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Nessun pericolo per la spiaggia di Santa Teresa. E’ quanto emerso dai controlli dell’Arpac e della capitaneria di porto, i cui risultati sono giunti nella giornata di ieri. Stando a quanto emerge, infatti, dai controlli dell’Arpac sarebbe emersa la presenza di idrocarburi pesanti e Pcb ma in un quantitativo al di sotto della concentrazione soglia di contaminazione. I controlli dell’Arpac si erano resi necessari a causa del deposito di una melma scura lo scorso novembre di cui si è analizzata la consistenza e la composizione tanto da far scattare l’allarme e pensare di interdire il passaggio dell’arenile di Santa Teresa alle persone. I prelievi effettuati hanno invece registrato una concentrazione minima e non pericolosa. Dai risultati dell’Arpac dipendeva la decisione dell’amministrazione comunale di riaprire o meno la spiaggia libera con l’avvio della fase due che, di fatti, consente la possiblità di andare al mare. I risultati delle analisi sono giunte ieri mattina nell’ufficio dell’assessorato all’ambiente del comune di Salerno che aveva sollecitato le indagini proprio mentre era in corso la riunione di giunta a Palazzo di Città. Probabile che il Comune possa dare in gestione a terzi le spiagge, attraverso un bando oppure per affidamento diretto. Il tempo stringe e Caramanno garantisce decisioni praticamente ad horas. Quella della gestione delle spiagge libere a Salerno è una problematica ancora esistente in quanto la Regione Campania ha disposto l’utilizzo delle spiagge libere ma solo nel rispetto del distanziamento sociale di almeno un metro e poi turnazioni orarie Devono inoltre essere assicurate misure di pulizia delle spiagge e di igienizzazione delle attrezzature comuni. Il sindaco Napoli, nel corso dell’incontro tenutosi nella mattinata di lunedì ha chiesto controlli alla Polizia locale con l’ausilio della Capitaneria di porto. E tra le ipotesi al vaglio dell’amministrazione comunale la possibilità di affidare le spiagge libere ad un ente esterno, senza un ticket d’ingresso.