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I fatti del giorno | Tutte le principali notizie di cronaca e attualità da Salerno e provincia

27/05/2021

IL MINISTRO

Visita del ministro alle Disabilità, Erika Stefani, nella tarda mattinata di oggi, alla Fondazione Anffas di Salerno ‘Giovanni Caressa onlus’, in uno dei due giorni alla settimana in cui il plesso di località Fuorni è aperto anche come centro vaccinale destinato, non solo alle persone con disabilità, ma anche ai loro caregiver che ancora non hanno ricevuto la prima dose di vaccino anti-Covid. Con i cronisti, Stefani, sottolineando come nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) ci siano “moltissimi fondi che hanno delle ricadute o dirette o indirette sul mondo delle disabilità”, ha evidenziato di aver fatto “un conteggio e arriviamo quasi a sei miliardi che possiamo individuare come dei fondi che avranno delle ricadute positive per il mondo delle disabilità”. Quanto al tema delle disabilità, il suo auspicio è che “sia veramente un tema trasversale, cioè deve entrare nelle agende di tutti i ministeri”. E ha rimarcato che, “nel momento in cui si affronta qualsiasi tema occorre porre attenzione sul mondo delle disabilità”. Ad accogliere l’esponente dell’Esecutivo, il coordinatore regionale di Anffas Campania e vicepresidente nazionale di Anffas, Salvatore Parisi, secondo cui l’incontro con il ministro segna “un grande messaggio di vicinanza, da parte del nuovo Governo, alle persone con disabilità e ai loro familiari”.

VERSO LE COMUNALI

La Lega attende indicazioni dall’alto ma scalda i motori il consigliere comunale Dante Santoro. Maresca sblocca la partita a Napoli del centrodestra. Benevento anche sarebbe quasi conclusa, così pure a Caserta dove la Lega dovrebbe imporre il suo candidato a sindaco. In pratica resterebbe aperto solo il ‘caso Salerno’ che rischia di frantumare in tre tronconi il centrodestra, con parte di esso, tra cui l’Udc, pronto ad affacciarsi proprio nel centrosinistra deluchiano. Insomma Salerno rischia nuovamente di essere l’esempio negativo del centrodestra nazionale. All’orizzonte si prospettano due ipotesi. Entrambe che, comunque, porterebbero ad una scissione interna ai partiti. La prima: un libera tutti, con Michele Sarno sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia divisa in due tra Sarno e Cammarota, con un piccolo cespuglio verso una coalizione civica e la Lega con Dante Santoro candidato sindaco. La seconda: un accordo regionale che preveda l’indicazione del candidato a Fratelli d’Italia, quindi Michele Sarno, malvisto, a prescindere, da una parte consistente di Forza Italia. In questo caso la Lega salernitana potrebbe rispondere presente all’appello regionale e nazionale in cambio di posizioni di privilegio nelle altre realtà della provincia di Salerno chiamate al voto, dunque a Battipaglia e Eboli. Nelle prossime ore dovrebbe riunirsi nuovamente il tavolo del centrodestra, lo stesso che fino ad oggi ha portato ad un nulla di fatto. Michele Sarno prosegue la sua campagna elettorale, così come Antonio Cammarota. Il primo avrebbe convinto anche pezzi deluchiani di sottogoverno. Oltre alle cooperative sociali pare che ruoti intorno a Sarno anche un ex superdirigente oggi in comando a Roma. Pare che ben presto possano emergere candidati al consiglio comunale a lui vicino. Il secondo, invece, Cammarota, presidente della commissione trasparenza del comune di Salerno avrebbe le liste già pronte e già annuncia, settimanalmente, il suo programma elettorale. Infine il nodo ‘Oltre’, il gruppo composto da sei consiglieri comunali ex maggioranza. Dopo Tedesco pare che abbia perso anche la possibile candidatura a sindaco dell’avvocato Dambrosio. Dunque si partirebbe nuovamente da zero in attesa di capire anche le mosse del centrodestra. (Andrea Pellegrino)

Scossoni in Forza Italia. L’equilibrio trovato con la riconferma di Domenico De Siano a coordinatore regionale, con Fulvio Martusciello e Cosimo Sibilia come vice vicari, già traballa. L’addio di Cosimo Sibilia rischia di produrre effetti nelle prossime settimane e di frenare le intese locali. Nella riorganizzazione del partito c’è, infatti, il caso Salerno. Ad Enzo Fasano, rinominato coordinatore provinciale, va affiancata una squadra. Si ipotizza la presenza di due vice vicari, Gaetano Amatruda e Lello Ciccone. I due, insieme alle regionali, prenderebbero le redini del partito e questo crea malcontento. La nuova organizzazione vedrebbe lontani dalla organizzazione i parlamentari Gigi Casciello e Marzia Ferraioli che pure hanno un peso specifico importante. Per Fasano e De Siano Salerno resta, dunque, un problema. Nei nuovi assetti, per compensare, saranno previsti altri ruoli. Si parla di Giuseppe Ruberto, Roberto Celano, Costabile Spinelli, Antonietta Coraggio, Monica Paolino. Per tutti un ruolo ma sotto la guida Fasano, Amatruda, Ciccone. Non tutti digeriranno… (Ora Notizie)

Intesa fatta a Napoli tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico su Manfredi candidato sindaco, ora si apre la partita anche negli altri territori chiamati al voto amministrativo. E l’imbarazzo è tutto sulla città di Salerno. La Ciarambino plaude all’accordo, così come altri esponenti del Movimento 5 Stelle che dovranno ora organizzarsi sui territori, battendosi anche sulle contraddizioni che potranno emergere nell’ambito di alcuni comuni. Salerno, ad esempio. Qui da tempo si valuta un accordo anti De Luca, quindi anti coalizione uscente che riproporrà l’attuale sindaco Enzo Napoli. Qualche mese fa l’ipotesi di un accordo Movimento 5 Stelle – Leu, con Federico Conte, attuale deputato in carica, naturalmente, della riconferma per le prossime elezioni nazionale (soprattutto se si dovesse votare dopo l’elezione del presidente della Repubblica), regista dell’operazione politica. Intesa proposta e sfumata più volte e giunta quasi al capolinea. Non fosse altro che il Movimento 5 Stelle salernitano non avrebbe la forza allo stato per presentare una lista. La diaspora interna è tale che alcuni cespugli pare che abbiano sondato anche Michele Sarno, candidato sindaco sostenuto da Fratelli d’Italia, altri mirerebbero un po’ più in alto guardando alle politiche. Ma l’accordo di Napoli (città) potrebbe avere delle conseguenze anche a Salerno. Non fosse altro che allo stato nulla c’è di concreto e probabilmente sia per Leu che per il Movimento 5 Stelle allinearsi al quadro nazionale e ora regionale potrebbe essere la strada che risolva tutte le diatribe interne. D’altronde anche l’Udc avrebbe scelto la strada più tranquilla aprendo il dialogo con l’attuale sindaco Enzo Napoli. Alle porte di giugno, nonostante il rinvio del voto, la super coalizione alternativa alla corazzata deluchiana è sempre più un miraggio. In parte per volontà dei stessi protagonisti. (Andrea Pellegrino)

L’Udc di Mario Polichetti e Aniello Salzano apre al sindaco Enzo Napoli. Con una lettera indirizzata al primo cittadino e futuro candidato sindaco della coalizione di governo uscente, l’Udc raccoglie l’invito al dialogo. «Il Sindaco di Salerno, Enzo Napoli, nei giorni scorsi ha lanciato un appello “alle forze moderate, ai cattolici storicamente portatori di valori originali, a quanti non si sottraggono pregiudizialmente al confronto sulle cose da fare e sul modo in cui farle”. Ebbene, noi che siamo gli eredi autentici del Partito che è stato per decenni punto di equilibrio, l’interprete autentico del mondo variegato del moderatismo e che ha rappresentato in politica i valori del cattolicesimo democratico, accettiamo l’appello, accogliamo l’invito al dialogo, ma soprattutto la sfida sul piano del confronto “sulle cose da fare e sul modo in cui farle”», scrivono Polichetti e Salzano. «Infatti il confronto sulle idee e sul programma, il colloquio sugli obiettivi da perseguire nell’interesse del “bene comune”, ciascuno con la propria identità, il proprio bagaglio culturale, di valori e di idee, non possono che farci fare un passo in avanti verso quell’ampia partecipazione democratica da tutti auspicata, e determinare un maggiore coinvolgimento ai processi amministrativi. Del resto solo dal confronto franco e schietto possono nascere le convergenze sui problemi che la pandemia ha acuito e che occorre con la massima urgenza affrontare. Per andare oltre la stagione che il nostro Paese sta vivendo, e con esso la nostra città, serve ricercare dappertutto una prospettiva in grado di esaltare le ragioni della solidarietà che eviti alla democrazia di avviarsi verso un malinconico tramonto. Il Sindaco Napoli auspica la nascita del “laboratorio Salerno ?” Ripetendo un vecchio adagio noi diciamo “se son rose, fioriranno !” e per saperlo non resta che accogliere l’invito, dialogare e provare. Tutto ciò nella convinzione che una più libera ed ampia circolazione delle idee e delle proposte possa essere viatico per un allargamento della partecipazione democratica ai circuiti decisionali», concludono.

FDI

“Il mio pieno sostegno va ai ragazzi del Comitato “Riapriamo la Biblioteca” – ha dichiarato il Consigliere Provinciale di Fratelli d’Italia Marco Iaquindandi – “I ragazzi hanno pieno diritto di uno spazio pubblico in cui studiare in sicurezza”. “Non è possibile – ha proseguito il Consigliere Provinciale del Partito della Meloni – che ad oggi, nonostante le soluzioni proposte dal comitato, non ci sia ancora una data certa per l’apertura e non si capiscano neanche le modalità di fruizione del servizio. La politica deve essere capace di dare una risposta seria alle esigenze della gente. Ad oggi, l’apertura in sicurezza della Biblioteca, anche coadiuvata con l’utilizzo di un’applicazione per regolare gli accessi, può aiutare non solo lo studio dei ragazzi ma ridargli quella socialità messa duramente a rischio dalla pandemia”. “Sostengo – ha concluso Iaquinandi –  la battaglia del Comitato per la riapertura e cercherò di portare tale istanza in Consiglio Provinciale per impegnare la Provincia a dare una data certa per l’apertura della biblioteca salernitana”.

PARLA CAMMARANO

“La Regione Campania ha il dovere di costituirsi parte civile nel processo a carico di 7 imputati accusati, a vario titolo, di essere responsabili del disastro ambientale provocato dalla fuoruscita di 130 milioni di dischetti di plastica dal depuratore di Capaccio Paestum. Si tratta del primo processo che riguarda plastica riversata in mare e che, oltre a deturpare le coste della Campania, ha raggiunto i litorali laziali e finanche le spiagge di Francia, Spagna e Malta. In questi giorni prende il via il dibattimento presso la seconda sezione penale del tribunale di Salerno, che vede come imputati alcuni dirigenti comunali e tecnici legati alla gestione e manutenzione dell’impianto di Capaccio”. Così il consigliere regionale M5S e presidente della Commissione speciale Aree Interne Michele Cammarano, che ha inviato una lettera al presidente della giunta regionale e all’assessore regionale al Turismo. “Oltre a numerose associazioni e ai comuni delle regioni interessate – scrive Cammarano – hanno manifestato la volontà di costituirsi parte civile anche alcuni enti territoriali regionali. A questo proposito richiedo di valutare l’opportunità per la Regione Campania di costituirsi anch’essa parte civile in un processo che dovrà individuare cause e responsabili di una vicenda che, oltre ad aver determinato ingenti danni materiali, ha leso l’immagine della nostra regione in buona parte del bacino del Mediterraneo”.

