Non aveva ancora compiuto 23 anni, Salvatore De Riso, quando - nel 1989 - incontrò Diego Armando Maradona, che invece ne aveva 28. Oggi, a un giorno dalla sua morte, il Maestro pasticcere della Costa d'Amalfi lo ricorda con affetto, rivangando nell'album dei ricordi di gioventù. «Diego non giocava al calcio, Diego ha fatto il calcio. E questa è una certezza inconfutabile, un dogma, indipendentemente dalla fede calcistica - scrive con commozione -. Buon viaggio a te che ci hai regalato emozioni indimenticabili».
Emozioni anche quelle che sono rimaste impresse nel cuore di chiunque, quella sera del 21 marzo del 1989, ebbe modo di incontrare Diego in Costiera Amalfitana. Tra gli avventori del ristorante "Il Giardiniello" di Minori, dove il Pibe d'Oro entrò con la sua famiglia e il manager Guillelmo Coppola, c'era anche Sal De Riso, che appena un anno prima aveva aperto la sua prima pasticceria, inconscio del successo che poi avrebbe ottenuto.
Ad accogliere l'affiatato gruppo, oltre a una folla di tifosi festanti, il padrone di casa Francesco Di Bianco con la moglie Annunziata e i figli Giovanni, Pina e Antonio, che riservarono loro una saletta intera per trascorrere una serata in tranquillità. Tra una pietanza e l'altra, Diego - forse incitato dai commensali - non seppe trattenere l'istinto di palleggiare e, non avendo con sé un pallone, lo fece, con un limone sfusato della Divina. Un momento che i presenti hanno ancora stampato negli occhi. E purtroppo quella breve ma intensa serata finì, non prima del dolce. A prepararlo il giovanissimo Sal De Riso, che sulla panna disseminata di fiori di campo aveva scritto: "Dalla divina Costiera al divino Dieguito".
FONTE: Positano Notizie
Altri articoli di questo autore:
Se vuoi essere tempestivamente aggiornato su quello che succede a Salerno e provincia, la pagina facebook di Salerno in Web pubblica minuto per minuto notizie fresche sulla tua home.