La movida salernitana piange Tullio Iavarone. Aveva compiuto a novembre 81 anni (era nato il 19 novembre 1938). Per tutti era semplicemente Don Tullio ed è stato tra i pionieri della disco nel capoluogo di provincia campano. Per tanti studenti salernitani, tra gli anni ’70 e la fine degli anni ’80, la sua discoteca è stato un punto riferimento di ‘filoni’ scolastici mattutini. In principio fu il Peper Pot, poi il Knosso ed, infine, il Byblos, il nome con il quale in tanti ricordano la discoteca di Piazza San Francesco a Salerno, di fronte al Liceo Classico Tasso. Il lunedì si ballava anche la mattina e, nonostante l’orario ed il giorno lavorativo, il locale era quasi sempre pieno. Del resto era il luogo ideale nascondersi da sguardi indiscreti e trascorrere la mattinata dopo aver marinato la scuola per evitare una fastidiosa interrogazione o semplicemente per la semplice voglia di vivere una giornata fuori dagli schemi. Don Tullio, che aveva lavorato anche come fisioterapista, era alla cassa memorizzava, sornione, volti e passi di quei giovani che movimentavano il Byblos di mattina e di pomeriggio. In seguito era diventato proprietario del Lido Il Pascià sulla Litoranea di Pontecagnano. Tanti dj hanno mosso i primi passi nel locale di Piazza San Francesco. Da Pino Cioffi a Peppe Cancro che l’ha ricordato con affetto sul suo profilo Facebook: “Era il 1987 quando ti ho conosciuto, sei stato il primo proprietario di locale a darmi fiducia ed io te ne sarò grato per tutta la mia vita”. Così come l’hanno ricordato tanti di quei ‘ragazzi’ che ora hanno i capelli bianchi ma che non dimenticheranno mai la magia del locale del Byblos. I funerali di Tullio Iavarone sono stati celebrati questa mattina nella Chiesa San Martino di Capitignano a Giffoni Sei Casali.
FONTE: Giuseppe D'Alto
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