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I fatti del giorno | Tutte le principali notizie di cronaca e attualità da Salerno e provincia

14/04/2021

VERSO LE COMUNALI

“Sbagliare è un diritto delle persone, credo che i miei dissidenti abbiano sbagliato, la loro è una condizione incomprensibile”. A parlare così il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, ospite della quarta puntata di Tribuna Politica, il format di approfondimento del quotidiano Le Cronache, condotto dal direttore Tommaso D’Angelo e da Erika Noschese. Il primo cittadino, nel corso della sua lunga intervista, ha attenzionato vari temi, tra questi la decisione del gruppo Oltre di dire ufficialmente addio alla maggioranza Napoli tanto da annunciare, nei giorni scorsi, il sostegno al candidato sindaco Michele Tedesco. “Tutte le motivazioni che sono state portate alla nostra attenzione per quanto riguarda la loro scelta, non credo abbiano fondamento anche se rispetto profondamente la loro scelta”. Il sindaco ha poi acceso i riflettori sui candidati pronti a sostituirlo: “c’è uno di Fratelli d’Italia, un candidato sindaco di questa compagine contenitore abbastanza variegato, un candidato sindaco molto volenteroso e poi c’è un panorama abbastanza confuso che vede la mia candidatura – della quale sono orgoglioso – come una condizione di certezza, qualcosa che rappresenta un momento di chiarezza, di sufficiente tranquillità per quanto riguarda il centrosinistra”. Napoli, a proposito dei “leoni da tastiera” rivendica il merito di essere stato, con tutta la coalizione, il lavoro messo in campo in questi anni: “siamo stati alla stazione ferroviaria di Salerno, siamo stati nei pressi degli autobus per accertarci che tutto andasse secondo i piani, senza ulteriori problemi per la nostra città; io sono stato sul posto a verificare cosa succedeva sul corso, sul lungomare, presso la zona orientale a verificare di persona, ora dopo ora mentre gli altri lanciavano post e facevano gli spiritosi – ha attaccato il sindaco – Credo che c’è un ruolo che va tenuto altro, nella dignità della politica e degli amministratori e deve essere di onore e disciplina al quale mi sono piegato con grande senso di responsabilità”. Il primo cittadino rivendica il lavoro svolto in questi mesi di emergenza, per fare in modo che i buoni spesa fossero recapitati a casa degli aventi diritti, e “lo abbiamo fatto doverosamente, per poi portare tutto alla Guardia di Finanza per verificare eventuali illeciti e che tutto si fosse svolto nella trasparenza assoluta mentre altri scrivevano post su Instragram e noi facevamo un lavoro umile e di rispetto per la città”. E poi l’appello alla cittadinanza: “se vorranno premiare il mio lavoro sarò loro grato, se decideranno di cambiare mi inchinerò alla volontà popolare ma ho la coscienza a posto, non so se gli altri possono dire altrettanto”. L'articolo completo di "Cronache" al seguente LINK.

Il sogno della grande coalizione civica fa storcere il naso a molti. Ad essere particolarmente critico, uno degli esponenti doc della sinistra locale, Angelo Orientale: “Una domandina semplice semplice ai compagni e alle compagne che hanno appoggiate questa “coalizione” di diversamente deluchiana alle prossime amministrative di Salerno città – ha dichiarato Orientale – Il centro destra e la destra in modo esplicito o “accamuffato” li appoggeranno. Questo non mi scandalizza, l’era De Luca sin dalla prima candidatura ha reso tutto ciò normale. Quello che non è “naturale” è che ci siano “pezzi” di sinistra che appoggeranno questa schifezza. Ora con le dichiarazioni esplicite della destra che man mano si registreranno nelle prossime ore li continuate ad appoggiarli?”. Il riferimento è a tutte le persone, di sinistra, che hanno scelto di appoggiare la candidatura a sindaco di Michele Tedesco, insieme al centro destra e le grandi liste civiche che stanno emergendo in queste settimane. (Cronache)

“O si decide entro 72 ore al massimo o avvieremo il nostro percorso, da soli”. A lanciare l’ennesimo ultimatum alla coalizione di centrodestra, il coordinatore provinciale dell’Udc, Mario Polichetti, al termine dell’incontro tenutosi ieri presso la segreteria dell’onorevole Enzo Fasano, parlamentare in quota Forza Italia, in prima linea nella “questione” amministrative 2021. All’incontro hanno preso parte il responsabile cittadino della Lega, Rosario Peduto; il coordinatore provinciale dell’Udc, Mario Polichetti; il responsabile provinciale del Nuovo Psi, Antonio Di Cunzolo e il coordinatore cittadino di Cambiamo, Alfonso Baviera. L’incontro è stata l’occasione per consolidare lo spirito unitario della coalizione di centrodestra che si appresta ad affrontare il prossimo turno per le elezioni amministrative in provincia di Salerno. I rappresentanti dei partiti, in accordo con i rispettivi riferimenti regionali, hanno deciso di rinviare l’esame delle situazioni di Battipaglia ed Eboli per concentrarsi sul capoluogo, anche alla luce della candidatura civica dell’avvocato Michele Tedesco che continua a consolidarsi con il sostegno già incassato di diverse espressioni della società civile. Nome, quello dell’avvocato, che non vedrebbe tutti d’accordo: la Lega, infatti, sembra ancora legata al nodo Dante Santoro e prima di sciogliere le riserve di conquistare una posizione di spicco negli altri comuni al voto. A Battipaglia, infatti, i leghisti puntano tutto su Renato Santese, già consigliere comunale. Intanto, le forze presenti al tavolo si rivedranno, ovviamente, a strettissimo giro per definire il quadro. Inoltre rivolgono un accorato appello a Fratelli d’Italia, affinché si possa raggiungere l’unità del centrodestra, considerata un valore aggiunto per affrontate le future battaglie. Intanto, particolarmente critico in questa fase il parlamentare azzurro Gigi Casciello che punta il dito non solo contro la maggioranza Napoli ma anche contro “immancabili personaggi in cerca di un titolo sui giornali e una comparsata nelle tv locali“: “Salerno è la mia città ed in vista delle prossime elezioni a sindaco è triste vederla ripiegata su un giochino per cervelletti elementari: un finto sindaco uscente che viene ricandidato per preservare un potere in inevitabile declino, un po’ di candidati che giocano la solita partita per improbabili prospettive future e immancabili personaggi in cerca di un titolo sui giornali e una comparsata nelle tv locali (sarebbe il caso che qualcuno li informi che se ne accorgono in pochi…) e da nessuno che venga fuori uno straccio di idea, di proposta, di visione per questa città – ha dichiarato il forzista – Mi si dirà che ho le mie responsabilità, che devo dire la mia, che sono un parlamentare, tra l’altro oggi forza di governo nazionale. Giusto. E allora non mi sottraggo: si azzeri tutto. E io farò la mia parte”. (Cronache)

