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Il Macchia ha vinto, dopo le recenti disposizioni del Consiglio direttivo della LND, per la prima volta il campionato di Seconda Categoria. Alessandro Di Pasquale, capitano del Macchia, è intervenuto ai nostri microfoni per esprimere la sua gioia per questa promozione in Prima Categoria: «Stiamo tornando un po’ alla normalità. Nei giorni scorsi abbiamo “festeggiato”, nel rispetto sempre del momento che stiamo vivendo e di tutte le vittime del Covid-19, quest’evento: va considerato tale perché non avevamo mai vinto un campionato. Abbiamo passato un po’ di tempo insieme, ritrovandoci dopo 4 mesi in un locale per una pizzata, sperando di farlo quanto prima su un campo da calcio. C’è stato anche qualche coro dei tifosi ma il tutto è stato, giustamente, contenuto».

«Ci speravamo dopo aver fatto un campionato del genere nel girone I — continua il capitano del Macchia, a proposito di questa promozione certificata negli ultimi giorni — terminarlo da un momento all’altro e lasciarlo in sospeso sarebbe stato un peccato dopo i tanti sacrifici fatti da settembre in poi. Dedico questo successo a mio padre, venuto a mancare cinque anni fa, creatore della società Macchia. Ci teneva tanto nel vedere vincere il Macchia e speriamo di averlo reso contento».

«L’addio del mister Buonomo era aspettato — conclude Di Pasquale — avendoci già avvisati a inizio anno di essere questa, in ogni caso, la sua ultima stagione e di aver bisogno di un po’ di tempo per dedicarsi alla famiglia. Per il Macchia lui era un factotum: ricopriva la carica di presidente e di allenatore, si occupava dei tesseramenti e delle richieste. Ora si prenderà il meritato riposo. C’è tanta voglia di tornare in campo. Il direttore Bufano sta già gettando le basi per il prossimo campionato, per organizzare una rosa all’altezza e fare bella figura anche in di Prima Categoria».