“Inizialmente esclusi dalle misure del Piano di Sviluppo Rurale per un problema burocratico, decine di agriturismi della Campania regolarmente attivi saranno ammessi ai ristori da parte della Regione. Grazie alla nostra segnalazione e agli argomenti prodotti tramite un’interrogazione alla giunta regionale, è stato ripristinato un legittimo diritto per molti gestori di aziende agrituristiche che già pagano a caro prezzo gli effetti della crisi pandemica. Si tratta di attività che non risultavano inserite nel registro regionale per il mancato aggiornamento degli elenchi. Una responsabilità, come stabilisce la legge regionale numero 15 del 2008, che competeva ai Comuni, la cui negligenza ha rischiato di far perdere fino 7mila euro per ogni imprenditore agrituristico in attività. Ad essere escluse erano state in particolare le aziende più anziane, molte delle quali concentrate nelle aree interne della Campania”. Lo annuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Michele Cammarano.
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