Partita di cartello allo stadio comunale di Pontecagnano tra la capolista Sporting e la corazzata Virtus Cilento. I riflettori degli addetti ai lavori sono tutti puntati sul big match del “XXIII Giugno 1978” che mette di fronte le migliori squadre del torneo dopo le prime sei giornate. Per gli amanti delle statistiche, cinque vittorie ed un pareggio per i padroni di casa che guidano la classifica con 16 punti trascinati dai 7 gol di Paolo D’Andria; per i cilentani due lunghezze in meno rispetto ai granata ed una formazione di categoria superiore nella quale spiccano senz’altro i nomi di Maiese, capocannoniere con 8 reti, gli ex Salernitana Andrea Cammarota e Senè, e il portiere Tesoniero con un passato anche in massima serie. E’ la partita dell’ex Francesco Pecora, nella passata stagione alla Sanmaurese dalle cui basi è nato in estate il progetto Virtus Cilento.
Mister Parisi non cambia gli undici che hanno battuto sabato in trasferta il Giffoni Sei Casali: l’ultimo dubbio è a centrocampo dove Giovanni D’Andria stringe i denti e parte titolare dopo i sintomi influenzali delle ultime ore. Qualità e quantità per il Virtus Cilento, mister Castiello a sorpresa si affida alla difesa “over” e all’attacco “under” con bomber Maiese in avanti supportato da Mastrogiovanni e Del Duca. In panchina l’esperto Senè.
Primi minuti di studio per le due squadre, la Virtus prova ad imbastire la manovra dalle retrovie allargando il gioco sulle fasce, lo Sporting invece focalizza il pallino del gioco nei piedi di Pecora e Cassetta per sfruttare le ripartenze. Dopo due punizioni timide degli ospiti con Manzillo, il Pontecagnano si rende pericoloso con Giovanni D’Andria che tenta la conclusione al volo come sabato a Sei Casali, la palla però si stampa sulla parte alta della traversa con una leggera deviazione di Tesoniero che manda in angolo. Un minuto dopo su calcio d’angolo, Diego Erra da fuori calcia a lato. Sempre il baby granata al 15’ ci riprova dopo un’azione partita dai piedi di Tincau sulla sinistra, la palla vaga nell’area poi il numero 11 locale calcia fuori. Dall’altro lato il Cilento si fa vedere con Andrea Cammarota che spara alto, in mezzo la conclusione centrale di Giovanni D’Andria. Le due squadre poi calano i ritmi a metà ripresa con l’impasse che sblocca solo al 41’ con la prima vera occasione da rete della partita: gli ospiti partono dalla sinistra con Mastrogiacomo che crossa al centro, Emanuele Maiese sbuca alle spalle di Tincau e di testa impegna alla parata Alfonso Mazza. Dopo due minuti di recupero l’arbitro Mazzeo manda tutti negli spogliatoi sul punteggio di 0 a 0.
La ripresa accende il Comunale: dopo nemmeno due minuti di gioco, Pecora in area tenta la conclusione deviata con la mano da Esposito. Per il direttore di gara è calcio di rigore: dal dischetto Paolo D’Andria sbaglia cercando il cucchiaio che tocca la parte sottostante la traversa e non entra in porta. Il penalty scalda il Virtus Cilento che prova a reagire ma è sempre lo Sporting a farsi avanti con generosità: rimessa laterale battuta da Di Giacomo, Pecora sulla trequarti scalda il destro che termina a lato al minuto 14. La Virtus, nel momento migliore, rimane in dieci per doppia ammonizione guadagnata da Domenico Maiese in due minuti per una trattenuta ingenua su Di Giacomo. L’inferiorità numerica non intimorisce gli uomini di Castiello che su calcio di punizione con l’esperto Manzillo impensierisce Mazza alla parata. Al 33’ si sblocca il match: ripartenza veloce del Pontecagnano, Pecora prende palla a centrocampo e fa tutto da solo, arriva sulla trequarti e carica il destro che si stampa alle spalle di Tesoniero. Eurogol dell’ex ed esultanza sotto la tribuna dei supporters locali. La gioia però dura poco perché la Virtus pareggia, sfruttando un calcio piazzato: punizione insidiosa di Manzillo, Alfonso Mazza respinge in parata bassa e sulla ribattuta Mastrogiovanni sigla la rete dell’1 a 1 al 37’. Allo scadere dei 90 minuti, sempre su palla inattiva, lo Sporting sfiora il raddoppio con Angelo Mazza che di sinistro costringe l’estremo difensore ospite all’intervento. Nei minuti di recupero Gianluca Mazza non arriva su un traversone ghiotto con l’arbitro che decreta il fischio finale. Al Comunale finisce 1 a 1 ma lo spettacolo non è mancato: lo Sporting non approfitta dell’uomo in più sbagliando anche un calcio di rigore ma mantiene la testa della classifica ed alterate le distanze dai cilentani. Un punto prezioso che serve a dare continuità alla cavalcata granata.
TABELLINO
SPORTING PONTECAGNANO: Mazza Alf., Piscitelli, Tincau, D’Andria P., Mazza Ang., Della Monica, Cassetta (37’st Minguzzi), D’Andria G., Di Giacomo, Pecora, Erra (26’st Mazza Gianl.). A disposizione: Trapani, Liguori, Siniscalchi, Navarra, de Trizio, Gagliardi, D’Aiutolo. Allenatore: Parisi.
VIRTUS CILENTO: Tesoniero, Esposito (40’st Senè), Maiese D., Tangredi, Severino, Conte (49’st Marega), Cammarota, Manzillo, Del Duca (24’st Salerno), Mastrogiovanni, Maiese E. A disposizione: Castiello, Esposito, Tambasco, Petillo, Memoli, Di Gregorio. Allenatore: Castiello.
ARBITRO: Mazzeo di Ariano Irpino.
RETI: 33’st Pecora (SP); 37’st Mastrogiovanni (VC).
NOTE: Ammoniti: Mazza Ang., Della Monica, D’Andria G., Pecora (SP); Esposito, Conte, Manzillo. Espulso Maiese D. (VC) al 16’st. Recupero: 2‘pt; 4‘st. Spettatori: circa 200.
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