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I fatti del giorno | Tutte le principali notizie di cronaca e attualità da Salerno e provincia

12/04/2021

VERSO LE COMUNALI

Ali per la città in campo alle prossime elezioni amministrative. Il movimento civico guidato dall’avvocato Oreste Agosto sarà tra i protagonisti della prossima tornata elettorale. In questi giorni, infatti, si susseguono i confronti con Aniello Salzano, commissario cittadino dell’Udc e Gaetano Amatruda, esponente dell’associazione Liberalsocialisti. Ali per la Città chiede da sempre che siano invertite le modalità della politica che privilegiano la nomina di un candidato rispetto alla selezione delle idee. Il Gruppo ritiene che, nelle attuali condizioni della Città, sia economiche che sanitarie, non possa essere scelto un nome perché provveda ad elaborare un programma, ma che le forze politiche debbano fornire le scelte e specifiche indicazioni per avere la certezza che l’azione amministrativa segua poi effettivamente gli indirizzi. “Non è possibile continuare con programmi costruiti sotto silenzio e nell’assenza di informazioni ai cittadini. In tal senso, i tavoli aperti per indicare un nome di bandiera non hanno senso. La bandiera, oggi, deve essere un progetto serio, concreto e sostenibile – ha dichiarato il leader del movimento civico – Solo dopo, si può individuare il nome di chi possiede le capacità per realizzarlo. Bisogna cambiare metodo, se volgiamo cambiare il futuro della Città”. La Città vive oggi nel buio di una crisi sociale, economica e ambientale senza precedenti. “Perché, come risulta dai dati del Bilancio Comunale, le risorse finanziarie sono ridotte al lumicino, se non inesistenti, i debiti sono ingentissimi, i tributi a carico dei cittadini sono tra i primi in Italia, mentre il territorio è allo stremo, aggredito da più parti per interessi particolari, le attività languono, crescono la povertà, la disperazione e il degrado sociale ed umano”, ha spiegato Oreste Agosto. Ali lancia dunque un appello a tutte le forze che condividono la necessità di “una svolta” “perché vogliano superare divisioni e contrapposizioni per aspirare a realizzare la “Città Nuova”, espressione di una Comunità di anime, non di un groviglio di interessi, di egoismi e di personalismi”. Agosto ribadisce infatti la necessità di una svolta radicale per superare il buio della crisi sociale, economica e ambientale. Ali ha già pronto anche un dettagliato programma elettorale che parte dalla necessità di una trasformazione urbana, nell’interesse di tutti i cittadini. Ali per la Città ha proposto di assegnare alla Città una Missione Sociale ed una Missione Economica come linee-guida di una progettualità idonea a trasformare un groviglio urbano in una vera Comunità di anime, unite da uno stesso interesse, da uno stesso sentimento di appartenenza, da uno stesso ideale e da una stessa speranza. La Città immaginata dal Gruppo deve disporre di nuove regole amministrative e gestionali (la ‘Città Semplice’), di servizi efficienti ed innovativi (la ‘Città Attiva’), di programmi specifici per aree (la ‘Città Possibile’) e di progetti coerenti e compatibili con le forze e le risorse disponibili (la ‘Città Concreta’). Due, inoltre, le missioni: quella sociale e quella economica. “La ‘Città Sociale’ si impegna a tutelare, con equità e giustizia, gli interessi generali della Comunità nonché a migliorarne la qualità della vita con proposte ed azioni volte a favorire lo sviluppo delle condizioni economiche, sociali, culturali e spirituali – ha chiarito il gruppo civico – La ‘Città Economica’ promuove la crescita delle attività produttive sostenendo progetti coerenti con le effettive esigenze, rispettosi degli equilibri ambientali, adeguati alla qualità delle risorse, anche umane, disponibili. Essa esalta, in funzione di componente propulsiva, la sua natura meridionale e mediterranea, la posizione geografica, le ricchezze ambientali e storiche, le tradizioni, il talento, il sapere e il saper fare della gente”. Tra le priorità di Ali per la città, indubbiamente, Beni Comuni; il Piano Urbanistico Comunale; la Scuola, l’Assistenza, la Sicurezza; la Cultura, le Attività Artistiche; la Socialità; l’Ambiente; la Mobilità; l’Igiene Urbana; le Affissioni; lo Sport, il Tempo Libero; il Verde Urbano per un totale di 29 progetti che il gruppo civico vorrebbe mettere a disposizione della città capoluogo, durante la prossima amministrazione. (Cronache)

