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I fatti del giorno | Tutte le principali notizie di cronaca e attualità da Salerno e provincia

12/02/2021

EX TRIBUNALE

Scongiurare ogni ipotesi di acquisto di parti dell’ex Tribunale di Salerno che, anzi, va assolutamente tutelato attraverso l’apposizione di un vincolo sull’intero edificio, da considerare «bene culturale dello Stato». È quanto chiede Anna Bilotti, deputata del Movimento 5 Stelle, in un’interrogazione a risposta orale rivolta al ministro della Giustizia e al ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo. Una richiesta che fa seguito alle notizie di stampa relative a una presunta offerta di acquisto di una parte dell’immobile. Dell’iniziativa intrapresa, la parlamentare ha voluto informare anche la presidente della Corte di Appello di Salerno, Iside Russo, nel corso di un incontro tenutosi alla Cittadella giudiziaria. «Si è trattato di un incontro molto cordiale e proficuo, nel pieno rispetto dei reciproci ruoli istituzionali – precisa Bilotti – durante il quale abbiamo affrontato tematiche inerenti la giustizia in provincia di Salerno emerse anche dalla relazione introduttiva della presidente Russo all’inaugurazione dell’anno giudiziario, svoltasi purtroppo in modalità streaming a causa dell’emergenza pandemica. Un’occasione importante, di cui ringrazio la presidente della Corte di Appello per la disponibilità, che ha rappresentato un momento di riflessione e di confronto su problematiche che stanno a cuore a entrambe e per la cui soluzione è necessario impegnarsi su più fronti nell’interesse primario dei cittadini, oltre che di tutti gli operatori della giustizia». «Quanto alla vicenda delle sorti dell’ex Tribunale – sottolinea la parlamentare M5S, peraltro componente della II Commissione Giustizia della Camera – ho depositato l’interrogazione a risposta orale anzitutto per chiedere al ministro della Giustizia, in primis, se sia realmente a conoscenza della presunta manifestazione d’interesse all’acquisto e, nel caso, quali iniziative intenda adottare al riguardo; in secondo luogo, per chiedere al ministro dei Beni culturali se non ritenga opportuno considerare il Palazzo dell’ex Tribunale di Salerno, a pieno titolo, un immobile da tutelare quale bene culturale dello Stato, da sottoporre interamente a vincolo. Il vecchio Palazzo di giustizia rappresenta un simbolo non solo per Salerno ma per l’Italia intera: ricordiamo che nel 1944 ha ospitato anche il Ministero della Giustizia. È un edificio che riveste, a pieno titolo, un enorme valore testimoniale e rappresenta un collegamento identitario e civico di “significato distintivo eccezionale”, sia per la città di Salerno che per il nostro Paese. E ritengo giusto che goda della massima tutela, tenendo lontano da subito qualsiasi tentativo speculatorio sull’edificio».

IL CASO

I 212 container di rifiuti, contesi tra Italia e Tunisia, restano nel limbo di un porto dello Stato magrebino, in attesa che qualcuno, non è chiaro se sarà un giudice o un arbitro, ma di sicuro di competenza internazionale, decida se debbano tornare in Italia o restare dall’altra parte del Mar Mediterraneo. Diventa sempre più intricata la battaglia giudiziaria internazionale che vede la “Sra srl”, azienda con sede nella zona industriale di Polla, specializzata nel trattamento e smaltimento dei rifiuti, contrapposta alla Regione Campania ed al Governo tunisino. Il Tar della Campania ha dichiarato il suo difetto assoluto di giurisdizione, respingendo il ricorso della “Sra” per ottenere l’annullamento di una serie di atti emessi dalla Regione, tra questi l’ordine di provvedere al rimpatrio di 212 container di rifiuti inviati in Tunisia. (La Città)

