Breve sosta pasquale e poi rush finale. Inizia il "bello" per il campionato di A2 maschile e nel girone Centro la corsa alla seconda piazza si fa sempre più entusiasmante. Tra le pretendenti più accreditate la Roma Vis Nova che sabato scorso ha sfiorato l'impresa con la corazzata Anzio. Delle aspettative dell'ambiente capitolino e di quelle sue personali, ne abbiamo parlato con il difensore Ludovico Sacco (foto Matteo Pucci - Roma Vis Nova) arrivato, o meglio tornato, ad indossare la calottina dei Leoni dopo l'esperienza al Tuscolano: "Anche se questo è un ritorno a casa per me, sono anche io un nuovo arrivo - speiga ai nostri microfoni - ho trovato davvero un bel gruppo, solido fuori dall’acqua e con una grande etica del lavoro. Noi nuovi ed i giovani abbiamo impiegato davvero poco ad ambientarci nonostante tutte le limitazioni dovute alla situazione sociale e sanitaria".
A tal proposito, Sacco aggiunge: "Sono stati mesi difficili per tutti, di preoccupazione ma anche di responsabilità. Durante la sosta forzata abbiamo cercato di tenerci in forma nel modo migliore possibile anche se è difficile se non impossibile replicare a secco il lavoro che si fa in acqua. Per quanto riguarda questa stagione atipica i protocolli e la prevenzione sono necessari e secondo me funzionano bene ma allo stesso tempo ti dico che è difficile allenarsi senza giocare in settimana, è triste disputare senza pubblico partite anche molto sentite, per non parlare della mancanza delle trasferte che da sempre sono la migliore occasione per cementare un gruppo". Durante il lockdown si è parlato di portare i campionati all'aperto e d'estate, Ludovico sarebbe d'accordo?: "Non saprei, ritengo ci siano altri modi per valorizzare questo fantastico sport, lo scorso anno si cercavano soluzioni per sfuggire ad uno stop che è stato segnante ed ha creato disagi a molti. Penso che giocare d’estate abbia sicuramente un grande fascino ma per me la Pallanuoto è sempre stata una fedele compagna nei mesi invernali e non credo di voler cambiare".
Un gruppo, quello diretto da un grande della Pallanuoto come Alessandro Calcaterra, che sta dimostrando di avere le carte in regola per recitare un ruolo di spessore fino alla fine: "La nostra mentalità, come anche quella del nostro allenatore, è quella di essere umili ma puntare sempre al massimo senza paura, siamo consapevoli delle difficoltà di avere una squadra in gran parte nuova e molto giovane ma vogliamo farlo diventare il nostro punto di forza. Siamo delusi per le sconfitte, anche se fisiologiche in un percorso di crescita, e vogliosi di fare meglio nel girone di ritorno!". Un girone aperto dalla succitata sfida alla capolista, una sconfitta con tanti aspetti positivi da tesaurizzare: "Un ko che può aiutarci tanto, perché ci fa capire che stiamo andando nella direzione giusta, abbiamo tenuto un bel ritmo ed in queste ultime settimane anche una sintonia maggiore dentro l’acqua - evidenzia il classe '89 - Avevamo tanta voglio di riscatto dopo l’andata e c’è rammarico per alcuni errori che potevano spostare l’inerzia della partita. Ora che ci aspettano 4 vere e proprie finali, partite da dentro e fuori nelle quali conterà anche il particolare, sappiamo che le affronteremo con la consapevolezza di potercela giocare alla pari con tutti".
Facendo un tuffo nel passato: "Sono entrato in questo mondo abbastanza tardi, ho fatto una prova grazie ad un mio compagno di classe alle medie e da quel momento si è creato anno dopo anno un legame indissolubile con l’acqua clorata, la condivisione dello spogliatoio, la tensione prima di una partita, amicizie che restano per la vita. Oltre alle emozioni per le vittorie, sento che anche le delusioni e le sconfitte hanno tutte contribuito alla mia crescita personale". Sfogliando l'album dei ricordi c'è un precedente che fa ben sperare ed è legato proprio alla Vis Nova: "Tra i momenti indimenticabili del mio percorso sportivo direi sicuramente la promozione, proprio qui alla Vis Nova, dalla Serie B all’A2, alla mia prima esperienza in prima squadra. Una squadra di ragazzi, di amici, ricordi indelebili che conserverò per sempre. In generale non sono una persona che ama guardarsi indietro, ogni errore è stato opportunità di crescita e sono contento del mio percorso e di quello che sono riuscito a dimostrare, soprattutto a me stesso!".
Sul trinomio sport-studio-lavoro, Sacco ha le idee chiare: "Secondo me lo sport a questo livello consente di portare avanti un’altra attività, anche se bisogna darsi delle regole e volerlo fortemente. Per me lo studio, il lavoro e lo sport sono sempre stati legati a doppio filo e ho sempre avuto una sola risposta sul come conciliarli: ci vuole la passione e l’amore per la Pallanuoto, che ti regala una socialità ed emozioni che sono impagabili".
In conclusione: "L’obiettivo primario come sempre per me è quello di aiutare la squadra dando il massimo con serietà e passione - quella non manca mai! -, cercando di aiutare i nostri giovani a crescere e sentirsi a loro agio per dare il massimo in campo - chiosa - Quello che più semplicemente desideriamo in questo momento è vincere tutte le prossime partite e centrare l’obiettivo play-off. Poi quello che verrà dopo chissà, diciamo per i sogni ci stiamo attrezzando".
Altri articoli di questo autore:
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Salerno in Web pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.