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I fatti del giorno | Tutte le principali notizie di cronaca e attualità da Salerno e provincia

07/01/2021

LA NOMINA

"Siamo cresciuti insieme nella Sinistra Giovanile. Una vita fa. Oggi il professore Carmine Pinto, ordinario di storia contemporanea, diventa direttore dell'Istituto per la Storia del Risorgimento. Un orgoglio enorme per tutti noi". Così il ministro per gli affari europei Enzo Amendola sulla nomina di Carmine Pinto al vertice dell'Istituto per la Storia del Risorgimento. È Carmine Pinto, ordinario di storia contemporanea nell'Università degli studi di Salerno, il nuovo Direttore dell'Istituto per la storia del Risorgimento. Lo rende noto il ministero per i Beni e le attività culturali e per il turismo a seguito della firma del ministro Dario Franceschini.

LA PROPOSTA

Doppio tampone antigenico a tutti gli invitati del ricevimento, il primo effettuato tra le 48 e le 96 ore antecedenti all’evento e il secondo la sera prima della cerimonia: chi risulta negativo partecipa senza indossare la mascherina. Questa la proposta dell’imprenditore Luigi Auletta a nome di tutto il comparto wedding, per far ripartire tutte le cerimonie e gli eventi, contenuta in un protocollo inviato al Premier Giuseppe Conte, ai Ministri Speranza, Patuanelli, Boccia e Di Maio, e al Presidente della Regione Campania De Luca, che ricalca le procedure utilizzate per lo svolgimento delle attivita’ sportive professionistiche. “Non chiediamo ristori per tirare avanti mesi e restare fermi, ma una data e un discorso serio da parte del Governo per ripartire. La nostra idea e’ lavorare con un progetto sicuro e concreto, adesso bisogna pensare al nostro futuro, basta con le chiacchiere servono idee urgenti”, cosi’ Auletta, presidente della maison Impero Couture. Procedure di triage per l’accesso alla struttura, monitoraggio e studio delle attivita’ degli invitati, personale formato, al fine di consentire di partecipare alla cerimonia senza l’utilizzo della mascherina durante il banchetto. Queste le linee guida del protocollo di 23 pagine elaborato dall’ingegnere Giuseppe Del Prete, esperto in Prevenzione e Protezione dei luoghi di lavoro in ambito sanitario.

IL CASO

L'antenna di Radio Maria sarà demolita. È questa la decisione del Tar che si è pronunciato sul ricorso presentato da Pasquale Spadavecchia, procuratore speciale dell’Associazione Radio Maria Aps, che chiedeva l'annullamento dell'ordinanza di demolizione emessa dal comune di Conca dei Marini. Tutto è iniziato nello scorso mese di giugno quando i carabinieri della Compagnia di Amalfi, diretti dal Capitano Umberto D'Angelantonio, posero sotto sequestro un’antenna radiofonica privata, messa a disposizione dell’emittente Radio Maria. I militari avevano intrapreso l'attività investigativa dopo una serie di segnalazioni da parte dei cittadini del piccolo borgo della Divina, preoccupati per la presenza del grosso apparato. Le forze dell'ordine con il supporto di personale specializzato dell’Arpac di Salerno dopo una serie di controlli e verifiche hanno riscontrato che l’intero manufatto, installato già da alcuni anni nel cortile di un privato cittadino, era privo dei previsti permessi edilizi rilasciati dal Comune e dei titoli necessari in zona con stringenti vincoli paesaggistici; inoltre, a rendere più preoccupante la situazione, dal punto di vista della salute per la cittadinanza, è emerso che le onde elettromagnetiche prodotte dall’antenna in questione sforavano i limiti consentiti dalla legge riguardante il rischio che le persone corrono all’esposizione prolungate a campi elettrici e magnetici che superano le soglie consentite. (La Città)