“L’emergenza pandemica ha comportato una diminuzione sensibile delle donazioni di sangue, che rischiano di calare ulteriormente, come puntualmente accade, con la stagione estiva. Donare sangue se da un lato salvaguarda migliaia di pazienti che ogni giorno hanno assoluta necessità di trasfusioni, dall’altro consente a chi dona un monitoraggio costante del proprio stato di salute, prevenendo in molti casi l’insorgere di patologie. Ed è per questo che, sulla scorta delle prescrizioni che il Ministero della Salute ha inviato a tutti gli assessorati regionali alla sanità, alle strutture trasfusionali e alle associazioni di categoria, è doveroso, terminata la somministrazione per le categorie prioritarie, procedere anche in Campania a immunizzare con assoluta priorità tutti i donatori di sangue. Ne va della salute e della vita di tantissime persone”.  È l’appello del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano, che sulla questione ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale con la quale chiede di “adeguare con la massima sollecitudine i piani vaccinali regionali, al fine di garantire anche in Campania la vaccinazione contro il Covid-19 ai donatori regolari di sangue”.

PARLA CAMMAROTA

“Si applichi senza se e senza ma e con urgenza quanto previsto dal decreto sostegni bis per la Tari 2021”. Così il presidente della commissione trasparenza Antonio Cammarota, candidato sindaco de “La Nostra Libertà” di Salerno. “La crisi economica – spiega Cammarota – non consente a nessuno manovre economiche o tappabuchi finanziari e di bilancio. La tassa va subito abbassata per i cittadini mentre va rispettato quanto è stato definito dal governo Draghi. Nello specifico si prevede l’esenzione della Tari per gli esercizi commerciali e le attività economiche colpite dalla pandemia, con uno stanziamento di 600 milioni di euro”. “Nessuno pensi di utilizzare queste risorse per pagare la mala gestio dell’amministrazione comunale o, peggio, farla diventare una mancia elettorale”, tuona Cammarota, “questa è la città con la Tari tra le più alte d’Italia e sicuramente la più sporca. Questa tendenza via invertita immediatamente, considerato il momento storico ed economico. Si faccia presto e si dia respiro all’economia di questa città”.

PARLA VILLANI

“Raffica di segnalazioni, chiediamo lo stop al versamento di una parte dei contributi obbligatori all’Enpam: serve più trasparenza nella gestione dell’Ente e dobbiamo superare il paradosso della doppia contribuzione per medici ed odontoiatri che già versano all’Inps. Chiediamo l’intervento del Governo”: così la Deputata del MoVimento 5 Stelle, Virginia Villani dà voce alle numerose segnalazioni in merito alla gestione dell’Enpam. “Insieme alle colleghe Silvana Nappi, Vita Martinciglio, Teresa Manzo ed Elisabetta Barbuto abbiamo presentato al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute, al Ministro dell’economia e delle finanze un’interrogazione sull’Enpam (4-09349). L’Enpam, Fondazione senza scopo di lucro e con la personalità giuridica di diritto privato, è l’ente di previdenza e di assistenza dei medici e degli odontoiatri, per cui sono previsti versamenti obbligatori di una quota A, per fini previdenziali, e di una quota B, di fatto utile al mantenimento della struttura – spiega la Deputata Villani – Abbiamo chiesto di rendere volontario e non più obbligatorio il contributo della quota B per questo Ente, in quanto abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte di medici dipendenti sui costi del Cda e per gli altissimi emolumenti del Presidente. Tanti aspetti non sono chiari: vi è bisogno di una maggiore trasparenza e di definire nel dettaglio l’autonomia della quale godono gli amministratori. Un altro aspetto cruciale riguarda il paradosso e l’irragionevolezza della doppia contribuzione che vede il medico ed odontoiatra con rapporto di lavoro dipendente pubblico o privato, che già per legge versa i suoi contributi ad un ente previdenziale come l’Inps, obbligato a versarli anche all’Enpam in duplice quota. Una cosa inaccettabile! Per tali motivi, chiediamo di rendere esclusivamente volontaria e non obbligatoria la contribuzione ad Enpam per la quota B, per quei medici già iscritti all’Inps, prevedendo di trasferire nelle casse dell’Inps o in altre casse, quanto già versato. Un atto dovuto nei confronti dei professionisti del mondo della salute” conclude la Deputata Villani.

PARLA BILOTTI

«L’approvazione alla Camera della Proposta di legge sull’Agricoltura contadina rappresenta una svolta storica, un provvedimento che definisce una realtà fondamentale del settore, la tutela, la valorizza e ne promuove lo sviluppo e il rilancio. È il risultato di un lungo lavoro svolto in Commissione e che era atteso da molto tempo»: ha dichiarato Anna Bilotti, deputata del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Agricoltura, il via libera unanime della Camera (con la sola astensione di Fdi) alla legge che, ora, passa al vaglio del Senato. La legge innanzitutto dà una definizione alle “aziende agricole contadine”. Si tratta di quelle aziende condotte direttamente dal titolare, dai familiari o dai soci di una cooperativa costituita esclusivamente da soci lavoratori. Realtà che praticano modelli produttivi agroecologici, favorendo la biodiversità animale e vegetale, curando il mantenimento delle varietà locali, e che contribuiscono alla tutela e alla conservazione del territorio dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Sono imprese che trasformano le materie prime prodotte nell’azienda, senza avvalersi di processi di lavorazione automatizzati, ma utilizzando metodologie tradizionali, che producono quantità limitate di beni agricoli e alimentari, destinati al consumo immediato e alla vendita diretta ai consumatori finali, svolta in ambito locale. La legge prevede anche l’istituzione di un Registro dell’Agricoltura contadina, di una “Rete italiana delle civiltà e delle tradizioni contadine” presso il Ministero della Cultura e della “Giornata nazionale dedicata alla cultura e alle tradizioni dell’Agricoltura contadina”, prevista per l’11 novembre. «Come ha ben illustrato il collega Dedalo Pignatone, relatore della Proposta di legge – aggiunge l’onorevole Bilotti – i nostri contadini potranno finalmente avere una legge che li tutela. Teniamo conto che parliamo di una categoria vasta: in Campania il 75% delle attività agricole è rappresentata da “aziende familiari”, ben oltre la media nazionale che è pari al 67% circa. Una categoria che spesso lavora in zone difficili e disagiate, nelle aree interne del nostro territorio e che fa i conti con l’assenza di infrastrutture e con carenze nella viabilità e nei collegamenti. Anche per questo la legge prevede di semplificare e di diversificare gli obblighi e gli adempimenti generalmente previsti. E, aspetto per nulla secondario, come nel caso dell’area salernitana e campana, di agevolare e favorire lo sviluppo rurale puntando sulla passione e sull’entusiasmo delle giovani generazioni, attraverso il recupero dei terreni agricoli abbandonati, in modo da contrastare e prevenire lo spopolamento delle aree interne».

PARLA IMMA

«In Campania le prestazioni sanitarie saranno a pagamento dalla prossima estate. Chi dovrà sottoporsi a controlli o accertamenti diagnostici dovrà sostenere per intero il costo della prestazione e in un periodo di grave crisi economica tutto questo è inaccettabile». Imma Vietri, dirigente di Fratelli d’Italia, segnala come il problema sia noto da mesi. «L’ultimo monitoraggio sui tetti di spesa per i centri privati, effettuato nei giorni scorsi, segnala una situazione di forte squilibrio – afferma Vietri – tra le varie Asl campane, con la conseguenza che i servizi a cui potranno ricorrere i cittadini in regime di convenzione cambia da territorio a territorio. Un dato, però, è costante: anche la più “virtuosa” delle Aziende sanitarie non sarà in grado di garantire tutte le prestazioni in regime di convenzione fino a fine anno. L’Asl di Salerno, poi, si segnala come una delle prime ad esaurire i budget. Si prevede che gli accertamenti cardiologici potranno essere effettuati pagando solo il ticket fino al 26 giugno. A luglio verranno raggiunti i tetti di spesa anche per Patologia Clinica, Radiologia e Diabetologia, rispettivamente il 12, il 14 e il 20. Il 9 ottobre è ipotizzato lo sforamento per la Radioterapia e il 3 novembre per le prestazioni legate alla Medicina Nucleare. La conseguenza, prevedibile, è che tante persone già in difficoltà – commenta la dirigente di FdI – si vedranno costrette a rimandare accertamenti o addirittura prestazioni terapeutiche, mettendo a repentaglio la loro salute. La Regione Campania ha il dovere di evitare che questo avvenga, rivedendo immediatamente i tetti di spesa». Ad aggravare un problema che si ripresenta ogni anno è stata la pandemia e la necessità per la sanità pubblica di concentrare personale e strutture nella lotta al Covid-19. Conseguenza di ciò, le altre prestazioni sanitarie sono state demandate quasi in toto ai centri privati, che hanno finito per raggiungere prima il tetto di spesa loro spettante. Eppure le vie d’uscita esistono. L’esponente di Fratelli d’Italia rimarca come i rappresentanti delle associazioni delle strutture sanitarie private abbiano anche indicato la strada da percorrere alla giunta De Luca, a partire dall’utilizzo anche per la sanità privata delle risorse non ancora impiegate per l’abbattimento delle liste d’attesa. «Poiché non possiamo pensare che non si voglia davvero trovare una soluzione, dobbiamo credere che si tratti dell’ennesimo caso di sciatteria. Già due mesi fa avevamo denunciato il pericolo dell’esaurimento dei tetti di spesa. Dopo due mesi – conclude Imma Vietri – occorre che la Regione Campania batta finalmente un colpo».

PARLA MUSCARA'

“4200 volontari in Campania sono stati coinvolti nel progetto Spes, uno studio sulla correlazione tra esposizione ambientale e salute umana nella nostra regione. Da mesi è stata elaborata una dettagliata relazione in cui sono riportati i livelli di metalli pesanti rilevati nel sangue dei volontari nell’ambito di questa indagine. Dallo studio sono emerse sostanze tossiche, come cadmio e mercurio, in concentrazioni che tra le comunità residenti nella Valle del fiume Irno e del fiume Sabato sono circa 5 volte maggiori. Risultati gravissimi, ma che inspiegabilmente non vengono resi pubblici, né sono stati comunicati ai cittadini volontariamente coinvolti nello studio”. Lo denuncia la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà, che sulla questione ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale della Campania. “I volontari hanno il sacrosanto diritto di sapere subito se nel loro sangue siano presenti sostanze che possano provocare l’insorgere di malattie e rispetto alle quali si potrebbe agire in tempo con adeguate terapie di prevenzione. Allo stesso tempo – chiede Muscarà – la Regione deve mettere in campo iniziative per ridurre l’esposizione evidenziata dallo studio nelle aree critiche prese in esame”.

