Questa mattina, genitori, ragazzi e docenti del “Coordinamento Scuole Aperte Salerno” hanno ‘spento la DAD’ e sono scesi in piazza per ricordare il valore della “scuola per tutti”, anche per i campani (‘lontani dai banchi’ da tempo addietro rispetto ai propri connazionali).
Nella giornata di oggi, due sono state le manifestazioni nel salernitano. Seduti sulle panchine e i muretti di piazza S. Francesco, allo scoccare dell’inizio dell’orario scolastico, ragazzi e docenti hanno svolto le lezioni connessi col proprio cellulare davanti al Liceo “Torquato Tasso”, uno dei licei storici del territorio. 15 minuti dopo, genitori e docenti, ma soprattutto bambini della Scuola dell’Infanzia e Primaria, si sono riuniti in piazza Trucillo, di fronte all’Istituto Comprensivo “Matteo Mari”.
Il motivo che ha spinto il Coordinamento a scegliere questi luoghi è stato il voler dar la possibilità di far echeggiare la voce di tutti, però, nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Un modo anche per ricordare che la soluzione non è semplicemente “chiudere tutto”. La chiusura deve essere finalizzata alla risoluzione dei problemi che ne impediscono l’apertura. “Non bisogna chiudere per dimenticare, ma per risolvere!” – sottolinea una delle mamme che hanno aderito all’iniziativa con i loro figli. Ciò non significa l’abolizione totale e permanente della DAD, mezzo prezioso che ha consentito, nonostante tutto, il proseguimento dell’insegnamento. “Ma laddove sia possibile e i tecnici lo confermano attraverso dati scientifici, si deve riaprire. Le decisioni non vanno prese di pancia” – tiene a precisare, non tanto spinta dai problemi logistici e tecnici che inevitabilmente la DAD comporta. Il campanello d’allarme che ha spinto molti cittadini a manifestare è la privazione dei valori base della scuola e delle sue conseguenze. Socialità, confronto, sviluppo del senso critico, gentilezza, rispetto reciproco e accettazione della diversità. Questi sono i suoi capisaldi. Sminuire l’importanza dell’insegnamento in presenza significa ignorare il ruolo che essa ha nel processo di formazione dell’individuo e della sua autonomia, oltre al suo contributo allo sviluppo della sfera emotiva, psicologica e sociale. Accanto all’emergenza sanitaria, ed è forse ancor più allarmante per i bambini dell’Infanzia, della Primaria e delle classi prime di licei e medie, sussiste l’emergenza psicologica per cui la DAD non riesce ad essere uno strumento di supporto concreto ed efficace per i ragazzi.
Nella prima fase della riapertura scolastica e ripresa delle lezioni in presenza a settembre, c’era stato un tentativo di rendere più stabile la didattica in presenza, attraverso protocolli d’ingresso e d’uscita differenziati e l’appoggio presso altre strutture per evitare le “classi pollaio”. Sulla base di ciò, il Coordinamento Scuole Aperte salernitano chiede al Governatore De Luca di rinnovare questo suo impegno, attraverso l’attuazione di un’efficace potenziamento dei trasporti e dell’estensione della prima fase della campagna vaccinale anche ai docenti e personale scolastico. Un invito a riflettere sul ruolo del valore primario ed umano che la scuola ricopre universalmente.
La manifestazione proseguirà domani, in Via Piacenza, davanti il plesso Mercatello dell’Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini” alle ore 10.30.
FONTE: L'Ora di Cronache
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