Ha suscitato clamore, non poteva essere altrimenti, il nuovo scandalo che vede coinvolti tre arbitri italiani - tra di loro anche Ivan Robilotta di Sala Consilina - e quattro assistenti - c’è anche il salernitano Valentino Fiorito - tutti accusati di aver di aver gonfiato i rimborsi, per arrotondare di qualche centinaia di euro la diaria da trasferta, come se non bastasse la lauta ricompensa da 3.800 euro lordi garantita a ogni arbitro per una gara di serie A, oltre al compenso fisso annuale da 90mila euro percepito dagli “internazionali” e di 30mila euro per tutti gli altri. L’inchiesta va avanti da diverse settimane e il 21 aprile scorso l’Aia ha inviato la documentazione alla Figc, che si appresta a chiudere il procedimento: da stabilire se ci siano state infrazioni disciplinari o violazioni del codice etico. Già da più di un mese arbitri e assistenti finiti sotto indagine non sono stati designati e non lo sono stati neanche per l’ultima giornata di campionato né per i play-off di Serie B.
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