Non solo il Covid. Sono tanti e atavici i problemi che attanagliano l'infrastruttura e impiantistica sportiva in Campania. Da Salerno a Napoli la situazione non cambia, nonostante i vari proclami. Nelle ultime settimane è tornata, ad esempio, in auge la questione della piscina "Massimo Galante" di Scampia. Chiusa dal 2019, l'impianto negli anni addietro è stata culla di talenti degli sport natatori e soprattutto approdo sicuro di intere generazioni che hanno trovato riparo dalle insidie della "vita da strada". Nell'ultimo periodo si sono intensificati atti vandalici, furti e devastazioni riducendola ad una vera e propria discarica. Sollecitato a più riprese, il Comune di Napoli nella persona dell'assessore Borriello ha promesso lo stanziamento di fondi (circa 4 milioni) per riqualificare l'intera struttura. Per sintetizzare al meglio la situazione, proponiamo di seguito il post redatto da Cinzia Esposito che in quella piscina ci è nata e cresciuta insieme alla sorella Adele (attuale pallanuotista della Css Verona in A1) e riassume alla perfezione i sentimenti di sdegno adeguatamente mixati alla speranza di un nuovo inizio:
"Io me lo ricordo l’ultimo giorno della Piscina "M. Galante". Mentre si svuotavano gli ultimi locali, in attesa dei funzionari del Comune per la riconsegna delle chiavi, si faceva a turno a dire “alla fine è successo, veramente è successo” Abbiamo - e dico “abbiamo” parlando a nome di quelli che la frequentavano, di chi l’ha frequentata e abbandonata, di chi la riconosceva come punto di riferimento per la comunità di Scampia -. Dicevo, abbiamo salutato la piscina lasciandole in custodia i nostri ricordi, perché almeno quelli restassero inviolati nel tempo.
Per l’ultima volta ho letto, su una parete ormai parecchio imbrattata, una scritta in nero che raccontava la storia di una decina di bambine che hanno imparato insieme cosa significasse crescere e diventare adulte. “Vesuvine” si facevano chiamare. Negli anni, poi, abbiamo anche imparato che scrivere sui muri non è una cosa bella. È per questo che fa così male vedere queste immagini. Chi ha vandalizzato la piscina Galante, ha messo le sue mani sporche sui nostri ricordi. Ma non è stato l’unico. Nel corso di questi 19 mesi molti si sono mobilitati per chiedere se ci fossero speranze per questa struttura, ma da chi poteva arrivare una risposta arrivavano solo silenzi. Le macerie nelle foto sono frutto di quei silenzi. Nonostante questo, è arrivata una buona notizia. Anzi, l’Assessore Borriello ha addirittura detto che il passo più grande è già stato fatto. In realtà, sarà fatto il 23 maggio quando verrà firmata una delibera che permetterà di erogare circa 4 milioni di euro dal fondo di rigenerazione urbana a favore della piscina Massimo Galante di Scampia. Mi auguro che questo possa essere davvero un nuovo inizio per la Galante. Mi scoppia il cuore di gioia all’idea che a una nuova generazione di bambini di questo quartiere venga data un’opportunità come l’abbiamo avuta noi.
Caro Assessore, spero che lei abbia fatto bene i conti, perché io non vedo l’ora di tornare a casa".
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