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I fatti del giorno | Tutte le principali notizie di cronaca da Salerno e provincia

03/04/2021

L'INCONTRO

“Questa mattina a Roma ho incontrato il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per discutere di Europa e del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’Italia oggi ha una grande occasione di crescita e di sviluppo legata a questa grande opportunità che l’Europa ci mette a disposizione”. Così il segretario del Psi Vincenzo Maraio dopo l’incontro con il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Il Governo Draghi è impegnato a spendere al meglio questi fondi e ho rappresentato al Ministro che per i socialisti è necessario farlo soprattutto in settori cruciali per la crescita del Paese, a partire dai giovani e dalle infrastrutture. È stata un’importante occasione di confronto, che ci consente di auspicare nel breve periodo interventi strategici per la ripresa, sulla base di uno scenario internazionale che vede nell’Europa il nostro fondamentale riferimento politico ed istituzionale”.

PARLA IANNONE

Preservare il porto di Salerno da futuri sbarchi, dopo che “decine di navi che hanno portato sul territorio salernitano diverse migliaia di immigrati spesso scappati poi dai centri di accoglienza rimanendo raminghi tra le strade cittadine”. È quanto chiede, nella sua interrogazione parlamentare, il senatore di Fratelli d’Italia Antonio Iannone, indirizzata al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, dopo lo sbarco dei migranti avvenuto al porto di Salerno. A lanciare la notizia, mercoledì mattina, proprio il parlamentare salernitano che chiede al ministro se “risulta che il salvataggio sia stato operato dalla nave turca a 20 miglia dalla costa della Grecia ma che le Autorità locali, rifiutandosi di far sbarcare i migranti in Grecia, abbia ordinato alla nave turca di portarli in Italia è segnatamente a Salerno dove era già diretta; se il Ministro ritenga che questo eventuale atteggiamento delle Autorità greche non rappresenti una violazione ed arrechi un potenziale grave pregiudizio all’Italia soprattutto in piena pandemia; se il Ministro intenda preservare il porto di Salerno presso il quale, negli ultimi anni, sono sbarcate decine di navi che hanno portato sul territorio salernitano diverse migliaia di immigrati spesso scappati poi dai centri di accoglienza rimanendo raminghi tra le strade cittadine, impegnati in stili di vita che deturpano il decoro dei luoghi e, in molti casi, si sono dati a commettere reati con particolare riferimento alle violenze ed allo spaccio”. A insorgere anche il coordinamento regionale della Lega Campania che si dice pronto ad attivarsi nelle sedi opportune per capire se le coste campane sono entrate di fatto nelle nuove tratte di trafficanti di esseri umani. (Cronache)

PIAZZA DELLA LIBERTA'

Con i lavori di piazza della Libertà spuntano i primi incarichi esterni. La giunta comunale ha infatti liquidato l terza fattura, lo scorso 21 marzo, all’ispettore di cantiere con funzione di assistente al coordinatore della sicurezza in fase esecutiva, nell’ambito delle opere di completamento di Piazza della Libertà, per un totale di oltre 5mila euro. I lavori sono stati aggiudicati dalla Rti Rcm Costruzioni, Cicalese Impianti, Elettrica Salernitana e la giunta municipale ha nominato l’ingegnere Luca Caselli, già dirigente del Settore Ambiente, Responsabile Unico del Procedimento delle opere di completamento della Piazza e relative opere di urbanizzazione. Successivamente, nel mese di dicembre 2019 si è proceduto alla revoca in autotutela dell’affidamento al Rtp Lotti Associati S.p.A. – Bofill Arquitectura s.l. del servizio di direzione dei lavori e coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione dei lavori di “completamento definitivo di piazza della libertà, del sottostante parcheggio interrato e relative urbanizzazioni per poi affidare l’incarico al funzionario direttivo tecnico Massimo Natale del settore Ambiente, della Direzione Lavori e Coordinatore della Sicurezza in fase esecutiva ma, vista la complessità degli interventi e delle molteplici attività già in capo al Settore, si è reso necessario l’ausilio di professionisti esterni con attività di supporto al Rup. Altro incarico esterno è stato affidato all’ingegnere Fabrizio Tammelleo, in qualità di direttore operativo in supporto alla direzione dei lavori: la seconda fattura è stata liquidata lo scorso 27 marzo per un totale di 41.749,54 euro per il supporto alla direzione lavori nell’ambito dei lavori di completamento della Piazza della Libertà e del sottostante parcheggio e relative opere di urbanizzazione. Terzo incarico esterno, per i lavori di Piazza della Libertà, è quello affidato all’ingegnere Michele Pastore, per l’incarico di Direttore Operativo in supporto alla D.l, nell’ambito delle opere di completamento dei lavori di Piazza della Libertà, per un totale di circa 6.344 euro. Altro importante incarico per Andrea Caprara a cui p stato affidato l’incarico di supporto al Rup per le opere di completamento di piazza della Libertà per un totale di “soli” 6.240 euro circa. Incarichi esterni, questi che superano abbondantemente la somma dei 50mila euro, destando non poche perplessità anche considerando il ritardo nei lavori, il contenzioso con la ditta e le spesa extra che l’amministrazione comunale è stata “costretta” a sborsare per far ripartire i lavori e procedere al completamento dell’opera entro il 30 giugno, come annunciato. (Cronache - Erika Noschese)