PARLA IOVINO

“I direttori dei servizi generali amministrativi nelle scuole, già fondamentali per il funzionamento dell’attività didattica, si sono rivelati indispensabili nel corso dell’emergenza pandemica. Profili importantissimi per le molteplici funzioni a cui ottemperano, ma di cui oggi le scuole della Campania ne sono assolutamente carenti a causa di un autentico paradosso. Nel dicembre del 2018 è stato infatti indetto un concorso per l’assunzione di Dsga nelle scuole sul territorio regionale. All’esito della procedura concorsuale si è proceduto all’immissione in ruolo di 182 DSGA, ma da una successiva ricognizione del fabbisogno per quei ruoli si è scoperto che i posti rimasti vacanti e disponibili erano molti di più. Ad oggi si calcolano, infatti, oltre 120 posti da assegnare, a cui aggiungere quelli che diventeranno vacanti a seguito dei pensionamenti e quelli determinati dalla modifica delle norme in materia di dimensionamento scolastico, che aumenterà il numero delle scuole che avranno necessità di un DSGA di ruolo”. Così il deputato del Movimento 5 Stelle Luigi Iovino. “Per questa ragione – annuncia il deputato M5S – con un mio ordine del giorno votato alla Camera, ho voluto impegnare il Governo affinché si proceda al più presto a scorrere la graduatoria attiva in Campania a seguito del concorso 2018, così da non lasciare le nostre scuole sprovviste di un profilo fondamentale per la loro organizzazione e il loro funzionamento”.

ESTATE A SECCO

Estate a secco per le casse comunali e per la programmazione estiva. A quanto pare il programma di quest’anno sarà ridotto al minimo. L’Arena del Mare, in particolare, sarà privilegio di pochi. Ossia del consueto Sea Sun, organizzato e finanziato dall’autorità portuale che quest’anno vedrà anche il ritorno di Andrea Annunziata e dal consueto Premio Charlot che incassa i fondi regionali inviati direttamente dal governatore della Campania Vincenzo De Luca. Per il resto, secondo voci di Palazzo, bisognerà scavare il barile, nonostante l’estate elettorale alle porte. I “Barbuti” potrebbero essere salvi, non fosse altro che gran parte dei fondi sarebbero della famiglia Natella mentre tutti gli altri, probabilmente, si dovranno accontentare di qualche spazio residuale semmai gratificati con un patrocinio morale da parte del Comune di Salerno che nel frattempo ha investito circa 11mila euro per una App sul turismo affidata direttamente ad una società di comunicazione. Resta in piedi la lirica e la programmazione del Teatro Verdi post Covid, sempre finanziato dalla Regione Campania mentre si dovrà definire eventuali eventi nei parchi cittadini, ed in particolare tra Parco Pinocchio e Parco del Mercatello. Le dichiarazioni che arrivano da Palazzo lasciano poco spazio all’immaginazione. I conti comunali non sarebbero messi bene. E questa dopo anni di annunci urbi et orbi sarebbe la prima notizia che potrebbe piombare direttamente sulla campagna elettorale in corso. Inoltre la Regione Campania potrebbe aprire i consueti Poc a metà giugno, dando così respiro alle amministrazioni comunali e quindi anche alla sua Salerno. Poi il capitolo “Luci d’Artista” congelate causa Covid e non riprese e neppure annunciate più dall’amministrazione comunale. Un bel risparmio per le casse regionali – se dovessero saltare – che potrebbe dirottare, sempre nell’ambito turistico, i cospicui fondi destinati per il fitto delle luminarie natalizie. Per ora restano gli annunci o le mezze indiscrezioni. Per l’ufficialità bisognerà attendere comunque il calendario ufficiale che definirà la programmazione estiva del Comune di Salerno. In caso contrario sarà una estate alla Charlot: ridere per non piangere. (Andrea Pellegrino)

FUSANDOLA

C’è lo studio idraulico sul torrente Fusandola. A commissionarlo è stato l’amministrazione comunale che si è affidato al Consorzio InterUniversitario per la previsione e la prevenzione dei Grandi Rischi dell’Unisa. Lo studio presentato da Luca Caselli e Massimo Natale, rispettivamente dirigente e funzionario del settore ambiente è firmato dai professori Domenico Guida, Vittorio Bovodin e Fabio Dentale. «Nessun rischio sul torrente e scenari differenti rispetto all’alluvione del 1954», la premessa dello studio che prevede, oltre ad ulteriori approfondimenti a monte del torrente, due opere: la demolizione della soglia all’altezza del lungomare Triste e dei manufatti a monte. «Le condizioni geomorfologiche del bacino a monte del “salto idraulico” sono potenzialmente meno suscettibili di indurre l’occorrenza di eventi simili a quello del ‘54», si legge nella relazione che in più punti, dunque, esclude il rischio esondazioni, evidenziato, invece, in una perizia tecnica della Procura di Salerno e alla base del processo che vede imputati 12 persone (e un tecnico già condannato) per la deviazione del Fusandola, utile alla realizzazione di Piazza della Libertà. I tecnici interpellati dal Comune consigliano però: “ulteriori approfondimenti attraverso uno studio finalizzato a valutare lo stato di efficienza del sistema di briglie anche al fine di provvedere organicamente e sistematicamente alla manutenzione». Manutenzione che secondo Caselli e Natale viene ‘eseguita costantemente non solo sul Fusandola ma anche sugli altri torrenti’, alcuni dei quali spiegano: ‘Sono stati ugualmente tombati e deviati nel corso degli anni’. A valle, invece, dunque sulla spiaggia di Santa Teresa, gli esperti escluderebbero il rischio di insabbiamento. «L’azione prodotta dal modo ondoso sui sedimenti della spiaggia di Santa Teresa – scrivono – per quanto possa essere di elevata intensità, non potrà mai e poi mai trasportare o depositare la sabbia lungo tutta l’asta fluviale». (Ora Notizie)

CONFCOMMERCIO

“Ci è giunta voce che in questi giorni si è parlato dello stato di salute di Confcommercio a Salerno. Si è fatto riferimento alla nostra organizzazione e al nostro impegno di rappresentanza, usando il termine ectoplasma. Ecco, ci pare piuttosto evidente che mai come associazione siamo stati più attivi e vivaci che in questi tempi”. Sono le parole di Giuseppe Gagliano, attuale presidente di Confcommercio che risponde alle parole dell’ex direttore della stessa associazione Mariano Lazzarini che nei giorni scorsi aveva rilasciato un’intervista su queste colonne, puntando il dito proprio contro l’organizzazione. “Di questi tempi, peraltro, notoriamente complessi e pieni di insidie e falle da sanare – ha continuato Gagliano – sono anche piuttosto evidenti i risultati del nostro agire, frutto della collaborazione di una squadra che ascolta le esigenze dei nostri associati, uno ad uno, pronta a scendere in campo, mettendo la faccia e avanzando proposte e risoluzioni alle difficoltà che, soprattutto nell’ultimo anno ci hanno reso una delle categorie più duramente colpite. Ma restiamo in prima linea a metterci in discussione, sempre e comunque, col senso di responsabilità che ci rappresenta”.

CAMERA DI COMMERCIO

Trattative in corso per il nuovo Consiglio e la nuova giunta camerale di Salerno. Le elezioni sono fissate in autunno ma si iniziano ad intravedere i primi accordi. Andrea Prete chiede la riconferma, nonostante i due mandati. L’attuale presidente, sfumata l’ipotesi della candidatura a sindaco di Salerno, vorrebbe essere riconfermato alla guida dell’organo camerale per poi mantenere anche la presidenza nazionale di Unioncamere. La Cna, invece, potrebbe concorrere per la vicepresidenza con due posti certi come rappresentanza: uno andrebbe a Casola, l’altro a Lucio Ronca, attuale presidente provinciale della Cna. Poi gli artigiani che cercano accordi e valutano eventuali mosse da intraprendere, in vista della possibile riduzione della rappresentanza, per calo di iscritti. Naturalmente manca ancora tempo e tutto ciò si interseca inesorabilmente anche con il voto amministrativo a Salerno città. D’altronde la Camera di Commercio ha giocato sempre un ruolo di primo piano anche a Palazzo di Città. (Ora Notizie)

EX TRIBUNALE

“Che l’ex Tribunale storico di Salerno diventi un museo!” È ciò per cui si stanno battendo critici dell’arte, il Comitato Promotore del Grande Museo di Salerno e oltre mille concittadini sul territorio. Ora, tra i sostenitori più attivi anche l’Arcivescovo Metropolita della Diocesi di Salerno-Campagna-Acerno Mons. Andrea Bellandi. L’Arcivescovo ha infatti dato “piena e convinta adesione alla collaborazione della Chiesa salernitana circa la possibilità che i saloni del vecchio Tribunale vengano destinati a sede museale, per dotare la città di Salerno di un ulteriore luogo identitario che rinvii alla sua storia e alla sua tradizione culturale”. Infatti, così come lo stesso Comitato ha ricordato più volte, il territorio salernitano è stato uno dei poli di attrazione per artisti di tutto il mondo, ma le opere da loro lasciate non hanno trovato ancora una degna collocazione che le valorizzasse al meglio. È da qui che parte l’impegno pubblico degli oltre mille membri del Comitato. L’abbandono dell’edificio storico del Tribunale da parte degli Uffici Giudiziari può significare, infatti, un’occasione unica di rilancio d’immagine e di sviluppo economico della cittadina. Possibilità vista anche dallo stesso Arcivescovo che collaborerà per rendere realtà questa grande opportunità che contribuirebbe a recuperare la nostra storia e consegnare alla luce di turisti, concittadini e studiosi le bellezze del nostro territorio. Nei prossimi giorni il Comitato Promotore, i cui membri fondatori sono Michelangelo Russo, Marco Alfano, Antonio Braca, Antonio Ilardi, Emilio Porcaro, Massimo Ricciardi e Matilde Romito, incontrerà l’Arcivescovo Mons. Andrea Bellandi per esprimergli il più sentito ringraziamento per la disponibilità e la sensibilità dimostrate nonché per approfondire i termini del progetto. (Ora Notizie)

CAPORALATO

Costretti a lavorare anche 12 ore al giorno per pochi euro all'ora, senza alcuna copertura assicurativa e previdenziale, sfruttati in un'azienda agricola perché avevano soltanto bisogno di lavorare per sopravvivere. Ventinove lavoratori stagionali, sette dei quali stranieri irregolari, sono stati trovati alle dipendenze di un imprenditore agricolo di Montella, reclutati e portati nei campi da un 40enne di Salerno e un 60enne di Napoli. Tutti e tre sono stati denunciati dai carabinieri della compagnia di Montella per sfruttamento della manodopera e per la violazione delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro e per aver applicato retribuzioni difformi dai contratti nazionali e sproporzionati rispetto alla quantità del lavoro prestato. I controlli dei carabinieri rientrano in un'operazione più ampia per prevenire e contrastare il caporalato nelle zone a vocazione agricola. (La Città)

