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Un successo costruito negli anni, con un ruolo fondamentale esercitato da chi nel dietro le quinte ha consentito che chi scendesse in vasca potesse esprimere il meglio. La promozione in A1 ha tanto dell'entourage dirigenziale della Rari Nantes che non ha mai fatto mancare nulla alla squadra. Tra questi inevitabilmente il dg Paolo Grassi, un passato da calciatore arrivando a disputare nel 2001 i play-off scudetto con la Primavera della Salernitana allenata da Nicola Provenza ma con la pallanuoto da sempre nel cuore: "Dopo la delusione con il Quinto dell'anno scorso siamo rimasti con il pallino della vittoria ben impresso - esordisce ai nostri microfoni - Un trionfo che viene da lontano, anni e anni di sacrifici a 360° finalmente ripagati. La società si è prodigata per la gestione degli impianti, per curare l'aspetto sportivo nel dettaglio considerando che ci vogliono risorse importanti per garantire competitività ad una squadra di A2. Fortuntamente noi dirigenti, lo staff tecnico e gli atleti abbiamo creato all'unisono una squadra formidabile, non è andata una storta: sin dalla prima giornata è stata una cavalcata entusiasmante dove tutti gli ingredienti si sono mixati nel verso giusto".

Un crescendo di emozioni fino all'apice di Anzio: "Tutte le partite saranno ricordate come indelebili - prosegue Grassi - In finale siamo stati sempre punto a punto ma c'era la convinzione che nessuno poteva soffiarci la A1. Voglio elogiare tutte le componenti della Rari, tutti salernitani e per quei pochi che non lo sono è facile definirli salernitani d'adozione. Ci apprestiamo, a 3 anni dal centenario, a vivere una stagione impegnativa nell'elite della pallanuoto. Il mio appello va alle istituzioni sportive e politiche, a tutti coloro che hanno a cuore le sorti di una società che sopravvive da diverse generazioni: presenza e supporto concreto sono fondamentali per permetterci di portare sempre più in alto il nome di Salerno e quello della Rari Nantes".