FRANE

Scrive alla Procura della Repubblica, ai ministeri e al Prefetto di Salerno, l’avvocato Oreste Agosto – in rappresentanza del gruppo civico “Ali per la Città” – in merito alla nuova frana che ha interessato il costone dell’Olivieri lungo l’ex Ss18 tra Vietri sul Mare e Salerno. «In passato, molte denunce sono state presentate, purtroppo senza effetto, con riferimento ai lavori di ‘trapanazione’ delle gallerie del progetto di Porta Ovest che starebbero seguendo un percorso completamente difforme da quello approvato, incuneandosi apparentemente senza preliminari indagini geologiche (salvo errore) in un terreno fragilissimo, con due canne di galleria lunghe ciascuna 2 chilometri, e intercettando e deviando copiose falde acquifere interne», spiega l’avvocato Agosto. «Questi lavori sono oggetto di un giudizio presso il Tribunale di Salerno a carico di 21 indagati per rilevate, apparenti, irregolarità secondo quanto emerso anche dalle dichiarazioni rese in sede di udienza dal progettista, l’architetto Pica Ciamarra, che ne ha disconosciuto la ‘paternità’. Come rilevabile dalla documentazione del tempo, il progetto elaborato dal professionista aveva ricevuto tutte le previste autorizzazioni amministrative e anche l’approvazione finale da parte del Consiglio Superiore dei LL.PP. nel novembre del 2011». «Due anni fa, la stampa cittadina ha diffuso la notizia di una richiesta di risarcimento da parte della società di gestione della A/3, per l’importo di 1 milione di euro, in conseguenza di danni subiti dalle fondazioni del ponte c.d. dell’Olivieri e, più recentemente, altra notizia è apparsa in ordine ad accertamenti congiunti tra l’Autorità Portuale del Tirreno Centrale, la Regione Campania, la Società Autostrade, Anas, Ferrovie dello Stato e non precisati altri enti interessati, per la verifica della tenuta del costone e di tutta la montagna di San Liberatore. Altre verifiche sarebbero state disposte in vista dell’utilizzo di esplosivi per la prosecuzione dei lavori e, nei giorni scorsi, risulta che personale incaricato stia ispezionando le costruzioni e i fabbricati posti lungo via Croce al fine di acquisire il corredo fotografico dello stato di fatto», prosegue. «Il cantiere di Porta Ovest costituisce, oggi, un pericolo incombente, con potenziali rilevantissimi rischi a carico del territorio, dell’ambiente e della vita/salute dei cittadini. Nato per dare una strada di accesso da Ovest alla Città, secondo le accuse dello stesso progettista sarebbe stato piegato ad “autostrada per il Porto” e, secondo quelle della magistratura, sarebbe divenuto terreno di interessi particolari inconfessabili. Ancora, considerata la lunghezza delle due canne, risulta invasivo e costituisce una minaccia per la vita di chi si servirà di quelle gallerie, soprattutto in salita, con massimo carico, e nella denegata ipotesi di incidenti». «La vicenda – dice ancora l’avvocato Agosto – necessita di una immediata riflessione, in considerazione dell’ultimo episodio franoso, da parte degli organi competente. Auspico , quindi, un approfondimento da parte delle autorità coinvolte, ciascuna per quanto di diretta competenza e responsabilità. La cittadinanza ha diritto di conoscere la verità su un’opera che viene portata avanti nella più completa assenza di informazioni sugli aspetti strutturali, sia per ciò che si è fatto, sia per ciò che si intende fare, anche con riferimento alle conseguenze in termini di inquinamento acustico e ambientale apportato da migliaia di tir in transito quotidianamente nella parte più storica e di maggiore valore paesaggistico della Città. Il tutto, non trascurando l’enorme dispendio di somme di danaro della intera collettività. Il prevalente interesse dei cittadini non può essere mortificato da un progetto sorto per la mobilità della Città, forse poi piegato al servizio di interessi particolari, che nulla apporta in termini di sviluppo alla Comunità nel suo complesso e che scarica la “parte sporca” di un lavoro da cui altre realtà traggono beneficio. Se poi tali scelte fossero improntate a una gestione opaca dell’opera, allora veramente sarebbe provata la volontà perversa di curare egoisticamente interessi particolari sulla “pelle” di una Comunità indifesa», conclude. 

USCA

“Le enormi file attorno alla Vigor impongono l’adozione almeno di un’altra Usca nel comune capoluogo”. Lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione Trasparenza, l’avv. Antonio Cammarota, il quale rimarca come si sia dibattuto del problema sia in commissione che nel corso della Conferenza dei Capigruppo. “Ho chiesto al Sindaco di prendere atto dell’insufficienza dell’Usca e di discuterne in Consiglio Comunale”, continua Cammarota, “anche perché vi sono comuni più piccoli che hanno la Usca e non si comprende perché il comune capoluogo non debba averne almeno due, essendosi tra l’altro liberati spazi per l’emergenza come quello antistante il cinema Medusa o lo stesso stadio Arechi , che potrebbero essere utilizzati duplicando la Vigor e snellendo le procedure”. “Nondimeno”, conclude Cammarota, “potrebbero ad opera di privati, in collaborazione e in convenzione, attivarsi altre tendostrutture per la città di Salerno”.

