Terzo addio in una settimana per la Vetrocar Css Verona. Dopo la separazione con mister Giovanni Zaccaria e la commovente lettera con cui Giulia Carotenuto ha manifestato l'intenzione di appendere la calottina al chiodo, alla vigilia del posticipo domenicale con L'Ekipe Orizzonte arriva sempre dai social un altro fulmine a squarciare il cielo gialloblu. Capitan Giorgia Prandini, istituzione fuori e dentro la vasca per il club scaligero, lascia la squadra e per il momento anche la Pallanuoto, almeno nelle vesti di atleta. Come già accaduto per la dott.ssa Carotenuto, anche in questo caso la lettera affidata a Facebook lascia trasparire grande umanità e soprattutto il significato intrinseco e reale di uno sport come la Pallanuoto: lealtà, altruismo, sacrificio, gioco di squadra, voglia di sognare e superare nuovi confini. Di seguito le parole di Giorgia:
"Ecco è arrivato anche per me quel giorno. Il giorno in cui metto la parola fine alla mia vita da giocatrice di Pallanuoto. 20 anni di passione. Non voglio neanche iniziare a ricordare i momenti speciali, unici e inimitabili che hanno fatto parte del mio percorso. Perché sono così tanti che nessuno leggerebbe il resto. La Pallanuoto mi ha dato tantissimo e io ho provato a darle altrettanto. Sognando per anni di far diventare la pallanuoto grande a Verona, di regalare sogni a chi voleva conoscerla, di dare qualcosa da cantare a chi voleva tifare, di dare emozioni a chi voleva seguirla. Come ogni grande sogno anche questo inizia e finisce, e forse domani ne inizia un altro, forse ancora nella Pallanuoto o forse no. Ma la volontà ancora c’è di lottare perché questo sport abbia sempre l’onore che merita. Probabilmente non più in questa società e forse non più con le stesse modalità, ma la Pallanuoto sarà sempre una parte importante della mia vita. Un grande sport solo per persone che hanno voglia di immergersi nei sogni e di lottare contro le avversità, sempre con il sorriso e senza volere niente indietro
Ho giocato, guidato, allenato, fotografato, fatto da ufficio stampa, arbitrato, e ognuna di queste cose sempre con la passione che mi ha contraddistinto. Certo a volte forse ho sbagliato, ma se l’ho fatto, l’ho fatto perché ho amato il mio sogno così intensamente. Grazie a tutte le persone che hanno fatto questa storia con me, è stata una storia bellissima e ha reso il mio cuore più grande".
dav.mad
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