della Lucania) ha debuttato nel 2007 nei rispettivi ruoli protagonisti de “La Bohème” e de “Il Trovatore”. Una carriera con importanti debutti al Teatro alla Scala di Milano, all’Israeli Opera di Tel Aviv, all'Arena di Verona, e poi: Bayerische Staatsoper, Staatsoper unter den Linden, Palau des Arts di Valencia. Ha inoltre inaugurato la stagione 2012-13 del Teatro dell’Opera di Roma diretta dal Maestro Riccardo Muti nel Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi. Nel 2014 l’associazione nazionale dei Critici Musicali le ha attribuito il premio come miglior soprano. Talentuosa, Maria Agresta particolarmente apprezzata come interprete pucciniana. È stata Mimì ne “La Bohème” all’Arena di Verona, al San Carlo di Napoli, al Regio di Torino e allo Staatsoper di Monaco, e ancora con quel ruolo ottiene un grandissimo successo personale nel 2012 al Teatro alla Scala, teatro nel quale ha cantato anche Turandot diretta da Riccardo Chailly. A marzo 2022, quando l’opera sarà portata in scena dal soprano, ricorreranno i 292 anni dalla morte di Adrienne Lecouvreur, un’attrice teatrale francese, una figura storica che divenne la concorrente di Mademoiselle Duclos (Marie-Anne de Châteauneuf) alla Comédie-Française, riuscendo alla fine a superarla. Poco tempo dopo la sua morte precoce, avvenuta nel marzo del 1730, a soli 38 anni, si diffuse la voce che la principessa di Bouillon, che come la Lecouvreur aveva una relazione con Maurizio Ermanno, conte di Sassonia, avesse avvelenato la rivale. La prima rappresentazione dell'opera lirica ebbe luogo il 6 novembre 1902 al Teatro Lirico di Milano diretta da Cleofonte Campanini con Angelica Pandolfini, Enrico Caruso e Giuseppe De Luca. Ancora un palcoscenico importante quindi per Agresta. (La Città)

IL PREMIO

La bellezza da ritrovare. I viaggi da riprendere. L’Italia da riscoprire. Perché la pandemia ha congelato, non distrutto, la spinta a partire e a conoscere, che è nata con l’uomo. E vive con l’uomo. Il prestigioso Premio internazionale “Uomo/Donna del mio Tempo”, sezione “Cultura, Informazione e Impegno Civile”, dell’associazione “..incostieraamalfitana.it”, è stato assegnato quest’anno a Lucia Cammarota, per la competenza e il talento nei suoi libri. Lo stesso riconoscimento in passato è stato consegnato, tra gli altri, a Tim Willocks, autore britannico di best seller e a Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, giornale che peraltro, come altre testate nazionali, ha recensito favorevolmente i libri della premiata. “L’ultimo libro, “I diritti nel turismo”, editore Direkta, riassume la competenza giuridica della dottoressa Lucia Cammarota, autrice di molte sentenze in materia di vacanze rovinate, ritardi dei voli aerei, responsabilità dei tour operator, con consigli preziosi e casi risolti, per rendere consapevole sia chi viaggia che chi accoglie –ha spiegato l’organizzatore Alfonso Bottone–. Con uno stile elegante l’autrice ha scritto un’opera colta e utilissima, valorizzando brillantemente il nostro territorio e formulando ottime proposte turistiche, mai come adesso tempestive e necessarie, soprattutto per l’economia”. Lucia Cammarota ha pensato a tutti: giuristi, commercialisti, tour operator, titolari di strutture ricettive, e, soprattutto, coloro che viaggiano, rendendoli consapevoli dei propri diritti. Sullo sfondo, nell’analisi storica, culturale ed economica del turismo, la passione autentica per la sua terra e, più in generale, per l’Italia. Con uno stile asciutto, limpido, quindi efficace, leggero e profondo allo stesso tempo, con la cura del dettaglio e la visione più larga, Lucia Cammarota, alla sua seconda prova d’autore, è l’outsider che meraviglia e conquista. “Sono onorata e grata di ricevere questo premio internazionale così prestigioso che dedico, come il libro, ai miei genitori, mia madre Filomena, docente di economia aziendale, e mio padre Vincenzo, avvocato, che mi guida da lassù: mi hanno insegnato i valori della cultura, in particolare economico-giuridica, della libertà, della dignità ma anche dell’amore per le proprie radici – ha ricordato commossa la scrittrice –. La mia infanzia nelle case tra le arcate di Atrani e le stradine di Minori, respirando con il mare, ogni giorno, anche d’inverno, fin da piccolissima sulla barca, dove la terra è l’onda. Non potevo non promuovere la magia di questi luoghi, per poter rendere tutti partecipi di tanta forza e bellezza. Purtroppo, le cifre sulla disoccupazione dovuta alla pandemia hanno causato un livello di dolore difficile da catturare a parole. Bisogna ripartire subito. E la trasformazione digitale è la chiave per la futura competitività del nostro Paese. Per questo ho dedicato un intero capitolo al mondo del web: un’analisi accurata per comprendere come le scelte siano influenzate dai brand e dalle strategie, con i consigli per chi ospita, come proporsi, attraverso il marketing dell’ascolto e il metodo dello storytelling, e per chi viaggia, come scegliere, navigando consapevolmente e distinguendo le recensioni vere da quelle false. Elemento portante di questa “rivoluzione” potrebbe essere la creazione di un “hub digitale del turismo” che servirà all’incontro tra domanda e offerta, tra desideri e realtà. Peraltro, come ho illustrato in un paragrafo ad hoc, ci saranno nei prossimi anni, anche nel mondo del travel, moltissimi lavori oltre che “digitali” anche “verdi”. Con l’occasione di immaginare un altro modo di fare turismo, infatti, si dovrebbe scegliere un’economia “del meglio”: tutelare l’ambiente. Per chi ospita offrire prodotti biologici a km zero, utilizzare energia rinnovabile, mettere a disposizione servizi di trasporto a basso impatto ambientale come le biciclette; per chi viaggia, scegliere proprio queste strutture, favorendo un turismo “rigenerativo”, come suggerisce il New York Times. Certamente la transizione ecologica è lunga e complessa, a cominciare dall’economia circolare. Trasformazioni epocali globali, quindi, nelle tecnologie, nelle infrastrutture, ma soprattutto nei comportamenti di ognuno di noi. Bisogna crederci e rimboccarsi le maniche, per essere parte della soluzione e non del problema. Niente di più bello che ricominciare, disegnando un nuovo mondo. E per le vacanze in arrivo, chiederei agli italiani di scegliere l’Italia, aiutando così le strutture che hanno sofferto tantissimo in questi mesi”. L’appello è quanto mai opportuno e da seguire, considerato che l’intera filiera del settore turistico italiano è tra i campi più danneggiati dal Covid-19. È tempo di riassaporare la vita: le spiagge e le montagne d’Italia, le città d’arte e i nostri piccoli borghi, riaprono le porte. Era ora.

DEA BENDATA

SuperEnalotto fortunato in provincia di Salerno. A Sala Consilina, infatti, un "5" è fruttato 46mila ad un misterioso giocatore. La vincita è stata fatta con una schedina di 1,50 euro  alla tabaccheria “Amma sta felic” nella frazione di Trinità. (La Città)

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