LO SFRATTO

Il Comune si riappropria dei locali occupati dal “Social Tennis Club” e ci mette i nuovi uffici. Si risolve bonariamente il lungo contenzioso che aveva visto contrapposti, per anni, i vertici del sodalizio sportivo cavese e l’amministrazione comunale per i canoni di locazione non corrisposti relativamente all’immobile di via Marcello Garzia. Le disposizioni della giunta comunale arrivano a seguito dell’accordo bonario tra le parti, che hanno deciso di non portare avanti i contenziosi in corso. Il Comune, infatti, aveva già fatto sapere di non procedere con le istanze relative allo sfratto dell’intero immobile riappropriandosi solo dei locali al primo piano - mentre il “Social” ha ottenuto una significativa riduzione (da 500 mila a 130mila euro) di quelli che erano i debiti nei confronti del Comune di Cava de’ Tirreni. Da tempo, inoltre, il sodalizio aveva provveduto a liberare i locali al primo piano e a corrispondere un acconto di 40mila euro, impegnandosi contemporaneamente a coprire le altre somme, provvedendo anche all’esecuzione di alcuni lavori di riattivazione dell’ascensore, di adeguamento degli impianti dei locali al pianterreno e al salone del terzo piano e alla realizzazione di un’uscita di emergenza. Intanto da Palazzo di Città sono partite le attività per adeguare i locali al primo piano dell’immobile di via Garzia (prospiciente a Palazzo di Città) e trasferire lì l’ufficio dei servizi urbanistici. L’obiettivo è apportare migliorie alla gestione degli spazi di lavoro per offrire all’utenza un servizio implementato. In questo contesto, quindi, la giunta ha stabilito la riorganizzazione degli uffici ubicati alla sede centrale, proprio in virtù dei nuovi spazi resisi disponibili dalla restituzione dei saloni al primo piano da parte del “Social Tennis Club”. L’ipotesi iniziale, in realtà, era quella di trasferire l’ufficio anagrafe, che attualmente è in via della Repubblica; tuttavia la differenza di spazi non ha reso fattibile l’operazione che è quindi stata revisionata. «Tali analisi effettuate - si legge nella delibera di giunta che dispone la riorganizzazione degli uffici comunali, a firma del sindaco Vincenzo Servalli , dell’assessore ai lavori pubblici Nunzio Senatore e del dirigente Luigi Collazzo - hanno comunque portato alla possibilità di una utilizzazione delle nuove superfici per ridistribuire, in modo più organico, gli uffici del settore urbanistico ottimizzando sia i servizi per i cittadini che lo svolgimento della attività da parte dei dipendenti, in modo più sicuro e confortevole. In tal modo saranno liberati vari uffici al secondo piano di Palazzo di Città, dislocando tutto il settore urbanistico nella verticale dell’ex Social Tennis Club». Inoltre, con una simile riorganizzazione degli uffici, si avrà l’opportunità di creare un nuovo ingresso da via Marcello Garzia, con la possibilità di realizzare un accesso indipendente volto al superamento delle barriere architettoniche che ad oggi sono un’evidente limitazione per l’accesso al Comune delle persone con disabilità. Non solo: a quanto pare si sta lavorando anche per adeguare i locali dell’ex Pretura di corso Giuseppe Mazzini e adibire, anche quelli, a uffici comunali. Il tutto tramite risorse economiche - per un totale di circa 300mila euro - , parte delle quali derivanti da somme già ottenute e traslate dalla precedente richiesta di accensione d’un mutuo per le operazioni di bonifica della discarica di località Cannetiello. (La Città)

CAOS CARCERE

“La pandemia ha quintuplicato i problemi, portando più porti, rivolte in 27 istituti penitenziari con 13 morti per overdose”. E’ la drammatica fotografia presentata da Samuele Ciambriello, Garante per i diritti dei detenuti ospite di Le Cronache Live che, nel corso del suo intervento ha acceso i riflettori sulla mancanza di attività, soprattutto scolastiche, a disposizione dei detenuti, soprattutto nelle carceri italiane. “In piena pandemia, i detenuti hanno fatto una rivolta, non vedevano l’ora di assalire la stanza per avere il metadone e in Italia, il carcere, per una politica cinica, è una risposta semplice a problemi complessi”, ha dichiarato Ciambriello, evidenziando che 6570 detenuti circa 2349 sono in attesa di giudizio. “Il carcere è una risposta in attesa del giudizio, prima ancora di dimostrare l’innocenza e io sono per considerare il carcere l’ultima risposta, in attesa del giudizio finale”. In Italia, la situazione resta seria: migliaia di innocenti dietro le sbarre, 28mila persone in pochi anni, con maxi risarcimenti per ingiuste detenzioni. “In questa Italia democratica, nessuno paga: il carcere finiscono gli innocenti, tossicodipedenti, immigrati e il 78% dei detenuti fa ritorno: questo significa che il carcere è una misura fallimentare”. Da qui la proposta di incrementare strumenti, occasioni che hanno consentito a quel 30% di detenuti di non vivere da recidivi. Per quanto riguarda le donne, invece, i dati sono più rassicuranti: solo 11% fa ritorno in carcere, dopo aver riconquistato la libertà. “Chi non torna dietro le sbarre è perché in carcere ha incontrato la musica, il teatro, i corsi di formazione, ha imparato un mestiere e si è laureato – ha detto ancora il Garante per i diritti dei Detenuti – A Poggioreale, ci sono studenti che studiano all’università, alla Federico II e allora creiamole queste occasioni”. Certezza della pena e qualità della pena, dunque, devono andare di pari passo, recuperando persone. Da qui la proposta di puntare maggiormente sui progetti, proprio per permettere ai detenuti di potersi inserire nuovamente nella società. (Cronache)

L'ARRESTO

Nel corso di un normale servizio su strada, i Finanzieri del Comando Provinciale di Salerno hanno arrestato un ragazzo, trovato in possesso di oltre 16 grammi di cocaina e 70 di hashish. I militari della 1ª Compagnia hanno notato il giovane pusher a Bellizzi, mentre usciva da un’abitazione privata, guardandosi intorno con fare sospetto. Immediato, quindi, il controllo della pattuglia del Nucleo Mobile, che gli ha trovato addosso, in un involucro di cellophane occultato nelle parti intime, oltre16 grammi di sostanza, subito riconosciuta come cocaina. Le attività di perquisizione sono così proseguite presso l’abitazione del 25enne, rinvenendo anche 70 grammi di hashish, all’interno dell’armadio nella camera da letto. Per impedirgli la reiterazione di simili condotte, nella flagranza del reato, il giovane è stato intanto posto agli arresti domiciliari, misura convalidata dal Gip del Tribunale di Salerno all’esito dell’udienza svolta lo scorso venerdì. Le accuse formulate a suo carico sono di “detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti”, aggravate dalla recidiva. Noto alle forze dell’ordine per i diversi precedenti, il responsabile è infatti già in attesa di essere processato, con rito abbreviato, in relazione ad analoghe condotte,contestate gli circa due anni fa proprio dai Finanzieri di Salerno che, in quella circostanza, lo arrestarono dopo averlo sorpreso a spacciare hashish. 

A GIUDIZIO

Avrebbero rigato auto, tolto la corrente, ucciso con del veleno i gatti della ex cognata, per poi promettere la stessa sorte anche a lei. Finiscono a giudizio, come deciso dal gup nocerino Gustavo Danise, due sorelle C.V. e G.V. di 52 e 55 anni accusate di stalking e lesioni. I fatti, che vedono imputate le due donne originarie di Nocera Inferiore, furono ricostruiti dopo la denuncia della parte offesa. Stando alle accuse, le due sorelle avrebbero perseguitato la donna (ex moglie del fratello con il quale si era separata) con i figli in ogni modo possibile. Nella denuncia si parla di dispetti, ad esempio, come suonare il citofono ininterrottamente se trovavano le auto in sosta nel cortile. E arrivando, in un’occasione, anche a rigare l’auto della vittima e ad avvelenarne i gatti. O togliere la corrente elettrica facendo mancare l’acqua calda, per poi minacciare il tecnico intervenuto per riparare il guasto. Ancora, la vittima fu raggiunta sul posto di lavoro per essere insultata. Le due imputate non sopportavano che la donna vivesse con i figli in una casa confinante, come deciso dal giudice della separazione. Quindi, avrebbero fatto di tutto per mandarla via. Anche con minacce esplicite: «Ti rompo la testa», «Sei tu che devi avere paura di noi», «Se non te ne vai tu e i tuoi figli, sei morta, ti facciamo scomparire dalla faccia della terra». Per un ulteriore episodio, invece, viene contestata un’aggressione che una delle due consumò nei riguardi della figlia della vittima, intervenuta durante un litigio tra le parti. La giovane rimediò un trauma cranico, finendo con la testa a ridosso di un cancello. In sede di conciliazione, poi, per la proprietà di un immobile, le due offesero l’onore della ragazza, sostenendo che non doveva essere presente. Insomma, la donna insieme ai figli avrebbe seriamente temuto per la sua incolumità. Ora il rinvio a giudizio disposto dal gup che ha accolto l’istanza della Procura. (Cronache)

CONFESERCENTI

Il direttore di Confesercenti Campania, Pasquale Giglio, su iniziativa della presidente di Si Imprese Confesercenti Vallo di Diano, Maria Antonietta Aquino, ha incontrato i consulenti del lavoro del territorio, per una giornata di riflessioni sulle prossime iniziative da realizzare a sostegno delle piccole e medie imprese locali. Molti i professionisti valdianesi che hanno avuto l’occasione di dialogare con il direttore Giglio, nel corso di un evento programmato al Magic hotel di Atena Lucana, nel pieno rispetto delle norme anti Covid. L’incontro è stato l’occasione per fare il punto di quanto realizzato nel lungo periodo della pandemia, quando, tra chiusure e restrizioni, la Confesercenti non ha fatto mai mancare il proprio sostegno alle aziende del territorio, alle prese non solo con nuove regole da seguire ma anche con le problematiche derivate dalla crisi economica. Ora, finalmente, si assiste alla graduale e necessaria ripartenza di tutte le attività dei vari settori commerciali, del turismo e dei servizi alla persona. Confesercenti Vallo di Diano, insieme a Confesercenti provinciale e regionale, sta dunque programmando nuove iniziative volte ad offrire ulteriore sostegno e supporto al tessuto economico locale e alle imprese che hanno maggiormente sentito il peso della pandemia. “Vogliamo iniziare a parlare di futuro – ha affermato la presidente Aquino -, di nuove proposte progettuali in grado di traghettare le imprese che hanno tanto sofferto verso un nuovo momento fatto di idee, di crescita e di sviluppo”.

