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I fatti del giorno | Tutte le principali notizie di cronaca da Salerno e provincia

22/08/2020

LA RAPINA

Attimi di paura giovedì pomeriggio a Salerno in Via Sabato De Vita, la strada che conduce da Fratte a Pellezzano. Alcuni malviventi avrebbero preso di mira il distributore di carburanti della zona. Effettuata la rapina i malviventi sono fuggiti via. Sul posto i carabinieri per ricostruire l’accaduto. Al vaglio le immagini di video sorveglianza della zona. Al momento non si conosce l’entità del bottino.

ROBA DA PAZZI

Insulta e picchia la madre per ottenere i soldi per comprare la droga: il gip ha disposto il divieto di avvicinamento per un 45enne salernitano, accusato di maltrattamenti ed estorsione a Mercato San Severino. L’uomo avrebbe reso la vita della madre un inferno, tra il 2018 fino a tempi più recenti, arrivando a colpirla – secondo le accuse della Procura di Nocera – con un bastone di legno per poi prometterle di scioglierla nell’acido, se non avesse acconsentito a consegnare delle somme di denaro chieste a cadenza quotidiana. I soldi servivano a comprare droga.

ABUSIVISMO

Dieci euro al giorno, era questa la conveniente tariffa applicata dai gestori di un parcheggio abusivo di Ravello, scoperto nella giornata di mercoledì dai carabinieri della Compagnia di Amalfi, coordinati dal Capitano Umberto D'Angelantonio. I militari della stazione della Città della Musica nell’ultimo periodo avevano notato un andirivieni sospetto di vetture e turisti presso la casa di un soggetto, già noto alle forze dell’ordine e denunciato per questo tipo di attività. Nel 2012, infatti, il suo piazzale era stato sequestrato poiché utilizzato illegittimamente come area di sosta per auto e moto. Questa volta ad essere colto “in fallo” è stato il fratello del proprietario, sorpreso mentre faceva parcheggiare alcune vetture in coda fuori dalla rampa di accesso. Gli accertamenti svolti sul posto, con il supporto dell’Utc del comune di Ravello, hanno consentito di constatare che la superficie in questione era ancora sottoposta a sequestro penale e che all’interno della stessa era anche stata costruita una piccola baracca di legno senza alcun tipo di autorizzazione. Al momento dell'intervento dei carabinieri erano parcheggiare ben 17 vetture appartenenti a ignari vacanzieri che si erano recati in spiaggia per godersi una giornata di relax. Per le violazioni accertate sono stati denunciati i due fratelli, rispettivamente proprietario del fondo e gestore dell’attività illecita, per i reati di violazione di sigilli e abusivismo edilizio. Inoltre al parcheggiatore è stata elevata la sanzione di 700 euro circa per aver svolto l'attività senza alcun tipo di autorizzazione. Notevole Il giro di affari che i gestori di questo parcheggio abusivo erano riusciti a creare. Quello di mercoledì è solo l'ultimo sequestro di un parcheggio abusivo in Costiera Amalfitana. Solo tre settimane fa, a pochi chilometri di distanza sempre nel comune di Ravello in località Ponte, i carabinieri apposero i sigilli ad un fondo agricolo adibito a parcheggio per le auto. I militari, oltre all'attività svolta senza le autorizzazioni necessarie, riscontrarono anche alcuni abusi edili consistenti nell’apposizione di una recinzione a delimitare il terreno, la realizzazione di una piattaforma in cemento armato con sopra apposto un prefabbricato e relativo pergolato e la realizzazione di una passerella carrabile in cemento. Purtroppo quello dell'abusivismo edilizio in Costiera Amalfitana è un problema concreto sul quale le forze dell'ordine lavorano con grande attenzione ma che andrebbe risolto con la collaborazione di cittadini e istituzioni. (La Città)

LE FIAMME

E' stato domato solo alle 18:30 di ieri pomeriggio l'incendio che era scoppiato all'ora di pranazo sulle colline di Corbara. Un rogo che ha distrutto diversi ettari di vegetazione e che ha messo a dura prova vigili del fuoco e volontari che sono prontamente intervenuti. Fiamme che hanno costretto a chiudere per diverse ore pure la Provinciale 2 che dal Valico di Chiunzi conduce a Sant’Egidio del Monte Albino.

Un vasto incendio ha interessato una parte dell’ex scalo merci ferroviario di Angri, provocando una colonna di fumo nero generata dalle fiamme che hanno investito sterpaglie e successivamente dei tubi di plastica abbandonati in zona dopo i lavori effettuati dalle ditte che si sono interessate degli interventi per il rifacimento del sistema fognario. Quei rifiuti non sono mai stati rimossi nonostante la diffida, presentata oltre un anno fa, avanzata dal Comune nei confronti di Arcadis alla rimozione del materiale plastico. Che, invece, ieri mattina è andato in fumo. Le fiamme hanno interessato l’area già delimitata da tempo e non l’altra zona dello scalo ferroviario dove abitualmente trovano parcheggio decine di auto dei pendolari che si servono della vicina stazione. A dare l’allarme sono stati alcuni residenti in zona e sul posto sono arrivati i mezzi del vigili del fuoco coadiuvati dalle guardie ambientali locali: le fiamme hanno interessato prima le sterpaglie e successivamente si sono propagate fino a coinvolgere e bruciare il materiale plastico abbandonato in zona. Il Comune negli anni passati ha già provveduto alla rimozione di oltre cinquanta tonnellate di rifiuti attraverso l’operato dell’azienda comunale “Angri Eco Servizi” in seguito ad un sopralluogo verificò la presenza di disparati materiali con tre distinti cumuli contenenti materiale plastico, ramaglie, sfalci e materiale inerte.