TRASPORTI

Stazione Vesuvio Est: le Deputate del MoVimento 5 Stelle, Virginia Villani e Silvana Nappi hanno presentano un’interpellanza al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per chiedere di prevedere il finanziamento di questa opera con i fondi del Recovery Plan per lo sviluppo di trasporti e infrastrutture nel Sud Italia o almeno di inserire l’opera nella seconda parte del Decreto Sblocca Cantieri, tra quelle da commissariare. “Da diverse settimane siamo in contatto con alcuni esponenti dell’associazione “Poggiomarino Siamo Noi” e con i sindaci del territorio dell’Agro Sarnese Nocerino – Vesuviano per trovare insieme una soluzione che porti finalmente alla realizzazione della Stazione Vesuvio Est. Abbiamo fatto una serie di incontri, siamo in contatto con funzionari di RFI e con il Ministero per sollecitare la realizzazione di un’opera che ha ormai 15 anni di vita ma che è ancora tanto attesa dai nostri territori. Il nostro obiettivo, per cui ho deciso insieme alle colleghe Silvana Nappi ed Elisabetta Barbuto ed altri 20 parlamentari di presentare un’interpellanza al Ministro Enrico Giovannini, è la necessità di inserire l’opera nell’ambito del Recovery Plan. Sarebbe una vera svolta per il nostro territorio, un volano di sviluppo economico e turistico per tutta la zona dell’Agro Sarnese Vesuviano” a dirlo, la Deputata del MoVimento 5 Stelle, Virginia Villani. “La storia della Stazione Vesuvio Est parte nel 2007 quando la Regione Campania, insieme a RFI, bandirono un concorso di idee per la realizzazione di una stazione di interscambio tra la linea alta velocità a Monte del Vesuvio e la linea regionale Eav Sarno – Poggiomarino. Nel 2017 l’opera fu inserita nel contratto di programma 2017/2021 tra MIT e RFI: le risorse intercettate provengono dal Fondo di Coesione e Sviluppo, per un importo pari a 35,5 sui circa 60 milioni necessari per la completa realizzazione dell’opera. Nel 2020, nell’aggiornamento del contratto, il progetto ha subito un taglio di 10 milioni e risulta attualmente finanziata per un importo pari a 25,5 sui circa 60 milioni necessari – spiega la Deputata Nappi – Ad oggi, l’intervento è in fase di progettazione preliminare e presenta numerosi vantaggi: è infatti, un progetto moderno, poco impattante e di grande sostenibilità ambientale e paesaggistica. Se è vero che l’opera di fatto prevede costi finali di circa 60 milioni di euro, l’indotto economico che si creerebbe intorno ad essa sarebbe di gran lunga superiore all’investimento”. “E’ indubbio che i risvolti in termini economici e turistici sono eccezionali. Basti pensare che il progetto prevede una stazione di interscambio nell’area tra Sarno, Striano, Poggiomarino e tutto l’Agro Sarnese Vesuviano: garantirebbe ai passeggeri della nuova linea ad alta velocità, collegamenti diretti con i maggiori centri turistici della Valle del Sarno, grazie al collegamento diretto con la linea regionale Eav Sarno – Poggiomarino, che consentirebbe agevolmente di raggiungere il Parco archeologico di Pompei, il Parco Nazionale del Vesuvio e la penisola sorrentina in meno di un’ora e mezza da Roma – dichiara la Deputata M5S Virginia Villani- Inoltre, la Vesuvio Est garantirebbe un collegamento diretto con altri siti minori, come il Parco archeologico di Longola a Poggiomarino, le ville di epoca romana di Terzigno, i musei di Boscoreale ed Oplonti, i borghi e l’area archeologica di Sarno e dell’Agro Sarnese Nocerino. Oltre all’intersezione con la linea regionale Eav, la Vesuvio Est si troverebbe a solo 1 km dall’autostrada A30 Caserta – SA con gli svincoli autostradali di Sarno e Palma Campania e dalla Strada Statale 268 “del Vesuvio” che collega tutti i comuni dell’hinterland vesuviano da Napoli fino ad Angri, dove è stato realizzato il casello autostradale che collega tale arteria all’autostrada A3 NA/SA. Non è un caso infatti, che tutti i sindaci del territorio e numerose associazioni, stanno muovendosi per promuovere il progetto e riportare all’attenzione delle autorità competenti la sua concreta realizzazione che soddisfa le aspettative della cittadinanza e delle istituzioni locali. Io stessa sono in contatto costante con loro per portare insieme avanti questa importante battaglia di sviluppo in un territorio difficile e dalle grandi potenzialità”. L’opera, come si legge nell’interpellanza a prima firma della Deputata Villani potrebbe accedere anche alle risorse del Recovery Plan: “Tale investimento sarebbe prezioso in questo momento storico. Per lo sviluppo della Stazione Vesuvio Est infatti, le infrastrutture sono già esistenti, sia la linea a Monte del Vesuvio, sia la linea regionale Eav, entrambe elettrificate e di recente realizzazione. Queste caratteristiche farebbero facilmente rientrare l’opera in uno dei vincoli decisivi del Next Generation EU, migliorando sensibilmente trasporti e infrastrutture nel Sud Italia – spiega la Deputata Elisabetta Barbuto della Commissione Trasporti – All’interno della bozza di Recovery Plan, è previsto un forte investimento sulla metropolitana regionale Eav su cui tale opera insiste e sul capitolo destinato direttamente al potenziamento e alla realizzazione di nuove stazioni della linea ad alta velocità. “Ecco perchè abbiamo chiesto al Ministro competente di inserire anche questo progetto tra quelli realizzabili con le procedure e le risorse del Recovery Plan tenendo conto anche della volonà del gestore ferroviario, RFI di voler collegare in maniera efficiente e funzionale le linee veloci con altre linee di interesse nazionale e locale. Infatti, nella previsione di un rafforzamento e di un prolungamento della linea veloce verso Reggio Calabria e Bari, il nodo ferroviario di Napoli avrebbe la stessa funzione di smistamento per il Sud che Milano ha per il Nord: da Napoli partirebbero entro pochi anni tre direttrici (Roma, Bari e Reggio) senza considerare il collegamento che si realizzerebbe tra la linea veloce Salerno – Reggio Calabria con Potenza e Taranto, passando per Matera. Si tratta di una mole di viaggiatori che la sola stazione centrale di Napoli e Afragola, non riuscirebbero a sostenere. “La Stazione Vesuvio Est sarebbe la soluzione giusta e rappresenta per l’area dell’Agro Sarnese Vesuviano un’occasione che non possiamo perdere!” conclude l’on. Virginia Villani.

