Tra le ipotesi sul tavolo per la riconversione dell’ex tribunale di Corso Vittorio Emanuele c’è anche l’Unisa. L’università degli Studi di Salerno potrebbe avere, finalmente, un suo spazio fisico anche nella città capoluogo. Al vaglio c’è la possibilità che possa occupare gran parte della struttura con uffici amministrativi e, naturalmente, una sede del rettorato di rappresentanza. Una idea che si sta sviluppando nelle ultime ore. Da tempo si cercano spazi per l’Unisa, troppo distante dalla città capoluogo. La sede dell’ex tribunale di Salerno potrebbe essere una valida soluzione.
LA PETIZIONE
La comunità del Regina Margherita ha indetto una petizione per ottenere la legittima restituzione dei locali prima adibiti agli uffici del Tribunale, oggi aule vuote per il loro trasferimento presso la “Cittadella Giudiziaria”. L’Istituto ha radici culturali storiche, il cui progetto risale addirittura alla stessa Unità d’Italia! L’edificio odierno, il cui ingresso affaccia su Piazza Malta, invece, fu inaugurato nel 1947 e ha ospitato integralmente la stessa istituzione fino ai primi anni Ottanta. In seguito al terremoto, però, una parte degli spazi furono assegnati dal Comune di Salerno al Ministero di Grazia e Giustizia per collocare il Tribunale di Sorveglianza-sezione Penale, riducendo di molto gli spazi destinati alla Scuola e privando l’istituto dello scalone di ingresso/uscita, sul cui frontone si può ancora leggere il nome dell’Istituto. Punto fondamentale per il deflusso della popolazione scolastica (attualmente di oltre 1300 unità) in caso di calamità, ma ancor più essenziale oggi, in piena emergenza sanitaria e necessità di misure di sicurezza straordinarie anti-Covid! Da anni, però, persistono gravissimi problemi relativi alla fruizione di tutti gli spazi dell’istituto. Un sottodimensionamento importante in relazione al numero di iscritti che accoglie, tanto da aver impedito l’inizio delle lezioni in presenza già a settembre. Storia che sarà destinata a ripetersi questo 25 gennaio se non si agisce subito! Oggi i locali, precedentemente occupati dal Tribunale di Sorveglianza, sono vuoti in seguito al suo trasferimento presso la nuova Cittadella Giudiziaria e la porta d’ingresso originaria dell’Istituto è serrata. Molti vorrebbero appropriarsi di quei locali, essenziali invece per un liceo di rilevanza storica e culturale quale il “Regina Margherita” privo, ad esempio, di un’aula magna necessaria all’organizzazione di convegni culturali e per ospitare personalità del mondo scientifico, filosofico o artistico. Il legittimo destinatario, però, è e rimarrà sempre la comunità scolastica dell’Istituto, la quale urla a gran voce: “NO A PROGETTI DIABOLICI, che in meno di 10 aule su tre piani prevedrebbero la compresenza di più Scuole, più Associazioni, Ente comunale per eventi futuri. Chiediamo che venga restituita la dignità e la considerazione che spetta al Liceo Regina Margherita!”
FONTE: L'Ora di Cronache - Pellegrino/Gambaro
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