FIUME SARNO

“La transizione ecologica passa anche dalla bonifica del bacino del fiume Sarno”. Così il coordinamento regionale di Sinistra Italiana che spiega: “È dalla metà degli anni ‘70 che Governo centrale e istituzioni locali giocano a scaricabile senza portare a conclusione la drammatica vicenda del fiume Sarno, il corso d’acqua più inquinato d’Europa. Sono in particolare le acque della Solofrana e della Cavaiola a trasformare il Sarno e tutto il suo bacino in una bomba biologica. La Solofrana arriva nei territori dell’Agro nocerino sarnese carica di cromo e tetracloroetilene, che la colorano di rosso, e a Nocera Inferiore incontra la Cavaiola, dando vita ad un unico torrente. Se l’inquinamento chimico può essere attribuito agli scarichi delle concerie di Solofra, l’inquinamento biologico è strettamente correlato alla mancanza di una rete fognaria, mai completata, con il conseguente scarico diretto dei reflui domestici ed industriali nel fiume, che spesso scorre vicino ad abitazioni e terreni agricoli”. “Da uno studio effettuato dal Dipartimento di Medicina dell’Università di Salerno, “Environmental Pollution Effects on Reproductive Health, Clinical, Epidemiological Study in Southern Italy” (2012), volto a verificare la correlazione tra inquinamento e tumori – proseguono – è emerso chiaramente il collegamento epidemiologico tra ambientale e salute in quella parte della provincia di Salerno oltre che, ovviamente, in quella irpina. Nel comprensorio dell’Agro e in quelle limitrofe, negli ultimi anni, la mortalità per cancro è fortemente aumentata, raggiungendo livelli molto più alti rispetto alla media italiana e colpendo soprattutto donne incinte e bambini. Scenari così preoccupanti che gli studiosi hanno rinominato il territorio del bacino come il “Pentagono della morte”. Nelle 23 città attraversate dal bacino fluviale sono sorti comitati e associazioni, che continuamente manifestano nelle loro città per chiedere il completamento dei lavori relativi ai collettori e alle fogne, la messa a norma degli scarichi dei depuratori consortili, l’eliminazione degli sversamenti illegali con le conseguenti azioni di bonifica e disinquinamento. Invece di dare risposte tutti gli attori istituzionali continuano a scaricare le proprie responsabilità: dall’ARPAC alla Regione, dalla GORI alle singole amministrazioni. Allo stesso modo dobbiamo denunciare l’inadeguatezza del Governo nazionale. Se è vero, infatti, che in quel territorio transizione ecologica significa innanzitutto un Piano di bonifica che inizi proprio del fiume Sarno è allora inammissibile che questa voce non si trovi in maniera chiara ed evidente nei capitoli di previsione di spesa del Recovery Fund”.

“Le richieste che da sempre le associazioni e i comitati attivi sul territorio rivolgono agli organi di governo sono chiare: Incremento e regolarità dei controlli sul fiume Sarno e dei suoi affluenti; Inasprimento delle pene a carico di chi sversa illegalmente; Sostegni alle imprese per la riconversione industriale in senso eco-sostenibile; Adeguamento del sistema fognario di tutti i comuni del comprensorio; Costituzione presso gli ospedali di unità operative specialistiche destinate allo screening delle patologie derivanti dall’inquinamento fluviale. Sinistra Italiana è parte attiva di questo movimento popolare e attraverso i propri rappresentanti in Parlamento chiede al Governo di inserire tra le priorità dell’agenda ambientale la completa bonifica del fiume Sarno utilizzando ora e subito le risorse del Recovery Fund”.

IL ROGO

In fiamme mobilificio a Palinuro. Momenti di paura questa mattina a Palinuro quando, per cause ancora in fase di accertamento, le fiamme sono divampate all'intero di un mobilificio. In pochi minuti la combustione ha elevato in cielo una densa ed alta colonna di fumo, visibile nel raggio di diversi chilometri. Sul posto sono prontamente intervenuti i Vigili del Fuoco, ancora impegnati a domare l'incendio, e i carabinieri. Si indaga per stabilire cosa abbia innescato le fiamme. (La Città)

QUI PALINURO

In vista della imminente riapertura della attività subacquee e balneari il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, in collaborazione con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Palinuro, nei giorni 25, 26 e 27 maggio, ha previsto lo sviluppo di attività addestrativa a carattere speleosubacqueo di livello avanzato nell’ambito del comprensorio carsico di Capo Palinuro. La sinergia con gli Enti locali e il supporto tecnico logistico del Comando Provinciale VVF di Salerno, ha reso possibile la buona riuscita dell’intera attività addestrativa. Nella giornata del 26 è stata effettuata un’esercitazione congiunta tra i due Enti nel corso della quale si è simulato il soccorso di un operatore subacqueo intrappolato all’interno di una grotta, recuperato da operatori speleosubacquei e successivamente elitrasportato con l’aeromobile Drago 61 del Reparto Volo di Pontecagnano, presso la preallertata camera iperbarica. “Esercitazioni come quella odierna, che ha visto coinvolti mezzi nautici dei VVF e del Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, nonché aeromobili si inserisce nell’ambito della pianificazione delle attività addestrative operata ogni anno dal personale di entrambi i Corpi dello Stato – spiegano il funzionario addetto al servizio sommozzatori dell’Ufficio contrasto rischio acquatico dei VVF ed il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Palinuro – e sono finalizzate a migliorare il livello di conoscenza reciproca delle capacità operative, permettendo di implementare le procedure di attivazione in caso di incidente disbarico in ambiente ipogeo da mettere in atto nelle vere situazioni di emergenza, fronteggiando con prontezza la più ampia varietà possibile di eventi critici, nonché per affinare ulteriormente la sinergia tra gli operatori coinvolti nella gestione delle emergenze subacquee”.

QUI CAPACCIO PAESTUM

Marta Santoro, l’ex comandante della stazione di Foce Sele dell’allora Corpo Forestale dello Stato, condannata per corruzione, ha lasciato il carcere di Bellizzi Irpino. I giudici gli hanno concesso l’affidamento in prova, sarà occupata a gestire le persone anziane di una comunità della terza età di Contursi Terme. L’ex forestale dovrà osservare però delle prescrizioni: non potrà spostarsi dal comune di Capaccio Paestum per altri motivi se non quelli lavorativi; non potrà lasciare la sua abitazione prima delle 7 del mattino e non potrà rincasare dopo le 21. (La Città)

QUI VIETRI

L’Istituto storico germanico di Roma e l’Ufficio storico del Comando Generale della Guardia di Finanza stanno conducendo una ricerca sui combattimenti del settembre 1943 tra Inglesi e Tedeschi, ed in particolare sulle operazioni belliche riguardanti il territorio vietrese e zone limitrofe (Marina, Capoluogo, Dragonea, Molina) e le aree di confine con Cava de’ Tirreni, in primis Vetranto e Castagneto. Alla ricerca stanno contribuendo gli amici avvocato Giuseppe Fienga, professor Aniello Tesauro, professor Giampiero Della Monica ed Alfonso Mauro. Sabato e domenica 22 e 23 maggio, sono stati ospiti di Vietri e dell’Amministrazione il prof. Lutz Klinkhammer, Vice Direttore dell’Istituto Germanico, docente di storia moderna e contemporanea nell’Università di Magonza, e la sua consorte, prof.ssa Cinzia Pierantonelli, docente universitaria e Presidente del Consorzio interuniversitario Sud Nord e del think tank ILMECC. Sabato hanno visitato il sacrario militare all’interno del cimitero di Cava de’ Tirreni, l’Abbazia Benedettina guidati dal Padre Abate, Mons. Petrucelli; sono stati accolti calorosamente dalla piccola comunità di Vetranto, con sopralluogo ai bunker nelle proprietà Autuori e Mauro, ai fini della mappatura del caposaldo di Molina. Ieri durante la visita a Villa Guariglia di Raito, guidati dal funzionario della Provincia, dr. Lucio Afeltra, ed al Museo della ceramica, guidati dal dott. Guido Gambone, nipote del noto artista, ha fatto gli onori di casa il Sindaco dott. Giovanni De Simone, che ha assicurato l’interesse del Comune per la migliore riuscita della ricerca, mettendo così un altro tassello al mosaico storiografico vietrese. Con il sopralluogo alla frazione di Dragonea, accolti dal parroco don Ciro D’Aniello, in cui ebbe luogo una giornata di feroci combattimenti, si è concluso questa importante visita.

Nuovo quadro di San Giovanni realizzato dal maestro Francesco Raimondi per la festa Patronale del 24 giugno a Vietri sul Mare. Domenica sera l’opera è stata consegnata, alla presenza del sindaco Giovanni De Simone, alla parrocchia che questa mattina lo ha ‘alzato’ così come di consueto, un mese prima, della celebrazione del santo patrono. “Con tutto l’amore e la devozione per il nostro San Giovanni, la chiesa e per tutto il mio paese sono stato onorato di offrire questa mia opera insieme al Comune di Vietri sul Mare”, spiega l’artista Franco Raimondi.

QUI CETARA

Venerdì 28 maggio, alle ore 11 il Corpo di Soccorso Universo Humanitas ed il Comune di Cetara attiveranno il servizio di primo soccorso. L’ambulatorio mobile a posizione fissa sarà presente sul molo di sottoflutto del porto. Il sindaco del Comune di Cetara, Roberto Della Monica, spiega: “Il servizio completerà l’assistenza sanitaria a beneficio della comunità residente, di quella ospitata nel comparto alberghiero ed extralberghiero, di quella diportistica, dei pescatori e dei passeggeri dei traghetti. Strategicamente abbiamo individuato il molo di sottoflutto: l’ambulatorio sarà immediatamente raggiungibile da ogni luogo del nostro Comune, dalle due spiagge dalle imbarcazioni, anche da quelle in transito. Cetara punta sulla sicurezza sanitaria. Ad oggi il paese è covid-free con l’85% della popolazione vaccinata; l’Asl ha inoltre garantito la presenza estiva della guardia medica, h24. In caso di necessità potremo usufruire del servizio di trasporto dell’ambulanza del mare equipaggiata con tutte le attrezzature di soccorso e gli elettromedicali di rianimazione: in 4 minuti il paziente raggiungerà Salerno”. Il presidente del Corpo di Soccorso Universo Humantias, Roberto Schiavione di Favignana, afferma: “In accordo con il Comune, attiveremo il servizio per tutta l’estate. Nella fascia oraria 8-20 forniremo assistenza sanitaria attraverso l’ambulatorio posizionato in maniera fissa e l’ambulanza pronta per ogni evenienza. Cetara assicura così un servizio sanitario essenziale accrescendo i livelli di sicurezza e quindi l’attrattività turistica. L’auspicio è che gli altri Comuni turistici, della Costa d’Amalfi e di quella del Cilento in particolare, seguano questo virtuoso esempio”.