PARLA CASCIELLO

“Sul Concorsone regionale in Campania si sta facendo troppa confusione, alimentando una polemica irresponsabile, che va oltre un populismo inaccettabile”. Lo afferma l’onorevole Gigi Casciello, Deputato di Forza Italia e tra i fondatori dell’Associazione Voce Libera. “Il Dl che permette la semplificazione del Concorsone, eliminando una prova finale che era prevista dal bando, così da permettere di completare l’iter delle assunzioni entro l’estate, era l’unico modo possibile per evitare lungaggini che avrebbero messo a rischio il concorso stesso – prosegue l’onorevole Casciello -. Dopo la decisione di Ripam, che ha stabilito le modalità della prova finale, c’è stata anche una telefonata tra il ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ed entrambi hanno espresso ampia soddisfazione per la decisione assunta. Insieme hanno concordato ogni passaggio e sono certo che De Luca, da uomo d’onore, faccia adesso chiarezza su questa vicenda”. L’onorevole Casciello poi aggiunge: “Sono grato al ministro Brunetta per aver trovato il modo di sbloccare la situazione e permettere la conclusione del Concorsone con una sola prova finale, a dispetto delle due che erano previste. Naturalmente l’auspicio è che tale prova finale possa svolgersi, come sicuramente accadrà, nella maniera più serena possibile e basandosi sul lavoro svolto in questi dieci mesi di tirocinio. E’ chiaro che nella graduatoria finale si debba tener conto anche dei titoli, perché in un’Italia che deve ripartire dal merito è giusto premiare gli sforzi e gli studi. Dunque, mai come in questo momento – conclude l’onorevole Casciello – alimentare una polemica assolutamente infondata credo sia fuori luogo, nel segno dell’irresponsabilità”.

PARLA BILOTTI

«L’operazione anticrimine coordinata da varie Procure e che ha portato alla luce una serie di attività illegali condotte nel Vallo di Diano dimostra, una volta di più, la necessità di assicurare un presidio di legalità a un comprensorio privato ingiustamente del “suo” Tribunale da circa dieci anni e che è sempre più esposto alle incursioni dei clan della criminalità organizzata». Lo afferma Anna Bilotti, deputata salernitana del Movimento 5 Stelle, all’indomani del maxi-blitz delle forze dell’ordine che ha disvelato una serie di traffici illeciti in Campania e in altre regioni meridionali, culminati nell’emissione di numerosi provvedimenti restrittivi personali e decreti di sequestro di beni e aziende. Bilotti, firmataria della proposta di legge per ridefinire l’assetto territoriale degli uffici giudiziari, esprime il proprio apprezzamento agli investigatori e agli inquirenti per la preziosa attività condotta anche in quest’ultima circostanza e sottolinea ancora una volta l’urgenza di rivedere la distribuzione degli uffici giudiziari nel territorio nazionale, rivedendo i criteri delle scelte fatte in passato e tenendo presente la superiore esigenza di consentire ai cittadini un accesso alla giustizia pieno ed effettivo, in particolare nelle aree particolarmente estese e maggiormente colpite da emergenze di carattere criminale. «Agli uomini dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza e agli investigatori dell’Antimafia va il mio plauso per l’attività svolta e l’impegno che profondono quotidianamente nel contrasto alla criminalità, spesso in condizioni particolarmente difficili – spiega la parlamentare M5S – Quest’ultima indagine dimostra però, ancora una volta, quanto il Vallo di Diano, terra di frontiera tra più regioni, sia esposto agli appetiti delle organizzazioni malavitose. E quanto quel comprensorio abbia necessità della presenza di un presidio di legalità, quale può essere un Palazzo di giustizia. L’assurda scelta fatta nel 2012 di sopprimere il Tribunale di Sala Consilina, per un presunto miglioramento dell’efficienza giudiziaria e un risparmio di spesa mai realmente verificatisi, necessita di essere rivista al più presto. È impensabile e ingiusto continuare a negare al Vallo di Diano e al Golfo di Policastro un Tribunale che aveva competenza su un comprensorio di 28 comuni e lasciarlo accorpato a quello di Lagonegro, una struttura più piccola e di un’altra regione. La giustizia deve essere quanto più vicina possibile ai cittadini. Ecco perché la proposta di legge che abbiamo formulato nell’Intergruppo parlamentare Geografia giudiziaria va accolta e approvata prima possibile».

PARLA CIRIELLI

“Un plauso alle Forze dell’Ordine, alla Direzione Distrettuale Antimafia e alla Magistratura per l’importante operazione contro il traffico e lo sversamento illecito di rifiuti tossici nel Vallo di Diano, in provincia di Salerno. E’ stata evitata un’altra Terra dei Fuochi in Campania”. Lo dichiara, in una nota, il Questore della Camera e deputato salernitano di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli: “Bisogna continuare a mantenere alta l’attenzione sugli intrecci pericolosi tra la criminalità organizzata e alcuni segmenti economici del territorio. Presenterò, nel merito, un’interrogazione parlamentare ai ministri Roberto Cingolani e Luciana Lamorgese per sapere se sono a conoscenza dei gravi episodi di inquinamento ambientale accertati dalle Forze dell’Ordine e quali provvedimenti urgenti intendono adottare per salvaguardare maggiormente l’incolumità dei cittadini che abitano nell’area del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni” conclude Cirielli.

PARLA VALERIA

“È ora che De Luca passi dalla demagogia alla chiarezza. Non abbiamo ancora capito a cosa miri la strategia del governatore sulla campagna vaccinale, ma al momento l’unico risultato che ha ottenuto con le sue provocazioni è solo generare confusione in un momento in cui serve serenità e trasparenza. Le dosi vaccinali sono state distribuite in proporzione alle categorie da vaccinare e se la Campania ha avuto meno vaccini è solo perché è inferiore la consistenza degli over 80 e degli operatori sanitari. Se De Luca è in grado di dimostrare il contrario, sarò la prima a intraprendere la battaglia sulla fornitura vaccinale alla Campania. Per invertire la rotta e uscire dalla situazione critica in cui siamo, dobbiamo agire nella direzione esattamente contraria a quella annunciata dal governatore, rispettando il piano nazionale e dando priorità ai più anziani e ai più fragili. Sono proprio queste le categorie a dover essere immunizzate al più presto, per liberare terapie intensive e reparti, ridurre i decessi e far ripartire l’assistenza a pazienti che soffrono di altre patologie. Ed è solo così che possiamo risollevare, di pari passo, anche l’economia con l’allentamento delle restrizioni”. Lo dichiara la vicepresidente del Consiglio regionale della Campania e capogruppo regionale M5S Valeria Ciarambino.