FIAMME

Un piromane semina il panico nel quartiere Sant’Anna. Per fortuna senza fare grossi danni. L’uomo ha iniziato a incendiare i primi rifiuti intorno all’una di notte in via Ugo Foscolo nei pressi della chiesa di San Gregorio VII. L’incendiario si è fermato dinanzi ad un portone e ha dato fuoco ai pannolini depositati per la raccolta differenziata. I residenti, accortisi del fuoco che si era levato, perché allertati dal fumo acre sprigionato, hanno chiamato subito i vigili del fuoco. Mentre i caschi rossi completavano le operazioni di spegnimento, l’incendiario ha proseguito la sua notte di follia. Allontanatosi da via Foscolo, ha cercato e trovato un nuovo obiettivo. Giunto in via Metastasio, poco lontano dal primo rogo, ha appiccato di nuovo le fiamme. Questa volta ad un cumulo di buste di spazzatura. Provvidenziale, anche questa volta, è stato l’intervento degli abitanti del rione che hanno visto l’incendio e avvertito il cattivo odore sprigionato dalla combustione. Le segnalazioni al 115 sono partite nell’immediatezza, proprio mentre il piromane stava per dare fuoco ad una autovettura parcheggiata in strada. I residenti sono riusciti ad avvertire i caschi rossi che nel frattempo erano già in zona per il rogo precedente e prima di ritornare al distaccamento di Eboli, sono riusciti a realizzare il secondo intervento. Al sopraggiungere dell’autobotte dei pompieri a sirene spiegate, l’anonimo incendiario ha desistito dal suo intento e si è allontanato in tutta fretta, abbandonando l’idea di dare fuoco all’auto. Una notte tormentata nel quartiere battipagliese. Molti residenti hanno recuperato il sonno con grande difficoltà. Qualcuno ha preferito restare in strada per controllare sia cosa fosse successo, sia per il timore che il piromane tornasse e appiccasse altri incendi. Si spera che l’uomo, spaventato dall’allarme lanciato dai residenti e dal pronto arrivo dei vigili del fuoco, desista dal compiere altre incursioni incendiarie notturne. Le forze dell’ordine sono alla ricerca delle immagini delle telecamere della zona per risalire alla sua identità. Considerato il gesto, non è escluso che l’uomo ossa soffrire di problemi psichiatrici. In passato, incendi seriali si sono già verificati. E purtroppo i roghi non si sono conclusi in una sola notte di follia. (La Città)

L'ARRESTO

Rubarono auto a Pontecagnano: ladri traditi dalle telecamere. Lo scorso settembre tre banditi avevano asportato la vettura ferma in sosta di un idraulico di Giffoni Valle Piana, portandosi dietro anche alcuni attrezzi che il giovane impiegava a lavoro. Il trio però non era consapevole che l'auto era dotata di telecamere di bordo che hanno ripreso tutta l'azione criminale. I carabinieri, visionando i filmati sono quindi riusciti a risalire all'identità dei banditi facendo scattare le manette ai polsi di un uomo ed una donna, entrambi 46enni. Il terzo complice è attualmente ricercato. I militari sono riusciti a recuperare parte degli attrezzi presenti nella vettura al momento del furto.

DEA BENDATA

Il SuperEnalotto si riaffaccia in Campania grazie ad un “5” da 19.917,85 euro, centrato da un fortunato giocatore di Scafati che ha convalidato la propria giocata presso il tabacchi di via Santa Maria la Carità 195. Il Jackpot ha raggiunto gli 88,3 milioni di euro e sarà in palio nell’estrazione di questa sera. L'ultima sestina vincente è arrivata il 7 luglio scorso, con i 59,4 milioni di euro finiti a Sassari, mentre in Campania, fa sapere Agipronews, il 6 manca dal 30 dicembre del 2014, con 18 milioni finiti a Castellammare di Stabia.

DISASTRO

Disastrose le condizioni del litorale all’altezza di Santa Teresa sul lungomare cittadino. Molti cittadini hanno evidenziato la presenza di melma scura nell’acqua. Già nei giorni scorsi l’intensa mareggiata aveva procurato danni al solarium. Tanti rifiuti, inoltre, presenti sulla spiaggia trasportati dal mare. (aSalerno.it)

