Oggi, venerdì 22 gennaio, più 20 000 studenti e studentesse della provincia e della città di Salerno hanno manifestato alle istituzioni la necessità di tornare a scuola in presenza e in sicurezza con uno sciopero generale della didattica a distanza. Rappresentanti degli studenti da più di 30 istituti da tutta la provincia hanno presentato un foglio di lavoro con provvedimenti reali e immediati per garantire il rientro a scuola che da mesi richiedono, con l'appoggio di genitori e docenti, e che da mesi le istituzioni relegano ai margini dell'agenda politica con continue deroghe e ripensamenti. L'adeguamento dei trasporti pubblici all'aumento delle corse scolastiche, lo stanziamento di fondi per l'edilizia scolastica, il recupero di strutture dismesse per l'ampliamento degli spazi, risposte e indicazioni precise sull'esame di stato e i PCTO, un tracciamento efficace dei contagi e test rapidi periodici, fornire device e connessione adeguati allo svolgimento della DaD qualora impossibilitati al rientro le rivendicazioni principali della manifestazione.
"Non è possibile il rientro in orari pomeridiani, soprattutto alla luce della situazione trasporti e della grave mancanza di corse in quella fascia oraria servono più corse non solo quelle già presenti da potenziare ma anche zone della provincia che non sono coperte da ditte pubbliche e quindi le società private lucrano sugli studenti - il commento di Michele Carillo, vice presidente del CPS Salerno - Servono immediatamente fondi sull'edilizia scolastica". "La Dad ha evidenziato i problemi strutturali delle nostre scuole: la mancanza di alue e di un piano di evacuazione adeguato non consente a studenti di alcuni licei della provincia di Salerno di tornare in presenza al 50% - aggiunge Carillo - È arrivato il momento di ascoltare la voce di chi rappresenta non solo il futuro ma anche il presente. da quasi un anno denunciamo l'insostenibilità di tanti mesi di lontananza dai banchi e la necessità di un rientro a scuola in sicurezza, che garantisca il diritto alla salute come il diritto allo studio!".
"La salute psicologica non è meno importante di quella fisica" - la considerazione di Giulio Condorelli, responsabile cittadino UDS - è quasi un anno che siamo lontano dai banchi e le conseguenze gravissime, come l'aumento del tasso di dispersione scolastica, non si possono ignorare: vogliamo tornare a scuola e vogliamo farlo in sicurezza. L'ipotesi dell'orario di uscita alle 15:00 è improponibile".
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