PARLA IOVINO

“Quello che sarebbe dovuto essere un piano lavoro rivoluzionario per la Campania, si sta tramutando in un’autentica beffa. Sono oltre 1.800 i giovani, con curricula e competenze, che da un anno sono un riferimento negli enti locali in cui effettuano i loro stage, ma che ora rischiano di vedere vanificato ogni sforzo. La procedura, targata Brunetta, che avrebbe dovuto semplificare l’iter, prevede infatti una nuova prova scritta in aggiunta a quella già superata per accedere allo stage. Un nuovo assurdo ostacolo per chi avrebbe dovuto concludere l’iter di formazione con una naturale stabilizzazione”. È l’accusa del deputato del Movimento 5 Stelle Luigi Iovino. “Che per Brunetta questo non sia un Paese per i giovani – prosegue Iovino – era chiaro dall’introduzione del requisito dei titoli e delle esperienze professionali nel bando per l’assunzione di 2800 tecnici al Sud, tagliando fuori ragazzi meritevoli, ma che non hanno avuto risorse né tempo per conseguire master né per maturare esperienze lavorative. Auspico che siano ascoltate le parti sociali e che ci sia un ripensamento sia per il corso-concorso in Campania che per le paradossali procedure di assunzione nella Pubblica amministrazione”.

PARLA IMMA

Nelle case dei cittadini campani sono in arrivo in questi giorni le comunicazioni della Regione con cui si invita a pagare, entro fine maggio, la tassa automobilistica regionale. L’avviso riguarda i possessori di autoveicoli per i quali la tassa scadeva a gennaio scorso o in questo mese di aprile. «Sembra di capire che non ci sarà alcuna ulteriore proroga, a differenza di quanto avvenuto lo scorso anno. Eppure – afferma Imma Vietri, dirigente di Fratelli d’Italia – l’emergenza legata alla pandemia e le sue conseguenze sono tutt’altro che alle spalle». Nel 2020 la Regione Campania aveva, con due distinti provvedimenti, posticipato al 30 settembre i pagamenti in scadenza a partire da marzo, da quando cioè era scoppiata la pandemia. Per il 2021 è stata adottata, invece, una delibera di Giunta che rimanda al 31 maggio i pagamenti in scadenza tra il 19 gennaio e il 30 aprile. «Si tratta di un beneficio limitato perché riguarda soltanto una parte dei possessori di auto, ovvero quelli per cui la tassa scadeva il 31 gennaio. L’ulteriore finestra di scadenza ricompresa nella pro-roga dei termini, e cioè quella di aprile, non usufruirà di alcuno slittamento perché già naturalmente il pagamento deve avvenire entro il 31 maggio». «Quella regionale sulle automobili – osserva la dirigente di FdI– è una tassa legata al semplice possesso di un veicolo e, quindi, va pagata a prescindere dall’uso. Tuttavia, è del tutto evidente che, con le limitazioni agli spostamenti in zona rossa, si è drasticamente ridotto l’utilizzo dell’automobile. Per questa ragione, data l’eccezionalità della situazione, sarebbero state giustificate anche misure eccezionali come la cancellazione per un anno della tassa. Volendo, però, rimanere fermi alle motivazioni espresse nella deli-bera di rinvio, e cioè che “il perdurare dell’emergenza epidemiologica COVID-19 sta producendo effetti negativi sul tessuto socio-economico regionale, anche in termini di crisi di liquidità”, un ulteriore slitta-mento dei termini per il pagamento appare più che giustificato». «Alla luce di tutto questo – conclude Imma Vietri – è auspicabile che la Regione disponga un ulte-riore rinvio della scadenza della tassa automobilistica, ampliando la platea dei beneficiari e informando del nuovo slittamento anche quanti abbiano ricevuto la comunicazione di pagamento».

PUNTI VACCINALI

A Castellabate le prime dosi di vaccino contro il Covid-19 verranno somministrate domani data in cui inaugura il centro vaccinale. Il Comune di Castellabate ha allestito un nuovo punto di somministrazione nella palestra Luigi Guercio delle scuole medie di Santa Maria, seguendo scrupolosamente tutte le indicazioni dettate dall'Asl che si occuperà dell'organizzazione delle vaccinazioni. Il centro sarà operativo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 15 alle 19, mentre il sabato e la domenica dalle ore 9 alle 13. Si procederà a partire da domani a vaccinare la fascia d'età 70-79 anni per poi proseguire con gli over sessantenni. Lo scopo del nuovo punto vaccinale è quello di velocizzare quanto più possibile le attività di vaccinazione poste in essere dall’Asl, che ovviamente seguiranno le direttive che di volta in volta verranno aggiornate sul portale della Regione Campania. Il centro servirà il bacino di popolazione anche del Comune limitrofo di Perdifumo. Il Coc, centro operativo comunale, ha coordinato le varie attività organizzative e, nel corso delle operazioni vaccinali, ci sarà il prezioso supporto dei volontari della protezione civile Gruppo Lucano e la collaborazione della Croce Rossa italiana. (La Città)

CANONI DEMANIALI

“Il rincaro di quasi il 700% dei canoni demaniali contenuto nel Decreto Agosto è una mazzata micidiale per migliaia di italiani, che sta affondando centinaia di aziende ittiche e di imprese turistiche. La Lega è stata la prima ed unica a denunciare questa follia, dando battaglia nelle aule parlamentari. Coerentemente, ha appena presentato un emendamento al Decreto Sostegni finalizzato a riportare la tassazione in un perimetro di fiscalità ragionevole. A maggior ragione in un momento di acuta crisi come quello che stiamo vivendo, è assolutamente inaccettabile pensare di scarnificare ulteriormente bilanci già all’osso e snervare animi esasperati. Significa volere la morte di centinaia di aziende. Da componente delle Commissioni UE Pesca e Turismo seguo con attenzione questa problematica e guardo con fiducia al lavoro che stiamo svolgendo in Parlamento”. Lo dichiara l’europarlamentare Massimo Casanova. “Le nostre imprese sono al collasso e non sono in grado di sostenere ulteriori costi. Non possono pagare i provvedimenti irresponsabili assunti dal Governo giallorosso. Con grande attenzione sto seguendo la vicenda sia in qualità di componente sostituto della Commissione UE Pesca, per tutte le aziende del Mezzogiorno. Sono fiducioso che con i nostri rappresentanti al Governo riusciremo a trovare la giusta via per tutelare le esigenze dei cittadini, che oggi più che mai, non possono essere oberati di ulteriori rincari”. Lo dichiara il deputato europeo e segretario regionale della Lega Salvini Premier in Campania Valentino Grant. “La Lega ha sin da subito contrastato questa follia e si sta impegnando a che l’iniziativa a prima firma Ripamonti sia condivisa da quante più forze politiche possibile in Parlamento. Siamo fiduciosi che ciò avverrà – afferma il deputato Lorenzo Viviani, responsabile Lega del dipartimento Pesca -. Siamo al Governo proprio per correggere gli errori e le follie del precedente Esecutivo, riportando la politica dalla parte dei cittadini e delle imprese che stanno soffrendo” conclude Viviani.

