Con i l libro “ Anno Zero ” , 24 professionisti hanno raccontato le proprie vicende 2020. Il libro “ Anno Zero − testimonianze professionali al tempo del coronavirus” (Street Lib 2021) è nelle librerie di Salerno ( Imagine’s Book , Mondadori store , Speed post ma è disponibile anche online su Amazon, LaFeltrinelli.it, MondadoriStore.it ed altri portali (sia in formato e-book che cartaceo). Inoltre, parte del ricavato andrà a favore del progetto “ Spesa sospesa ” organizzata da Maria Concetta Dragonetto e dalla Rete dei Giovani per Salerno.
Alessandro Campagnuolo, Avvocato, è il curatore del volume.
-Cosa ha rappresentato per lei pubblicare questo libro?
Sono sincero, l'ho fatto sia per soddisfare un desiderio personale in quanto primo libro pubblicato sia perché n e ho sentito il dovere: mi è sempre piaciuto scrivere, ma stavolta l’impuls o di farlo è scaturito soprattutto dal desider io di lasciare un ricordo di noi in questo tempo. So che è greve e triste m a andava fatto perché le generazio ni che verranno. Essedovranno sapere cos ’ è successo. A dire il vero, anche i nostri a scendenti devono capire che i propri figli e nipoti stanno affrontando insieme a lor o una dura prova seppur in modo diverso»
-Nel senso di scontro generazionale?
- No, per nulla, perché questo nemico si sconfigge solo ainsie me. Però con il libro vorrei riscattare anche un po’ la mia generazione, quella dei "millennial" appunto, spesso ostracizzata ed accusata di non essersi impegnata a sufficienza rispetto a quella precedente. Coccolati nel boom economico degli anni ’80, ne abbi amo passate lo stesso tante: guerra fredda, crisi economiche e di lavoro ed ora la pandemia".
-Essendo il primo libro, avrebbe pubblicato in qualsiasi caso?
«No, in realtà ho capito che avreiportato a termine il progetto solo i n corso d’opera: mi pervenivano i contributi scritti dei varicoautori e lì mi rendevo conto che ne sarebbe valsa la pena di coordinare, curare, nel caso correggere, impaginare ed infine pubblicare e promuovere l’opera . Gli scritti infatti mi emozionano perché ogni autore, talvolta so spinto da me s tesso, ha raccontato − con una prosa fluida e diretta − intimità, vicende personali, frammenti di vita e di crescita formativa, oltre a tuttele osservazioni professionali sul cambio di passo del proprio mestiere.
- Il risultato di questo lavoro qual è stato?
«Una fotografia della società odierna per cui, in una sorta di suddivisione dantesca, i lavori posso no diversificarsi in tre categorie: favoriti, sfavoriti e rovinati. I primi, per le nuove imposizioni (digitale, internet, ristrutturazioni ecc.) hanno avuto un surplus di entrate; i secondi, gli sfavoriti, sono riusciti fra le norme antiCovid a lavorare ma con mancati guadagni, come ad esempio l’organizzatore di eventi. Infine, gli ultimi sono quel li quasi rasi al suolo, come ad esempio il ristoratore.
-E gli autori chi sono?
«Sono soprattutto professionisti salernitani: Armando Cozzolino (medico - chirurgo), Rocco Somma (farmacista) , Federica Giuzio (medico - chirurgo), Annalisa Napoli (specializzanda in igiene e medicina preventiva), Anna Chiara Giacento (biologa tricologa), Giovanni Serva (agente viaggi), Francesco Fimiani (consulente informatico), Anna Sara Graziano (guida turistica), Diego Pierro (intermediario assicurativo), Alfredo Favero (ristoratore), Matteo Cardamone (penalista), Luis Vizzino (avvocato sportivo), Gherardo Maria Marenghi (avvocato e docente Unisa), Marco De Simone (manager Castello Arechi), Emanuele Mazza (commercialista), Antonio Di Renna (architetto), Umberto Durazzo (agente immobiliare), Pasquale Maria Petrone
(professore di lettere), Antonello Ronga (regista teatrale) , Stefano Pignataro (giornalista), Michela Masucci (psicoterapeuta), Lorella Parente (docente di Teologia), Mario Fresa (poeta e saggista) e infine me stesso in qualità di avvocato».
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