RESTYLING

La villa comunale di Nocera Inferiore finisce nel mirino: approvato il progetto esecutivo per i lavori di riqualificazione della villa dedicata al generale Roberto de Sauget. Anche se non si tratta di un’operazione immediata, investendo più risorse rispetto a quelle previste inizialmente. Si è passati da 150mila euro ad 800mila euro. La struttura di via Solimena, potrebbe essere un luogo ameno dove, d’inverno, passeggiare o sedersi al sole nelle giornate più luminose e, d’estate, godersi un po’ di fresco nelle sere più afose. E invece è un posto dove regna l’incuria, dove perfino i cittadini a malincuore, la ritengono “terra di nessuno”, un polmone verde, lasciata a se stessa, oggetto di numerosi restyling che non hanno mai portato ad una definitiva fruibilità. (Cronache)

QUI MERCATO SAN SEVERINO

“Abbiamo scritto al Ministro dell’Ambiente Sergio Costa per chiedergli di intervenire a difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini di Mercato S.Severino”: E’ quanto afferma Giovanni Romano – coordinatore del Movimento Civico Sanseverinese alla notizia che l’11 gennaio la gestione dell’impianto di depurazione sito a Costa di Mercato S.Severino sarà separata dalla gestione dell’impianto di Solofra e sarà affidata alla GORI, gestore del ciclo integrato delle acque nell’Ambito Territoriale Sarnese-Vesuviano di cui la Mercato S.Severino fa parte. “Per volere della Regione Campania e con il silenzio-assenso dell’Amministrazione Comunale (sempre più assopita pronta ad “obbedire” agli ordini della Regione di centrosinistra) – prosegue Giovanni Romano – faremo un passo indietro di oltre vent’anni. L’impianto di depurazione biologico di Mercato S.Severino è la parte terminale di un sistema depurativo UNICO composto dall’impianto di depurazione chimico-fisico di Solofra, dalla rete fognaria dell’area industriale di Solofra e dai collettori che portano gli scarichi fognari di ben sei Comuni, oltre a Mercato S.Severino, a Costa (Forino, Solofra, Montoro, Bracigliano, Calvanico e Fisciano). L’impianto di Solofra non riesce a depurare a norma di legge le acque industriali della lavorazione conciaria a causa delle elevatissime concentrazioni di sostanze tossiche e nocive e, per legge, lo scarico del depuratore non può essere immesso direttamente nel torrente Solofrana, ma deve necessariamente arrivare a Mercato S.Severino per completare la depurazione. Negli anni Ottanta la gestione dell’impianto di Solofra era stata affidata agli stessi autori dell’inquinamento, cioè ai conciari e la Comunità Sanseverinese è stata costretta a subire le conseguenze degli scarichi industriali e civili abusivi nella Solofrana cui si aggiungevano gli scarichi non depurati a norma di legge dell’impianto di Solofra. Parafrasando un vecchio proverbio, la “politica” aveva deciso di… affidare le pecore alla custodia del lupo! Infatti, per legge i conciari devono pagare una tariffa per conferire le acque di scarico delle loro industrie nel depuratore per poter coprire i costi della depurazione e la tariffa varia in ragione della quantità e della pericolosità delle sostanze chimiche inquinanti. In mancanza di controlli, è chiaro che diviene più agevole cedere alla tentazione di inviare al depuratore meno acque di scarico (sversandole nella Solofrana) per pagare una tariffa più bassa e per “risparmiare” sui costi di gestione dell’impianto. E’ del tutto evidente che, per essere sicuri che l’impianto di valle (Mercato S.Severino) funzioni bene è necessario che la gestione di quello posto a monte (Solofra) deve essere affidata allo stesso soggetto in modo da evitare definitivamente i pietosi rimpalli di responsabilità i cui effetti sono stati pagati dalle Comunità di Montoro e di S.Severino. La gestione unica degli impianti e delle reti fognarie industriali e civili è l’unico strumento per intervenire rapidamente in caso di malfunzionamenti a monte, per scongiurare sversamenti abusivi di sostanze tossiche nei collettori e nella Solofrana e per avere la certezza che l’impianto di Mercato S.Severino funzioni bene. Infatti, solo la gestione unica consente di sapere a chi ricondurre le responsabilità per i danni causati da una eventuale cattiva gestione dei due impianti e i sanseverinesi hanno diritto di avere questa garanzia anche in considerazione dei problemi che il depuratore di Costa ha causato negli ultimi tre anni (al momento è ancora sottoposto a sequestro giudiziario). Ci sono voluti vent’anni di lotte da parte dei cittadini riuniti nel Comitato di Costa per ottenere la gestione unica iniziata nel maggio del 1999. Adesso, per volere della Regione Campania e per uno squallido calcolo di convenienza politica e di promesse elettorali, la gestione si separa nuovamente. L’affidamento alla GORI del solo impianto di Mercato S.Severino è il primo passo per riaffidare nuovamente la gestione dell’impianto di Solofra al Consorzio che riunisce gli industriali conciari. Come potrà la GORI controllare che lo scarico dell’impianto di Solofra sia regolare? Come potrà intervenire sui malfunzionamenti dell’impianto di monte se il gestore sarà diverso? Chi controllerà la regolarità degli scarichi nella rete fognaria dell’agglomerato industriale di Solofra? Se dall’impianto di Solofra arriverà uno scarico irregolare in grado di compromettere la funzionalità dell’impianto di Costa, di chi sarà la responsabilità? Dall’Amministrazione Comunale nessuna protesta, nessuna richiesta così come conferma il verbale dell’ultimo incontro avvenuto il 10 settembre. Completamente cancellata la memoria delle lotte e dei sacrifici della nostra Comunità per far posto ad una colpevole e irresponsabile acquiescenza ai voleri della Regione e dei politici di centrosinistra che negli ultimi anni sono i veri “padroni” della nostra Città. Abbiamo informato il Ministro dell’Ambiente di quanto sta accadendo confidando sulla sua sensibilità e sull’attenzione che sta dedicando al grave problema del disinquinamento del fiume Sarno nel quale sfocia la Solofrana e arrivano le acque del depuratore di Costa. Ci batteremo chiamando a raccolta i nostri cittadini per evitare che, ancora una volta, la nostra sicurezza e la nostra salute sia messa in pericolo dall’incapacità e dall’insipienza di chi ci amministra”.