LA PROPOSTA

Una proposta di legge che istituisce e disciplina il Registro Regionale dei Comuni con prodotti di Denominazione Comunale (De.Co.). A presentarla il Presidente della Commissione Regionale Agricoltura, Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde. “La Denominazione Comunale (De.Co.) viene adottata con deliberazione di un’amministrazione comunale che registra un dato di fatto: un prodotto, un piatto, un sapere, con i quali una comunità territoriale si identifica e per la quale rappresenta un valore ed una identità – spiega Borrelli, che aggiunge: “alla luce di tale realtà, il Sindaco, affiancato da un Comitato Tecnico Scientifico, rilascia la Denominazione Comunale dopo aver censito un passato, un presente ed immaginato sviluppo futuro. Quindi, essa rappresenta uno dei principali strumenti attraverso cui le comunità locali possono tutelare le proprie tradizioni, innescando al tempo stesso processi di sviluppo territoriale ecosostenibile, con una serie di benefici per le aziende locali, che potranno aumentare le loro capacità produttive e genomiche; i cittadini possono riappropriarsi delle proprie tradizioni e beneficiare di un aumento del livello del benessere; ed i territori possono sviluppare le opportunità legate ad uno sviluppo ecosostenibile, con la conservazione e la valorizzazione dell’intero sistema territoriale, nonché una maggiore efficienza ed efficacia del sistema di governance pubblica con apertura e scambi con l’esterno” – sottolinea Borrelli, che conclude: “con questa proposta di legge, che si è avvalsa della collaborazione di Vicenzo Peretti, esponente di Europa Verde e Ordinario della Federico II, proponiamo che la Regione si impegni a sostenere, anche economicamente, la valorizzazione e la promozione dei prodotti De.Co., nell’ambito della difesa delle pratiche legate al lavoro, alla coltivazione e alla lavorazione agricola e artigianale”. 

IL RICORDO

«Oggi ricorre il dodicesimo anniversario della morte di Vincenzo Giordano, Sindaco di Salerno, Socialista e galantuomo. La comunità socialista e la città di Salerno lo ricordano con affetto ed immutata stima, lo ricordano per guardare avanti e rilanciare un metodo. Il Sindaco Giordano ha traghettato Salerno nella modernità, avviando negli anni 80′ le trasformazioni che l’hanno resa una città in grado di competere con i principali comuni capoluogo del Paese. Il Trincerone, lo Stadio Arechi, i piani di edilizia pubblica, la Lungo Irno, Corso Vittorio Emanuele, il recupero delle periferie, sono solo alcuni esempi di quella trasformazione. Oggi ricordiamo un eroe moderno, perbene e visionario, innamorato della sua Città come pochi, un compagno leale che pagò in prima persona la lotta di potere che si consumò in città negli anni novanta senza mai pentirsene. Il suo unico obiettivo era e restò Salerno, la sua bellezza, la sua vitalità e le sue contraddizioni. Il Centro Studi Socialisti “Vincenzo Giordano” non si limita alla mera conservazione della memoria ma la coltiva e la preserva proprio per contribuire alla conoscenza della verità, unica base solida in grado di costruire un futuro solido. E il futuro di Salerno era l’unica preoccupazione del Professore, e lo è stata fino alla sua morte. Non servono le lacrime di coccodrillo, serve un’operazione verità per raccontare ai giovani come si è arrivati al modello Salerno e come si immaginò e si predispose un modello di rigenerazione e trasformazione urbana che fece scuola su tutto il territorio nazionale. Oggi a Vincenzo Giordano diciamo solo due cose: “grazie” per quello che hai fatto e “scusa” per quello che hai dovuto subire”». Così i componenti del Centro Studi “Vincenzo Giordano, per una Salerno Socialista”: Silvano Del Duca, Massimiliano Natella, Marco Lamonica , Gaetano Amatruda, Giuseppe Coglianese, Vittorio Cicalese e Luca Lamberti.

L'AGGUATO

Chi è entrato in azione l’ha fatto con il chiaro intento di uccidere. A testimoniare che l’agguato di ieri pomeriggio, ai danni del pentito 36enne di Poggiomarino, Carmine Amoruso, fosse mortale ci sono i fori dei proiettili visibili sulla Ford Puma sulla quale viaggiava con il fratello: almeno cinque tra il parabrezza e il cofano anteriore della vettura. Soltanto la fortuna, e la successiva corsa all’ospedale di Sarno, gli hanno salvato, ancora una volta, la vita. Sul caso, adesso, indagano carabinieri e polizia su delega della Procura Antimafia di Salerno, ma non è escluso che il fascicolo possa passare alla Dda di Napoli nelle prossime ore. Per l’ex esponente del clan Giugliano si tratterebbe di un dejà-vu: nel 2009 scampò alla morte perché i suoi sicari freddarono l’innocente Nicola Nappo, colpevole solo di assomigliare a quel giovane. (La Città)

