Nelle ultime settimane pagine di siti e quotidiani sono state inondate da testimonianze e storie di salernitani all'estero. Dal caso Disneyworld negli States passando alle problematiche occorse ad alcuni operai in Germania, alla più tranquilla "quarantena" in Svezia e Danimarca, fino ad arrivare alle difficoltà di rientrare in Italia da parte di numerosi cittadini attualmente in Spagna, Romania e Brasile. Oggi abbiamo fatto un salto virtuale in Francia e raccolto l'opinione di Giuseppe, giovane originario della Valle dell'Irno ed ormai da tempo stabilitosi in quel di Parigi: "Le misure preventive adottate sono molto simili all'Italia - spiega ai nostri microfoni - Seppur probabilmente con minori controlli. La gente ha più libertà in strada, si può praticare un pò di sport la mattina presto e la sera dopo le 19. In più le passeggiate sono consentite per un'ora al giorno, ragion per cui siamo più liberi". L'attenzione si sposta poi al versante professionale: "Nell'ambito del commercio di materie prime per l'elettronica, il mio settore, - prosegue Giuseppe - si lavora perchè siamo definiti strategici anche si ci sono ormai 8 milioni di francesi in una cosiddetta disoccupazione tecnica. Lavori poco o quasi niente e ricevi comunque l'80% del tuo stipendio: una parte dalla tua società, l'altra dallo Stato. Per il resto molta gente lavora in home office, facilitata dal fatto che tale modalità veniva sfruttata frequentemente già prima del virus. Sul posto di lavoro le persone che devono presenziare sono tenute a distanza, tutti indossano mascherine ed utilizzano gel disinfettante". La quarantena durerà fino all'11 maggio: "Una settimana in più dell'Italia anche se cercheranno di aprire le scuole quanto prima, almeno dalle medie in su - conclude - Non abbiamo penuria di nulla, anzi sono tre settimane che sembra estate".
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