QUI CASTEL SAN GIORGIO

Con l’udienza in programma oggi ed il rischio di veder demolita la sua piccola casa di Castel San Giorgio, la signora 82enne Filomena Vitolo , dopo aver scritto al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’arcivescovo di Salerno, Andrea Bellandi , al governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca , e alla sindaca di Castel San Giorgio, Paola Lanzara , lancia un nuovo appello al manager della direzione del Sesto tronco di Cassino dell’autostrada Salerno-Caserta. La signora Vitolo, dopo la morte del marito, aveva ereditato una piccola casa di 50 metri quadri in via Lauro di Sotto, a Castel San Giorgio, proprio a ridosso della scarpata autostradale. Ora sull’immobile incombe un decreto d’abbattimento pronunciato dalla Corte d’Appello di Salerno perché a suo tempo non furono rispettate le dovute distanze dall’autostrada come previsto per legge. La vicenda aveva anche commosso l’arcivescovo di Salerno che, dopo aver ricevuto la lettera della donna sangiorgese nel 2019, aveva messo a disposizione un legale della Diocesi per cercare una possibile soluzione. «È mio preciso dovere ricordare e portare a conoscenza che il mio defunto marito costruì in buona fede, con certezza di essere in regola, in quanto in possesso di una concessione edilizia rilasciata dal Comune di Castel San Giorgio ha scritto la donna al dirigente della società autostradale -. Tuttavia un male incurabile che poi lo portò alla morte non gli diede la possibilità di potersi difendere e far valere le sue ragioni nelle sedi opportune, né ebbe la possibilità di chiedere una deroga come hanno fatto tanti altri e che oggi giustamente si godono la propria casa. Mi sono rivolta a tutte le istituzioni. Le voglio ricordare - ha continuato ancora la signora Filomena Vitolo - che personalmente, in tutte le sedi. ho sempre affermato che le sentenze vanno rispettate. Ma lungo tutta l’autostrada di case nelle mie stesse condizioni ce ne siano a centinaia, oltre ai capannoni industriali che addirittura alcuni occupano il suolo della stessa. Ho solo chiesto con tanta umiltà facendo fede nel buon cuore di tutti di lasciarmi vivere i miei ultimi giorni di vita nella mia piccola casa, visto che sono ultraottantenne, gravemente malata, reduce di un importante e delicato intervento al cuore». Tuttavia, un’apertura per evitare la demolizione totale c’è. Nell’udienza del 25 febbraio scorso, infatti, l’avvocato Giuseppe Palmeri, procuratore e difensore della società Autostrade, riconoscendo il caso della signora Vitolo, ha proposto al giudice di procedere al solo abbattimento di una tettoia adibita a garage e deposito e soprassedere, temporaneamente alla demolizione della casa in cui la signora di Castel San Giorgio spera di vivere i suoi ultimi giorni. (La Città)

QUI SAN VALENTINO TORIO

“In un momento difficilissimo per il nostro paese dal punto di vista economico, sociale e sanitario e delicato per gli Enti Locali per la generale crisi economica e finanziaria che li attanaglia, 4 consiglieri comunali di maggioranza hanno deciso di costituire prima un gruppo consiliare autonomo (Pensiero Libero) e poi di provare a sfiduciare, in data 18 maggio, il Sindaco Michele Strianese e l’Amministrazione Comunale, accordandosi con i consiglieri di minoranza (Idea Comune), per firmare le contestuali dimissioni dinanzi ad un notaio provocando lo scioglimento del consiglio comunale e la decadenza del Sindaco, il che avrebbe comportato anche la decadenza da Presidente della Provincia”, si legge in una nota. “Un vero e proprio “golpe” perpetrato alle spalle del popolo sanvalentinese, che ha rieletto a larga maggioranza (65 %) il Sindaco Michele Strianese appena 8 mesi or sono. Un tentativo di “mandare il paese allo sbando” che è stato sventato solo grazie alla responsabilità della consigliera Raffaella Zuottolo, che ha deciso di non acconsentire a questo tentativo di privare la città del suo sindaco e di una amministrazione comunale eletta dal popolo”, spiega il sindaco Strianese. “Quali sono le motivazioni di “questo assalto al Sindaco” da parte di 8 consiglieri comunali non è dato ancor saperlo, visto che i 4 consiglieri del gruppo “Pensiero Libero” in un documento pubblico dichiaravano, solo qualche giorno fa, di far parte della maggioranza. Alla luce di quanto sopra, valutando assolutamente dannoso per il paese la decadenza del Sindaco eletto dal popolo, con tutto il rispetto per i funzionari prefettizi, il Sindaco Michele Strianese ed i consiglieri di maggioranza Rosanna Ruggiero, Enzo Ferrante, Giuseppe Pascale, Pasqualina Garofalo, Ernesto Velardo, Maddalena Celentano ed Antonio Mancuso, hanno chiesto apertamente alla consigliera Raffaella Zuottolo, già dimostratasi responsabile e attenta al futuro del paese per i fatti sopra menzionati, di collaborare con la maggioranza per il bene della comunità, assicurando cosi una amministrazione politica al paese costituita da consiglieri eletti dal popolo”, prosegue. “Alla consigliera Zuottolo, dimostratasi disponibile alla piena collaborazione con il gruppo “Insieme per San Valentino”, abbiamo chiesto di assicurare il suo massimo impegno, nei modi e nelle forme che insieme decideremo, per continuare ad affrontare i problemi che incombono, sempre e solo per favorire il rilancio economico e sociale della comunità e la definitiva uscita dalla crisi sanitaria. La consigliera Zuottolo ha deciso di accogliere la richiesta di collaborazione perché, dal canto suo, non le è stato chiarito il motivo politico che ha mosso la scelta dei 4 consiglieri di “Pensiero Libero”. Consapevole che tali scelte hanno delle conseguenze sul destino del Paese, ha ritenuto opportuno non accettare, passivamente, le decisioni altrui, perché prendere una siffatta decisione presuppone conoscerne le ragioni e le conseguenze, altrimenti non è ragionata ma soltanto imposta. A fronte di tutto ciò ha preso la sua decisione dettata dal rispetto per i cittadini e senza mai perdere di vista l’obiettivo dell’interesse comune”, spiega ancora Strianese. “Da oggi, dunque, inizia un comune cammino forti di avere un sindaco voluto dal popolo e che, in questo modo, sarà ancora il Presidente della Provincia di Salerno, cosa che potrà essere utile al paese per affrontare le imminenti sfide amministrative. Tutto ciò non esclude che altri consiglieri comunali possano contribuire a sostenere un progetto amministrativo basato sempre sull’impegno e la passione, sulla trasparenza e la condivisione e soprattutto con l’obiettivo di tutelare sempre e solo l’interesse generale della nostra comunità”.

QUI BARONISSI

Si sono concluse le procedure per riqualificazione del complesso edilizio di proprietà ex Iacp Salerno in via Bixio a CapoSaragnano di Baronissi. Con determina dirigenziale dell’Acer – Agenzia Campana per l’edilizia residenziale – è stato approvato il progetto esecutivo e la prenotazione di spesa per i lavori di messa in sicurezza, manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle palazzine per un importo complessivo di 780mila euro. “Si è finalmente sbloccato un iter durato mesi – riferisce il sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante – dopo una serie di diffide e la segnalazione alla Procura della Repubblica per i ritardi accumulati da Acer Campania, dopo il subentro a IacpSalerno. Mancava questo atto formale dell’Agenzia campana per l’edilizia residenziale per sbloccare la complessa macchina burocratica. Finalmente a breve avremo la riqualificazione degli alloggi”. “Ci attendiamo adesso un’accelerata dei lavori – fa eco l’assessore all’urbanistica Maria Sarno – è un intervento di riqualificazione molto atteso perché non solo garantirà maggiore sicurezza ai residenti ma restituirà dignità a tutto il quartiere e migliorerà il patrimonio di edilizia popolare in città”. (Cronache)

QUI EBOLI

Lavoravano al cimitero senza più averne titolo. E avrebbero incassato 300mila euro per lavori probabilmente inutili. Quattro gli indagati che hanno ricevuto l’avviso di conclusione indagini relative alla vicenda del cimitero di Eboli. Nel fascicolo del pm Maria Chiara Minerva sono finiti tre dirigenti comunali: l’ingegnere Lucia Rossi, l’ingegner Rosario La Corte , ora in pensione, l’ingegner Giuseppe Barrella , tutti tre avvicendatisi nella direzione del settore Patrimonio del Comune. Il quarto imputato è l’imprenditore Cosimo Martiniano , amministratore della cooperativa New Ecology Service. I quattro ebolitani sono accusati di falso ideologico e di abuso d’ufficio. I lavori al cimitero di Eboli, svolti in più riprese tra il 2013 ed il 2017, senza lo svolgimento di una gara, avvenuta solo nel maggio 2018, avrebbero comportato guadagni per la cooperativa gestita da Martiniano di circa 300mila euro. L’indagine è partita da una serie di esposti consegnati alla Guardia di Finanza che ha acquisito gli atti e ha effettuato degli accertamenti, portando alla luce quello che sembrerebbe un vero e proprio sistema per aggirare le norme sui pubblici appalti. In un primo periodo, quello tra il 2013 ed il 2015, la cooperativa era titolare di un regolare appalto. Secondo gli accertamenti delle Fiamme Gialle, nonostante il contratto prevedesse un compenso ad importo fisso e invariabile, la cosiddetta liquidazione “a corpo”, i funzionari hanno comunque elargito una ulteriore somma di denaro, circa 100mila euro, “giustificata” da alcune varianti svolte in corso d’opera dalla cooperativa, senza mai effettuare alcuna perizia tecnica circa l’effettiva esigenza e reale esecuzione delle stesse. Come se ciò non bastasse la cooperativa ha continuato a svolgere lavori nel cimitero, sia di manutenzione che di gestione, anche dopo la naturale scadenza del contratto. E proprio in questo periodo alla stessa coop sono stati liquidati ulteriori 200 mila euro, in totale assenza di un provvedimento di proroga o di rinnovo nell’affidamento dei lavori stessi da parte dell’ente comunale. Solo ad aprile 2018 c’è stata una proroga ufficiale, seguita poi, finalmente, dalla gara pubblica avvenuta il mese successivo. Un atteggiamento che, secondo la Procura della Repubblica di Salerno, avrebbe impedito l’avvio di un nuovo procedimento amministrativo finalizzato all’esperimento di una gara d’appalto per la scelta di un nuovo contraente a cui affidare l’esecuzione dei lavori in questione, “in spregio ai principi di economicità, efficacia, trasparenza e proporzionalità che regolano i contratti e l’andamento della Pubblica Amministrazione”. La documentazione relativa alle indagini e agli accertamenti condotti dalla Guardia Di Finanza è stata trasmessa anche alla Procura della Corte dei Conti che dovrà pronunciarsi su eventuale danno erariale. (La Città)