LE CONFISCHE

«La battaglia contro la criminalità organizzata ha sempre rappresentato uno dei punti cardine dell’amministrazione Francese». Esordisce così la sindaca Cecilia Francese ripercorrendo le assegnazioni di beni confiscati alla criminalità organizzata effettuate dal Comune di Battipaglia. «Notevole è stato l’impegno dell’amministrazione, soprattutto in riferimento ai beni immobili confiscati alla criminalità, i quali sono stati successivamente assegnati in favore di associazioni con finalità sociali » si legge nella nota. Così Francese cita ad uno ad uno i beni dati in assegnazione, partendo dal Caffè 21 marzo. Il bene confiscato alla criminalità fu assegnato per la prima volta all’associazione “Libera” attraverso una cooperativa sociale locale, “Freedom”, dalla commissione straordinaria guidata da Gerlando Iorio. Allo scadere dei tre anni il nuovo bando non era partito e l’amministrazione giunse a rinnovare l’assegnazione a maggio 2019. Nel frattempo il bar aveva chiuso, non potendo continuare ad esercitare senza il provvedimento giuntale, e, trovandosi ad ottenerlo in piena pandemia, non ha ancora riaperto. L’assessore alla legalità Stefano Romano ha parlato del famoso Passepartout: «Tra non molto apriremo le porte di Passepartout, un progetto che ha beneficiato di un finanziamento per circa 70.000 euro». Il bene in questione fu confiscato alla criminalità organizzata nel 2000. La struttura di proprietà della famiglia Ascolese, nel 2010 venne restituita al Comune. L’amministrazione era allora guidata da Giovanni Santomauro che immaginò di crearvi un centro polifunzionale per immigrati regolari. Lo chiamarono progetto “Passepartout” ed i primi 80mila euro di finanziamento nell’ambito Pon arrivarono nel 2010. Tra il 2014 e il 2015 il Comune spese quella cifra per il restyling: 50mila euro per la ristrutturazione, 21mila euro per le attrezzature e il resto per la pubblicizzazione. Tra diverse vicissitudini, la struttura è ferma da ormai sei anni. La sindaca cita poi «un terreno con annessi 2 fabbricati rurali in località Fosso Pioppo finalizzata alla coltivazione delle varietà locali “Fiaschello Battipagliese”. In questo caso, però, l’associazione è in attesa della ristrutturazione del fabbricato confinante per poter installare un impianto di irrigazione. C’è poi il “Supermarket sociale” la cui concessione è avvenuta nel 2017, successiva alla confisca di un’unità immobiliare, con destinazione commerciale in località Belvedere. Ma anche questa attività fu inserita dalla Commissione straordinaria tra i beni da assegnare e ancora non è attiva poiché l’associazione sta tentando di attirare nuovi soci per poter sostenere il notevole investimento necessario.Numerosi risultano ancora i beni immobili le cui procedure di concessione sono in corso. Basti pensare alle unità abitative in Via Sepe, in via Montefalcone e in via Moncharmont». Il risultato più grande è legato all’approvazione in Consiglio comunale del progetto di demolizione e ristrutturazione dell’ex materassificio di via Catania. Il bene fu assegnato alle quattro parrocchie cittadine dalla commissione straordinaria perché vi organizzassero un “Polo della carità”, un luogo in cui potessero trovare riparo, assistenza e aiuto tutti coloro che versavano in situazioni difficili. L’immobile confiscato alla criminalità organizzata faceva parte dei beni di Antonio Campione. (La Città)

DROGA

Stangata ai capi delle cellula di spaccio acernese che importava la droga dall’Albania. Definiti ieri i giudizi abbreviati. Il gup Vincenzo Pellegrino del tribunale di Salerno ha condannato Sabato Di Lascio a 20 anni e 8 mesi di reclusione e Alfredo Portofranco a 15 anni di reclusione. Al riferimento salernitano, Fiorenzo Parotti, l’enfant prodige dello spaccio in provincia di Salerno, sono stati inflitti 7 anni e 10 mesi. Condannati anche i riferimenti albanesi della holding dello spaccio dei Picentini: a Ermal Luku è stata inflitta le pena di 12 anni e 4 mesi, a Ervin Maloku, 9 anni e 8 mesi e a Artur Tabaku, 5 anni. Il giudice ha definito anche le altre posizione degli imputati che hanno scelto il rito abbreviato: Jhoan Cuozzo (11 anni); Raffaele Poppiti (9 anni e 4 mesi); Alfredo Cuozzo (8 anni e 8 mesi); Carmine Vece (8 anni e 8 mesi); Giuseppe De Santis (8 anni e 4 mesi); Marco Salvatore (8 anni); Gerardo Cuozzo, 7 anni e 8 mesi; Antonietta Nicastro (6 anni e 2 mesi); Luca Pizzolante (5 anni e 4 mesi); Antonio Ponzone (5 anni), Graziano Cappetta (2 anni e 6 mesi); Alessio Cappetta (1 anno e 8 mesi); Filippo Cuozzo (1 anno e 2 mesi), Paolo Cerasuolo (8 mesi). (La Città)

IL SEQUESTRO

I militari delle Stazioni Carabinieri Forestale di Sicignano degli Alburni e di Buccino, nell’ambito di controlli mirati al rispetto della normativa ambientale, hanno effettuato accertamenti nella filiera di lavorazione e commercializzazione del pellet. Le verifiche hanno avuto inizio nella zona industriale di Buccino presso la sede operativa di un’impresa che si occupa di movimentazione ed imballaggio di pellet e nel corso degli accertamenti è emerso che l’opificio lavorava senza il prescritto provvedimento di autorizzazione alle emissioni in atmosfera sebbene producesse sostanze polverulenti convogliate in condotta. I militari hanno inoltre rinvenuto nell’opificio pellet imbustato e destinato al commercio che riportava in etichetta la dicitura “prodotto certificato ENPLUS A2”, certificazione non legalmente posseduta dal produttore. All’esito del controllo hanno pertanto posto sotto sequestro 15 tonnellate di pellet ed il capannone oltre che deferito il responsabile alla Autorità Giudiziaria. In contemporanea i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Sicignano degli Alburni hanno avviato accertamenti presso l’impianto di produzione del pellet, situato nell’area industriale del comune di Postiglione, per verificare la legalità dei marchi di certificazione utilizzati e riscontrare quanto emerso nel corso del primo controllo. E’ emerso, come accertato tramite l’Associazione Italiana Energie Agroforestali, che la ditta produttrice non risulta in possesso della certificazione riportata in etichetta e commercializzava quindi pellet contraffatto. I militari hanno quindi sequestrato 102 tonnellate di pellet già imbustato e 15 bobine di plastiche per imbustare pellet sulle quali sono stampati i marchi mendaci; deferiti alla AG i rappresentanti legali dell’impresa.

QUI CETARA

“In questi ultimi tempi mi sono trovata coinvolta in un episodio increscioso che ha coinvolto direttamente l’attuale amministrazione comunale di Cetara.Il comune di Cetara con un prowedimento a dir poco abnormee ha sanato urbanisticamente e paesaggisticamente un secondo piano soppalcato di 60 mq, un balcone e quattro ?nestre, che erano state realizzate del tutto abusivamente nell’immobile di proprietà della madre di un consigliere di maggioranza”. A denunciare la vicenda è Anna De Santis. Che continua: “Non è ?nita qui. La stessa amministrazione comunale, che pur dovrebbe restare equidistante nelle controversie tra privati cittadini, nel giudizio da noi promosso si è costituita per difendere strenuamente il suo operato, in tal modo, di fatto, sposando la causa del proprio consigliere di maggioranza a mio discapito. Ma, nonostante questo, grazie allioperato dell`avvocato Gaetano D’Emma, nostro difensore, i giudici amministrativi hanno annullato la temeraria sanatoria. A questo punto, il comune di Cetara dovrebbe immediatamente ordinare il ripristino e la demolizione delle opere abusivamente realizzate. Lo abbiamo già dif?dato in tal senso. Spero che l’interesse pubblico al rispetto della legalità prevalga sugli squallidi interessi politici preelettorali. Diversamente adiremo tutte le autorità competenti per segnalare nuove, eventuali illiceità”.