VERSO LE COMUNALI

Rivendica con forza il suo essere civico, da buon cattolico moderato. L’ingegnere Antonio Ilardi, imprenditore, è pronto a scendere in campo, candidato al prossimo consiglio comunale di Salerno a sostegno del Sindaco uscente Vincenzo Napoli. Ilardi è stato presidente del gruppo Giovani Imprenditori dell’associazione Industriali di Salerno, presidente del comitato Piccola Industria di Confindustria Salerno, vicepresidente della Camera di Commercio di Salerno e presidente della società aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi spa e, tra le altre cose, è stato anche componente del consiglio direttivo nazionale della Compagnia delle opere e vicepresidente nazionale della Federazione edilizia”. (Cronache)

Si allarga sempre di più il sostegno al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli. Il tavolo del centrosinistra continua spedito, in vista della prossima tornata elettorale ma, in queste settimane, aumentano le civiche che chiedono di farne parte. A fare il punto della situazione, il segretario provinciale del Pd, Enzo Luciano. Segretario, chiariamo subito se la ricandidatura di Napoli è in bilico. “No, ribadisco che non è mai stata in discussione la candidatura del sindaco Napoli. Già dalla prima riunione, il tavolo del centrosinistra ha confermato, da subito il sostegno ad Enzo Napoli, ritenendo che i risultati dell’azione amministrativa sui territori si debbano verificare a lungo termine. Venerdì scorso si è tenuta la terza riunione del tavolo del centrosinistra – cui hanno partecipato i riferimenti territoriali della coalizione – nel corso della quale si è affrontata la discussione programmatica sul futuro della Città”. (Cronache)

VERSO LE COMUNALI/2

Una terza lista che andrà ad affiancare le due già esistenti a sostegno del candidato sindaco Alfredo Liguori. Ad annunciarlo è lo stesso Liguori, già sindaco di Battipaglia negli “Carissimi, ho il piacere di annunciare che io e l’avvocato Monica Giuliano, nella qualità di capolista, terremo sabato 6 febbraio, alle ore 11.00, presso il centro sociale di via Guicciardini a Battipaglia, la conferenza stampa di presentazione della lista civica “Battipaglia Insieme”, che andrà ad affiancare le altre due liste “Liguori sindaco” e “Battipaglia in Movimento”, già presentate a ottobre scorso. Per prevenire assembramenti, l’ingresso sarà consentito soltanto ai giornalisti. La conferenza verrà trasmessa in diretta streaming sul mio profilo personale e sulla mia pagina Facebook. Naturalmente tutte le persone presenti dovranno indossare i dispositivi di protezione individuale e rispettare il distanziamento sociale previsti dalle normative anti-Covid vigenti. Io sono pronto!”. Una conferenza stampa, intanto, è prevista per oggi pomeriggio per illustrare un punto "programmatico fondamentale" del programma elettorale di Civica Mente e Rete Civica, le due liste civiche a sostegno del candidato sindaco Maurizio Mirra. (L'Ora di Cronache)

IN FIAMME

Si tinge di giallo la vicenda che riguarda l’incendio ai danni di un mezzo di proprietà dell’imprenditore zootecnico Ettore Bellelli che ricopre anche la carica di assessore all’Ambiente della giunta guidata da Franco Alfieri. L’escavatore è andato a fuoco nel pomeriggio di mercoledì. Il mezzo, secondo una prima sommaria ricostruzione, era stato impiegato per tutta la mattina all’interno di un podere dell’allevatore in località Filette, a Capaccio Paestum. (La Città)

SMOTTAMENTO

La pioggia provoca uno smottamento in località Castagneta a Polla nei pressi di alcune abitazioni. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco per monitorare lo spostamento del terreno. Fortunatamente non si registrano danni anche se in via precauzionale sono state evacuate alcune abitazioni, ma lo smottamento è stato fermato da un muro di contenimento. (La Città)