QUI VIETRI SUL MARE

‘La ceramica, con tutto il suo indotto, sta vivendo uno dei momenti più drammatici della sua storia. Vietri Sul Mare è uno dei principali comuni d’Italia che fonda la sua economia sulla ceramica artistica ed il turismo, i due settori maggiormente colpiti dall’emergenza Covid’. Così il sindaco di Vietri sul Mare, Giovanni De Simone. ‘Per quanto riguarda il comparto ceramico assistiamo ad un completo abbandono da parte delle istituzioni nazionali. Il settore, infatti, allo stato, non è stato assolutamente ristorato rispetto alle importanti perdite che ha registrato negli ultimi mesi di inattività, ad esclusione di un piccolo intervento avuto dalla regione Campania nel mese di Marzo del 2020’, prosegue il primo cittadino. ‘Eppure intorno alla ceramica e al suo indotto vivono numerose famiglie, la sola Vietri conta quarantotto aziende sul suo territorio, che oggi soffrono una crisi economica profonda di cui non si vede la luce in fondo al tunnel. Il mio appello, oserei dire “grido disperato”, è alle istruzioni preposte, affinché si riescano a trovare delle formule di ristoro per far sopravvivere e poi rilanciare questo settore artistico e artigianale, fiore all’occhiello della nostra regione ma anche dell’Italia intera’. ‘Saremo in prima linea e difenderemo con forza i nostri artisti, i nostri artigiani, le nostre aziende la nostra storia ed arte. Non è giusto e non è tollerabile che paghino un prezzo così alto nell’indifferenza del governo ’, conclude De Simone.

Auguri ad Emma Matonti, nuova centenaria di origine vietrese. La signora, nata nel '21, ha festeggiato ieri il suo centesimo compleanno. Per l'occasione è stata omaggiata di una targa realizzata dal Comune di Vietri sul Mare e consegnata dal sindaco Giovanni De Simone e dall'assessore alla cultura, Antonello Capozzolo.

