"La vita non è aspettare che la tempesta passi, ma imparare a ballare sotto la pioggia". La massima di Ghandi è introiettata alla perfezione da mister Nino Belmonte che di lotte e battaglie personali, dentro ma soprattutto fuori dal campo, ne sa benissimo: "Non mi sono mai pianto addosso ne voglio sostituirmi a chi ha competenze specifiche in materia ma mi sento in dovere di esprimere la mia personale considerazione in un momento storico così difficile come quello attuale - spiega ai nostri microfoni - La mia esistenza è stata cambiata dalla sfida ad un brutto male, una sfida che mi ha reso una persona migliore. Una sfida che mi ha fatto capire come dalle esperienze più brutte si possa trarre una forza inimmaginabile e soprattutto tanto beneficio: comprendere l'importanza delle piccole cose, la vera bellezza della vita ed i suoi aspetti positivi. Sabato scorso, da solo e nel pieno rispetto delle misure preventive, ho fatto una visita a Napoli sperando di avere presto gli esiti sperati".
L'invito ai suoi ragazzi, agli sportivi e ai cittadini: "Salerno è stata colpita, almeno fino ad ora, di striscio rispetto a tante altre zone. Non capisco perchè la gente si lamenta ossessivamente di questa "reclusione" forzata - prosegue Belmonte che si rivede molto nelle riflessioni di Sinisa Mihajlovic - Bisogna capire che è per il bene comune, della collettività. Io nel 2018 sono stato relegato in un letto immobilizzato per due mesi, a Luglio ed Agosto a quasi 40°. Mi rendo conto che non è facile resistere dal dare libero sfoggio alle proprie passioni ma è necessario stringere i denti. Si prenda questo periodo come un trampolino di rilancio, di training autogeno perchè quello che verrà dopo sarà tutto più bello".
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