L’U.S. Salernitana 1919 comunica che venerdì 14 maggio alle ore 17:00 allo Stadio “Arechi” si svolgerà la cerimonia di premiazione da parte della Lega B per la promozione in Serie A. La cerimonia si svolgerà a porte chiuse nel rispetto delle normative anti-Covid 19.
L'INTERVISTA
Angelo Fabiani è il direttore sportivo che ha portato la Salernitana in Serie A. Lui dietro la scrivania e a caccia di talenti, Fabrizio Castori in panchina. Un connubio perfetto che ha dato i frutti sperati. Il dirigente granata racconta la storica promozione a Tuttomercatoweb.com, aggiungendo poi di aspettarsi più collaborazione dall'amministrazione comunale e respingendo al mittente le accuse per l'ormai famosa partita non disputata con la Reggiana.
- Direttore, quando avete capito di potervela giocare per andare in A?
“La B bisogna viverla fino all’ultima giornata. Basta vedere che è successo in Monza-Brescia. Squadre importanti come Pescara e Cosenza sono retrocesse, è tutto imprevedibile”.
- A macchiare i festeggiamenti l’aggressione alla figlia di Grassadonia.
“Leggerezze di qualche ragazzotto che forse non sapeva neanche cosa avrebbe potuto scatenare. Infangare il nome di Salerno non è stato giusto”.
- Dopo aver centrato la Serie A è giusto che si goda la categoria dove ha portato la squadra...
“Le sofferenze durano a lungo e le gioie fin troppo poco. Vedremo”.
- Sono parole di addio?
“Si chiude un ciclo importante, oltre il quale non credo si possa andare. Ovviamente mi riferisco alla categoria. Vorrei quindi ringraziare tutti i miei collaboratori, da Calaiò a Bianchi e il team manager Avallone. Il treno è arrivato al capolinea, non so chi salirà prossimamente sul mezzo”.
- Beh, nella promozione c’è anche tanto di suo...
“Le valutazioni è legittimo che le faccia la proprietà. Vincere a Salerno ha un sapore diverso, anche se ho vinto pure da altre parti d’Italia. Però bisogna guardare in faccia la realtà. E come detto, ora il treno è arrivato al capolinea”.
- Sarebbe una beffa non sedere sul treno in Serie A.
“Una volta vinsi un campionato e poi decisi di partire dalla C. Il calcio è bello in ogni categoria. Anche se vincere a Salerno è tanta roba”.
- Lotito non può possedere Lazio e Salernitana.
“È materia di avvocati e di chi detiene le quote della società. Noi ci occupiamo di ben altro. Sarebbe irriguardoso parlarne. Ci tengo a ringraziare tutta la città di Salerno, tutti i tifosi, scusandomi se a volte c’è stata qualche frizione che interpreterei come un fatto a difesa e tutela della società. Non c’è mai stata cattiveria, anzi. Mi auguro che con la Serie A si possa trovare quell’unità d’intenti che a volte è mancata”.
- Quali sono i meriti di Castori?
“È l’usato garantito. Ha portato il Carpi in Serie A e forse se fosse stato in sella fino alla fine l’avrebbe anche salvato. Applica la semplicità e non si inventa niente. Castori è uomo pratico, umile, un padre di famiglia che ha saputo tirare fuori il massimo da questi ragazzi. Ha grossi meriti in questo campionato”
- Dove si vede dall’1 luglio 2021?
“Potrei anche stare alla stazione in attesa di un treno. Non so altro”.
- C’erano squadre più attrezzate di voi, almeno sulla carta.
“Non avevamo qualcosa in meno di Lecce e Monza. I nostri giocatori sono bravi, fanno la differenza al di là del passato. Magari il prossimo anno diremo che Gondo è veramente forte. Ma bisogna avere la forza di andarlo a prendere. Non ci ha regalato niente nessuno, ci siamo sudati questo risultato. Il calcio non si fa con le figurine”.
- Chi andrà in Serie A attraverso i play-off?
“Ai playoff si azzerano tutti gli equilibri. Non voglio dire la squadra, ma dico che ci sarà sicuramente una sorpresa”.
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