SANTA TERESA

Torna a colorarsi di rosso l’acqua dell’arenile di Santa Teresa, un fenomeno purtroppo non più nuovo. Le ripetute analisi ARPAC , in passato hanno rilevato la presenza di materiali ferrosi. Già qualche tempo fa il gruppo dei “Figli delle Chiancarelle” aveva messo in luce il problema amplificato poi anche dagli ambientalisti che hanno chiesto al Comune del capoluogo di intervenire a fronteggiare nuovamente il problema. Non è stata accantonata l’idea che il problema potrebbe arrivare da uno scarico abusivo; il condizionale è d’obbligo, in quanto si parlerebbe di reato ambientalistico. (Cronache della Sera)

IL RICATTO

Un video intimo con un rapporto sessuale diventa materia di scambio per un ricatto, nel più classico dei casi del fenomeno “Revenge porn”: il giovane nocerino 25enne incensurato rischia il processo dopo la formale richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla Procura, con l’attività investigativa svolta dai carabinieri del gruppo territoriale, per le accuse di tentata estorsione aggravata. Andando con ordine, i fatti sono datati 16 e 17 dicembre 2018, con le azioni di minaccia rivolte dall’imputato alla sua vittima, una ragazza nocerina 22enne, al centro della richiesta di denaro. «O mi dai i soldi o diffondo il video», avrebbe intimato il giovane, minacciando di rendere pubblico un filmato ripreso con la camera del telefono cellulare, nel quale lui e lei intrattenevano un rapporto sessuale. La successiva richiesta di denaro, per 400 euro da pagare per evitare la diffusione delle immagini hot, avveniva con l’avvertimento: la ragazza, in particolare, decideva di non acconsentire alla richiesta, sottraendosi al ricatto e al contrario agendo per vie legali. (La Città)

L'INDAGINE

Oggi nostro figlio è stato crocefisso per la seconda volta». Per mamma Monica Ferraro e papà Domenico Senatore, l’ora più buia del venerdì santo scocca poco dopo le 13. È scandita dalla voce del loro avvocato, Agostino Allegro, che a telefono dà notizia dell’ordinanza d’archiviazione a firma del gip del Tribunale di Salerno, Giovanna Pacifico: non s’indagherà più sulla morte di Vittorio Senatore, giovane cetarese che perse la vita all’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno, a seguito d’un enigmatico incidente in scooter, nella notte tra il 14 ed il 15 settembre del 2019, a 16 anni. Il caso è chiuso, il procedimento archiviato. Dopo 566 giorni, le mille domande dei Senatore rimangono senza risposta. (La Città)

