Scendono nuovamente in campo gli oltre 4000 membri del gruppo Facebook “Genitori Salerno Sì DAD”, questa volta con un appello che si aggiunge ai numerosi messaggi lasciati dagli stessi sotto al post del giuramento pubblicato dal neo-ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi. “La DAD è Scuola esattamente come è Scuola dell’Università Telematica in cui insegna”. Recitavano in massa i commenti che mettevano in luce il ruolo della scuola come “acceleratore della diffusione dell’epidemia”, come evidenziato dall’incremento di tutti gli indici di contagio dalla ripresa delle attività scolastiche in presenza. Inoltre, i portavoce e amministratori del gruppo Ing. Antonio Ilardi e Avv. Mary Buono, hanno scritto al Ministro per richiedere la libera scelta DAD senza condizioni di sorta in tutte le scuole di ogni odine e grado. I motivi che hanno spinto migliaia di genitori a esplicitare tale richiesta è il vorticoso aumento dei contagi che stanno aumentando vertiginosamente in tutti gli Istituti di ogni ordine e grado determinando, di conseguenza, innumerevoli interruzioni della continuità didattica per l’assenza di tantissimi docenti malati di Covid o in quarantena. Altro dato allarmante e certificato dallo stesso Prof. Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute, e dal CTS (Comitato Tecnico Scientifico) è il diffondersi nel Paese delle varianti del virus. Pertanto, l’invito rivolto al Neo-Ministro Bianchi è quello di “riattivare la DAD in tutte Scuole di ogni ordine e grado per evitare la tragica perdita di altre vite umane, il collasso delle strutture sanitarie e la conseguente paralisi dell’economia”. Qualora si dovesse rientrare in presenza malgrado la criticità epidemiologica attuale, richiedono di “consentire la fruizione della DAD sulla base della libera scelta delle famiglie e senza alcuna condizione di accesso”. Il diritto alla salute e il diritto all’istruzione sono entrambi sanciti a pari merito dalla Costituzione ma, come evidenzia la voce degli oltre 4000 genitori, studenti e docenti campani, il “diritto alla salute non può soggiacere all’obbligo scolastico”.
IL COORDINAMENTO
Reclamare il diritto di sentirsi cittadini italiani e il ruolo della scuola come “primo presidio di legalità e di rinascita”. Ecco ciò che ha spinto il Coordinamento Scuole Aperte Campania a scrivere alle più alte cariche del nuovo governo. Un appello nato dalla voce di migliaia di docenti, studenti e genitori per richiedere al neo Presidente del Consiglio Mario Draghi che il Governo si sostituisca alla Regione Campania nella gestione della crisi sanitaria soprattutto per quanto concerne l’ambito scuola. Di fatto è noto a tutti che la Campania ha adottato una politica di estremo rigore, chiudendo preventivamente e anzi tempore luoghi e attività che potevano tramutarsi in focolai di contagio. Ebbene, il Coordinamento ha tenuto a sottolineare che “le scuole non sono focolai di contagio né lo sono state in tutte le regioni d’Italia”, dove i ragazzi erano regolarmente tra i banchi mentre i giovani campani s’interfacciavano con i loro compagni e docenti attraverso un pc. “La chiusura non può e non deve essere l’unica soluzione al problema pandemico”. Scrivono nella lettera indirizzata a Draghi, Speranza, Bianchi, Bonetti, Stefani e a Mattarella mettendo in luce che la stessa sentenza del TAR regionale del 20 e del 22 gennaio, mai però applicata, ha decretato la sicurezza delle scuole e la loro riapertura. Inoltre, denunciano gli estremi ritardi accusati dalla Regione nell’attuare le misure protocollari previste dal Ministero della Sanità e l’assenza di referente specifico delle Asl “per garantire risposte univoche, esaustive e congrue, non legate ad interpretazioni individuali delle istanze emesse”. “Siamo stanchi di un clima di terrore psicologico perpetrato ai danni della salute psico-fisica di tutti noi, piccoli e grandi”. È l’ennesimo appello disperato lanciato per restituire la giusta priorità alla Scuola come diritto costituzionalmente sancito e motore del futuro della nazione.
FONTE: L'Ora di Cronache
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