Un blocco totale non spegne il sacro fuoco dell'arte teatrale e cinematografica. La situazione catastrofica che stanno vivendo tantissime categorie professionali si riflette indubbiamente anche nel settore dello spettacolo. Abbiamo fatto il punto della situazione con la talentuosa, versatile ed emergente attrice salernitana trapiantata a Milano Ludovica Ferraro: "Sono a Salerno ormai da un pò - spiega - Ho la fortuna di stare con e avere il supporto della mia famiglia ma mi metto nei panni di chi vive di questo mestiere e magari non ha altre fonti di sostentamento. E' un periodo difficile per tutti e lo sarà anche al momento della ripresa perchè bisognerà fare la conta di quanto si è perso in un periodo così fertile per le nostre attività. Basti pensare non soltanto ai mancati intrioti ma anche a tutte le persone che legittimamente chiederanno il rimborso dei biglietti: a Milano la stagione teatrale era programmata da un anno e non è detto che i vari spettacoli possano prima o poi recuperarsi. Gli attori singoli ci rimettono, ma a perderci parecchio sono soprattutto le Compagnie. Avevamo, per esempio, concluso le prove per la tournèe Teatro Ragazzi in partnership con diversi istituti scolastici ma purtroppo siamo rimasti tutti a bocca asciutta e temo che non ci siano i margini per recuperarla".
Difficoltà non solo per chi finisce dietro la macchina da presa o sul palco, ma per tutti coloro che ci gravitano attorno: "Sono tante le persone che ingloba il nostro settore, a chiusura totale di set, casting, post-produzione e quanto altro, è l'intero ingranaggio che si ferma completamente - prosegue la giovane attrice - In particolare per noi che ci siamo affacciati da pochi anni al mestiere è ancor più complicato visto che, lavorando sin qui con le ritenute d'acconto, non abbiamo ancora partita iva e di conseguenza siamo privi di tutte le tutele fiscali del caso".
La macchina, però, non si ferma grazie alla tecnologia: "Quando servono a riunire sotto un unico tetto gli artisti, il web e i social servono e funzionano - prosegue Ludovica - Siamo immersi tra challenge di spettacoli, set e ricordi di esperienze passate. Certo, c'è in queste circostanze chi s'improvvisa senza alcuna formazione ma non mi sento di condannarli, alla fine il professionista si riconoscerà sempre. Bisogna saper adattarsi a questo momento per tenersi in attività per quanto possibile, mossi esclusivamente da grande passione. Non tutto il male viene per nuocere, sono occasioni da sfruttare per reinventarsi e dare libero sfoggio alla propria creatività, tutte cose che un domani potrebbero rivelarsi utili. Faccio parte di una squadra di 100 attori che sta registrando podcast per radio rivolte ai ragazzi: realizziamo 10 puntate in cui leggiamo brani, ricreando una sorta di Decamerone moderno. Sarebbe bello che si facesse squadra sempre e non soltanto in questi momenti di difficoltà".
In stand-by in attesa di riprendere a correre: "Avevo tanti progetti in ballo - conclude la Ferraro - Dal teatro agli spot pubblicitari passando per un aiuto regia a tanti altri provini. Adesso bisogna navigare a vista e fare di necessità virtù ma sono sicura che un poco alla volta ripartiremo tutti".
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