E’ un progetto politico che si fa strada, che aggiunge nuovi tasselli che hanno una diversa riconoscibilità, da una parte i partiti politici, dall’altra persone che hanno un alto senso civico e voglio dare un contributo a questa comunità. Così il candidato sindaco per la città di Salerno l’avv. Michele Sarno che incassa anche il sostegno dei Liberaldemocratici Italiani, rappresentato dal coordinatore provinciale Rino Ruggiero  e la fiducia del presidente di “Io Sono Salernitano”, Giovanni Novella. Nuove adesioni che arricchiscono il progetto civico che raccoglie il consenso della comunità –  ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa il candidato Sindaco Michele Sarno, che ha registrato la partecipazione all’incontro anche dell’esponente salernitano Angelo Giubileo, portavoce nazionale dei Liberaldemocratici Italiani. L’occasione per chiarire la posizione del partito stabilmente nell’area di centro-destra, ma lontano dal dialogo di altri tavoli, che ha deciso di sostenere il progetto del penalista salernitano. “Sono convinto che con l’avvocato Michele Sarno si possa davvero costruire un progetto importante, ha dichiarato Giovanni Novella,  pronto a candidarsi in qualità di capolista di “Io Sono Salernitano” e ad intraprendere un nuovo percorso per dare linfa a questa città. Una rimessa in gioco, dopo una precedente esperienza elettorale, una chance importante, per contribuire al cambiamento di Salerno”. “La nostra scelta, come partito di stare vicino all’avvocato Sarno è dettata da due motivi: il primo quello della coerenza, il  secondo quello della correttezza politica. Così Gennarino Ruggiero,  coordinatore provinciale dei Liberaldemocratici italiani certo che questo progetto civico sia l’unico che  possa meglio rappresentare la città di Salerno”. (Ora Notizie)

PROTESTE

Anche Salerno e la Campania presente a Roma alle proteste di ristoratori e commercianti contro la prolungata chiusura. Numerose le persone che dalla Campania hanno aggiunto la Capitale – blindata da più parti dalle forze dell’ordine – unendosi ai manifestanti giunti da tutta Italia. ‘Riaperture subito”, gridano i manifestanti che si stanno ritrovando in Piazza San Silvestro. Tante le sigle presenti con slogan, striscioni e tricolori. Insieme a ristoratori, partite Iva, baristi ed esercenti commerciali. Le forze dell’ordine hanno chiuso tutti gli ingressi che portano alla piazza di Montecitorio e i manifestanti si sono raggruppati a Piazza San Lorenzo in Lucina. ”Ci stanno negando il diritto a manifestare – grida una signora proprietaria di un ristorante a Firenze – sarebbe questa la vostra democrazia?”. Un gruppo di manifestanti si è ritrovato anche in Piazza San Silvestro. (Ora Notizie)

