RESTYLING
Tramontato il sogno degli Edifici Mondo, ora l’ex carcere femminile è destinato ad esser trasformato in abitazioni per i salernitani in difficoltà. È con un progetto di riconversione attraverso il co-housing per anziani, giovani coppie e studenti che il Comune candida il Convento di Santa Maria della Consolazione a ottenere parte degli oltre 80 milioni messi a disposizione nell’ambito del “Programma nazionale per la qualità dell’abitare” del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. (La Città)
PROCESSO BIS
Per l’ex sindaco Massimo Cariello c’è la seconda richiesta di rinvio a giudizio. Se ne discuterà il prossimo 8 aprile davanti al gup Gerardina Romaniello del tribunale di Salerno. L’ex primo cittadino di Eboli - recordman di preferenze alle elezioni amministrative dello scorso mese di settembre, boom elettorale poi vanificato dal blitz della guardia di finanza - risponde di abuso d’ufficio, corruzione (ma non per il concorso truccato di Cava de’ Tirreni) e rivelazione del segreto d’ufficio. (La Città)
CAOS VACCINI
“È veramente scandaloso che molti medici di famiglia si oppongano a seguire il percorso di vaccinazione per le categorie ‘fragili’. Risulta insopportabile la motivazione con la quale si tenta di giustificare il rifiuto: ‘non siamo impiegati'”. A sostenerlo è il segretario generale del sindacato pensionati Spi Cgil Campania e Napoli, Franco Tavella. “Occorre precisare – sottolinea Tavella – che il piano regionale della campagna di vaccinazione anti Covid 19 prevede esplicitamente che ‘i medici di medicina generale individuino, tra i loro assistiti, coloro che appartengono alla categoria di elevata fragilità, registrandoli sulla piattaforma’. Vi è quindi, nell’irresponsabile rifiuto di molti medici, una chiara elusione del piano regionale e del piano strategico nazionale”. “Si aggiunga – continua Tavella – che il piano regionale è stato ripreso in Campania da un accordo integrativo con le rappresentanze dei medici di medicina generale. Si prevede infatti, nello stesso accordo, che i medici di assistenza primaria, dovranno registrare ‘l’adesione alla vaccinazione anti Covid in piattaforma regionale’ il tutto all’articolo 1 lettera C del citato accordo. Appare quindi incomprensibile l’atteggiamento ostativo assunto da numerosi medici, ai quali vorremmo ricordare che la somministrazione del vaccino, in particolare in alcune categorie, assume le caratteristiche di un vero e proprio ‘salvavita’”. “Facciamo appello alle autorità competenti – aggiunge Tavella – di vigilare e di verificare se in tale rifiuto vi siano gli elementi per perseguire, anche giuridicamente, coloro che si oppongono di aiutare migliaia di cittadini che senza il vaccino rischiano la propria vita. All’unità di crisi regionale chiediamo di monitorare i numerosissimi casi e di verificare se ne ricorrano gli estremi per segnalare alle autorità competenti eventuali reati”. “Lo Spi Cgil della Campania – conclude Tavella – si riserva di mettere in campo tutte le iniziative necessarie per aiutare le tante persone in difficoltà che in questi mesi stanno drammaticamente vivendo la pandemia in corso”.
“La decisione dell’Aifa di sospendere il vaccino ‘Astrazeneca’ inevitabilmente penalizza il mood della rete nei confronti dell’azienda anglo-svedese. Gli italiani non si fidano più”. Lo sottolinea Domenico Giordano, spin Doctor di ‘Arcadia’ che ha analizzato i numeri della rete con la keyword ‘AstraZeneca’. “Il 28 Febbraio il mood in rete era negativo al 52%, positivo al 36%, neutro al 12%. Al 16 Marzo il mood negativo è salito al 65%, quello positivo è al 24%, il neutro al 10% ed i dati emergono monitorando Facebook, Twitter, i blog ed i siti di notizie”. “Al contempo, per lo stesso periodo, il volume complessivo del parlato passa da poco più di 3.000 a oltre 41.000 menzioni in un solo giorno” conclude.