QUI CAVA

“Il servizio di Fanpage, che documenta quanto avviene al centro vaccinale di San Francesco, lascia sconcertati. Anziani e persone con problemi fisici, talvolta gravi, sono costretti ad attendere anche ore prima di ricevere la somministrazione del vaccino Pfizer. È evidente che le convocazioni avvengono per ampie fasce orarie e non secondo una scaletta che tenga conto di quante persone possano essere vaccinate in un lasso di tempo determinato. Una migliore organizzazione eviterebbe innanzitutto la “corsa” al numero di prenotazione perché ciascun cittadino verrebbe chiamato a sottoporsi a vaccinazione all’orario stabilito. Al tempo stesso si cancellerebbe il rischio di assembramenti dal momento che la contemporanea presenza di tutti i convocati in una stessa fascia oraria risulta incompatibile con i pur ampi spazi di San Francesco”. Così i gruppi consiliari di La Fratellanza, Siamo Cavesi, Fratelli D’Italia e Forza Italia. “Dispiace dover constatare ancora una volta l’incapacità dell’Amministrazione regionale, guidata dal Partito Democratico, nell’adoperarsi affinché un servizio importantissimo quale la campagna vaccinale si possa svolgere in maniera ordinata e limitando al massimo i disagi per i cittadini. Ora questa incapacità è sotto gli occhi di tutti gli Italiani: le immagini di Fanpage sono una mortificazione per la città di Cava, oltre che una palese smentita delle ripetute rassicurazioni fornite dai diversi esponenti dell’amministrazione, da sempre allergici alle critiche costruttive ed ai suggerimenti delle forze di opposizione ed incapaci non solo di organizzare servizi basilari, ma anche di alzare la testa contro la prepotenza del Governatore De Luca. D’altronde basterebbe vedere l’alto numero di contagi in città per capire quanto poco si stia facendo in concreto per contenere il fenomeno pandemico. Il sindaco Vincenzo Servalli e l’assessore alla Tutela della Salute Armando Lamberti si battano contro il Governatore De Luca per i diritti dei propri cittadini. Diversamente rassegnino le dimissioni subito, lasciando la guida della città a chi ha veramente a cuore la sua sorte”, concludono.

QUI ANGRI

Blitz dei Carabinieri al Comune di Angri per scovare i furbetti del cartellino e verificare la presenza di tutti i dipendenti municipali in servizio presso le diverse strutture che ospitano gli uffici. I controlli incrociati operati dai militari hanno interessato anche il cimitero con diversi uomini dell’Arma che hanno verificato la presenza in ufficio confrontandola con i tabulati delle presenze garantiti attraverso l’utilizzo di un sistema informatico. Secondo le indiscrezioni che arrivano da Palazzo di città è stata accertata l’assenza sul posto di lavoro di alcuni dipendenti che al momento del blitz non sono stati trovati sul posto di lavoro. Una situazione che accende nuovamente i riflettori sulla sede municipale che già in passato è stata oggetto di mirati controlli verso i dipendenti comunali alla luce di inchieste giudiziarie che hanno interessato diverse figure nel corso degli anni per differenti motivazioni. Dalla ammanco di denaro nelle casse del Comune agli introiti mai incassati dall’Ente per quanto concerne i servizi cimiteriali. Un susseguirsi di episodi che hanno calamitato l’attenzione della magistratura ordinaria portando ad iscrivere alcuni lavoratori nel registro degli indagati. Lo squarcio tra la componente politica e la macchina amministrativa non contribuisce ad instaurare un rapporto proficuo con i funzionari, alcuni in chiara contrapposizione con la compagine di governo, e i dipendenti contribuendo così a favorire uno strappo che si è alimentato nel corso degli ultimi anni. L’assenza dal posto di lavoro potrebbe costare cara ai dipendenti che non sono risultati presenti ieri mattina con possibili provvedimenti disciplinari che potrebbero essere emessi anche dalla commissione interna del Comune. In realtà, le sanzioni delle varie commissioni interne all’Ente di via Crocifisso, nel corso degli ultimi anni, non sono mai state incisive con procedure che sono durate diversi anni prima di finire nel dimenticatoio con esiti che non hanno mai registrato seri disposizioni nei confronti di quei dipendenti che si sono macchiati di comportamenti non esemplari verso l’istituzione comunale.

QUI BATTIPAGLIA

A seguito delle dimissioni del coordinatore di Battipaglia Daniele Butrico, il segretario provinciale Attilio Pierro, d’intesa con il coordinatore regionale campano Valentino Grant, ha fatto sapere che “il nuovo responsabile cittadino sara’ Renato Santese, imprenditore del territorio e da anni estimatore della Lega e di Matteo Salvini”. “L’avvicendamento tra i due esponenti – spiega il coordinatore provinciale di Salerno Attilio Pierro – si inserisce nelle strategie definite dal partito in vista delle prossime elezioni amministrative nel comune di Battipaglia dove la Lega punta ad un ruolo da protagonista per portare avanti le istanze dei cittadini e delle imprese del territorio”. Cosi’ una nota della segreteria provinciale di Salerno a firma del coordinatore Attilio Pierro.

INCIVILTA'

Abbandona i rifiuti lungo la strada ma inciampa e rotola sull’asfalto dinanzi ad una foto trappola della polizia municipale. E’ accaduto a Pontecagnano Faiano dove gli agenti della polizia municipale hanno provveduto ad identificare e a multare la responsabile. (La Città)

IL LIBRO

Se c’è una cosa di cui tutti abbiamo bisogno in questo periodo è di sicuro un libro per “stare bene”. Lo “stare bene” però, è un concetto che si lega al corpo ma anche all’anima, e se c’è autore che più di tutti ha saputo accompagnare il pubblico attraverso i temi del pensiero con simpatia e irresistibile amabilità, questo autore è Luciano De Crescenzo. Nel volume Storia della filosofia ci ha guidati attraverso millenni di storia, dai presocratici a Kant, raccontando vita pubblica e privata di illustri pensatori e spiegando il contenuto delle loro fondamentali intuizioni.Il 13 aprile, Luciano De Crescenzo torna in libreria con La grande Filosofia «per menti curiose». 50 storie di filosofi con le illustrazioni di Paolo D’Altan, Mondadori, la versione illustrata del bestsellerche lo ha consacrato filosofo più amato d’Italia. «La filosofia è un modo di pensare, è una pratica indispensabile del vivere umano, utile ad affrontare i problemi spiccioli di ogni giorno.»I grandi temi e i personaggi del pensiero occidentale narrati da Luciano De Crescenzo, l’ingegnere-filosofo che ha cambiato il modo di raccontare la filosofia.In questa versione illustrata del suo bestseller Storia della filosofia ritroverete la sua irresistibile simpatia e il suo caratteristico stile ironico.
Di ognuno dei 50 filosofi raccolti in questo libro sono descritti in modo brillante vita pubblica e privata, aneddoti divertenti, le intuizioni argute e i capisaldi del pensiero, accompagnati dalle suggestive illustrazioni di Paolo D’Altan. La filosofia non è mai stata così facile e stimolante. (Ora Notizie)