VACCINI

Il Sindacato Nazionale Orizzonte Docenti non condivide il cambio nell’ordine di priorità delle categorie di persone da vaccinare e, quindi, lo “stop” ai vaccini per i docenti a cui gli è stato imposto di dare invece priorità agli over 80 e alle persone più fragili, così come disposto dal Commissario all’emergenza sanitaria, il generale Francesco Figliuolo. “Non si tratta di preferirli rispetto agli anziani o alle persone fragili! Ci mancherebbe altro –sottolinea il presidente nazionale di Orizzonte Docenti, Antonino Ballarino-, ma è solo perché docenti e personale scolastico non devono esporsi ad alcun rischio di contagio e non devono trasformarsi in inconsapevoli veicoli di trasmissione del Covid-19. Quindi, non una corsia preferenziale immotivata ed ingiustificata, ma una scelta dettata dalla consapevolezza che il docente è chiamato anch’esso –come chi lavora nella sanità e nelle forze dell’ordine- a garantire la salute pubblica, in questo caso di milioni di studenti che adesso devono completare i propri studi. Per noi non ha senso far slittare il piano vaccinale dedicato ai docenti addirittura al prossimo settembre, con la scusa che ormai rimangono ormai pochi mesi per concludere questo anno scolastico e gli esami da preparare. Perché va tenuto presente che la scuola è frequentata da milioni di studenti che vivono situazioni di promiscuità nei mezzi di trasporto, nei luoghi all’aperto e nelle loro famiglie di appartenenza. Poi, però devono frequentare le lezioni in presenza, a contatto sia con i docenti già vaccinati, ma anche con quelli non ancora vaccinati, esponendo questi ultimi a possibili rischi di contagio o correndo il rischio di esserne contagiati”. A tal proposito, il presidente nazionale del SINOD chiede che “oggi, lunedì 12 aprile, in occasione dell’annunciato incontro della struttura commissariale con i sindacati della scuola, si faccia chiarezza e si prendano le giuste decisioni da adottare per superare lo stop dei vaccini a tutti quei docenti, dirigenti scolastici e personale ATA ancora senza copertura, evitando di compromettere ancor di più il regolare funzionamento dell’attività didattica, dato che la vaccinazione nel mondo della scuola è stata programmata per garantire non solo la salute di studenti e docenti, ma anche la continuità delle lezioni in presenza”. Il presidente nazionale di Orizzonte Docenti, Antonino Ballarino, rivolge un appello al premier Mario Draghi, al Commissario all’emergenza sanitaria, al Ministro all’Istruzione, ma anche anche ai Ministri alla Salute e agli Affari regionali, affinchè “si proceda, quindi, alla vaccinazione. Siamo disposti ad incontrare il Governo e confrontarci su questo tema, sul quale esprimiamo attualmente grande disappunto e sul quale terremo accesi i nostri riflettori a tutela della salute dei docenti interessati, ma anche della popolazione scolastica”.

PARLA PELLEGRINO

“E’ emergenza, reperire i vaccini è la sfida da vincere. Sono poche le dosi disponibili, in Campania quanto nel resto del Paese. Va scongiurata la chiusura dei centri vaccinali della Campania per mancanza di dosi. Una situazione che mette a rischio la tenuta della campagna di immunizzazione. Si fa fatica a mettere a riparo dal Covid gli anziani e i fragili. Appare un puntino minuscolo all’orizzonte l’immunità di gregge. Conseguenza anche della disastrosa gestione Arcuri che ha generato una Babele. Finalmente con la gestione del presidente Draghi e del commissario Figliuolo c’è un indirizzo univoco per l’intero Paese ma la mancanza di vaccini può compromettere l’intero Piano. In Campania, la complessa macchina organizzativa messa in campo dalla Regione funziona e risponde, ma se mancano i vaccini si può fare poco e la macchina si inceppa. Le multinazionali non hanno rispettato i contratti e i termini di consegna. Bene ha fatto il premier Draghi a richiamare le aziende produttrici dei vaccini al rispetto degli impegni presi. Condivido le sue parole di condanna rivolte ai furbetti del vaccino durante l’ultima conferenza stampa: “Con che coscienza una persona salta la fila sapendo di lasciare esposto una persona a rischio”. Il nostro Paese deve guarire dal Covid e da quel male endemico e oscuro che mira a risparmiare e favorire gli “amici degli amici”, le corporazioni, le clientele. Anche in piena pandemia il sistema clientelare ha funzionato, sui tamponi prima e sui vaccini dopo. Il problema è la continua impunità per questi soggetti. I responsabili e soprattutto coloro che hanno favorito e consentito questo becero e vergognoso fenomeno di protezioni, in uno Stato di diritto, vanno puniti penalmente e interdetti dai pubblici uffici, così come prevedono le norme. Confido nel cambio di passo che Draghi ha invocato”. Così Tommaso Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale.

PARLA MULE'

“Abbiamo plasmato il sistema della Difesa all’emergenza sanitaria: siamo impegnati in tutta Italia per garantire le vaccinazioni nel più breve tempo possibile con un dispositivo che attraverso il Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa garantisce in tempi rapidissimi laddove ci sia la necessità, di poter vaccinare. L’efficienza del piano messo a sistema dal Generale Figliuolo si riscontra nei numeri e nella realtà: nel mese di marzo è quadruplicata la percentuale di italiani vaccinati, sinonimo che il cambio di passo c’è stato. Ma ancora non è abbastanza, bisogna fare di più per raggiungere l’obiettivo delle 500.000 somministrazioni al giorno”. Lo ha dichiarato Giorgio Mulè, Sottosegretario alla Difesa, intervenendo alla trasmissione “1 Mattina” di Rai1 dal presidio vaccinale Difesa di Maiori, Salerno. (Ora Notizie)