IL CASO

Rimosse le transenne da piazzetta Ambrosoli, lo slargo dei bulli che da due anni produce schiamazzi fino all’alba. I residenti hanno pensato e temuto ieri pomeriggio che il Comune avesse deciso di riaprire al pubblico l’area chiusa un mese fa per i troppi assembramenti. La misura adottata dal sindaco Cariello era stata accolta come una “liberazione” dai residenti. La piazza, in due settimane, non sono è più pulita, ordinata e meno rumorosa ma ha acquisito un discreto aspetto botanico. Contattato dai residenti allarmati, il sindaco Massimo Cariello ieri pomeriggio ha confermato che «La piazza è ancora chiusa, nessuno in Comune ha ordinato la rimozione delle transenne. Qualcuno deve averle rubate – ha esclamato il primo cittadino – perché non ho affatto revocato la chiusura. Manderò subito la polizia municipale a verificare l’accaduto. In serata confermeremo ai ragazzi che piazza Ambrosoli resta chiusa ». E’ probabile, dunque, che le transenne rimosse vengano immediatamente sostituite per evitare che durante la notte ripartano assembramenti e caos. Da quando la zona è stata chiusa, il disagio dei residenti è diminuito e la piazzetta è molto più pulita. Resta da chiarire il mistero sulle transenne. 

L'INTERVENTO

Sospiro di sollievo per l’insegnante 49enne investita giovedì mattina in via Marconi da un’auto mentre era sul marciapiedi. Un incidente tra vetture, la carambola ed il trasferimento in gravi condizioni prima all’ospedale di Cava e poi al Ruggi. Si era temuto il peggio con l’amputazione degli arti inferiori poi la buona notizia: la prof sta bene e non perderà le gambe. A darne notizia Il Mattino. L’intervento è durato tre ore. Gli ortopedici ed i chirurghi vascolari sono riusciti a salvarla e a scongiurare il pericolo di un’amputazione. E mentre si ricostruisce la dinamica dell’incidente in tanti chiedono interventi come semafori nell’incrocio dove è avvenuto l’incidente e tra l’altro vicino ad un istituto scolastico.

L'AUTOPSIA

E’ stata effettuata nel pomeriggio di ieri l’autopsia sul corpo di Francesca Galatro , la donna assassinata nel Centro di accoglienza per i senza fissa dimora, sito a Vallo della Lucania. L’esame, a cura del medico legale A damo Maiese, ha confermato che a causare la morte della donna (era uomo alla nascita per poi diventare donna a seguito di un apposito percorso seguito per il cambio di sesso) è avvenuta per una sola coltellata inferta dritta al cuore. Non ci sono segni di colluttazione sul corpo quindi è molto probabile che l’omicidio è avvenuto a sangue freddo, senza che vittima e carnefice siano arrivati alle mani prima del tragico epilogo. Intanto l’uomo accusato dell’omicidio, resta rinchiuso nel carcere di Vallo della Lucania. Si tratta di un anziano di Rutino, anch’egli un clochard che pare frequentasse il medesimo Centro di accoglienza, teatro dove si è registrato l’assassinio. (La Città)

LA RISSA

Nella serata di ieri i carabinieri della Compagnia di Sapri hanno effettuato un servizio di controllo coordinato del territorio al fine di intensificare la cornice di sicurezza in prossimità dell’orario di chiusura degli esercizi commerciali e nel proseguo della serata sul controllo della movida, in questo periodo caratterizzato dalla presenza di numerosi turisti, con controlli al rispetto della normativa covid e alla circolazione stradale. I controlli si sono concentrati prevalentemente sui territori di Sapri, Policastro, Scario, Marina di Camerota e Palinuro, con presenza sia nei centri abitati, sia lungo le principali arterie stradali. In particolare a Sapri le pattuglie sono state impegnate su una violenta rissa per cui sono state denunciate 5 persone di cui due minorenni. Al termine di una perquisizione in una casa vacanza in Sapri, un gruppo di giovani provenienti dal napoletano sono stati segnalati alla competente Prefettura per possesso di sostanza stupefacente del tipo marijuana in modica quantità. Per quanto attiene poi alla sicurezza della circolazione stradale sono stati sottoposti a fermo amministrativo due motocicli per circolazione senza casco. Inoltre un parcheggiatore abusivo in zona Brizzi a Sapri è stato denunciato, sottoposto a Daspo urbano e quindi, allontanato.

 

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