VERSO LE COMUNALI

«Il Gruppo Civico Ali per la Città ringrazia pubblicamente il professore Aniello Salzano e il dottor Gaetano Amatruda per l’attenzione rivolta al proprio progetto di ‘Città Nuova’ e per averne voluto approfondire la conoscenza nel corso di un cordiale incontro». Così l’avvocato Oreste Agosto, portavoce del gruppo ‘Ali per la città’, all’indomani dell’apertura programmatica ricevuta da Salzano e Amatruda, in vista delle prossime elezioni amministrative in città. «E’ motivo di grande soddisfazione, per il Gruppo, la condivisione della imprescindibile e prioritaria proposta di assegnare alla Città precise Missioni, Sociale ed Economica, perché siano di guida nella individuazione di scelte di gestione idonee a renderla più civile, più libera, più democratica, con l’utilizzo della tecnologia e nel rispetto degli interessi e dei diritti di tutti i cittadini – prosegue – Il Gruppo Civico confida nell’avvio di un confronto costruttivo e, auspicabilmente, aperto ad ogni contributo, con particolare riferimento alle innovative modalità amministrative e gestionali, alle azioni da porre in essere per modificare operatività e servizi dell’Ente, ai progetti della ‘Città Possibile’, concreti, immediati e, soprattutto, di ridotto impegno finanziario. In tal senso, ‘Ali per la Città’ è pienamente convinto della necessità di guardare al futuro nella tutela del territorio ‘bene comune’, della sua vocazione, della sua identità, del talento e della umanità della sua gente, per dare dignità, coesione e favorire la crescita di un forte e condiviso sentimento di appartenenza».

PROTESTE INFINITE

Duecento, forse qualcosa in più, provenienti da tutt’Otalia. E’ questo il numero dei ristoratori che ieri mattina al grido di «Adesso basta» si sono ritrovati presso all’autogrill del Cantagallo a Bologna. In rappresentanza dei ristoratori salernitani vi era Armando Pistolese, titolare del wine bar Tozzabancone e responsabile dell’associazione Acs che raggruppa un folto numero di commercianti salernitani. All’autogrill del Cantagallo ristoratori, fieristi, commercianti e ambulanti, messi in ginocchio dagli effetti delle restrizioni dovute dalla pandemia intorno alle 11,30 annunciano chiaramente che avrebbero bloccato l’autostrada. Un’intenzione la loro che non si è verificata, perchè le forze dell’ordine, intervenendo hanno impedito che i manifestanti mandassero in tilt la circolazione autostradale. I manifestanti si erano organizzati per uscire con le auto in corteo sulla A1, ma polizia e carabinieri, presenti sul posto hanno bloccato con i loro blindati le uscite impedendo di fatto l’uscita. Ne nasce un diverbio nel quale i manifestanti chiariscono subito di non voler arrivare a nessuno scontro con le forze dell’ordine, ma che ormai sono stanchi e non possono più sostenere questa situazione. “Ho scelto di partecipare a questa manifestazione – racconta Pistolese – come parteciperò anche a quella di Roma in programma il prossimo 6 aprile, perchè tutti dobbiamo far vedere il nostro dissenso contro questi decreti e queste ordinanze che purtroppo stanno penalizzando solo alcune categorie ed altre no. Noi non stiamo chiedendo nulla di speciale, chiediamo solo di poter tornare a lavorare. Non abbiamo bisogno dell’elemosina del governo, abbiamo bisogno di riaprire le nostre attività, di riprenderci la nostra vita. Le nostre manifestazioni di protesta andranno avanti fino a quando non ci ascolteranno e non ci verranno date delle risposte chiare.?Basta giri di parole, basta chiacchiere inutili”. E la stanchezza, per questa situazione di grande incertezza la si evince pure dalle tantissime manifestazioni che oramai sono state programmate ed annunciate, in tantissime città italiane.?Due quelle che si terranno a Roma, la prima il 6 aprile promossa dal movimento Io apro e la seconda l’8 aprile promossa dal movimento delle partite iva. (Cronache)