L'INTESA

È stato firmato l’11 febbraio 2021, il protocollo d’intesa tra la Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana e la Fondazione Filiberto e Bianca Menna con l’obiettivo comune di promuovere attività sociali volte a tutelare e valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale ED ambientale attraverso iniziative per sensibilizzare la comunità salernitana. Due realtà di origini diverse, che si pongono l’obiettivo di promuovere la crescita culturale, sociale ed economica del proprio territorio. La Fondazione Carisal è una delle 86 fondazioni di origine bancaria presenti in Italia e che da oltre 20 anni accompagna lo sviluppo culturale, sociale ed economico del proprio territorio, favorendo la crescita della comunità attraverso la promozione e la diffusione della cultura e dell’arte, la conservazione e la valorizzazione dei beni culturali e delle arti applicate, la ricerca scientifica e le innovazioni tecnologiche, la crescita e la formazione giovanile, attività sportive e filantropiche. L’impegno della Fondazione Carisal per la valorizzazione del patrimonio culturale tangibile ed intangibile trova il suo massimo impegno nel progetto di recupero dell’ex Complesso conventuale San Michele, immobile di proprietà e sede istituzionale della Fondazione, edificio di assoluto prestigio e valore storico ed artistico, che grazie alla prossima conclusione dei lavori, verrà restituito finalmente alla comunità salernitana. Un progetto nato per creare un nuovo punto di riferimento nel centro storico della città di Salerno, promotore di attività sociali, culturali ed ambientali. La Fondazione Filiberto e Bianca Menna – Centro Studi d’Arte Contemporanea”, istituzione riconosciuta di Alta Cultura, inserita dal Ministero per i Beni Culturali tra i luoghi del contemporaneo, è nata nel 1989 per volontà della famiglia Menna e promuove, da sempre, iniziative e progetti volti ad approfondire e diffondere la conoscenza del presente dell’arte, rinnovando così la lezione teorica dello studioso salernitano, fra i protagonisti del dibattito critico del secondo Novecento. La Fondazione svolge la propria missione culturale con precise strategie operative che privilegiano il confronto critico e l’educazione, in una prospettiva orientata a quella costruzione del nuovo, di cui lo stesso Menna è stato costante promotore nel corso della sua attività di ricerca. Avvalendosi della presenza di strutture e di strumenti adatti a realizzare iniziative legate all’attualità e della collaborazione di giovani studiosi, la Fondazione, che ospita al suo interno una Biblioteca e una Mediateca, si presenta come spazio dinamico e polifunzionale: un luogo di studio e un laboratorio creativo in grado di monitorare i territori dell’arte contemporanea e di dare un futuro alle idee dell’arte e della critica. Le finalità che entrambe le realtà intendono portare avanti, con il protocollo d’intesa stipulato, saranno perseguite attraverso forme di collaborazione concrete quali, l’organizzazione di attività culturali dirette alla promozione, valorizzazione e fruizione di beni di interesse storico e artistico nella disponibilità delle rispettive Fondazioni, quali mostre di collezioni di quadri ed opere d’arte, volte alla valorizzazione delle rispettive sedi istituzionali. “Investire nella “cultura” e nella creazione di reti sostenibili in un’ottica comunitaria sono, oggi, due aspetti di fondamentale importanza per agire sinergicamente e riuscire a contribuire alla crescita e al miglioramento del tessuto sociale ed economico della nostra comunità”, dichiara il Presidente della Fondazione, Domenico Credendino. “Siamo lieti di annunciare di avere sottoscritto con la prestigiosa Fondazione Carisal un protocollo di intesa finalizzato alla promozione di attività volte a tutelare e valorizzare il patrimonio storico ed artistico locale ed in generale la cultura e l’arte. Ci auguriamo che grazie alla volontà di collaborazione tra i sodalizi ed all’intesa raggiunta – in un momento difficile per le Istituzioni culturali – saremo in grado di dare un migliore contributo all’offerta culturale della nostra città” dichiara il Presidente della Fondazione Menna, Claudio Tringali.

QUI CAPACCIO

“Non sarebbe opportuno per l’Ente fare degli ulteriori approfondimenti ovvero far verificare da altre personalità se il piano predisposto dalla dottoressa Montella sia effettivamente confacente alle esigenze del territorio oppure sia stato, forse, amalgamato sulle esigenze di questa o quella associazione?”. A porsi il quesito è l’avvocato Giovanni Rago facendo riferimento al servizio di emergenza sanitaria territoriale 118 e le relative postazioni delle ambulanze. Piano che fino a qualche tempo fa era affidato alla dirigente Asl Montella, finita nell’inchiesta Crici del Silaro che ha portato in carcere l’imprenditore del settore del trasporto infermi e pompe funebri Roberto Squecco. (Cronache)

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