QUI SAPRI

“Richiesta a ttivazione hub per le vaccinazioni anti Covid 19 plesso ospedaliero Sapri”: è questo l’oggetto della richiesta da parte della segreteria provinciale della F.I.A.L.S. (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità) Salerno indirizzata alla regione Campania, al direttore genreale dell’Asl Salerno, al direttore sanitario dell’Asl Salerno, al direttore amministrativo dell’Asl Salerno, al direttore sanitario del plesso ospedaliero di Sapri e ai sindaci dei comuni ricadenti nel pioano di zona s9. Questo il testo del messaggio: “Con la presente la scrivente O.S. Filas intende sottolineare la necessità di includere anche il P.O. di Sapri negli hub della provincia di Salerno che si occuperanno della somministrazione dei vaccini anti Covid 19. Risulta, infatti, che l’intero territorio di competenza dovrà far riferimento al plesso ospedaliero di Vallo della Lucania. Riteniamo fondamentale tale inclusione nella rete vaccini hub Salerno, in modo da favorire in primis gli operatori ospedalieri e delle Rsa ma soprattutto l’intera popolazione evitando agli anziani e ai soggetti affetti da gravi patologie una vera e propria trasferta non agevole per potersi avvalere del vaccino. In virtà di quanto segnalato la scriventeauspica che, afronte delle criticità sopra elencate, si possa dotare fin da subito il plesso ospedaliero di Sapri di un ultra-frigorifero capace di raggiungere la temperatura di – 80 gradi richiesto per il trasporto e lo stoccaggio di vaccini anti Covid 19, in modo da iniziare a praticare i vaccini agli operatori direttamente a Sapri”. (L'Ora di Cronache)

IL CONCORSO

Si è aperta il 4 gennaio 2021 la seconda edizione del “Premio Speciale Angelo Vassallo, Sindaco Pescatore”, promosso dalla Fondazione Angelo Vassallo e dall’associazione salernitana “Battiti di pesca”, rivolta a studenti, scuole e adulti. Si tratta del secondo concorso nazionale indetto dalla Fondazione Vassallo e intitolato alla memoria del primo cittadino ambientalista del comune di Pollica, Angelo Vassallo, ucciso in un attentato il 5 settembre del 2010. Sviluppo sostenibile, ambiente, salute, benessere, legalità, paesaggio e beni storici e artistici: questi i temi su cui verte la seconda edizione del Premio Angelo Vassallo, rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Novità di quest’anno è che per la prima volta l’ambito riconoscimento apre le porte anche alla partecipazione degli adulti (senza limiti di età) e alle associazioni operanti sul territorio ed impegnate nella diffusione e nella promozione della legalità. Tre le sezioni del Premio: poesia edita o inedita, narrativa inedita e fotografia. Per ulteriori informazioni e per conoscere tutte le modalità di partecipazione al concorso nazionale del Premio speciale culturale Angelo Vassallo, collegarsi al sito www.fondazionevassallo.it La premiazione si svolgerà nel mese di settembre 2021 con una cerimonia pubblica in ricordo del sindaco cilentano.