CAOS MERCATI

A seguito della notizia che la Campania resta ininterrottamente in zona rossa L’Anva Confesercenti Regionale Campania, l’Aicast Siva e Assocampania dicono ‘basta’ alla chiusura dei mercati. “Oggi comunicheremo alle Prefetture ed alle Questure della Campania che a partire da giovedì 8 aprile gli operatori ambulanti del settore non alimentare occuperanno tutti i giorni i loro posteggi nei mercati in forma di forte protesta”. L’annuncio è in una dichiarazione congiunta di Aniello Ciro Pietrofesa coordinatore regionale Anva Confesercenti, Antonio Vitale vice presidente Aicast Siva ed Enzo Speranza presidente Assocampania. Le associazioni continuano: “I mercati non sono il problema: tenerli chiusi determina lo sfinimento della categoria. I mercati possono invece essere la soluzione considerato che, da quanto si evince dagli studi scientifici e da quanto dichiara la stessa OMS, il contagio nei luoghi all’aperto è minore. Con le giuste misure si azzera del tutto. Le attività ambulanti sono rimaste chiuse per un mese. Nello stesso tempo molti negozi hanno continuato a vendere ‘di tutto’ a causa dei mancati controlli. Da oggi gli ambulanti non accetteranno nuove ed ulteriori penalizzazioni. Questa non è una ‘zona rossa’ e le restrizioni applicate a chi chiede solo di lavorare suonano come una beffa. Gli ambulanti non rivendicano sostegni o contributi a seguito delle chiusure (che puntualmente non sono mai arrivati). Essi chiedono solo di poter lavorare in piena sicurezza per se stessi e per i clienti. Quello mercatale è un comparto che dà lavoro non solo agli operatori ambulanti ma anche ad un indotto per un totale, in Campania, di circa 40mila imprese tra ingrosso e dipendenti. I 28mila ambulanti campani sono oggi in gravissima difficoltà economica. Non vi è all’orizzonte un piano di rilancio delle nostre attività sia a livello nazionale che regionale. Non siamo considerati quale categoria a rischio al fine dell’inserimento negli elenchi delle persone da vaccinare. Una parte della nostra categoria, gli ambulanti fieristi, è ferma oramai da 15 mesi senza nessun aiuto e senza un piano per il ritorno al lavoro. Per queste insopprimibili ragioni dall’8 aprile e per tutti i giorni successivi occuperemo, per protesta, i nostri posteggi nelle aree mercatali”.

QUI EBOLI

Tre indagati per i lavori della pubblica illuminazione nella borgata agricola di Cioffi. Il gip Alfonso Scermino del tribunale di Salerno ha concesso la proroga delle indagini alla procura antimafia, pm Silvio Marco Guarriello. Altri sei mesi, fino al 20 settembre. Nel registro degli indagati sono stati iscritti il boss Roberto Procida, ex esponente della Nco nella Piana del Sele, che vive nella borgata al centro dell’inchiesta, l’ex sindaco Massimo Cariello e l’imprenditore ebolitano Gerardo Avallone. L’ipotesi di accusa è concorso in abuso d’ufficio. I fatti risalgono all’anno 2017 quando ci fu l’intervento per estendere i punti luce dell’impianto pubblico. (La Città)