L'ANALISI
Anche se oggi il mondo scientifico e della ricerca sono concentrati sul contenimento della pandemia da Sars-Cov-2, esiste una emergenza mondiale che è quella dell’antibiotico-resistenza, considerata fino a dicembre 2019 una delle minacce più serie per la salute globale.Cos’è l’antibiotico-resistenza, lo spiega la dottoressa Anna Longanella, specialista in Microbiologia e Virologia. «L’antibiotico-resistenza è la resistenza di un batterio all’azione di un farmaco antibiotico e l’uso scorretto e spontaneo degli antibiotici in campo umano e veterinario ha selezionato nel tempo ceppi di superbatteri capaci di resistere anche a terapie con antibiotici di ultima generazione». Tale fenomeno rappresenta, ormai, una problematica di sanità pubblica a livello mondiale. Nei paesi dell’Unione Europea si verificano, infatti, ogni anno più di 670.000 infezioni da batteri multiresistenti e circa 33.000 decessi come diretta conseguenza. «Di questi oltre 10.000 – spiega – si registrano in Italia, per cui l’Italia è prima in Europa per numero di morti legato all’antibiotico-resistenza. Entro il 2050, secondo recenti studi, le infezioni da batteri resistenti agli antibiotici saranno la prima causa di morte e uccideranno più del cancro». Studi recenti hanno dimostrato che l’emergenza da Sars-Cov-2 si intreccia fortemente con quella dell’antibiotico-resistenza, peggiorandola e anticipandola nei tempi. Infatti, l’infezione da Covid-19 ha portato ad un aumento dei soggetti immunodepressi, quindi con deficit immunitari, che vengono ricoverati in strutture ospedaliere e diventano terreno fertile per i superbatteri che provocano infezioni secondarie gravi, spesso letali. «Il 90% dei pazienti affetti da Covid è trattato con una quantità massiva di antibiotici – spiega Anna Longanella – favorendo così una pressione selettiva nei confronti dei microrganismi super-resistenti. La gestione dell’emergenza Coronavirus ci ha dimostrato l’importanza della collaborazione tra le varie figure scientifiche, scese in campo per confrontarsi e per mettere a disposizione del mondo intero le loro esperienze e le loro conoscenze. Allo stesso modo credo sia necessario promuovere ed incentivare la collaborazione tra le figure scientifiche e sanitarie del nostro territorio, per fornire nuove linee guida circa la corretta somministrazione degli antibiotici, per realizzare una costante sorveglianza epidemiologica e per impegnare la ricerca a rendere disponibili nuovi farmaci antimicrobici, nel tentativo di arginare il fenomeno delle multiresistenze batteriche», conclude. (Adriano Rescigno - Ora Notizie)
LA SENTENZA
Accolta la tesi della Procura: quello di Aldo Autuori fu un omicidio di camorra. Ieri la sentenza del gup Carla Di Filippo del tribunale di Salerno che, al termine del giudizio abbreviato, ha condannato a 30 anni di reclusione i mandanti di quella mattanza. L’unico assolto è uno dei killer, Gennaro Trambarulo, di Giugliano in Campania, perché gli indizi a suo carico era discordanti. Quindi l’assoluzione perché il fatto non sussiste. L’altro presunto killer è Antonio Tesone , alias “l’uomo della masseria”, che ha scelto di essere giudicato con il rito ordinario. I condannati a 30 anni sono Francesco Mogavero , di Pontecagnano, che aveva avuto un feroce scontro con la vittima con cui era in concorrenza per il trasporto su gomma dei prodotti ortofrutticoli, Luigi Di Martino , “O’ profeta ” di Castellammare di Stabia, sodale del clan Cesarano che fungeva da intermediario con Francesco Mallardo di Giugliano, il “gemello” Enrico Bisogni di Bellizzi e S tefano Cecere del clan Mallardo. Quest’ultimo- secondo i pm Rocco Alfano e Marco Colamonaci - avrebbe agevolato il collegamento tra Di Martino e Tesone. L’omicidio, dunque, sarebbe maturato negli ambienti degli autostraportatori: sia Mogavero sia Autuori avevano un’agenzia di trasporti. Autori che da poco era uscito dal carcere, doveva aveva scontato una pena per omicidio, si era rimesso in affari ed aveva avuto