Il TAR ha respinto il ricorso presentato dalla società “Ristobar srl” proprietaria del Bar Canasta a Salerno contro il Comune di Salerno. A rappresentare il locale l’avvocato Marcello Fortunato. I legali di palazzo di città erano gli avvocati Antonella Barone e Aniello Di Mauro. Nella querelle anche il condominio Palazzo Luongo (dove si trova il bar), rappresentato dai legali Gaetano e Rosaria D’Emma. I giudici, come riferito da Ottopagine, nel dispositivo hanno ricostruito la lunga querelle giudiziaria a colpi di ricorsi e sentenze: in particolare i residenti dello stabile hanno contestato, tra le altre cose, attraverso l’avvocato D’Emma l’assenza dei titoli per poter utilizzare l’area dove il bar ha installato arredi mobili (tavolini e sedie). Infondate – secondo i magistrati amministrativi – le contestazioni mosse dalla società, la cui istanza si è basata espressamente sul fatto che il condominio “non ha dato il suo assenso all’utilizzo dello spazio in questione mediante l’occupazione di sedie e tavolini”, come si legge nella sentenza. Il TAR ha ribadito un concetto fondamentale: il condominio è titolare di un diritto sugli spazi occupati da sedie e tavolini. Il comune ha ritenuto indispensabile, per poter procedere con l’istruttoria, che ci fosse il via libera dei condomini che invece è mancato. “Mancando tale assenso, il contestato diniego risulta di natura vincolata, sicchè sono infondate le censure sulla mancata partecipazione procedimentale”, si legge tra le righe nella sentenza che segna un punto a favore degli occupanti del condominio. Di qui la decisione del Tar di respingere il ricorso della società che gestisce il Canasta, sulla stessa falsa riga di quanto fatto dal Consiglio di Stato lo scorso Maggio.
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