PARLA SCALA

“Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca annuncia in pompa magna, e senza colpo ferire, che non intende rispettare l’ordinanza e le circolari diramate dal Commissario nazionale per la campagna vaccinale “Covid”, Generale Figliuolo. In sostanza De Luca afferma che non intende far vaccinare le fasce di età al di sotto degli ottant’anni perché ritiene più importante che siano a farlo in forma prioritaria gli appartenenti alle categorie economiche”. Così Tonino Scala, coordinatore regionale di Sinistra Italiana della Campania. “Al Presidente della Regione evidentemente non importa, a dispetto di ciò che tutti gli esperti circa dicono il rapporto età-rischio contagio e al buon senso comune, che cosi facendo i cittadini delle fasce di età tra i 60 e gli 80 anni, che stanno aspettando da tempo di essere immunizzati, continuino a rischiare la pelle e ad ammalarsi gravemente, contribuendo, in tal modo, anche a saturare gli ospedali e le terapie intensive”, prosegue Scala. “Inoltre, minaccia di disertare la Conferenza Stato Regioni e di preparare azioni clamorose, in spregio del senso di responsabilità istituzionale che soprattutto in una fase drammatica come questa dovrebbe caratterizzare la condotta di ogni Presidente di Regione. Invece continua ad inveire contro tutti e tutto in un delirio di onnipotenza irrefrenabile e in preda ad una ubriacatura di potere che a questo punto necessita di una ferma ma improcrastinabile presa di posizione del Governo, del suo partito e di tutte le forze politiche democratiche”, conclude Scala.

PARLA IOVINO

“Non c’è espediente migliore per dare un ulteriore stimolo alla fuga a gambe levate i nostri giovani talenti dal Sud e dal Paese, che una selezione per titoli ed esperienze professionali che ragazzi appena laureati non potranno mai aver maturato. Introdurre questo requisito nel bando del concorso licenziato dal ministro Brunetta e finalizzato all’assunzione nella Pubblica Amministrazione di 2800 tecnici nelle regioni del Sud per la gestione delle risorse in arrivo con i fondi Next generation EU, equivale a tagliare fuori una fetta consistente di giovani neolaureati. Una beffa per tantissimi ragazzi meritevoli e con ottimi curricula universitari, ma che non hanno avuto il tempo necessario né probabilmente le risorse economiche per conseguire master o che sono ancora troppo giovani per aver maturato esperienze nel mercato del lavoro”. Lo dichiara il deputato del Movimento 5 Stelle Luigi Iovino. “Siamo al cospetto di un paradosso per un Mezzogiorno nel quale la quota di disoccupazione giovanile è pari al 45,5% e quella di disoccupazione giovanile femminile supera il 50%. Si tratta di un criterio di ghettizzazione dei nostri ragazzi, inserito tra l’altro in una procedura che è stata avviata e annunciata dal ministro Dadone nel precedente governo Conte bis, il cui obiettivo originario era proprio lo svecchiamento della pubblica amministrazione. Ma per l’attuale ministro – conclude Iovino – non deve avere l’ambizione di essere un Paese che guardi al futuro e ai nostri giovani”.

PARLA MUSCARA'

