Continuano i decessi legati all’infezione: al “Loreto Mare” di Napoli, infatti, si è spento un uomo di 68 anni di Battipaglia, un autotrasportatore risultato contagiato nelle scorse settimane e trasferito nel reparto Covid della città partenopea per essere assistito. Lo sforzo di medici e infermieri, però, non è bastato per salvargli la vita. Ancora una vittima per Covid nel Vallo di Diano, questa mattina ha perso la vita un 76enne di Polla. L'uomo era ricoverato nel reparto covid del "Curto". È la 36esima vittima nel Vallo di Diano.
TOMBOLATA CONTAGIOSA
Troppo forte la tentazione, impossibile non vedersi durante le feste di Natale per una partita a carte e un brindisi. Dieci ragazzi di Pagani stanno pagando a caro prezzo questa impellenza: le riunioni casalinghe sono state, infatti, occasione di esposizione e contagio al Covid- 19. Un rischio per i giovanissimi, ma anche per lo loro famiglie, tutte tenute sotto il controllo dell’Asl per monitorare ulteriori contagi. Un comportamento irresponsabile, che rischia di vanificare gli sforzi della collettività. Ma anche un richiamo al costante rispetto delle disposizioni governative e regionali, per non sciupare eventuali cali della curva del contagio. Il focolaio paganese sarebbe riconducibile ad alcune riunioni in abitazioni private di una comitiva di giovani. Si tratta di ragazzi di età compresa tra i 17 ed i 23 anni, che si sarebbero visti per trascorrere qualche momento di spensieratezza godendo del clima natalizio. Alcuni di loro si sarebbero incontrati anche più volte. In tutti i casi i dispositivi di protezione individuale sarebbero stati un optional. Per qualche giorno tutto tranquillo, fino all’isolamento del primo positivo che ha fatto scattare l’allarme tra tutti i giovani e giovanissimi componenti della comitiva. È stato avviato il tracciamento che alla fine ha dato il responso più difficile da digerire. Giovedì gran parte del gruppo è risultato positivo al Covid. Ora è stato avviato anche il tracciamento tra i familiari, che rischiano di aver contratto il virus per un brindisi che i ragazzi hanno ritenuto di non poter rinviare.
VALLE DELL'ORCO
Nuovo caso di Covid 19 nel territorio di Siano. Ad essere stata colpita dal virus, l’assistente sociale, dottoressa Carolina D’Auria, dipendente del Consorzio Sociale Valle dell’Irno Ambito S6. La notizia rimbalzata sui social è stata ripresa anche dal gruppo consiliare “Siano nel cuore” che augurando una rapida guarigione alla dottoressa, al fine di preservare la salute dei dipendenti comunali e dei cittadini venuti a contatto con la dottoressa, chiedono al sindaco Marchese, la chiusura e la sanificazione degli uffici comunali nonchè uno screening tramite tampone degli impiegati. Non solo guardia alta per i dipendenti del comune di Siano, infatti, da Palazzo di Città di Calvanico: «Abbiamo appreso della positività , attraverso tampone antigienico, al Covid- 19, della Dott.ssa Carolina D’Auria dipendente del Consorzio Sociale Valle dell’Irno Ambito S6 che effettua servizio quale assistente sociale anche presso il nostro Comune. Prontamente sono stati attivati i protocolli necessari, attendiamo l’esito del tampone molecolare già effettuato. Precauzionalmente è stato disposta la sanificazione degli uffici comunali. Viene consigliato a chiunque sia stato a contatto stretto (senza precauzioni) con la Dott.ssa D’Auria di isolarsi e comunicarlo al proprio medico. Teniamo alta l’attenzione per noi e i nostri cari».
A SCUOLA
Quindici bimbi, quattro insegnanti e due collaboratori scolastici dovranno restare in isolamento precauzionale dopo che un alunno di una delle classi dell’Istituto Comprensivo “Calcedonia” è risultato positivo a Covid-19. «Il bambino - spiega la dirigente scolastica, Mirella Amato - era assente da martedì scorso e l’allerta è stata data giovedì alle 12 e 30. La famiglia ha avvisato la rappresentante di classe dei genitori che è venuta immediatamente a scuola ad avvisarci». Nel pomeriggio, poi, la scuola ha ricevuto pure una mail da parte della mamma del bambino in cui si ufficializzava la positività. «Ci siamo attivati immediatamente. Innanzitutto - racconta la preside - abbiamo avvisato le famiglie dei compagni dell’alunno contagiato di anticipare l’uscita, di venire a prendere i bimbi prima degli altri e sono stati fatti uscire da un ingresso differente».
FONTI: La Città/L'Ora di Cronache
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