un forte diverbio proprio con Mogavero, secondo il quale la vittima gli aveva mancato di rispetto. Aveva fatto «lo scostumato». A quell’accesa discussione aveva preso parte anche Enrico Bisogni, ritenuto dagli inquirenti uno dei referenti del clan Pecoraro–Renna. Da ciò il ricorso al patto di amicizia storico della consorteria bellizzese con i Cesarano di Castellammare per reperire i killer e mettere in atto il piano omicida contro il rivale. Detti dettagli emergono dalle inchieste sulla camorra nella PIana del Sele, in particolare alle intercettazioni contenute nei pressi delle operazioni Omnia e Perseo, condotte dalla sezione investigativa dei carabinieri della compagnia di Battipaglia, la stessa che ha svelato i retroscena del delitto di Pontecagnano. E poi ci sono le dichiarazioni rese agli inquirenti dal pentito Sabino De Maio. Ma sono le intercettazioni effettuate dalla Dda di Napoli sul clan Mallardo a dare la svolta definitiva all’inchiesta. Nel corso dell’udienza preliminare è emerso un altro elemento utile allo sviluppo delle indagini di camorra nella Piana del Sele. La Dda di Salerno sta valutando le dichiarazioni di un pregiudicato dell’Avellinese che avrebbe intrapreso un rapporto di collaborazione con gli inquirenti. Intanto, si è chiuso il processo di primo grado con la condanna per i mandanti dell’omicidio di Autuori, i cui familiari si sono costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Gioele Melella. Nel collegio difensivo gli avvocati Massimo Torre, Paolo Toscano, Raffaele Francese, Luigi Gargiulo, Dario Vanvitiello, Antonio Garofalo, Paolo Trofino, Sergio Aruta, Raffaele Ciummariello, Francesco Foreste, Michele Giametta e Gian Paolo Schettino. (La Città)
BOX
Nessun dipendente, in possesso dei requisiti, vuole assumere incarichi di collaudatore statico e tecnico dell’opera, in via di realizzazione, a piazza Cavour. Si tratta dei box interrati che stanno nascendo nel cuore del lungomare cittadino di Salerno. L’amministrazione comunale, dunque, si è rivolta all’esterno, aprendo un bando da 211mila euro circa: 77mila euro per il collaudo tecnico – amministrativo; 68mila euro per quello statico, naturalmente oltre Iva e altre spese contributive. “A seguito della richiesta inoltrata il 5 ottobre scorso ai diversi settori comunali, non è pervenuta nessuna manifestazione – si legge nella determina che avvia la procedura di gara – di disponibilità da parte dei dipendenti di questa amministrazione pubblica, a ricoprire le funzioni di componente, presidente e collaudatore statico relativo al progetto di realizzazione dei parcheggi di piazza Cavour”. (Andrea Pellegrino)
DROGA
I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Salerno hanno operato un articolato servizio antidroga nelle prime ore dell’alba. Giunta notizia di numerosi movimenti notturni su una via di Pastena, i Carabinieri hanno organizzato un controllo nella zona. Sono stati fermati fuori da un’abitazione (individuata come possibile obiettivo) prima due pregiudicati salernitani con circa 4 grammi di varie sostanze stupefacenti (per cui sono stati denunciati per detenzione ai fini di spaccio), quindi altri due soggetti con una dose di crack (questi segnalati come assuntori alla Prefettura): la presenza di tali soggetti ha spinto i Carabinieri ad entrare nell’abitazione per una perquisizione domiciliare. All’interno dell’abitazione i militari hanno trovato il 21enne pregiudicato S.D., lì sottoposto a detenzione domiciliare, nonché il 22enne A.G. , sottoposto all’obbligo di dimora in orario notturno (residente da un’altra parte). Sul tavolo della cucina i Carabinieri hanno rinvenuto un foglio di cellophane con sopra 17 dosi confezionate di crack, oltre a 610 euro nella disponibilità dei due, tutto sottoposto a sequestro. I due sono stati arrestati e associati ai domiciliari in attesa del rito direttissimo, tenutosi stamattina; all’esito per S.D. si sono aperte le porte della Casa Circondariale, mentre A.G. permane in detenzione domiciliare.