LO SCIOPERO

Donato Salzano militante del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, da domenica 3 gennaio ha iniziato un duro digiuno di dialogo e proposta. L’iniziativa nonviolenta vuole porsi l’obiettivo di dare voce al diritto degli ultimi tra gli ultimi, a cominciare dai ristretti nella Casa Circondariale di Salerno e ricordare alle istituzioni, in primis al Sindaco di Salerno e massima autorità sanitaria in città, di dare seguito alle leggi che loro stessi si sono dati (art.2 dl 23 novembre 2020, n. 154, il cosiddetto “DECRETO RISTORI TER”; ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n.658 del 29 marzo 2020; ed in fine la giusta Delibera di Giunta Comunale n. 263 del 30/11/2020 in ottemperanza all’art. 2 comma 3 del precedentemente indicato dl n.154/2020 e alla già citata ordinanza n. 658/2020, che stabilisce variazione al bilancio comunale riguardanti le risorse trasferite dal Bilancio dello Stato correlate all’emergenza COVID-19). Visti i precedenti, si eviti ancora una volta di far aspettare fino a Pasqua per avere i buoni spesa di Natale (lockdown di marzo riferito alle domande di aprile: 8 mesi; la riapertura dei termini di luglio: 5 mesi), ovviamente non solo per i liberi in città ma anche per i detenuti residenti alla Casa Circondariale di Salerno, di fatto comunque sempre esclusa la “Comunità Penitenziaria” di Fuorni. Contemporaneamente in gran parte delle altre amministrazioni della Provincia di Salerno, con in testa l’efficientissimo Sindaco Gianfranco Valiante di Baronissi, con procedimenti e istruttorie celeri hanno distribuito prima e consegnando poi velocemente nelle case degli aventi diritto il secondo ristoro di buoni in tempo per l’arrivo del Natale. Appunto il bis dei “BUONI SPESA COVID” relativi al finanziamento per gli aiuti alimentari e di prima necessità del recente “DECRETO RISTORI TER” di novembre, trasferiti per tempo dal Governo a tutte le amministrazioni comunali, aventi l’esclusivo scopo della solidarietà alimentare con precisi obblighi di celerità e urgenza, che come suo solito l’amministrazione di Salerno tarda nuovamente a consegnare. Nell’affiancarvi con la fermezza e l’amore della nonviolenza vi trasferiamo la forza per l’immediato rietro nella legalità, chiedendovi d’interrompere da subito il “vulnus” del diritto e dei diritti sul caso: “IL COMUNE E IL NATALE DEI BUONI SPESA COVID DEL DECRETO RISTORI TER DI NOVEMBRE E LE DOMANDE PURTROPPO ANCORA IMPEDITE AGLI ULTIMI TRA GLI ULTIMI CHE SIANO ESSI RISTRETTI RESIDENTI ALLA CASA CIRCONDARIALE DI SALERNO O LIBERI RESIDENTI IN CITTA’ A CAUSA DELLA MANCATA RIAPERTURA DEI TERMINI DEL BANDO DEGLI UFFICI”. Per chiunque voglia unirsi alla lotta e dare forza al Sindaco con il digiuno, può comunicare la sua adesione, scrivendo una mail a donatosalzano@libero.it, indicando: nome, cognome, città e durata di astensione dai cibi. DOVE C’E’STRAGE DI DIRITTO, C’E’STRAGE DI POPOLI – SPES CONTRA SPEM DICHIARAZIONE DI DONATO SALZANO: “Ci preoccupa tantissimo il COVID che si sta diffondendo oramai velocemente soprattutto nelle “Comunità Penitenziarie” e nella nostra di Fuorni. Tanto che nonostante Rita Bernardini abbia condotto per oltre un mese uno sciopero della fame di dialogo e proposta insieme a miglia e miglia di detenuti, a militanti del Partito Radicale, purtroppo da allora nulla è cambiato, neanche dopo la lettera al Presidente della Repubblica e l’incontro con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che in seguito ha anche prontamente fatto visita al carcere di Regina Coeli. Siamo certi per dipiù che in questo momento terribile, i detenuti a Fuorni e le loro famiglie residenti non siano neanche stati ristorati con i buoni spesa di cui pur avrebbero tanto bisogno, come la manna dal cielo in questo periodo di restrizioni da Covid (da tempo non possono ricevere più né pacchi e né visite dei familiari). Il Generale burocrate feste natalizie e di fine anno ha già prevalso sulla fame e sete di verità e diritto degli ultimi tra gli ultimi e il resto hanno fatto i “Signori del gettone” di maggioranza e opposizione, al solito da sempre “soci” come “ladri di Pisa”, compresi i sei nuovi e vecchi transfughi fino ad ieri “sodali” di tutte le scelte amministrative, soltanto oggi a fine consigliatura discutibili. Tutti costoro al Consiglio Comunale di fine anno evidentemente interessati ad altro non hanno voluto, sentito e inteso adottare l’interrogazione urgente al Sindaco redatta per loro dall’Associazione Radicale Salernitana “Maurizio Provenza”, che pur avrebbe dato la possibilità di una parola definitiva e autorevole al Capo dell’Amministrazione sul caso dei “BUONI SPESA COVID DI NOVEMBRE” non ancora distribuiti e sul costituito fondo di solidarietà alimentare comunale COVID-19. Lottiamo per il possibile contro il probabile e come Ernesto Rossi vogliamo metterci al capo della ricostruzione, quali costruttori di ponti e chiediamo al Sindaco di Salerno con l’amore e la fermezza della nonviolenza, di scongiurare quella strage di diritto che è già strage di popoli, gandhianmente cara a Marco Pannella, non tanto quale primo cittadino, ma più propriamente nel ruolo di massima autorità sanitaria in città, nel far visita appunto alla Casa Circondariale di Salerno nei giorni che ci separano dalla loro, nostra e sua Epifania e poi mettere una parola conclusiva DA SUBITO sul caso: “COMUNE NATALE BUONI SPESA COVID DECRETO RISTORI TER E ULTIMI TRA GLI ULTIMI CHE SIANO ESSI RISTRETTI O LIBERI”, cosi da permettere agli uffici delle politiche sociali di riaprire celermente i termini del bando e far accedere alla domanda a tutti coloro che hanno maturato i requisiti previsti dal decreto ristori ter e dalla delibera della giunta municipale. Rosario Livatino amava spesso ripetere: “non basta essere credenti, ma bisogna essere credibili”. SII TU IL CAMBIAMENTO CHE VUOI VEDERE NEL MONDO – SPES CONTRA SPEM” SEGUE: TESTO INTERROGAZIONE URGENTE AL SINDACO DI SALERNO CON RISPOSTA SCRITTA ED ORALE REDATTO DALL’ASSOCIAZIONE RADICALE SALERNITANA “MAURIZIO PROVENZA”.

