Miss Italia 1995, Anna Valle è stata ospite del web show di giffonilive.it per incontrare i giffoner e confrontarsi con loro sul cinema, la cultura, la danza e, più in generale, sull'importanza di tenere viva la fiamma della creatività anche in momenti complessi come questo scandito dall'emergenza sanitaria.
Nell'ambito di #Giffoni50 – Winter edition, l'attrice ha presentato il cortometraggio Sulle punte, visto tra l'altro ad agosto dai Generator +13, firmato dal regista Ulisse Lendaro. Sequel di L'età imperfetta, in otto minuti racconta il tormento di Camilla, sola sul palco di fronte alla commissione di una prestigiosa accademia di danza francese. Al suo posto avrebbe dovuto esserci Sara, coinvolta in un misterioso incidente. Il lavoro rientra nel progetto “L'età imperfetta – Un anno dopo”, prima edizione di Cinema-Scuola-Lab, promosso dal Miur-Mibact.
“Sono stati coinvolti i ragazzi delle scuole superiori ed alcuni di loro sono stati fisicamente presenti sul set. Un'esperienza molto stimolante sia per loro che per la troupe”. Nel corto l'attrice interpreta un'insegnante di danza classica, una donna rigida, ma capace di trasmettere un valore preciso: “Sono convinta che più grande è la passione che ti anima, più riesci ad andare avanti come un treno. Se poi durante il percorso trovi anche qualcuno che simbolicamente riesce a darti il calore di un abbraccio, la strada è sicuramente spianata”.
Nel suo cuore i ragazzi hanno un posto particolare: “Sono animati da curiosità e passione. Ecco perché sono convinta del fatto che arte e cultura vadano promosse con maggiore attenzione, anche in una fase delicata come quella che stiamo vivendo. Bisogna cercare di riaprire in sicurezza i luoghi di incontro, come ha fatto questa estate Giffoni. Si può fare di più, non è facile, ma bisogna mettercela tutta”. Il suo è un ritorno, come testimonia una foto mostrata in diretta che la ritrae di rosso vestita e con un sorriso smagliante tra i juror.
“Spero di poter essere nuovamente dei vostri – ha raccontato Valle – Siete capaci di trasmettermi un'energia straordinaria, anche ora, a distanza”. Ma l'energia non è solo un dono: va coltivata, e se si ha la fortuna di trovare un buon maestro, il gioco è fatto. “Ricordo in particolare un insegnante del liceo, il professore Marino, che insegnava storia dell'arte. Lo amavamo tutti, perché oltre a far crescere la nostra cultura, ci ha trasferito il gusto dell'emozione, insegnandoci perfino a sentire il vento”.
Tantissime le domande dei ragazzi, che hanno spaziato da Vite in fuga, la serie tv che la vede nel ruolo di Silvia, fino all'esperienza del teatro, “una magia indescrivibile. Alimenta il tuo essere attore e ti regala una straordinaria energia. Tornerò a farlo, anche se è sempre difficile giostrarsi tra gli impegni del set e la famiglia”. Il futuro riserva la scrittura? Chissà, “per ora ho ancora tanta strada da fare”.
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