MACCAFERRI
«Ad oggi non sappiamo chi si occuperà delle crisi aziendali al Ministero dello Sviluppo economico, perché dopo l’insediamento del nuovo Governo non sono state ancora assegnate le deleghe. Ma, indipendentemente da questo, ho sollecitato nuovamente l’urgenza di convocare un tavolo sulla vertenza della Officine Maccaferri di Bellizzi». Lo ha comunicato Anna Bilotti, deputata salernitana del Movimento 5 Stelle, partecipando stamane all’assemblea pubblica dei lavoratori, indetta dopo l’annuncio dei vertici aziendali della decisione di chiudere lo stabilimento. «Il mio impegno al loro fianco va avanti da mesi e proseguirà – ha assicurato Bilotti – Poco prima della crisi di governo, il Mise aveva già assunto l’impegno a convocare le parti, ora si tratta di ripartire da quell’impegno e di mettere in calendario con urgenza una data utile. L’improvvisa e sconsiderata decisione dei vertici del gruppo Maccaferri non è chiara né accettabile, specie se si considera che parliamo di un’azienda storica che produce “gabbioni” per contrastare il dissesto idrogeologico, un settore per il quale il governo Conte ha stanziato 11 miliardi di euro e che può offrire enormi opportunità di lavoro».
L’onorevole Piero De Luca ha incontrato stamani i lavoratori della Maccaferri Manifatture riuniti in assemblea permanente dopo la notizia della chiusura della storica azienda di Bellizzi. “Ho manifestato pieno sostegno ai lavoratori- ha dichiarato il deputato Dem- I vertici aziendali hanno annunciato la cessazione delle attività, senza dare alcun preavviso, senza fornire alcuna motivazione chiara e senza nessun percorso di tutela. Si tratta di una decisione inaccettabile - continua Piero De Luca - che va scongiurata a tutti i costi perché provocherebbe un danno occupazionale irreparabile e disastroso. Nelle prossime ore chiederò ufficialmente l’istituzione di un tavolo di crisi per avviare un confronto con le parti interessate, presso il Ministero dello Sviluppo Economico. Faremo di tutto per evitare licenziamenti-conclude- e trovare una soluzione che preservi questa importante realtà industriale del nostro territorio”.
Questa mattina Antonio Visconti Presidente del Consorzio Asi di Salerno, è intervenuto all’assemblea aperta convocata dalle rappresentanze sindacali per discutere la vertenza dell’Azienda Maccaferri di Manifatture Italia di Bellizzi. Durante l’incontro al quale erano presenti anche il Deputato Piero De Luca, il Consigliere Regionale Andrea Volpe e il Sindaco di Bellizzi Domenico Volpe, Antonio Visconti ha dichiarato: “A Sud non si deve chiudere, il futuro è degli operai, della gente che lavora, di chi costruisce il Paese. In Italia nel 2020 abbiamo registrato 444 mila occupati in meno, solo a dicembre 101.000 mila posti di lavoro persi. Dobbiamo chiederci dove stiamo andando e dove vogliamo portare questo Paese – continua il presidente dell’ Asi – Cosa sarebbe stato di questa terra se non avessimo avuto un comparto aziendale eterogeneo dall’agroalimentare alla chimica, fino alla manifattura? Il lavoro in fabbrica ha sollevato dalla povertà migliaia di famiglie. Se accettiamo la regola del “tagliare le risorse”, allora abbiamo perso come classe dirigente e come esseri umani. Qui non deve succedere ancora.
Dobbiamo passare dal tagliare le risorse all’acquisire nuove risorse” in modo da favorire la crescita del territorio e degli esseri umani che ci vivono”.
