Dopo le puntate dedicate alla A1 maschile con le interviste ai portacolori di Posillipo e CC Napoli, torna il nostro speciale nazionale sulla Pallanuoto. Ospite della rubrica odierna è Carlotta Nencha, talentuoso attaccante classe '97 della Rari Nantes Florentia (foto Daniele Mealli).
"E' un anno davvero particolare - esordisce l'atleta veneta - Già il campionato era di per se frammentato tra Europei e tornei di qualificazione olimpica con annesse problematiche relative alla continuità di preparazione atletica, ora siamo letteralmente fermi per l'emergenza Coronavirus e non abbiamo la più pallida idea di come andrà a finire. Non poter immagine se riusciremo a concludere la stagione è la cosa più brutta. Siamo tutti a casa e dobbiamo continuare a farlo. Io ho la fortuna di vivere in casa con la mia allenatrice (Alexsandra Cotti, ndr) e di poter seguire per quanto possibile un minimo di allenamento fuori vasca".
Una stagione, fin qui, tutto sommato positiva per le ragazze gigliate: "La squadra è giovane e dopo tanti cambi in estate necessitava del giusto rodaggio - prosegue Carlotta - Il tecnico è alla sua prima esperienza da allenatrice in prima squadra ma devo dire che abbiamo trovato in poco tempo la giusta quadratura. Ci alleniamo e stiamo bene insieme come gruppo, abbiamo vinto le partite che dovevamo vinvere anche se avremmo potuto toglierci qualche soddisfazione in più con le pretendenti allo scudetto dove ci è mancato un pizzico di convinzione per fare l'impresa. Ci manca l'intero girone di ritorno e siamo tutte in sospeso, credo che l'unica soluzione come paventata da diversi colleghi della A1 maschile sia chiudere la stagione all'aperto d'estate, soprattutto se dovessero rinviare le Olimpiadi".
Un salto nel passato: "Sono nata in acqua - scherza - dopo aver praticato da piccolissima nuoto sincronizzato, a 7 anni è scoppiato l'amore per la Pallanuoto nella piscina di Preganziol (piccolo paese del trevigiano, ndr) ed a 12 anni ho debuttato in A2 con Mestre prima di iniziare già dai 15 un intenso ciclo a Padova". 6 anni, 4 scudetti senza dimenticare Coppa Italia e competizioni europee: "Mi sono trovata nel gruppo giusto al momento giusto - aggiunge Nencha - Abbiamo vinto tutto e sono particolarmente grata al tecnico Stefano Posterivo per quanto mi ha insegnato. Dopo tanti anni la scorsa stagione avevo deciso di lasciare ma per vari impedimenti anche burocratici sono stata costretta a restare ferma".
A Firenze una rinascita sportiva: "Grazie ad Alexsandra Cotti, al ds Andrea Nesti ho avuto la possibilità di rimettermi in gioco, cosa non affatto scontata. Ma soprattutto ho ritrovato l'entusiasmo di stare in piscina, di vivere il pre, durante e post gara. La nazionale? Ho diverse esperienze all'attivo nelle rappresentative giovanili del Setterosa ma la priorità per me è lo studio e portare a termine il percorso di laurea in Ingegneria Gestionale - conclude la numero 10 del team toscano - I miei genitori, a cui sono devota per i tanti sacrifici fatti, me lo ricordano sempre. La Pallanuoto resta una passione, lo sport è sempre sport e non si può vivere di esso in eterno. Serve sempre un piano B ed io punto tanto sul mio futuro professionale. Al momento riesco a conciliare le due cose e questo mi gratifica e infonde grande voglia di fare".
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