“Si tinge di giallo la vicenda dei tamponi molecolari effettuati dalla Fondazione Ebris su un campione di platea scolastica del solo comprensorio di Salerno. Dai dati emersi nel corso dell’audizione della Commissione Trasparenza del Comune di Salerno con la dirigente della Pubblica Istruzione, era emersa un’incidenza minima del contagio in un periodo in cui le scuole di ogni ordine e grado sono rimaste aperte. Se è vero, però, che Ebris avrebbe beneficiato di un contributo della Regione Campania, non è chiaro perché lo studio si sia concentrato nel solo feudo del governatore. Se risultati dello stesso tipo fossero emersi anche dalle altre provincie, sarebbe stata ripensata ogni decisione futura circa il ricorso alla didattica a distanza per gli studenti della Campania. Ma non è dato sapere neppure quali e quanti fondi la Regione abbia versato a Ebris, tra i cui consiglieri annovera Enrico Coscioni, uomo tra più fidati della ristretta corte di De Luca, primario di una delle due cardiochirurgie al Ruggi di Salerno, consigliere alla Sanità del governatore e presidente di Agenas, ovvero la stessa agenzia che valuta l’efficienza dei sistemi sanitari regionali”. Lo dichiara la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Maria Muscarà. “A una mia espressa richiesta di accesso agli atti, inoltrata al direttore generale regionale Tutela per la Salute, la risposta è che non sarebbe stato stipulato alcun contratto né con la Ebris né con altre società per l’effettuazione dei tamponi molecolari”, ha proseguito Muscarà, che ha annunciato un’interrogazione sulla vicenda. “Atteso che dal Comune di Salerno, per ammissione dei dirigenti, non è stato sborsato un solo centesimo e che la Fondazione in questione gode di finanziamenti regionali e che, nei mesi scorsi, avrebbe beneficiato di un contributo pari a 300mila euro, sarebbe opportuno – chiede la consigliera regionale – capire che tipo di rapporto intercorra tra la Regione Campania e la Fondazione in questione e se non sussistano elementi di incompatibilità nel finanziare un ente privato uno dei cui membri dello staff è un consigliere delegato del presidente della giunta regionale”.

QUI PONTECAGNANO

Non accenna a placarsi la polemica sull’ultimo consiglio comunale a Pontecagnano Faiano. Al centro della querelle, questa volta, le politiche giovanili e di genere che non avrebbe ricevuto l’attenzione tanto richiesta, soprattutto da associazioni e comitati che vorrebbero proprio i giovani al centro dell’agenda politica locale. “Mentre la politica locale, chiusa nella sua bolla, cerca di stabilire se sia più offensiva una pernacchia o il gesto delle corna, noi invece siamo molto dispiaciuti per come nell’ultimo consiglio comunale non sia emersa la dovuta attenzione da parte dell’amministrazione verso le politiche giovanili che sono state rappresentate come un’appendice rispetto all’indirizzo assunto dal governo locale: la mancanza di risposte rispetto alle sollecitazioni sul tema provenienti dalle minoranze durante la seduta e la reiterata assenza di suoi rappresentanti nelle commissioni dedicate (si pensi alla vicenda sulle modifiche al regolamento del Forum dei Giovani) danno l’idea di come l’argomento costituisca l’ultima delle priorità in un momento in cui invece sulle tematiche giovanili si dovrebbe avere un approccio differente. Qualora nessuno se ne fosse accorto, infatti, esiste un’altra faccia della pandemia che sta portando a mutamenti sociali e culturali soprattutto fra i più giovani, la cui portata non è ancora determinabile”, hanno infatti dichiarato gli esponenti del comitato Amina di Pontecagnano Faiano che chiedono all’amministrazione comunale di “cominciare a lavorare in maniera seria e competente sulla comunicazione e sulle strategie istituzionali che si vogliono mettere in campo perché i giovani sono il nostro inestimabile “capitale umano”. E’ necessario pertanto un cambio di passo così come per le politiche di genere”. Di fatti, con le dimissioni dell’Assessora Manzo, le deleghe alle politiche sociali/piani di zona sono state accentrate nelle mani del sindaco. “Nonostante ciò ci auguriamo che le istanze che provengono dalle associazioni che in queste settimane si sono mobilitate sul territorio siano raccolte dal primo cittadino. A cominciare dalla richiesta di “detassare” i prodotti igienici femminili essenziali da parte della farmacia comunale la cui attività speriamo venga presto rilanciata. Ricordiamo infatti che la legge vigente sulle aliquote dell’Iva prevede un’agevolazione per i prodotti considerati di prima necessità come alcuni generi alimentari, libri, giornali e riviste, materiali terapeutici e altro, ai quali è applicata un’imposta al 4% anziché al 22%. Ai prodotti igienici o sanitari destinati alle donne come assorbenti igienici, tamponi, coppe e spugne mestruali, invece, l’Iva viene applicata al 22% influendo notevolmente sul prezzo al consumo di questi beni. Un’ingiustizia bella e buona – hanno dichiarato ancora dal comitato – Possibile è impegnata sul tema sin dal 2016, da quando cioè fu presentata dai suoi parlamentari una proposta di legge seppellita in Parlamento”. Da qui poi l’appello ad un impegno concreto anche sullo Sportello Anti violenza: “abbiamo già sottolineato nelle scorse settimane come il fenomeno della violenza di genere nel salernitano sia stato definito nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario in allarmante aumento, anche questo un effetto “collaterale” della pandemia, dal momento che l’invito a restare a casa non sempre per tutt* ha rappresentato sinonimo di sicurezza – hanno aggiunto – Il tema di genere, infine, è anche una questione di comunicazione e di linguaggio e a tal proposito invitiamo chi rappresenta le istituzioni a confrontarsi sempre in maniera rispettosa e civile nei confronti di tutti, al di là del colore politico, evitando considerazioni sessiste, misogine o maschiliste”. (Cronache)