IL SEQUESTRO
Nei giorni scorsi, il personale militare dell’ufficio circondariale marittimo di Agropoli, nell’ambito di una attività di controllo ambientale coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, ha proceduto al sequestro di un’azienda zootecnica e dei terreni ad essa condotti per un’estensione di oltre 35mila mq, in località “Capodifiume” del Comune di Capaccio-Paestum. L’azienda, con 1300 capi di bestiame, si estende su di un’area di circa 30mila mq ed è confinante con ben due corsi d’acqua, entrambi con recapito finale in mare. Nel corso dell’attività ispettiva è stata riscontrata la presenza di accumuli di rifiuti di varia natura ed entità, tra cui materiale ferroso, plastica, pneumatici, scarti da lavorazione edile, depositati in maniera incontrollata e direttamente sul nudo terreno, in prossimità dei corsi d’acqua. Inoltre, l’azienda si presentava priva di qualsiasi sistema di regimentazione, tanto delle acque di piazzale che di raccolta delle acque di prima pioggia. I militari hanno altresì riscontrato la presenza di una vasca di raccolta interrata, occultata da massi di grandi dimensioni, da cui, tramite una condotta anch’essa interrata, il materiale recapitante al suo interno confluiva direttamente in un canale di scolo con recapito nel fiume. Infine, su di un terreno adibito ad uliveto di circa 5mila mq è stata accertata la presenza di un accumulo incontrollato di materiale di risulta, proveniente presumibilmente da scarti di demolizione, plastica, pneumatici di macchine agricole, rottami di mezzi meccanici e ferrosi. Per tali ragioni, si è proceduto al sequestro dell’azienda zootecnica denominata “Tedesco Giovanni” e dei terreni ad essa condotti con facoltà d’uso della stessa, limitata alla gestione e al benessere del bestiame. (La Città)
PARLA ALFIERI
Il sindaco di Capaccio Paestum, presidente dell’Unione dei Comuni Paestum – Alto Cilento, lancia l’idea di un organismo che supporti le Unioni e le coordini nei rapporti con le altre istituzioni. Un organismo di rappresentanza delle Unioni dei Comuni che sia in grado di supportarle e coordinarle nei rapporti con le istituzioni provinciali, regionali e nazionali, così da promuoverne il loro pieno sviluppo. È questa la proposta che arriva dall’Unione dei Comuni Paestum – Alto Cilento e dal suo presidente, il sindaco di Capaccio Paestum Franco Alfieri. L’organismo regionale che l’Unione propone di creare dovrà valorizzare le specificità del sistema delle Unioni dei Comuni campane promuovendo politiche di sostegno sia a livello regionale che nazionale. Perciò dovrà dotarsi di uno Statuto e di un Regolamento. Le Unioni dei Comuni favoriscono l’integrazione tra gli aderenti creando servizi comuni utili per avere un ruolo strategico sul territorio. In questo modo conseguono una maggiore efficienza dei servizi razionalizzando la spesa. Tuttavia, non hanno un organismo di rappresentanza in grado di farle cooperare e comunicare in maniera proficua tra di loro e con altre istituzioni. Da qui la proposta. «Sulla scorta della mia trentennale esperienza di amministratore locale e pensando all’esperienza di associazioni come l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e l’UPI (Unione Province d’Italia) – dichiara Alfieri – propongo una riflessione sulla possibilità di costituire un organismo regionale di rappresentanza delle Unioni dei Comuni campane. Un dialogo costruttivo a livello di Unioni e un approccio coordinato per affrontare le nuove sfide che gli Enti Locali devono sostenere sarebbe un elemento di grande innovazione soprattutto in questo momento storico così complicato, con la ripartenza post Covid da affrontare con entusiasmo e spirito di solidarietà anche tra istituzioni».
IL SALVATAGGIO
I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Mercato San Severino, durante un servizio di perlustrazione in aree boschive mirato alla tutela della fauna, si sono portati in località “Cerrelle” del comune di Mercato San Severino. I militari, nel percorrere un sentiero che conduce nella parte più interna del bosco, sono stati allertati da alcuni versi provenienti dalla parte alta del versante che stavano perlustrando. Con l’approssimarsi del tramonto, i militari hanno continuato ad ispezionare la zona utilizzando le torce in dotazione. Grande stupore per il personale operante quando, puntando la torcia verso il punto esatto da cui provenivano i versi, si sono trovati davanti un esemplare adulto di Barbagianni (Tyto alba) in evidente difficoltà a prendere il volo. Cercando di non spaventare e stressare il rapace, il personale operante si è avvicinato lentamente all’animale ed una volta raggiuntolo ha constatato che aveva una zampa spezzata. I militari hanno quindi provveduto a raccogliere il barbagianni ed a prestargli le prime cure steccando la zampa ferita. Quindi, hanno contattato l’associazione E.N.P.A. per la protezione animali ed organizzato un pronto trasporto verso il centro di recupero “Frullone” di Napoli. Il rapace è stato così consegnato al personale veterinario del centro per le cure del caso. (La Città)
