A poche ore dalle elezioni regionali, come un fulmine a ciel sereno, su alcuni candidati al consiglio regionale della Campania si abbatte l’ombra dell’antimafia. Di fatti, nella tarda serata di ieri la commissione presieduta dal presidente Nicola Morra ha diffuso i 13 nomi dei candidati ritenuti “impresentabili” su 15 segnalazioni pervenute dalla direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, a causa di processi giudiziari che pendono sulle loro spalle. Move sono gli “impresentabili” per la Regione Campania: 5 nelle liste di De Luca e 4 nelle liste di Caldoro. Nella liste a sostegno del presidente uscente, infatti, l’antimafia ha segnalato Sabino Basso candidato con Campania Libera, imputato per riciclaggio dal Tribunale di Avellino; Aureliano Iovine candidato con Liberaldemocratici e Moderati, imputato di plurimi reati tra cui associazione per delinquere di stampo mafioso; Michele Langella di +Campania in Europa, imputato di riciclaggio; Francesco Plaitano di Lega per l’Italia – Partito repubblicano; Carlo Iannace di De Luca presidente, già consigliere regionale uscente, sotto la scure della Severino. Per quanto riguarda Caldoro, invece, ci sono Orsola De Stefano della Lega, imputata di concussione; Maria Grazia Di Scala di Forza Italia, imputata di concussione; Monica Paolino di Forza Italia imputata di scambio elettorale politico-mafioso e Francesco Silvestro di Forza Italia imputato di concussione. Un vero e proprio record negativo per la regione Campania che ancora una volta sembra rinunciare alla ormai famosa “lista pulita”, in nome di un consenso che potrebbero portare proprio gli impresentabili. La commissione di Palazzo San Mancuto ha decretato “impresentabili”, inoltre, tre candidati in Puglia e uno in Val d’Aosta. Intanto, proprio Francesco Plaitano si difende dalle accuse dell’antimafia. Il segretario provinciale del Pri a Salerno, tra gli “impresentabili” in Campania, come annunciato da Nicola Morra, presidente dell’organismo bicamerale, che ha esaminato le liste elettorali in vista del voto del prossimo fine settimana. “Io un impresentabile? E’ una persecuzione” – ha dichiarato – Ma vado avanti. Io sono sposato da 30 anni con il Pri, e sono già abituato a queste insinuazioni”. Poi ricorda come “mi hanno pure fatto un blitz nel 2008, mi hanno arrestato, proprio alla vigilia delle elezioni, per voto di scambio”. Plaitano spiega che tutto fu superato: “Sono stato pure assolto, perché il fatto non sussiste, e ora il mio caso è di fronte alla corte europea”, assicura ancora.
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