A pochi giorni dall’inizio del campionato il presidente Enrico Gallozzi risponde ad alcune domande sulle aspettative per questa complicata stagione
Sabato comincia il campionato per la Rari, quali sono le sensazioni in questo momento così difficile che vive lo Sport a causa della pandemia?
"Il momento è sicuramente molto difficile. Lo sport è una di quelle attività che è stata colpita in pieno dalle norme restrittive causate dalla pandemia. È però importante che il Campionato sia ripreso perché ci aiuta a mantenere vivo tutto il movimento pallanuotistico".
Sarà un campionato strano, con i gironi e tutto il resto, qual è l’aspetto che conterà di più?
"Tutta la squadra è sottoposta a stress importanti. Non solo per la lunga preparazione ma anche per i continui test cui sono sottoposti i ragazzi. È importante la tenuta mentale oltre a quella fisica".
Gli aspetti gestionali delle società come stanno risentendo di tutta questa situazione?
"La chiusura degli impianti ha un notevole impatto sulle attività di ogni società sportiva. Noi abbiamo le spalle sufficientemente forti per riuscire a far fronte a tutti gli impegni, ma è sicuramente dura. Speriamo che presto le condizioni generali migliorino così da poter riaprire anche le piscine in gestione".
Un appello e un invito ai tifosi
"Un appello forte a tutti i tifosi e supporter è quello di seguirci sui Social. Ricordiamo che tutte le partite casalinghe saranno trasmesse in diretta su FB da Napoleggiamo. Un ringraziamento all’associazione Amici Rari che anche quest’anno ci sostiene ed a tutti i Rarinantini che non stanno facendo mancare il loro supporto".
Sabato riprende il campionato, con la Rari Nantes impegnata in casa alle ore 15 contro la Iren Genova Quinto. Si torna in acqua e nemmeno a dirlo, il più entusiasta è proprio il capitano, Andrea Scotti Galletta, che si appresta a vivere la sua quinta stagione in giallorosso, sia come giocatore che come tecnico delle giovanili. Ecco che cosa ci ha raccontato nella settimana che precede il match
Sabato finalmente si torna in acqua, seppur in una situazione anomala, quali sono le tue sensazioni?
"Non mi sembra vero che si ricomincia. Sono passati veramente troppi mesi e più che l’aspetto sportivo, l’importante è ricominciare per noi, per tutto il movimento e per dare un segnale di speranza per la pallanuoto italiana".
In questo campionato anomalo, quale sarà il fattore determinante, che cosa conterà di più per emergere?
"Conterà di più adattarsi ad una situazione anomala come questa del COVID. Sono saltate tutte le preparazioni e programmazioni normali, si deve vivere alla giornata, ragionando partita per partita, provando ad essere pronti ed in forma nel momento clou".
La Rari è inserita in un girone non semplice, come ci si prepara a questi incontri quasi da dentro o fuori?
"Abbiamo due finali con il Quinto, nostra storica rivale, per andare nel girone d’élite o lottare per la salvezza. Dobbiamo ancora vendicare la sconfitta in gara 3 della finale playoff, lo scorso anno pareggiammo una partita dominata per lunghi tratti. Loro sono un gruppo molto diverso, ma è una squadra che gioca bene a pallanuoto con molta qualità e sono curioso di vedere questo giapponese di cui parlano tutti".
Avete cambiato quasi nulla, il gruppo può essere il segreto di questa squadra?
"Il gruppo è unito come lo scorso anno e sarà il nostro punto di forza, bisognerà vedere solo quanto siamo arrugginiti per la lunga inattività e per la mancanza di partite di allenamento con altre squadre. In più ci mancheranno i nostri tifosi, il nostro uomo in più che ci ha spinto lo scorso anno a fare delle imprese magnifiche. Dobbiamo vincere per noi e per loro".
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