IL PROGETTO
Pellezzano in favore del progetto “Noi per un sorriso speciale – Valle dell’Irno”, in relazione alla campagna Nazionale intitolata “Sporcatevi le mani”. “Il Patrocinio – ha sottolineato il Sindaco, dott. Francesco Morra – è un importante riconoscimento simbolico, mediante il quale l’Amministrazione Comunale esprime apprezzamento ed adesione ad una iniziativa di carattere culturale, educativa, sociale, economica, sportiva, turistica, ambientale,ritenuta meritevole, per le sue caratteristiche e finalità, di essere qualificata fra quelle rilevanti per l’immagine del Comune e per la crescita ed il benessere della Comunità locale”. “Noi per un sorriso speciale – Valle dell’Irno” – continua il Primo Cittadino – è sicuramente una di quelle iniziative meritevoli di ottenere il patrocinio morale del Comune in merito alla campagna nazionale “Sporcatevi le mani” per la raccolta fondi a favore de “I bambini delle fate”, per sostenere progetti per l’inclusione sociale destinati ai bambini e ragazzi con disabilità e con bisogni complessi Tale iniziativa è sicuramente di particolare e apprezzabile rilievo culturale, educativo e sociale. Ringrazio la Responsabile del Progetto Giusy Nozzolino e la Responsabile per la Valle dell’Irno Anna Murino”. “I bambini delle fate” è un’impresa sociale che dal 2005 si occupa di assicurare sostegno economico a progetti e percorsi di inclusione sociale gestiti da associazioni e realtà del terzo settore, rivolti a ragazzi e famiglie con autismo e altre disabilità. A tal fine l’impresa è impegnata esclusivamente in attività di raccolta fondi regionale tramite la formazione di gruppi di sostenitori in tutta Italia. Attraverso una rete capillare di collaboratori, vengono coinvolti attivamente imprenditori e cittadini affinchè “adottino a vicinanza” e accompagnino nel tempo un progetto di inclusione a favore dei soggetti più bisognosi.
UN GIORNO IN SENATO
Giornata memorabile per il Liceo Scientifico “Carlo Pisacane” di Padula e per la classe 5B che ieri mattina, in videoconferenza, è stata premiata nell’ambito del concorso nazionale “Un giorno in Senato” bandito per l’anno scolastico 2018-2019. Il disegno di legge presentato dalla classe era risultato essere tra i progetti vincitori. La cerimonia di premiazione, prevista lo scorso anno in presenza alla sede del Senato, è stata rinviata a causa dell’emergenza covid-19. Il concorso era stato organizzato dal Senato della Repubblica in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca per promuovere tra gli studenti la conoscenza delle funzioni del Senato. Il disegno di legge presentato dalla classe vincitrice ha ad oggetto l’istituzione di un fondo per il risarcimento dei danni derivanti da terremoti ed eventi climatici estremi. A guidare i ragazzi, nella stesura del ddl, è stato dapprima il docente Gianpaolo Paesano poi i docenti Annarita Pezzella e Pierpaolo Fasano. Nella motivazione della premiazione si legge che “la Commissione di Valutazione ha particolarmente apprezzato il lavoro svolto ed esprime i più sentiti complimenti per l’entusiasmo e l’impegno con cui i ragazzi, attentamente indirizzati dai docenti, hanno seguito questo percorso formativo, volto a far cogliere ai giovani l’importanza delle leggi e del confronto democratico”. Nel corso della mattinata le ragazze e i ragazzi della classe 5B hanno dapprima assistito ad una lezione introduttiva relativa a storia, composizione, organi e funzioni del Senato della Repubblica. Successivamente hanno presentato il resoconto stenografico del disegno di legge da loro redatto simulandone la seduta parlamentare di discussione e approvazione. In seguito il ddl è stato oggetto di approfondimento e analisi con l’aiuto dei funzionari del Senato. Hanno poi sintetizzato il contenuto del ddl ai senatori Gianni Pittella e Luisa Angrisani ai quali hanno rivolto anche diverse domande inerenti varie tematiche: dall’ambiente al femminicidio, dalla crisi economica alla “fuga dei cervelli”. Alla classe 5B la targa di premiazione, i complimenti del Senato della Repubblica e l’auspicio dei senatori Pittella e Angrisani di poter visitare fisicamente la scuola appena la pandemia da covid-19 si sarà placata. Alla classe 5B i complimenti della dirigente scolastica del Liceo Pisacane di Padula, Maria D’Alessio.