IL FINANZIAMENTO

Il Comune di Minori è destinatario del finanziamento triennale per il sostegno alle attività produttive economiche e commerciali del territorio così come previsto dal Dpcm del 24 settembre 2020 e pubblicato sulla G.U. del 4 Dicembre 2020.

IL NUOVO LOGO

La Pastorale Giovanile dell’Arcidiocesi di Salerno-Campagna-Acerno lancia il nuovo logo che, riprendendo in modo creativo un elemento del patrimonio storico-artistico-culturale salernitano, rende in modo immediato la nuova conformazione dell’Ufficio. A luglio 2020, dopo un anno dal suo ingresso in Diocesi, l’Arcivescovo Metropolita di Salerno-Campagna-Acerno Sua Eccellenza Mons. Andrea Bellandi ha riconfigurato l’Ufficio e ha voluto che comprendesse cinque servizi che interagiscono con il mondo giovanile. Da qui la necessità di un nuovo logo che immediatamente desse l’idea della nuova conformazione. Direttore della Pastorale Giovanile è don Roberto Faccenda, a cui è stato affidato anche il servizio per la Pastorale della Scuola. Gli altri responsabili dei servizi sono: don Giuseppe Landi per la Pastorale Vocazionale, don Vincenzo Serpe per la Pastorale Universitaria e della Ricerca, don Luigi Piccolo per la Pastorale degli Oratori e don Ferdinando De Angelis per la Pastorale dei Ministranti. I cinque servizi lavorano in sinergia, sostenuti da una equipe affiatata e motivata, formata da giovani che si dedicano con impegno ed entusiasmo a testimoniare la fede, guidati da suor Carmela Pedrini, Ancella della Carità, che da diversi anni li accompagna in questo percorso. Il nuovo logo, che sarà lanciato nei primissimi giorni del 2021, rende in modo chiaro ed immediato la nuova conformazione degli uffici e allo stesso tempo riprende in modo creativo un elemento architettonico del patrimonio storico-artistico-culturale salernitano.

PIAZZA ALARIO

 

“Ritengo giusto e positivo l’intervento di riqualificazione dell’area che punta nel contesto storico ambientale della stessa, vista anche la bella presenza della fontana dei primi anni del XX secolo al centro, a renderla più bella e vivibile, valorizzando le alberature presenti e non ammalorate (laddove dovessero esserci dei problemi si farà la verifica strumentale) e integrando le aiuole presenti con essenze floreali, in alcuni punti saranno installate una decina di giochini per i bambini (ciò favorirà la presenza di famiglie con i più piccoli), la pavimentazione dell’area sarà in pietra lavica vesuviana che ben si integra nel contesto del quartiere”. Così il consigliere comunale dei “Progressisti per Salerno”, Rocco Galdi. “L’area sarà delimitata da una recinzione stilisticamente adeguata di 1,10m di altezza con varchi di accesso in più punti. Il progetto visionato è bello e attraente, sono sicuro che una volta realizzato lascerà soddisfatti i cittadini della zona”, conclude il consigliere Galdi.

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