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di Antonio Mandia

Novanta minuti separano la Salernitana dal grande sogno chiamato serie A. Novanta minuti di ansia, trepidazione, incitamento nei quali i "castorizzati" sono pronti a regalare ai propri tifosi l'ennesima soddisfazione della stagione, quella più importante, quella decisiva. Nessuno neanche i più romantici ed ottimisti avrebbero mai soltanto immaginato di arrivare così in alto in classifica, così in fondo ad un percorso per niente agevole. Ma tant'è, ora i granata sono lì ad un passo dall'inimmaginabile pronti a tirar fuori tutto il proprio carattere degni portavoci del loro sanguigno allenatore. In queste ultime settimane, già prima del sorpasso in classifica, la scaramanzia l'ha fatta da padrona e la celeberrima frase "Zitt se ne parla a maggio" dello storico tifoso Raffaele Russo "il vichingo" è diventata un dogma, quasi una sorta di karma passatemi il termine. Gli afficionados del cavalluccio hanno preso alla lettera le parole del vichingo che ormai echeggiano in tutta la città non disdegnando di dire la loro sull'attuale momento di capitan Di Tacchio e soci. "Non è più un sogno lontano, siamo ad un passo dal traguardo. Ora tutti uniti per l'ultima battaglia" le parole del tifoso Fabrizio Liguori. Grande merito va ascritto al mister Castori come traspare dalle parole di un altro sostenitore granata Marco Cavallo: "Campionato oltre le aspettative, oltre ogni tipo di pronostico. Neanche i più ottimisti si sarebbero aspettati una stagione del genere. Onore e merito alla squadra ma soprattutto a Castori il quale è stato eccezionale nel creare un gruppo unito e vincente". Sulla stessa lunghezza d'onda un altro supporter dell'ippocampo Andrea Onorato: "Un'impresa totalmente inaspettata grazie all'impegno e alla determinazione di squadra e allenatore. Finalmente di nuovo dopo più di 20 anni tutta l'Italia parlerà granata". Ed infine c'è anche chi non crede ai suoi occhi come il tifoso Vincenzo Cibelli: "Dopo 23 anni la storia si ripete, Salerno lo merita. Non svegliateci".