QUI PONTECAGNANO

La sede distaccata della Polizia Municipale di via Mar Ionio, in località Magazzeno, sarà la nuova “casa” delle Guardie Rurali N.O.G.R.A. L’Amministrazione, con delibera di giunta, ha previsto l’utilizzo dei locali comunali per consentire l’espletamento delle funzioni specificate nella convenzione sottoscritta tra il comune e l’associazione di volontariato lo scorso 4 marzo: tra le finalità dell’attività degli ausiliari, garantire un migliore controllo del territorio e una più efficace gestione delle segnalazioni da parte dei cittadini relative alla raccolta, smaltimento ed abbandono dei rifiuti. Il fenomeno delle discariche abusive lungo le arterie di collegamento tra il centro città e la fascia costiera, in particolare in via Mar Mediterraneo, via Flavio Gioia, via Cristoforo Colombo, ha fatto registrare decine di multe nell’ultimo mese da parte delle Guardie ambientali guidate dal presidente Antonio Fortunato. Solo negli ultimi giorni sono stati elevati 5 verbali, ognuno da 500 euro, per abbandono di rifiuti. Ma i residenti denunciano cumuli di rifiuti abbandonati anche sulla Sp175, soprattutto nelle traverse interne e dinanzi gli stabilimenti balneari ove si registra anche la vegetazione incolta sulla ormai pista ciclabile “fantasma”. Venerdì mattina, inoltre, sarà inaugurato il punto sicurezza in piazza Garibaldi a Faiano. All’interno dell’unità immobiliare che in passato aveva ospitato gli alunni dell’I.C. Moscati, saranno ospitati una sede distaccata della Polizia Municipale, la Protezione Civile A.S.A.D. Pegaso, uno Sportello Agricoltura e la Consulta degli Anziani. «Comunichiamo con orgoglio l’apertura di un presidio dedicato alla sicurezza, ubicato nella zona di Faiano e finalizzato a garantire un controllo mirato anche nella zona collinare del Comune. Il Punto di P.zza Garibaldi costituirà, inoltre, un’occasione di incontro e di confronto per due importanti organismi, di cui uno finalizzato ad incentivare, sostenere e supportare il settore agricolo, l’altro a promuovere attività con e per gli anziani. Un altro importante tassello per costituire e ricostruire una città più vivibile, accogliente e vicina ai bisogni di chi la abita», ha dichiarato il Sindaco Giuseppe Lanzara. Dall’opposizione, il commissario cittadino di Fratelli d’Italia Giuseppe Corrado critica: «Apprezziamo il lavoro delle forze dell’ordine e delle guardie ambientali, più volte abbiamo proposto alcune iniziative volte ad accrescere la percezione di sicurezza tra i cittadini: più telecamere e più vigili urbani a tempo indeterminato sul territorio, proposte queste finora inascoltate dalla maggioranza. La sede distaccata di Magazzeno, pubblicizzata in pompa magna l’anno scorso, è rimasta chiusa per mesi soprattutto in inverno. La sicurezza e la vivibilità non sono delle priorità da utilizzare a seconda delle stagioni. I residenti e i commercianti della zona hanno il diritto di sentirsi al sicuro tutto l’anno, alla luce dei numerosi episodi accaduti di recente. Ci auguriamo che questi punti di riferimento possano rappresentare dei veri presidi di legalità nei quartieri, che non vengano inaugurati e poi richiusi». (Vincenzo Pisaturo)

QUI MONTECORVINO ROVELLA

La giunta, con delibera numero 94, ha approvato il piano di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione dei lavori di abbattimento e ricostruzione della scuola d’infanzia di Iacovino.
L’intervento sarà candidato a finanziamento presso il ministero dell’Interno per un totale di 300mila euro. Grazie al progetto in questione la frazione Iacovino potrà usufruire di una scuola moderna ed in linea con gli standard di sicurezza e di sostenibilità ambientale in un’ottica green. «Un grande risultato – spiegano il sindaco, Martino D’Onofrio, e l’assessore all’Edilizia Scolastica, Stefania Quaranta – che premia l’impegno messo in campo da tutta la macchina comunale. Intercettare fondi per il territorio è un obiettivo fondamentale che questa amministrazione si è posta sin dal suo insediamento».

L'INIZIATIVA

Promuovere reciprocamente i territori della provincia di Salerno sotto il profilo turistico, storico e culturale. È l’impegno reciproco assunto ieri pomeriggio, presso la sede dell’Automobile Club Salerno, da Aci Salerno e l’associazione ParvaRes, promotrice di “Italia Emotional Way”, un movimento culturale finalizzato alla ricerca, valorizzazione e diffusione dei valori, della storia e tradizioni dei borghi italiani. A sottoscrivere il protocollo d’intesa, al termina della conferenza stampa di presentazione della partnership, sono stati il presidente ACI Salerno, Vincenzo Demasi, e Mafalda Inglese, presidente di ParvaRes-Italia Emotional Way. “Vogliamo riscoprire i nostri magici borghi con questo progetto che pone l’attenzione su angoli, a volte nascosti del nostro territorio, ma altrettanto belli e pieni di tesori – ha detto il presidente ACI Salerno, Vincenzo Demasi – Noi, insieme alle associazioni, alle pro loco, alle scuole e agli Enti comunali, siamo pronti a dare il nostro contributo per far sì che aumenti l’attenzione e l’amore per il nostro territorio, favorendo di conseguenza anche una rinascita delle attività produttive, economiche”. “Abbiamo ideali e linee guide comuni che si legano al nostro territorio – ha aggiunto Mafalda Inglese, presidente di ParvaRes Italia Emotional Way – Una bella partnership che vede insieme associazioni, pro loco, piccoli Comuni, dalla costa all’entroterra, per valorizzare un patrimonio che per troppo tempo è rimasto nascosto e lontano da ogni circuito turistico. Noi, con Italia Emotional Way, stiamo facendo proprio questo, accendere i riflettori sui piccoli borghi che rappresentano la parte più autentica della nostra Italia”. “Questa iniziativa ben si sposa con la promozione on the road che noi facciamo attraverso i raduni – ha sottolineato, in collegamento da remoto, il presidente ACI Italia, Angelo Sticchi Damiani – Sono tutte iniziative che consentono di conoscere meglio il territorio e valorizzando, soprattutto in un momento così importante come questo, che ci auguriamo possa sancire una definitiva ripartenza post pandemica. L'automobile ci porterà a vedere e a conoscere ed ad innamorarci anche a luoghi vicini che non abbiamo conosciuto sino ad ora”. Il direttore ACI Salerno, Giovanni Caturano, ha sottolineato nel suo intervento: “L'autovettura è stato uno strumento importante e con la pandemia lo è diventato ancora di più perché uno dei mezzi più sicuri per muoversi e viaggiare. Abbiamo subito spostato questo progetto perché anche noi, attraverso i nostri eventi, cerchiamo sempre di accendere i riflettori sui piccoli borghi. Oggi, poterlo fare insieme ad altri partner, rappresenta un valore aggiunto”. Alla conferenza stampa, moderata dal giornalista Luigi Martino, hanno preso parte anche Giovanni Caturano, direttore ACI Salerno; Ferdinando Parisi, consigliere ACI Salerno, in collegamento da remoto; Giuseppe Scorza, sindaco di Castel San Lorenzo; Agostino Vollero, docente di Scienze Politiche e della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Salerno. “Circa il 76% si muove per fare una vacanza in auto e dura spesso da 3 ai 5 giorni e sono verso luoghi spesso non tra i più conosciuti – ha detto il consigliere ACI Salerno, Ferdinando Parisi - Questo dà spazio ad un'Italia definita spesso minore, sinonimo però del bello che è presente in Italia, come i paesaggi da favola abbinati alla guida di una vettura. L'auto è il mezzo più sicuro per muoverci ed il turismo può partire anche dalle zone interne che in Italia e nella nostra provincia sono sempre tanti”. "Siamo felici di stare vicino a questo progetto per diventare sempre più attrattori perché i borghi piccoli sono portatori di vita sana – ha evidenziato, invece, Giuseppe Scorza, primo cittadino di Castel San Lorenzo - Lo sviluppo di questo territorio è il punto di incontro che grazie a questo cammino può crescere oltremodo. Castel San Lorenzo è felice di essere parte di questo progetto ed è sicuro che si farà conoscere ancora di più grazie a questa iniziativa". “Questo momento storico è importante per accelerare la conoscenza del territorio. Ci sono e ci saranno bandi che daranno risorse importanti che vanno colti ora come già detto in precedenza. Noi stiamo progettando una laurea magistrale sui sistemi turistici che può essere inserito in questo nuovo disegno. Anche l'Università di Salerno è pronto a sposarlo visto che non aveva un corso di turismo" ha, quindi, concluso Agostino Vollero, docente di Scienze Politiche e della Comunicazione presso l’Università degli Studi di Salerno. (La Città)

GIFFONI MOVIE DAYS

Tornare a vivere e respirare cinema, compiendo un piccolo ma importante passo verso una normalità fatta di film, risate, lacrime e confronto. È anche questo ciò che potranno fare le ragazze i ragazzi coinvolti in “Sedici modi di dire ciao”, il progetto selezionato dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, ideato e realizzato dall’Ente Autonomo Giffoni Experience. Il 31 maggio, il 15 e il 29 giugno appuntamento con una versione totalmente digital dei Movie Days: le giornate di cinema per la scuola, con il loro format consolidato, tornano rinnovate e pronte a conquistare migliaia di giovani, dagli 11 ai 17 anni, in collegamento da ben cinque regioni d’Italia. A loro saranno dedicate ben sei opere selezionate da Giffoni e potranno discuterne online insieme a docenti e coetanei. Questi tre appuntamenti, dedicati al cinema e al dialogo, fanno parte di “Sedici modi di dire ciao”: il progetto è partito lo scorso 1 febbraio e, per quattro anni, sarà rivolto ai ragazzi di Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata (Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave). L’obiettivo è quello di contrastare la povertà educativa e l’abbandono scolastico, permettendo a bambini e adolescenti di arricchire il proprio bagaglio culturale e migliorare le capacità linguistiche e artistico-espressive. I Movie Days sono un format che Giffoni porta avanti da 25 anni e che ha già coinvolto oltre 460mila studenti e circa 45mila docenti. I ragazzi impegnati in “Sedici modi di dire ciao” saranno i protagonisti di tre giornate dedicate non solo al cinema, ma anche alla cultura e all’inclusività in un contesto aperto alla discussione e al confronto. Oltre alla visione del film sono, infatti, in programma anche dibattiti online durante i quali potranno commentare ciò che hanno visto e discuterne con i facilitator di Giffoni. Il dialogo con i bambini e ragazzi è una parte fondamentale del progetto che punta anche ad aumentare l’attenzione della scuola, delle famiglie e dell’opinione pubblica nei confronti dei più giovani. Durante questi tre incontri i ragazzi, divisi in due fasce d’età (11-13 e 14-17 anni), potranno guardare da casa i film selezionati dal team di Giffoni. Per il gruppo 11-13 sono in programma: Glass Bot, la storia di Pino, un ragazzo costretto a vivere lontano dal mondo a causa di una malattia ereditaria ma che sogna una vita normale; Otzi e il mistero del tempo, in cui Kip a seguito di un tragico incidente si ritrova a vivere una straordinaria esperienza; The club of Ugly Children, in cui Paul guida un movimento che diventerà una rivoluzione e dimostra che non serve essere carini per diventare eroi. Per il gruppo 14-17 i film selezionati sono: La guerra di Cam, ambientato in un futuro distopico in cui guerre e catastrofi hanno distrutto tutto e i protagonisti sono costretti a cercare una via di fuga; Man UP! che racconta la storia di Tom, un adolescente timido che, dopo essersi rivolto al fratello maggiore e mentore, dovrà trovare la propria strada e Young Juliette, in cui la protagonista ha grandi ambizioni e sogni che a volte le fanno dimenticare chi la ama. “Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione Con il sud. www.conibambini.org”.