FRANA, IL SUMMIT

Si è tenuto, presso il Genio Civile di Salerno, un incontro – indetto dalla Regione Campania – finalizzato a fare il punto sull’avanzamento degli interventi in corso per il ripristino dei luoghi ad Amalfi, interessata lo scorso 2 febbraio da un evento franoso del versante ‘Vagliendola’. Hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il Direttore Generale della Protezione Civile regionale, Italo Giulivo, il Responsabile della Struttura Territoriale Anas della Campania, Nicola Montesano, il Sindaco di Amalfi, Daniele Milano ed il Presidente della Commissione regionale Trasporti Luca Cascone. La riunione è stata l’occasione per permettere agli Enti Competenti di comunicare importanti aggiornamenti sui lavori in corso di esecuzione. “Abbiamo mantenuto l’impegno con le comunità e con gli enti e va dato atto all’Anas del lavoro eccezionale che, in un contesto di piena trasparenza, rappresenta ora un modello operativo cui fare riferimento, grazie soprattutto al lavoro in sinergia e la grande collaborazione tra Regione, Anas, Comune di Amalfi e la struttura tecnica”, ha affermato Vincenzo De Luca, Governatore della Regione Campania. “Anas sin dal primo momento si è impegnata – in grande sinergia con la Regione – per il ripristino dei collegamenti interrotti, ha dichiarato Nicola Montesano di Anas. Attualmente l’intervento procede senza sosta: la buona notizia è che abbiamo previsto di procedere al ripristino della viabilità lungo la SS163 “Amalfitana” entro la prossima domenica 25 aprile. Successivamente proseguiranno, come da programma, i lavori di rivestimento del muro, per l’inserimento di quest’ultimo nel contesto paesaggistico-ambientale, secondo quanto già approvato dalla competente Soprintendenza”. La data per la riattivazione della circolazione è stata definita da Anas anche in considerazione dell’ulteriore messa in sicurezza da parte del Comune di Amalfi sul versante roccioso di propria competenza – della durata di otto giorni lavorativi – che consistendo, principalmente in attività di disgaggio, pulizia di vegetazione, etc., non consentiranno prima della loro ultimazione, per motivi di sicurezza, la riapertura al transito della tratta di statale 163 “Amalfitana” interrotta né alla l’esecuzione in contemporanea dei lavori finali di Anas. Per accelerare lo svolgimento del proprio intervento, comunque, Anas ha programmato, durante l’esecuzione delle attività da parte del Comune, lo svolgimento di una serie di attività lavorative in orario notturno (asfaltatura, attivazione del nuovo impianto di illuminazione delle galleria, etc.). L’intervento di Anas – del valore complessivo di 1,1 milione di euro – è stato avviato in tempi rapidissimi grazie all’affidamento dei lavori mediante Accordo Quadro. Allo stato attuale, Anas ha già concluso i lavori all’interno della galleria adiacente al tratto della SS163 “Amalfitana” crollato: è stato ultimato, infatti, l’intervento di ripristino della volta del tunnel con malta cementizia e dei piedritti della galleria con rifacimento dell’intonaco; sono inoltre in corso le attività propedeutiche per il rifacimento dell’impianto d’illuminazione all’interno del tunnel. Si sta lavorando alacremente alla realizzazione del muro fondante il corpo stradale: è infatti in corso l’armatura del quarto concio (che permetterà di raggiungere un’altezza di 8 metri rispetto al suolo costituito dalla via Lungomare Cavalieri) per il raggiungimento della quota strada finale a 10,70 metri di altezza; successivamente sarà possibile procedere alla realizzazione della soletta e del pacchetto stradale in conglomerato bituminoso per il ripristino finale del vero e proprio corpo stradale che permetterà il ripristino della circolazione. E’ già stato ultimato, inoltre, il sistema di tiranti di ancoraggio dei conci e, naturalmente, la realizzazione dei micropali fondanti. Per quanto riguarda, infine, i lavori di ripristino del sistema di archi preesistente, è già stata completata l’attività in corrispondenza del terzo arco con il ripristino della volta; allo stato attuale sono in corso le opere di consolidamento della parete rocciosa esistente tra il secondo ed il terzo arco. Per quanto riguarda, invece, il primo arco crollato in occasione dell’evento franoso del 2 febbraio scorso, come detto, Anas procederà poi a rivestire la nuova muratura a ripristino della circolazione avvenuto. (La Città)