CINEMA

C’è anche “Il sentiero dei lupi” fra i dieci progetti finanziati da Fondazione Con il Sud e dalla Fondazione Apulia Film Commission nell’ambito del bando Social Film Production Con il Sud, iniziativa volta a raccontare il nostro Mezzogiorno e i suoi fenomeni sociali attraverso l’incontro fra imprese cinematografiche e Terzo settore. Il docu-film del regista Andrea D’Ambrosio, frutto della collaborazione tra la Fondazione Picentia, la società Iuppiter Group e l’associazione WWF Silentum di Salerno, è stato selezionato tra oltre 160 proposte pervenute e si è classificato al primo posto nella sezione “Ambiente”. Il progetto “Il Sentiero dei Lupi” prevede la realizzazione di un documentario con protagonista Marco Galaverni, esperto di ecosistema e del mondo dei lupi e direttore scientifico del WWF Italia. Il documentario punta a ricostruire il lavoro di Galaverni e, allo stesso tempo, a raccontare le aree interne del Cilento, i suoi borghi nascosti, le sue popolazioni antiche, i suoi miti. Un racconto che vuole evidenziare il grande potenziale naturalistico, umano e culturale di territori che, come i lupi, sono in via d’estinzione poiché considerati marginali. «Un risultato che ci rende orgogliosi – dichiara il presidente della Fondazione Picentia, Giuseppe Bisogno – In un momento come questo abbiamo bisogno di messaggi di speranza e di progetti che ci permettano di volgere lo sguardo oltre la pandemia. Raccontare in modo originale e non retorico le aree interne del Mezzogiorno, in particolare quelle del Cilento, è un’occasione per evidenziare le potenzialità e le bellezze fin troppo nascoste dei nostri territori e il loro grande valore ambientale. Il grande risultato raggiunto rappresenta l’emblema di quanto sia importante costruire reti e partnership capaci di mettere al centro il Sud. Con Iuppiter Group, WWF Silentum e il regista Andrea D’Ambrosio ci siamo dati proprio questo obiettivo e possiamo affermare con grande orgoglio di averlo raggiunto». «Sono felice che il mio progetto di documentario “Il sentiero dei lupi” diventi ora realtà. Il lavoro di Marco Galaverni, direttore scientifico WWF Italia e naturalista, uno dei conoscitori più importanti degli ecosistemi ambientali, diventerà film – aggiunge il regista Andrea D’Ambrosio – grazie alla Fondazione con il Sud e alla Apulia film commission che hanno deciso di premiare il progetto. Sono felice soprattutto perché sarà girato nella terra in cui sono nato, il Cilento. Un ringraziamento particolare voglio rivolgerlo anche ai compagni di viaggio: la Iuppiter Group, la Fondazione Picentia e l’associazione Wwf Silentum. Un doveroso ringraziamento, inoltre, va a Donatella Bianchi, presidente del WWF Italia che ha deciso di sostenere il progetto». Sulla stessa linea Massimiliano De Francesco, presidente di Iuppiter Group: «Aver vinto con “Il sentiero dei lupi” dopo un lungo percorso di valutazione, e soprattutto in questo periodo così drammatico per tutti, è motivo d’orgoglio e di responsabilità. Orgoglio perché siamo riusciti a far arrivare alla commissione giudicante il senso e la profondità dell’idea presentata: raccontare bellezze e segreti del nostro territorio attraverso il percorso di un animale altamente simbolico, così carico di mitologia e, per certi versi, così simile a quel Sud tenace, capace di resistere a privazioni e politiche “contronatura”; responsabilità perché ci aspetta, insieme al regista Andrea D’Ambrosio, alla Fondazione Picentia e all’associazione WWF Silentum, un duro lavoro nel segno di una narrazione autentica e appassionata di quel Mezzogiorno delle aree interne che, spesso, viene considerato marginale e non strategico. Documentarne la forza e la storia, aprirne lo scrigno dei valori non è solo un atto cinematografico, ma anche etico e politico». «”Il Sentiero dei Lupi” è un documentario importante – conclude Piernazario Antelmi, presidente dell’associazione WWF Silentum – attraverso la narrazione del lupo parleremo di un Sud e di un Appennino ricco di storia e tradizioni, alla ricerca di un equilibrio tra uomo e natura».

TEATRO

La vita sul palco di Antonello De Rosa, è questa la rubrica ideata dal giornalista Antonio Di Giovanni per la sua trasmissione, “La grande bellezza, Non Solo Portici”, in onda ogni venerdì sera su Quarta Rete e Radio Play Tag. La rubrica affidata al regista e attore Antonello De Rosa ha il compito di raccontare il teatro, attraverso la prosa teatrale e gli ospiti che De Rosa, di volta in volta avrà nel suo salotto televisivo. Ospiti di grande rilievo nazionale accompagneranno il pubblico ad una vera e profonda riflessione sull’emergenza culturale che il mondo dell’arte tutto sta attraversando. “La trasmissione” afferma Di Giovanni “è un contenitore in cui si parla di bellezza sotto tutti i punti di vista. In questa bellezza è contemplata la cultura ed anche il teatro. Non ho esitato a tal proposito a chiamare un amico, Antonello De Rosa. Un professionista del teatro che riesce ad arrivare al pubblico con empatia unica”. Una trasmissione che ripercorre tematiche importanti della vita di ogni uomo. Temi importanti affrontati con professionalità e leggerezza, leggerezza che non è superficialità ma incisività. Poiché un tema affrontato con leggerezza è un tema che incide in maniera più profonda nel pubblico televisivo. Questo Di Giovanni lo sa benissimo, ed è per questo che il suo salotto diviene conviviale di racconti di vita che mietono storie donandole allegramente. “Sono felicissimo” dichiara il regista De Rosa “di questa opportunità! Quando l’amico Antonio mi ha chiamato, ho subito accettato con grande gioia. Parlare di teatro per me è vitale e lo farò con i professionisti ed amici del panorama nazionale”. La trasmissione in onda ogni venerdì dalle ore 21.00 su Quarta Rete e Radio Play Tag ha la freschezza della novità e la lungimiranza della vera professionalità.

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