RISORSE
L’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Protezione Civile n. 748 del 2 marzo 2021 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.64 del 15-03-2021, e riporta le disposizioni urgenti di protezione civile in conseguenza degli eventi meteorologici verificatisi nei giorni 16, 17, 20 e 21 novembre, 2 e 3 dicembre 2020 nel territorio dei Comuni di Vibonati, di Torre Orsaia, di Ispani, di Santa Marina, di Centola, di Cicerale, di Sapri, di Roccagloriosa e di Montecorice, in Provincia di Salerno. “Sono felice di poter comunicare che anche per il Comune di Santa Marina sono state stanziate le risorse per i cittadini e le attività economiche danneggiati dal maltempo, che ha colpito la nostra comunità nel mese di novembre 2020 -Spiega il Sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato- Molte persone in questo evento calamitoso hanno visto svanire in pochi attimi i sacrifici di un’intera vita e per questo è giusto accedere ad uno forma di risarcimento. Per l’Amministrazione Fortunato è sempre stato molto importante tutelare e salvaguardare i cittadini e, in questa nefasta circostanza, ci siamo mossi tempestivamente in questa direzione, dichiarando rapidamente lo stato di calamità naturale e attivando tutte le procedure affinché si potesse avere il giusto indennizzo per i danni subiti. Continuo ad esprimere tutta la solidarietà, mia e dell’Amministrazione comunale, alle persone che hanno subito ingenti danni da questo evento disastroso”.
TERNA
Le sei settimane di consultazione sono scadute. Ora, volendo, la società Terna potrebbe passare alla fase successiva e procedere con la presentazione del progetto per le autorizzazioni al Ministero dell’Ambiente. Il tempo è passato veloce ed il Thyrrenian Link, il mega elettrodotto che dovrà collegare Sicilia e Campania attraverso un lungo cavo sottomarino che, secondo il progetto originario, sottoposto alle comunità interessate, sboccherà alla foce del Tusciano per poi proseguire interrato fino alle stazioni di conversione e di allacciamento previste ad Eboli in zona agricola, si fa sempre più concreto. È chiaro ormai a tutti che il colosso dell’energia, una diretta diramazione dello Stato, porterà a termine nei tempi previsti l’opera. In gioco ci sono 3 miliardi e 700 milioni di euro. Denaro che prevede il termine dell’opera entro il 2025. Sul sito di Terna, nella sezione dedicata al progetto si legge: «Fino al 16 marzo potete scriverci all’indirizzo info.sicilia-campania@terna. it per chiedere informazioni e rappresentare elementi territoriali che valuteremo per la definizione del miglior progetto per il territorio. Nelle settimane successive saranno convocati due incontri conclusivi, uno per il comune siciliano e uno con quelli campani». Insomma parrebbe che restino ai due comuni interessati solo gli incontri conclusivi. A Battipaglia la sindaca Cecilia Francese , nell’ultima discussione tenutasi in Consiglio comunale l’11 marzo, ha detto che i lavori continueranno in Commissione, poi verranno portate le conclusioni in Consiglio. Il dirigente dell’ufficio tecnico, Carmine Salerno, ha precisato: «Chiameremo i tecnici di Terna a partecipare alle commissioni, come quella già fatta. Non abbiamo messo ancora nulla nero su bianco, ma puntiamo all’interramento dei cavi aerei che già ci sono sul territorio, quelli a Sant’Anna e quelli a Santa Lucia. Si è parlato di opere di compensazione in senso largo, ma li abbiamo visti disponibili. La settimana prossima dovremmo tenere un’altra commissione». (La Città)
IL LUTTO
Salvatore Varese, per i tanti amici ed estimatori Sasà, ha concluso il suo viaggio terreno. Troppo presto per la bravura professionale, la stima, la simpatia, l’affetto che ha saputo donare e per il quale era ricambiato da tutti coloro che lo conoscevano. Aveva 71 anni Sasà. E di questi tempi corre pure la necessità di dire che non è morto di Covid. Salerno perde così un altro figlio che ha dato tanto nel campo dell’arredamento e ristrutturazione d’interni. Un valore che, una volta tanto, la città gli ha riconosciuto già in vita, con tanti lavori e riconoscimenti tributatigli da varie istituzioni cittadine. (Cronache)
CONSAC