ESTORSIONE

Minacce ed estorsione: in manette un ex imprenditore di Capaccio Paestum. Ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Bologna, sono stati i carabinieri della Stazione di Bologna Indipendenza, in collaborazione con quelli della Stazione di Capaccio Scalo, diretti dal luogotenente Giuseppe D’Agostino e coordinati a livello territoriale dal capitano Fabiola Garello. Si tratta di P.G., 52 anni, congiunto della nota maga Iside, impegnato in passato nel settore automobilistico. Il provvedimento restrittivo è scaturito da una serie di denunce presentate all’Arma da alcuni familiari della moglie, residenti nel capoluogo romagnolo, per un presunto prestito che l’uomo avrebbe operato a favore di tali persone, proprietari di un ristorante nel Bolognese, e che poi gli stessi non avrebbero onorato. Si parla di cifre importanti, a sei zeri. A quanto pare le minacce reiterate venivano espresse telefonicamente, in quanto il soggetto, che ora dovrà discolparsi, stava scontando un altro provvedimento restrittivo. Numerose le richieste di restituzione del presunto prestito che hanno portato ad una serie di denunce, a seguito di riscontri delle indagini, maturate poi nell’arresto. Il 52enne era già stato raggiunto in passato, infatti, da un altro provvedimento restrittivo. In un primo momento, a seguito di denuncia, qualche anno fa era stato colto da divieto di avvicinamento alla consorte. Restrizione che però non aveva rispettato e per questo motivo era finito agli arresti domiciliari. Da poco aveva scontato la pena, quindi era tornato libero, quando è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare per estorsione e minacce. Presunto reato che ha portato il giudice a disporre ad un nuovo provvedimento restrittivo e quindi ulteriormente agli arresti domiciliari. Sarà ora il processo a dover chiarire se effettivamente il prestito era stato operato e in che termini. Molto probabile che il denaro, qualora mai fosse esistito, sia passato di mano in mano, senza lasciare tracce sui conti correnti, ma gli investigatori stanno cercando di comprendere anche eventualmente la provenienza di questi soldi, qualora effettivamente ci fosse stato lo scambio. Una somma che supera il milione di euro, ma si dovrà comprendere come siano stati incamerati dal 52enne. Tutte informazioni che sono frutto di approfondimento da parte delle due Stazioni dell’Arma per fare luce sull’intera vicenda. A chiudere il puzzle serviranno senz’altro le testimonianze delle due parti in causa, che dovranno poi ovviamente comparire davanti al giudice per chiarire le proprie ragioni. (La Città)

IL FURTO

All'alba di oggi, a Battipaglia, ignoti hanno sfondato con una macchina le vetrine di un'armeria che si trova sulla Statale 18. Due persone con il passamontagna hanno rubato 14 pistole in esposizione. Non sono riusciti a portare via le molte altre armi presenti in quanto è scattato subito il sistema d'allarme. Immediato anche l'intervento dei carabinieri. I ladri sono scappati a bordo della stessa auto, ritrovata dopo pochi minuti dai Carabinieri, in località Aversa e risultata rubata a Salerno alcuni giorni fa. Sul posto è intervenuta anche la Sezione Rilievi del Nucleo Investigativo di Salerno per i rilievi tecnico-scientifici. I carabinieri stanno visionando le immagini delle telecamere dell'armeria per individuare i ladri. (La Città)

LA VISITA

La parola di Dio supera le barriere del carcere di Salerno. Alla vigilia della Santa Pasqua nella casa circondariale a Fuorni in tanti, sia tra i detenuti che fra il personale della casa, si stanno intrattenendo con don Rosario Petrone per essere partecipi in maniera adeguata alla principale solennità del cristianesimo che celebra la risurrezione di Gesù. E molti hanno anche deciso di confessarsi con il cappellano che non manca di esprimere parole di conforto in giorni durante i quali il distacco dalle famiglie viene avvertito maggiormente. Tutto in attesa della visita che l’arcivescovo di Salerno, monsignor Andrea Bellandi, effettuerà sabato prossimo proprio al carcere di Fuorni per incontrare sia chi opera che quanti sono ospiti all’interno del penitenziario dove si registra un sovraffollamento rispetto ai posti disponibili. Temi che sono molto cari anche all’arcivescovo Bellandi il quale, proprio tramite il cappellano della casa circondariale don Rosario Petrone, costantemente si tiene informato sulle condizioni sia degli ospiti che del personale operante all’interno della struttura. Dimostrazione, in tal senso, anche la raccolta, a favore dei detenuti, di igienizzanti per le mani, vestiari in genere e indumenti intimi organizzata nelle scorse settimane da don Rosario Petrone, Direttore dell’Ufficio per la Pastorale carceraria, insieme al vicario episcopale per la carità, don Antonio Romano. (La Città)

LEGGI ANCHE I frati salernitani della carità contro il Covid ed i messaggi pasquali dei vescovi delle Diocesi di Nocera-Sarno, Amalfi-Cava, Teggiano-Policastro e Vallo della Lucania

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