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Le scuole paritarie dimenticate avranno una boccata d’ossigeno

25/05/2020

L'impegno dichiarato della Regione Campania di sostenere, in qualche modo, anche le scuole paritarie ha scongiurato, finora, proteste del settore dell'istruzione privata. Ma, l'emergenza coronavirus ha fatto riemergere tutte le difficoltà che la scuola privata vive, ormai, da anni. “La Regione non ha, in questo momento, fondi per le scuole paritarie, ma abbiamo detto da subito che, per quanto riguarda il 2020, prenderemo parte dei fondi dello 0-6 e li destineremo alle scuole paritarie", assicura l’assessore regionale all'Istruzione, Lucia Fortini, spiegando di non conoscere ancora “quali saranno i criteri, ma questa è la nostra intenzione e le scuole paritarie campane sanno che c'è la nostra totale disponibilità”. Durante l'incontro della task force del ministero dell'Istruzione alla quale partecipano Anci, Upi e Regioni e dove la Campania partecipa anche in rappresentanza delle altre Regioni, “abbiamo fatto presente che abbiamo bisogno che il riparto si faccia al più presto”, rivela l'esponente della Giunta. Fortini, ricordando che, “negli altri anni, abbiamo finanziato esclusivamente gli ambiti territoriali, privilegiando la scuola pubblica statale, ma non perchè ci fosse una preclusione personale”, rimarca che “in questo momento, è doveroso da parte della Regione sostenere anche le scuole paritarie che sono in grandissima difficoltà, soprattutto quelle dello 0-6”. Perciò, ribadisce di essere “impegnata a dare parte del finanziamento” e, pur non avendo ancora notizie certe, ritiene che “possa esserci un buon incremento delle risorse per la Regione Campania per lo 0-6, rispetto allo scorso anno”. D'altra parte, è stata la Campania a far saltare il tavolo in conferenza Stato-Regioni perchè, “per lo 0-6, hanno falcidiato le regioni del Sud e la Campania è l'unica che si è opposta”, rammenta l'assessore che punta a concludere un accordo qualora l'incremento dei fondi rispetto al 2019 andasse “esclusivamente alle regioni del Mezzogiorno. In questo caso, sigleremmo l'accordo”. L'incremento dei fondi sarebbe, così, ripartito, “per le scuole paritarie e bisognerà capire come, ma si potrà trovare un accordo con le associazioni più rappresentative della categoria".

Rosaria De Filitto, presidente della Federazione Italia Scuole Materne (Fism) Campania che, in regione, rappresenta 300 scuole paritarie e 8mila in tutt'Italia, chiarisce che "con il decreto Rilancio si è colmato un vuoto riscontrato negli interventi precedenti che ignoravano le scuole paritarie. E' stato dato un fondo di 65 milioni di euro alle scuole dell'infanzia paritarie e per i servizi educativi, tra cui le comunali". Ma, il fondo viene ritenuto dalla Fism "non sufficiente perche', adesso, ci troviamo a colmare le difficoltà, abbiamo da pagare i fitti, abbiamo difficoltà con la cassa corrispondente credito di imposta e che siano previste adeguate risorse economiche per la riapertura e per la ripresa delle attività per il prossimo anno scolastico". Rammenta, quindi, che "abbiamo una legge, la 62 del 2000, che è incompleta e mortificante perchè a livello giuridico ci siamo, ma sotto il profilo economico assolutamente no. Quindi, chiediamo con forza di raggiungere la parità economica che è indispensabile. Con la Regione Campania abbiamo una questione aperta per l'applicazione della legge 0-6 che rimane a tutt'oggi incompleta a causa di una interpretazione non corretta e che fatica a riconoscere la scuola paritaria nel sistema nazionale di istruzione. Non capiamo perche' il fondo destinato anche alle scuole paritarie, qui, sia stato erogato esclusivamente alle scuole comunali. L'assessore Fortini ci ha assicurato che sta provvedendo, ma ancora non abbiamo saputo niente". Quanto ad eventuali proteste, De Filitto spiega che "il 29 abbiamo un convegno nazionale con la nostra federazione e stabiliremo le nostre azioni. Ci siamo mossi in modo diverso, non scendendo in piazza, ma se saremo costretti faremo anche questo".

La dirigente della scuola paritaria “Rosa Agazzi” di Salerno, Diana Sardone, dice che, "per il momento, abbiamo ricevuto soltanto le linee guida per i campi estivi. Stiamo valutando, come scuola paritaria, se è il caso o meno di farli". Intanto, in attesa delle linee guida per l'apertura, "personalmente - rivela - ho avuto un colloquio con l'assessorato alla Pubblica Istruzione della Campania che mi ha confermato che è a disposizione per aiutare e andare incontro alle esigenze della scuola paritaria. Prima di arrivare a qualsiasi forma di protesta, se di protesta possiamo parlare, vogliamo prima attendere le linee guida". "Dove noi vogliamo fare una battaglia - evidenzia - è per avere una parità assoluta. Sì, siamo inseriti nel sistema scolastico statale, ma non abbiamo una parità economica. Quei piccoli aiuti che vengono dati alla scuola paritaria non sono sufficienti a niente". Auspica, "per la tutela e la salute dei bambini, com'è giusto che sia", che arrivino le stesse sovvenzioni perche' le paritarie avranno "le stesse prescrizioni della scuola pubblica e l'aiuto non dovrebbe essere l'aiutino". "Se una scuola paritaria dovesse aprire con un rapporto di 5 alunni a un docente, quanto dovrebbe sborsare per la retta una famiglia?", si chiede analizzando che "una cosa, è un contributo da parte delle famiglie, altra cosa è assumersi l'onere di una retta molto alta. Questa e' una battaglia che, in questo momento, ci sentiamo di portare avanti", conclude.

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