La novità - Parliamo di cultura e di idee innovative. A breve aprirà una fantastica libreria al centro di Pontecagnano Faiano, a via Marconi, circondata dal verde dei giardini di Piazza Sabbato. Mondadori Pontecagnano Faiano è una libreria che nasce con l’obiettivo di creare un ponte di cultura e parole attraverso libri, laboratori per adulti e bambini, presentazioni di autori locali. Un luogo in cui troverai tutte le novità editoriali, un ricco settore di libri interattivi per la prima infanzia, un reparto scolastica e cartoleria. Un progetto fresco e giovane. A gestire la libreria ci saranno due librarie appassionate, Manuela Di Domenico e Raffaella Rega. Una splendida avventura in questo periodo tragico per il commercio. Uno spiraglio di luce che solo la diffusione della cultura è in grado di dare. (Ora Notizie)

QUI EBOLI

Il centrosinistra si spacca. In vista delle prossime elezioni amministrative, infatti, sono tre – per ora – i candidati sindaci nella città guidata, fino al suo arresto, da Massimo Cariello. Nella serata di venerdì, infatti, si è riunito il tavolo del centrosinistra al quale hanno partecipato anche gli aspiranti primi cittadini, oltre ai coordinatori provinciali. Il confronto si è chiuso con una fumata nera. In corsa ci sono infatti l’ormai ex sindaco facente funzioni, Luca Sgroia; il socialista Giancarlo Presutto e Tonino Cuomo, voluto fortemente da Italia Viva. Sul tavolo della coalizione la possibilità di indire le primarie per eleggere il nome ufficiale del candidato sindaco. Proposta, questa, rifiutata da tutti e tre. Dunque, Presutto, Cuomo e Sgroia faranno la propria corsa verso Palazzo di Città in solitaria. “Ieri sera (venerdì per chi legge ndr) si è svolto un incontro tra i rappresentanti provinciali dei partiti di centro-sinistra strutturati e presenti ad Eboli. Italia Viva ha ascoltato le posizioni del PD e del PSI e, pur rispettandole, ha ribadito con fermezza la propria posizione ritenendo di avere le prerogative per proporsi come sintesi politica di una eventuale coalizione. Nessuna bocciatura sui nomi quindi, i nomi emersi fanno riferimento a persone stimabili ed attrezzate politicamente, ma semplicemente abbiamo una lettura diversa del futuro – ha dichiarato il coordinamento provinciale del partito fondato da Matteo Renzi – È stata avanzata anche la proposta di primarie che abbiamo declinato: pericoloso in piena pandemia portare persone a votare. Qualora le tre diverse posizioni arriveranno tutte a presentarsi all’elettorato, le primarie si faranno con voti veri e liberi al primo turno delle prossime Amministrative. Noi ci saremo”. Già nella serata di venerdì anche Presutto ha annunciato di continuare il suo percorso in solitaria, con tre liste già pronte al suo sostegno. Tutto, dunque, sembra essere ormai definito, nessuno è intenzionato a fare un passo indietro, men che meno Sgroia: lui ha avuto l’onere e l’onore di potere il Comune fino al commissariamento prefettizio dopo l’arresto dell’ormai ex primo cittadino. Ora, resta da capire cosa farà invece il centrodestra che, come nel caso delle altre grandi città al voto non sembra essere compatto. Al momento spicca solo il nome di Damiano Cardiello, civico di espressione centrodestra, il primo ad aver ufficializzato la candidatura intascando già il sostegno dell’Udc, come riconfermato anche recentemente proprio attraverso queste colonne. (Cronache)

