Il decreto del Governo per il contenimento dell’emergenza Coronavirus ha riguardato anche le sale scommesse, sale giochi e sale bingo, che dovranno restare chiuse in tutta Italia. Come anticipato da Agimeg, si tratta di un provvedimento che ha colto di sorpresa il settore. I corner di scommesse ed i PVR sono esentati dal decreto di chiusura, in quanto presenti in esercizi commerciali soggetti a restrizioni diverse ma non alla chiusura. Anche a Salerno, città nota per l'alto numero di scommettitori e frequentatori di agenzie, divampa la polemica. A tal proposito abbiamo raccolto lo sfogo di Mirko Greco, titolare di un noto centro nei pressi dello stadio "Vestuti":
"Dopo due giorni molte persone ancora mi chiedono ancora perché noi siamo chiusi e "tal dei tali" è aperto. La risposta è semplice, ma purtroppo per spiegarlo alle persone ci vuole il cucchiaino. Il decreto firmato da Conte parla chiaro: ha imposto la chiusura delle sole sale scommesse di nome e di fatto, "dimenticandosi" dei cosidetti .com e PVR. Forse perché si credono che c’è una minore affluenza, ma in realtà non è così perché chiudendo tutte le grandi sale, le persone si riversano tutti in questi posti, rendendo inneficace la prevenzione perché il numero dei clienti sarà inevitabilmente costretto a salire. Mentre noi siamo chiusi i ".com" agiscono liberamente: sono totalmente illegali, non hanno nessuna licenza, non pagano tasse e vengono chiusi quando ogni morte di papa fanno qualche controllo. I PVR, invece, non hanno nessuna licenza AAMS per rilasciare la cosiddetta ‘bolletta’, non hanno nessuna licenza della questura (88 tulps) per giocare al banco, possono solo eseguire ricariche, non possono pagare nessuna vincita. Quindi se un cliente X si reca in questi centri e gli è consentito giocare, il cliente X sta commettendo un reato di pari passo con il gestore (intermediazione). Plaudo ai colleghi dei corner abilitati che hanno dimostrato grande sensibilità abbassando anche loro la saracinesca, dimostrando di non essere sciacalli, ma trovo allo stesso tempo vergognoso che mentre noi agenzie (giustamente) chiudiamo, la concorrenza sleale (ed illegittima) se la ride alle nostre spalle. Questo, ahimè, è il frutto di un'ignoranza senza confini e soprattutto di un Governo incapace di gestire".
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