YOUNG FACTORY DESIGN

Ha avuto luogo oggi la premiazione dei progetti vincitori della 4° edizione del Contest Young Factory Design, il contest organizzato dal Gruppo Design Tessile Sistema Casa di Confindustria Salerno, indirizzato ad architetti, designer, progettisti, esperti in comunicazione e studenti. 14 aziende campane hanno lanciato le loro sfide per stimolare la ricerca di soluzioni innovative e favorire l’interazione con professionisti del mondo del design e della comunicazione. La giuria, costituita Biancamaria Sant’Angelo, nabi.interiordesign; Antonio Catalani, professore presso SDA Bocconi, Iulm, Cattolica; Andrea Jandoli, presidente ADI Campania; Giovanni Zuccon, fondatore di Zuccon International Projects e Barbara Minetto, Vice Presidente di Assarredo ha decretato vincitore il progetto Dandy di Marlisa Marasco. Dandy è un arredo bifacciale da un lato vetrina/credenza che funge da supporto per l’operatività in cucina/living, dall’altro libreria/scrittoio. Un arredo studiato per le attuali e diffuse esigenze di smart working, che valorizza appieno la lavorazione artigianale dell’azienda Hebanon. A idearlo Marlisa Marasco, classe 1990, architetta di Catanzaro. Dopo essersi laureata all’Università “G. d’Annunzio” di Pescara, ha frequentato il Master in Interior and Living Design alla Domus Academy di Milano. Ha all’attivo collaborazioni con prestigiosi studi di architettura. «Quest’anno più che mai il contest ha voluto guardare in avanti – sottolinea Elisa Prete, presidente del Gruppo Design Tessile Sistema Casa di Confindustria Salerno – verso un futuro in cui tecnologia, materiali e prodotti sempre più “umani” plasmeranno il mondo che ci circonda in cui il benessere dell’individuo sarà al primo posto. Anche in questa edizione abbiamo fatto incontrare designer provenienti da tutto il mondo con aziende salernitane. Da questa contaminazione siamo certi che, come già avvento in passato, nasceranno proficue interazioni che consentiranno alle aziende e ai designer di crescere e di fare un pezzo di strada insieme». «Nel contesto attuale, mutevole e multidisciplinare – evidenzia Stefania Rinaldi, Vice presidente di Confindustria Salerno – il design è divenuto un lavoro di sintesi e squadra che consente alle imprese di affrontare efficacemente i costi, di accrescere la consapevolezza e i livelli di sostenibilità, l’impatto economico e la qualità di beni e servizi. Collaborare con un designer significa per le aziende sapere gestire le complessità in modo diverso, interpretando al meglio il qui e ora ma anche il domani. L’industria manifatturiera, mai come in questo momento storico, ne ha assoluto bisogno per immaginare il futuro».

LA RASSEGNA

Il 26 maggio, alle ore 18:00, si terrà il quinto appuntamento della rassegna letteraria DiVini Libri Chiacchierata con l’Autore Città di Eboli, si presenterà il libro Hijab, il velo e la verità, scritto a quattro mani da Giorgia Butera e Tiziana Ciavardini, edito da Castelvecchi Editore. Per assistere alla presentazione del libro, che si svolgerà Online, è sufficiente collegarsi alla pagina Facebook DiVini Libri Chiacchierata con l’Autore. Il libro parla dell’uso del velo nel mondo islamico, l’argomento viene affrontato da due prospettive diverse, da chi lo indossa con orgoglio, e chi lo indossa per imposizione, le due autrici, attraverso il racconto personale e le esperienze in prima persona di alcune donne islamiche e non, favorevoli o contrarie al velo, contribuiscono alla conoscenza variegata del mondo musulmano, delle sue culture e delle sue tradizioni. Le due autrici ritengono che bisogna stigmatizzare ogni pregiudizio culturale che vede la donna con indosso l’hijab, una donna sottomessa. Molte donne musulmane velate sono donne emancipate, e con una alta affermazione di se stesse. Visto l’interessante l’argomento trattato, alla presentazione del libro ci sarà un ricco parterre di interventi, oltre le due autrici Giorgia Butera e Tiziana Ciavardini, che chiacchiereranno con il prof. Vincenzo Pietropinto e la giornalista Rossella Pisaturo, ci saranno la professoressa Maria Luisa Albano, arabista, dell’Università di Salerno e la dottoressa Fatiha Chakir, Vice Presidente Consulta Provinciale per gli immigrati di Salerno. La pianista Claudia Pietropinto suonerà bravi di musica classica.

DI CORSA

I prossimi 19 e 20 giugno, l’Associazione Automobilistica salernitana “Scuderia Costa d’Amalfi” torna a calcare le scene con la “Coppa della Repubblica Marinara – I Trofeo Onofrio Ippolito” (Gentleman Ferrari). Evento che, nello stile del Club presieduto da Valerio d’Amore, coniuga partecipazione sportiva, bellezza naturalistica e mondanità, nell’intento di riprendere un percorso condiviso nel tempo, con l’augurio di un’entusiasmante “rinascita” di passioni mai sopite. E’ tempo di nuove avventure per la “Scuderia Costa d’Amalfi”, nota compagine salernitana che raduna grandi appassionati ed estimatori di gioielli a quattro ruote provenienti da ogni dove, uniti dal desiderio di vivere insieme ore di puro relax nello splendore di location sempre molto suggestive, alternando svago, shopping, visite culturali e deliziose pause gastronomiche al piacere di guidare lungo strade magiche, come quelle della Costiera, e di vivere anche l’atteso e divertente impegno agonistico. Nel pieno rispetto di ogni norma relativa alla Sicurezza e delle disposizioni anti-Covid vigenti alle date di svolgimento della manifestazione, 19 e 20 giugno, la macchina organizzativa della Scuderia Costa d’Amalfi è in pieno fervore per garantire a Soci ed Ospiti la possibilità di gustarsi, totalmente coccolati, un weekend che sa di “ripresa”. Di voglia di ricominciare all’indomani di un periodo, purtroppo lungo, che ha costretto a rimandare kermesse di questo tipo a causa delle ben note restrizioni agli spostamenti e all’aggregazione. Manifestazioni che rappresentano, essenzialmente, occasioni di incontro fra amici nella gioia di ritrovarsi e, proprio nel segno dell’autenticità dei sentimenti, quest’anno l’imminente prima edizione della “Coppa della Repubblica Marinara” rivolgerà un tributo speciale, con il “I Trofeo Gentleman Ferrari” intitolato all’indimenticabile Dott. Onofrio Ippolito, grande appassionato delle Rosse, che con il suo entusiasmo, e la brillante personalità, ha sempre dato un enorme contributo alle attività del Club di cui è stato Socio Fondatore ed Onorario.

I piloti con licenza presso l’Automobile Club Salerno brillano ad ogni latitudine con l’ottimo esordio di Simone Iaquinta nella Porsche Mobil1 Super Cup. Molinaro alla prima Volta a Pergusa ai vertici del Tricolore Prototipi. Per la salita a Sarnano doppia vittoria di Tagliente e Tancredi, a Campobasso nell’Italiano Slalom successo in E1 per Bisogno. Un grande week end di Pista, Salita e Slalom per i piloti con licenza sportiva presso l’Automobile Club Salerno. Esordio sulle scene mondiali della Porsche Mobil1 Supercup per il giovane Simone Iaquinta, per la prima volta sul leggendario circuito di Montecarlo dove la massima serie del monomarca delle super car di Stoccarda ha gareggiato in parallelo alla Formula 1. Settima posizione per Iaquinta in un contesto tra i più esclusivi al mondo. Ma i driver targati Aci Salerno, presieduto dall’Ing. Vincenzo De Masi, hanno brillato anche in Italia ad iniziare dall’Autodromo siciliano di Pergusa dove hanno fatto ritorno i massimi Campionati Italiani. In diretta TV nel Campionato Italiano Prototipi il giovanissimo Denny Molinaro ha centrato un 2° ed un 7° posto che lo vedono in seconda posizione tricolore dopo l’appuntamento ennese, dove ha ottenuto la prima fila in qualifica al volante della Wolf GB 08 Thunder. Bellissima la sua performance in gara 1, dove è riuscito a mantenere la seconda piazza dopo una serie di sorpassi con I suoi diretti avversari. Complicata gara 2 dove con la “solita” partenza fulminea il giovane pilota calabrese si è inserito al terzo posto dando subito la sensazione di poter ambire al podio. Una sbavatura alla chicane lo ha però frenato, costringendolo poi ad un’ impegnativa rimonta. L’ingresso della Safety Car che si è protratto fino a fine gara ha sancito il piazzamento. Bella prestazione sempre nel Campionato Italiano Prototipi, dove protagoniste sono le Wolf, per il giovane e sempre incisivo Michele Esposito che dopo un 10° posto e 5^ fila in qualifica, è stato autore di due belle rimonte in gara dove ha chiuso rispettivamente al 6° e 5° posto. Si è aperto nelle Marche il Campionato Italiano Velocità Montagna alla Sarnano – Sassotetto Trofeo Lodovico Scarfiotti, gara tutta live sui social ed in TV, che ha visto brillare particolarmente Carmine Tancredi, dal 2021 tra le fila dell’AC Salerno, che al volante della performante e finalmente competitiva Ford Escort Cosworth ha sbaragliato la concorrenza e dominato il combattuto gruppo E1. Vittoria anche in gruppo Racing Start Plus per il campione in carica Vito Tagliente che ha ritrovato la vincente Peugeot 308 GTI e si è subito messo in evidenza. Francesco Paolo Cicalese ha rilanciato la sfida tra le motorizzazioni aspirate delle gruppo Racing Start RS sulla Honda Civic Type-R ed ha conquistato il 2° posto dopo una bella gara dal ritmo decisamente elevato. Quarta posizione di classe 1000 delle monoposto per Giovanni Loffredo che per la prima volta ha gareggiato sulla Wolf GB 08 Thunder con motore Aprila di derivazione motociclistica. Terza piazza tra le Racing Start Plus RS TurboCup, tra le auto derivate dai monomarca in pista dove Roberto Pazzanese ha esordito sulla Seat Leon. Lo Slalom Città di Campobasso è stato il 2° round di Campionato Italiano e Marcello Bisogno si è subito imposto nell’impegnativo gruppo Ei sulla sempre scattante Fiat 127 di classe 1400. Altre due le vittorie di classe: quella di Giovanni Barbarulo in classe A1400, anche 2° di gruppo e quella di Domenico Murino in classe N1400, 5° di gruppo, entrambi sulle Peugeot 106.

IL CONVEGNO

Si terrà sabato 29 maggio alle ore 18 30 presso la terrazza bar Imbarchiamo nei pressi di Molo Manfredi il convegno dal titolo “Il paradosso Bergoglio”, nel corso del quale verrà presentato il nono numero della rivista bimestrale di approfondimento politico-culturale Il Guastatore. L’evento, che si svolgerà nel rispetto delle normative anticovid, sarà moderato dall’editore della testata Luca Lezzi. Interverranno: Clemente Ultimo, direttore della rivista, Gherardo Marenghi, fondatore della stessa, Andrea Antonio Sabatino, esponente di Fratelli d’Italia Salerno e portavoce della comunità militante Identità di Popolo e il senatore Antonio Iannone. “Con la conferenza di sabato- afferma Sabatino- ci auguriamo di poter dare vita ad un nuovo ciclo di incontri in presenza determinanti a ristabilire il carattere comunitario, di socialità e dibattito che ci ha sempre contraddistinti”. “In questa occasione- prosegue Sabatino- daremo voce alle varie anime della destra su un tema che spesso divide i cattolici integralisti dai laici, senza dimenticare la ricaduta che anche nel quotidiano e nell’ambito locale hanno scelte che dalla sfera religiosa passano a quella politica come l’apertura al riconoscimento delle coppie di fatto o la smania liberal-protagonista che in nome della cancel culture vorrebbe abbattere statue e chiese da sempre tradizione e storia delle nostre città”.

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