LA TRAGEDIA

Ha deciso di farla finita poco dopo essere stata trasportata al Pronto soccorso dell’Umberto I di Nocera Inferiore da un’ambulanza del 118. Arrivata in ospedale era stata medicata per le ferite dai medici dell’Emergenza di viale San Francesco, ma sembra che nell’attesa di ulteriori cure si è allontanata tra le corsie ospedaliere. Pare manifestasse dei disturbi psichici, per questo motivo quando è scomparsa è stato dato l’allarme. Una persona che si trovava in ospedale ha anche scritto un post nel gruppo Facebook “Sei di Nocera Inferiore se” per far girare la notizia e cercare di trovare la paziente: «È scomparsa una donna in pigiama rosa a pois con una vestaglia salmone». Tutto inutile. (La Città)

IL FURTO

Rubati 15 telefoni plurimarche, accessori e schede prepagate. Danni per tremila euro alla saracinesche e alla vetrina. Si tratta di una prima stima tutt’ancora da completare. Il furto è avvenuto nel negozio di telefonia “Voice Communication” in località Bivio Pratole di Montecorvino Pugliano. In quattro hanno agito nella notte tra sabato e domenica scorsi. I ladri hanno forzato la serratura con un piede di porco portando via telefoni cellulari ed alcuni accessori. Poi si sono dati alla fuga a bordo di una Golf bianca. Una guardia giurata impegnata ad effettuare il servizio di controllo ha notato quanto stava avvenendo. Ha lanciato l’allarme e richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Sul posto sono giunti i carabinieri,coordinati dal maggiore Vitantonio Sisto della compagnia di Battipaglia. (La Città)

VANDALI

Sacchetti di spazzatura disseminati lungo l’area del Chianiello e tavoli danneggiati dalle mani incivili hanno provocato l’indignazione e lo sdegno della comunità di Angri e soprattutto delle centinaia di persone che frequentano la zona verde del parco regionale dei Monti Lattari. Stavolta, l’azione dei vandali ha interessato una zona che da anni rappresenta il fiore all’occhiello della città doriana che solamente grazie all’opera dei volontari e dell’associazione “Amici della montagna” si è trasformata in luogo di aggregazione. I rifiuti lasciati dai cittadini nella giornata di sabato sono stati prontamente rimossi nella prime ore di domenica dal consigliere comunale Giuseppe Del Sorbo che da anni frequenta la zona. «Le immagini del Chianiello pieno rifiuti abbandonati sono un’offesa a tutti i cittadini della mia città che sanno quanto siamo fortunati ad avere questo posto così unico e straordinario - scrive il rappresentante della civica “Noi con Cosimo” - non lasciamo che un gruppetto ristretto di incivili lo rovini”. Rifiuti, tavoli e panche danneggiate hanno generato la dura presa di posizione di decine di cittadini che oltre a condannare il vergognoso gesto hanno sottolineato anche la scarsa attenzione da parte delle istituzioni locali e della Regione considerato che il “Chianiello” e le zone adiacenti rientrano nella competenza del parco dei Monti Lattari. (La Città)

 

IL BRANO

A distanza di un mese dall’ultimo brano, Lb Prada e Scarpeslacciate tornano con una nuova uscita. I due artisti originari di Salerno, sono considerati tra i principali talenti emergenti della scena rap campana. Quello di LB PRADA è un brano introspettivo, “quello che vivo mi rende chi sono, questo rende diverso, sono me stesso” recita di continuo. Attraverso il testo dell’artista e il beat del producer intravediamo la voglia di emergere del duo, e la consapevolezza delle difficoltà che un percorso simile presenta: “nuoto nel mare di pesci piragna, non mi nascondo nessuno mi mangia.” ME STESSO rappresenta il vero senso della scrittura hip-hop. Una musicalità avvolgente sì, ma non è questo l’obiettivo. Lo scopo è quello di raccontarsi, di mostrare le paure di un giovane in un mondo, oggi, così incerto, gli spigoli e le cadute, ma la voglia e la determinazione di una squadra (“tifala!”) di riuscire nei propri sogni, senza maschere e discriminazione cercando una svolta, la strada giusta. Il brano è rappresentato da un video girato nella città di Salerno.

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