Le scuole e le universita’ in tutta Italia resteranno chiuse fino a metà marzo. E’ la decisione presa dal governo nel corso della riunione di questa mattina fra il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ed i ministri sulla diffusione del coronavirus in Italia. Fino a metà marzo sono, dunque, sospesi eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse. Sospesi i servizi educativi dell’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative svolte a distanza. Sospesi musei e luoghi di cultura sono aperti solo a condizione che assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metto fra di loro. Sospeso lo svolgimento delle attività di bar, pub, ristorazione a condizione che il servizio sia effettuato per i soli posti a sedere; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metto fra di loro. Apertura di tutte le altre attività commerciali a condizione che vengano adottate misure organizzative tali da consentire l’accesso con modalità contingentate o comunque tali da evitare assembramenti di persone; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metto fra di loro. Limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere.
Il decreto della Presidente del Consiglio dei Ministri emanato nella serata di mercoledì 4 marzo dispone, nell'ambito delle misure per il contrasto e il contenimento sull'intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19, la possibilità di svolgere eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, nonché sedute di allenamento degli atleti agonisti, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico, eccetto che nei comuni lombardi di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D'Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini e nel comune veneto di Vo'. Il decreto sottolinea che, in ogni caso, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere (non praticanti attività agonistica), svolte all'aperto ovvero all'interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono invece ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro. Le disposizioni produrranno il loro effetto dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e sono efficaci fino al 3 aprile, salvo nuove indicazioni.
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