"Impugnare la convocazione delle elezioni regionali preso il tribunale amministrativo per violazione delle disposizioni di legge in materia di presentazione delle liste". Lo sostiene il consigliere provinciale Dante Santoro, in relazione al possibile voto a Luglio. "Per alcuni presidenti di regione, e tra questi c'e' De Luca - spiega Santoro - le prossime elezioni, condizionate dalla drammatica pandemia da Covid 19, sono un fatto personale e non una prova di democrazia. La parola d'ordine è votare a fine luglio, senza porsi il problema di garantire il corretto espletamento delle procedure previste dalla legge in materia di presentazione delle liste" perchè "votare a Luglio significherebbe raccogliere le firme, autenticate da un notaio o cancelliere, entro il 20 di Giugno. Ma è risaputo che il DPCM dell'8 Marzo vieta qualsiasi forma di manifestazione pubblica, assembramento a causa delle misure di distanziamento sociale che sono ancora vigenti. Se dovessimo cominciare la raccolta delle firme nelle piazze e nelle strade, violeremmo la legge e saremmo perseguiti dall'autorità giudiziaria. E' opportuno quanto prima trovare una soluzione a questo problema che negherebbe diritti costituzionali e diritti di elettorato passivo e attivo ed in concreto impedirebbe a forze politiche di poter concorrere regolarmente alle elezioni".
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