Quando la statistica aiuta un’azienda a essere più efficiente e a risparmiare al tempo stesso. I dati rilevati da Consac, infatti, fotografano mediamente, nell’arco dell’anno, circa 3.045 interventi di riparazione: 2.905 su condotte idriche e 140 su condotte fognarie. Proprio la conoscenza del numero di interventi attuati ha consentito di affidare, attraverso gare al massimo ribasso, l’esecuzione delle manutenzioni sulla base di un numero prestabilito di riparazioni e dunque con un importo “a corpo”. Al fine di consentire la maggior efficacia e tempestività di intervento, il territorio è stato suddiviso in Comparti, da affidare ciascuno a una diversa impresa esecutrice. Questa impostazione degli appalti, a cui è stato dato l’avvio a partire dal 2017, ha consentito di risparmiare circa il 40% della somma spesa con gli affidamenti cosiddetti “a misura”, che venivano eseguiti negli anni precedenti. Allo stato attuale vengono spesi circa 1.100.000 euro l’anno per gli interventi di riparazione delle reti idriche e fognarie. “Grande importanza – spiega Gennaro Maione, presidente di Consac – riveste naturalmente la determinazione della tempistica degli interventi stessi. Che avvengono, quando necessario, anche durante la notte e nei giorni festivi. Spesso i cittadini, e giustamente, si lamentano sui “tempi” che si impiegano per ripristinare il servizio. Ma va spiegato che, a seguito di ogni segnalazione di guasto iniziano una serie di attività che portano innanzitutto a circoscrivere la zona su cui intensificare la ricerca sino a individuare la causa (per esempio, la rottura della condotta con conseguente perdita idrica e abbassamento della pressione in rete). Spesso, purtroppo, si tratta delle adduttrici, che attraversano aree impervie o proprietà private. Per intervenire, inoltre, in gran parte dei casi c’è bisogno di svuotare la condotta. Quindi, una volta riparato il guasto, riparte tutta quella sequenza che porta al riempimento delle condotte, al ripristino della pressione in rete, al riempimento dei serbatoi comunali e solo dopo all’erogazione all’utenza. Attività che complessivamente, per cause indipendenti dalla nostra volontà, possono durare anche svariate ore o giorni”. “Il settore Idrico di Consac – riprende il presidente Maione – è suddiviso in 5 reparti a cui fanno capo mediamente 35 operatori (senza considerare gli stagionali nel periodo estivo): dalla ricerca perdite alla manutenzione ordinaria e straordinaria, dalla installazione e sostituzione contatori alle verifiche di funzionalità”. Quello Ambientale “è invece suddiviso in 6 reparti con 22 operatori”. Le operazioni di scavo e ripristino della sede stradale per la riparazione delle perdite sono delegate a 7 imprese affidatarie a seguito di bandi di gara pubblici, che operano a loro volta in 8 comparti in cui è stato suddiviso il territorio gestito. “Mediamente, dunque, ogni impresa mette a disposizione due squadre di almeno due/tre addetti persone, per cui operativamente possiamo contare su altri 20 operatori circa”. Nel complesso Consac “può contare su circa 80 operatori quotidianamente impegnati nelle attività di gestione del settore idrico, fognario e depurazione, ricerca perdite, manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, nuovi allacciamenti idrici e fognari, sostituzione o installazione nuovi contatori”. Ai quali, precisa Maione, “si aggiungono ulteriori 6 unità addette al servizio controllo potabilità”. La scorsa settimana è stata pubblicata la procedura di gara aperta per l’affidamento triennale del servizio di manutenzione reti di adduzione, distribuzione idrica e di collettamento fognario ricadenti nell’Area Cilento per un importo complessivo di € 4.156.702,62 oltre iva suddivisa in sei lotti, corrispondenti alle diverse aree territoriali gestite da Consac. Il bando prevede che gli operatori economici, che intendano concorrere, dispongano di personale e mezzi d’opera tali da garantire l’esecuzione contemporanea di più riparazioni, con la dotazione di minimo tre squadre, che dovranno lavorare contemporaneamente, se necessario, al fine di rendere ancora più celeri gli interventi assicurando in questo modo un servizio maggiormente efficiente alla comunità. La scadenza per la presentazione delle istanze di partecipazione alla gara è prevista per il prossimo 25 marzo.
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